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Autore: Heart    09/10/2013    0 recensioni
La ragazza dopo aver ricordato le parole del suo superiore si mise in viaggio, dove trovarlo a tutti i costi la sua promozione si basava su questo, tuttavia non poteva usare i suoi poteri come angelo, doveva contare solo sulla sua buona volonta.
-Ma come farò a incontrarlo? Questa città è gigantesca-disse angelo
Ma all'improvviso la sua strada fu bloccata da un gruppo di ragazzi, erano intorno a lei, avevano uno sguardo poco buono, infatti le loro menti pensavano solo ad una cosa: divertirsi.
-Eh, ti sei persa per caso?- disse uno dei ragazzi
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Shade
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“L’amore non può essere un peccato”



 
Fine era ritornata sulla terra, erano già passati tre giorni da quell’evento.
In casa di Shade e di Milk la serenità era all’apice, niente poteva distruggere quel momento di pace e tutti se ne accorsero. Fine aveva portato una nota nuova in quella famiglia distrutta, tutti si chiedevano come avesse fatto, ma i sorrisi e l’occhiatacce di Shade faceva indietreggiare tutti. Nessuno la doveva toccare, per troppe volte si era spaventato per le sue scomparse, ma sta volta lei sarebbe rimasta lì, con loro due. Per Shade era una buona occasione per tenersela tutta per sé, ma Fine sapeva che il ragazzo non lo faceva per possessione, forse solo un poco, ma sapeva che doveva aiutare anche gli altri. Il suo animo buono lo donava a chi se lo meritava e chi soffriva, ogni volta il suo cuore si riempiva di gioia nel vedere un sorriso dal cuore.
Quel pomeriggio era uscita con Milk per fare la spesa per la cena.
Erano uscite presto, così al loro ritorno avrebbero iniziato a cucinare.
“Fine dimmi una cosa” disse la piccola pensierosa.
“Si?” Sorrise fine.
“Dove sei finita? Ti avevamo cercato in ogni parte possibile, ma nulla, non e che eri un’altra dimensione?” disse, per poi guardarla.
Bella domanda, Fine era proprio sorpresa.
Non era del tutto bambina, avevano la stessa età. Ma ne dimostrava così pochi che a volte se lo dimenticava.
“Be…’ è difficile, ma si può dire di sì. Il mio viaggio è stato duro, ma alla fine ci sono riuscita”
Sembrava che stesse parlando più a se stessa che con la sua amica.
“Non ti capisco” disse Milk alzando le spalle.
“Meglio” disse Fine.
Arrivarono a casa e si misero subito a cucinare, quando sarebbe tornato Shade avrebbe trovata il paradiso.
E così accadde, il giovane appena ritornato si trovò con una tavola  bandita di squisitezze.
“Tutte per me?” chiese con gli occhi luminosi.
“No!” urlò Milk.
“E per chi?” chiese curioso.
“Per me!” Rise Fine sedendosi.
“Eh, non puoi mangiare tutto tu se no, diventi grassa” rispose con enfasi e con il sorriso sulle labbra.
“Ehi, non mangiate tutto” si lamentò Milk prendendo qualcosa prima che quei due la lasciassero a digiuno.
 
Quella sera si stava trascorrendo, Fine aiuto Milk a pulire tutto, mentre Shade si guardava la tv, quando era il momento di andare a letto la più piccola precedette i due, per lasciarli un poco soli.
Infatti Shade si avvicinò a Fine che era alla finestra che guardava la luna.
“Che guardi?”Chiese avvicinandosi a lei e poi cingerle la vita.
“la luna, domani ci sarà tutta” disse con un filo di voce.
“T’importa?” chiese.
“Si” disse quasi senza voce.
Shade la girò e la guardò negli occhi, era lontano con la testa.
“Che succede?” chiese preoccupato.
“Domani con luna piena, …” non continuò, non lo voleva preoccuparlo. “nulla, andiamo a letto?” chiese, lo trascinò in camera sua.
“Vorresti dormire con me?” chiese schioccato Shade che aveva in mente.
“Non ti va? “
“Oh certo che mi va” era un sogno averla accanto.
“ A una sola condizione, non ti fare venire strane idee…” gli disse.
Lui di canto suo era già partito in quarta, ma l’avvertimento di Fine era stato chiaro, così con tutta la sua volontà aveva represso quella voglia infrenabile.
La ragazza si accoccolò  al suo petto per chiudere gli occhi, ma nemmeno il tempo che sentì le mani di Shade addosso.
“Attento a quello che fai, se in quella testa vuota hai qualcosa di losco, ti faccio fuori” disse minacciosa” sai che ti dico, me ne vado”
“No, no. Starò calmo, ma rimani qui con me”
“Ok”
E così rimasero stretti.
Shade si era addormentato, mentre Fine si rigirava nel letto, non ci riusciva proprio.
Scese dal letto e uscii fuori dalla casa.
Aveva una strana sensazione, la luna la richiamava.
Non si accorse che camminava sul pelo d’acqua, ma in quel momento poco importava. La luna era proprio davanti a lei.
“Mi hai chiamato?” Chiese.
“Si2
Una figura miliare si smaterializzò davanti a lei.
“Ciao amore” disse dolce Elza.
“Ciao mamma” le sorrise.
“tesoro ti devo avvisare per domani” disse seria.
Fine ricordava bene le parole della madre prima che fosse trascinata dal vortice che l’aveva riportato sulla terra.
 
