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Autore: LazyAryanne    08/10/2013    2 recensioni
[Dream High]
Ecco dietro cosa nascondeva i suoi sentimenti l'impavido Jason, sfruttava la storia della damigella indifesa per poter continuare a regalare attenzioni a Kim.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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dream high 1 Disclaimer: Dream High e i suoi personaggi non mi appartengono.



                                       Accade e Basta





Kim Phil Sook era sicuramente la persona più dolce che avesse mai incontrato.

E questo era forse il motivo per cui era sempre così preoccupato per lei.

Con quella sua aria ingenua e la disponibilità verso gli altri, qualità che lui apprezzava immensamente, ma che all'interno della Kirin non aiutavano di certo.

Per quanto fosse superficiale come pensiero, c'era da ammettere che da quando era dimagrita la situazione era notevolmente migliorata e alla scoperta del suo orecchio assoluto altre persone erano passate dalla sua parte, non era così stupido da pensare che fosse per vera amicizia ma per ora poteva bastare.

Ecco dietro cosa nascondeva i suoi sentimenti l'impavido Jason, sfruttava la storia della damigella indifesa per poter continuare a regalare attenzioni a Kim.

Entrò nella sala della mensa con un vassoio di legno in mano, su cui poggiavano un piatto con delle verdure bollite e una bottiglietta d'acqua, scrutò attentamente la stanza cercando un posto tranquillo su cui potersi accomodare e vide Kim seduta da sola a un tavolo.

Si avvicinò sorridendo e posò il vassoio sul legno liscio, sedendosi di fronte alla ragazza.

-Ciao Kim-

-Jason- gli sorrise lei da dietro l'involucro contenente la sua brioche calda, si lamentò interiormente di arrivare sempre così tardi alla mensa, gli rimanevano sempre le verdure.

-Perché sei sola oggi?- chiese.

Kim deglutì un boccone prima di rispondergli -Brian e Sam stanno provando-

Jason aggrottò le sopracciglia -Provando? Ma non abbiamo test questa settimana-

Kim alzò le spalle -Non so, Brian le ha chiesto aiuto per una canzone e sono andati in aula prove-

Jason la guardo e mentre un pensiero gli si formava nella testa, un ghigno si fece spazio sulle sue labbra, incuriosendo Kim.

-Io credo che quei due ci stiano nascondendo qualcosa, vieni, andiamo a controllare- le prese un polso e tirò con delicatezza, costringendola ad alzarsi per seguirlo.

Raggiunsero la porta dell'aula prove mentre Kim gli ripeteva sottovoce che non si poteva spiare la gente.

-Kim non li stiamo spiando, vogliamo solo vedere cosa ci nascondono- le sorrise lui.

Kim ci rifletté qualche secondo -Jason, questo è spiare- concluse.

Il ragazzo ridacchiò ma l'aria gli mancò subito dai polmoni, uscendo in un "Oh" soffocato, appena vide la scena che gli si disegnava davanti, all'interno della sala prove.

Sam e Brian, poggiati al pianoforte scuro al centro della sala, che si stringevano, baciandosi.

Kim spalancò gli occhi e arrossì, imbarazzata.

Ci volle qualche secondo perché capisse che loro due non avrebbero dovuto vedere ciò che invece gli si mostrava così limpido davanti agli occhi.

Tirò la manica di Jason, cercando di scuoterlo.

-Jason- sussurrò -Andiamo via, noi non dovremmo essere qui-

Il ragazzo, quella volta, gli diede retta, e si diressero velocemente verso l'uscita dell'edificio, lasciando dietro di se Brian e Sam, ignari di tutto.

Quando oltrepassarono le porte di vetro della scuola l'aria fresca fu un sollievo per le guance surriscaldate di Kim.

-Ammetto che non mi aspettavo questo- parlò per primo Jason, ridacchiando.

Kim scosse la testa, facendo muovere leggermente le due basse codine in cui aveva acconciato i capelli.

-Nemmeno io, insomma, sono sempre stati molto vicini ma conoscendo Sam non avrei mai detto che...- smise di parlare, voleva cercare di evitare il più possibile di far riaffiorare quelle immagini nella sua testa.

Accidenti, loro non avrebbero dovuto vedere tutto quello!

-Immagina che facce faranno quando sapranno che li abbiamo visti- sorrise.

Kim si bloccò di colpo -Jason, non possiamo dirgli che li abbiamo visti!-

-Ed dai Kim, non è nulla di così imbarazzante-

Lei continuò  fissarlo incredula -Certo che è imbarazzante, insomma noi non avremmo dovuto vedere e Sam non ce lo perdonerebbe mai e -

Jason le posò le mani sulle spalle -Kim, calmati-

Le intimò con un sorriso e facendole nascere dei brividi, da dove le mani di Jason si posavano e lungo tutta la colonna vertebrale.

Arrossì ancora, sperando che lui non lo notasse.

-Se non vuoi non gli diremo nulla, anche se sarebbe stato parecchio divertente- ridacchiò Jason, leggermente inclinato per raggiungere la su altezza, il respiro che le sfiorava il naso.

-Non sarebbe stato affatto divertente, solo molto imbarazzante- riuscì a dire Kim.

Succedeva sempre quando Jason le si avvicinava troppo, iniziava a non capire più come mettere in fila le parole, i palmi delle mani le sudavano e il viso cominciava a scaldarsi.

-Kim, stai bene?- chiese Jason, preoccupato di vederla così accaldata, si avvicinò ancora di più al suo viso.

-S-sì, tutto bene- sorrise nervosa lei.

-Sicura, sei tutta rossa, hai la febbre?- scatto preoccupato e prima che potesse rendersene conto, le labbra di Jason erano poggiate sulla sua fronte.

Kim, agitata, incespicò in avanti, finendo con le braccia contro il petto del ragazzo, stringendo il tessuto della maglietta che indossava tra le mani.

-Scusa- disse, cercando di scostarsi ma si bloccò quando percepì le braccia del ragazzo chiudersi sulla sua schiena, stringendola.

-J-Jason- balbettò, insicura.

Lui sospirò, provocandole una leggera pelle d'oca sulla nuca, leggermente roseo sul volto, poggiando la testa sopra quella di Kim e inspirando il suo profumo.

-Scusa, mi era venuta voglia di abbracciarti, sembravi così ...- si bloccò, cercando le prole più adatte -tenera- soffiò poi, sorridendo, poche volte nella vita gli era capitato di essere così sincero.

-Fai venire voglia di proteggerti, sai?- si scostò per poterla guardare meglio negli occhi.

-Jason, tu pensi che Sam e Brian abbiano affrettato troppo le cose?- chiese d'un tratto Kim.

Jason si corrucciò, non gli pareva il momento di parlare di Sam e Brian, ma rispose comunque.

-Penso che quando si è innamorati, le cose non abbiano un tempo preciso, accadono e basta- scrollò le spalle.

Kim annuì prima di aprirsi in un ampio sorriso -Già, accadono e basta- ripeté.

Si alzò sue punte dei piedi, per raggiungere l'altezza del ragazzo, e poggiò timidamente le labbra sulle sue.

  
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