Fine quando la luna sarà piena, accadrà esattamente tra cinque giorni, il male ritornerà. Lì il tuo destino si compierà.
Ciò che loro ti avevano tolto ritorneranno al loro vecchio splendore, non preoccuparti non sarai sola. Io e tuo padre saremo al tuo fianco.
Che il destino sia con te.
 
so, mamma”
“Tesoro ho una grande paura che ti succeda qualcosa” abbracciando la figlia.
“Andrà tutto bene”
“Lo spero, ma non sono qui solo per questo. Devi trovarmi una piuma dorata,è vicino a te. Potrò combattere con te, piccola.”
 
 
L’aveva lasciata con quell’espressione preoccupata ma con un amore immenso per lei, per sua piccola bambina.
Si era addormentata subito, anche se la paura per la notte successiva le spaventava.
 
 
La giornata si era aperta abbastanza bene, solo per lo strillo di Milk che aveva svegliato i due giovani ancora dormienti.
“Che succede?” chiese Shade.
Sopra il tavolo c’era Milk con lo sguardo terrorizzato.
“Che c’è?” disse un'altra volta.
“C’è un mostro dietro lo sportello.” Shade si avvicinò allo sportello indicato dalla sorella e ci trovo un verme nero.
2E tu hai urlato per questo piccolo insetto?” guardando la sorella con due occhi.
“Ma mi fanno schifo” urlò.
“Che poppante!”
“Che succede qui?” chiese Fine, ma nemmeno il tempo di dire una cosa che il suo sguardo si posò su quel coso nero, non ci penso un secondo e fece la stessa cosa che aveva fatto Milk.
“Porta via quel mostro!” urlò.
Shade lo tolse, ma senza prima di spaventare spaventare per bene quelle due che gridavano come se li uccidessero.
“Siete proprio delle bambine” buttandolo fuori, accorgendosi che quattro paia di occhi lo stavano uccidendo.
“Se per te noi siamo solo delle bambine, oggi non mangerai. Cavatela da solo!” urlano le due ragazze furiose.
L’aveva fatta grossa! E già!
 
 
 
Le due ragazze lasciarono il povero Shade a digiuno per tutto il giorno, erano furiose.
Non si erano fatte vive quel giorno a casa, avevano camminato per tutto il giorno per la città. In fine esauste presero una bella pizza e la portarono dentro. Come pensavano Shade non si era mosso, neppure per cucinarsi qualcosa per se.
“Siamo a casa” disse la padrona di casa.
“Shade ci sei?” chiese Fine non vedendolo nel salone, cos’ si spogliò della giacca per cercarlo al piano superiore.
Lo trovò a fissare un oggetto che aveva tra le mani.
“Che cos’è?” chiese, guardandolo bene e in quel momento si accorse che era la piuma dorata. “ Dove l’hai trovata?” disse velocemente. Il ragazzo accorgendosi di quel cambiamento la guardò.
“Me la dato, una donna…” .
“Ecco perché diceva che l’avevo vicina” gli occhi iniziarono a illuminarsi, adesso capiva.
“Stai bene?”
“Sì. Adesso andiamo c’è la pizza di sotto.”
Il ragazzo pose la piuma sul comò, ma Fine lo richiamò.
“Non te ne devi mai separare da questa piuma, è speciale” la prese con gentilezza e la pose sulla sua mano “ti proteggerà” alzandosi in punta di piedi per poi baciarlo.
“Adesso andiamo” sorrise.
 
 
 
La notte era calata. Come appuntamento la luna sorse e abbagliò la terra con la sua splendida luce.
Fine aspettò che tutti se ne andassero a letto per uscire, il giorno fatidico era arrivato.
Arrivò dinanzi all’oceano e con calma iniziò a camminarci sopra.
La sensazione era bellissima, era come se ci camminasse per la prima volta, ma non lo era.
Dinanzi alla luna s’inchinò per darle omaggio.
“Sono qui” sussurrò.
 
Nel frattempo Shade si svegliò, scese di sotto per poi ritornare sopra, ma deviò, invece di ritornare in camera sua si recò in quella di Fine, ma la sorpresa di non vederla dentro si preoccupò.
Non ci pensò due volte, si vesti e uscii.
Non sapeva, dove cercarla, ma gli venne in mente la luna.
Il mare.
In pochi minuti fu lì.
Non sapeva come fosse arrivata lì, ma Fine era sul pelo dell’acqua inginocchiata.
Non parlò e aspettò che cosa facesse.
Lei rimaneva in quella posizione, ma dopo un poco qualcosa successe.
Dal nulla apparve una distorsione, diversi individui uscirono e circondarono Fine. Lei non rimase a far nulla, si alzò con quel viso serio e potente.
“Che ci fai qui Fine?” era stato il suo maestro a richiamarla per la sorpresa.
“Sono qui per deperire il mio destino” concluse.
Uno dei tanti esseri presenti rise e buttò al suolo Fine.
“cosa potresti fare? Non sei più nulla” rise ancor più forte, per poi essere seguito dagli altri.
“Maestro lei è con loro?” chiese, mentre si rialzava.
Lui non le diede una precisa risposta, ma dentro quegli occhi azzurri notata una frustrazione e rabbia verso di loro.
“Capisco” concluse.
Shade rimaneva in disparte, non capiva nulla, ma per il momento non era successo nulla. Solo quando quell’uomo l’aveva spinto, avrebbe avuto staccargli la testa, ma si trattenne.
La luna si stava alzando ancor di più e tra breve l’avrebbe immersa della sua luce, ma ancora mancava del tempo.
“Allora che ci fai qui?” chiese l’uomo che l’aveva buttata a terra.
Lei come risposta gli sorrise.
“lo vorresti sapere, ma mi dispiace non lo saprai mai… forse un giorno” lo stuzzicò.
“Non scherzare con me ragazzina, non sei nessuno e poi non ne hai più potere”
“Forse hai ragione, ma il potere non risiede nella forza, ma nel cuore” ormai era decisa, non le importava di cosa avrebbero detto, lei aveva un solo obiettivo, lo doveva alla sua mamma e al suo papà che si era sacrificato per loro due. Lei era speciale, dentro il suo sangue defluiva quell’antico sangue.
La luna stava occupando posto al suo posto nel cielo.
“Adesso vattene, abbiamo da fare”disse l’angelo.
“non ho nessuna intenzione di spostarmi di un centimetro.” Rispose secca.
Con una mano schiaffeggiò Fine buttandola al suolo.
“Non osarmi parlarmi in questa maniera” urlò.
“Non mi fai paura. Ti sembro così stupida di non aver capito che sei stato tu a farmi buttare fuori dal congresso? Ti sembro stupida di non aver capito il tuo gioco e che tu sia realmente un demone?” urlò forte e lo senti anche Shade.
Lo stupore di tutti presenti si fece vivida, tutti lo guardarono.
“Non dire idiozie ragazzina” iniziò a balbettare.
Tuttavia lo guardavano tutti, ormai scoperto prese Fine dalla gola.
“Che stai facendo?” chiese il maestro.
“La ucciderò” rise, per poi trasformarsi in se stesso, ciò in un demone.
“Impostore!” urlano gli altri.
“Sciocchi siete così fragili” strinse ancor di più il collo a Fine che la poverina non sentiva più nulla.
“FINE!” urlò qualcuno. Shade apparve correndo e si buttò contro quell’uomo.
“Fine?” l’aveva preso, ma adesso lei era svenuta.
“maledetto, me la paghi”
“Inutile essere umano che vorresti farmi, non e che questi qua siano più forti di te. Siete solo degli insignificanti creature. “ dalla sua mano apparve una sfera di fuoco.
La lanciò verso Fine e Shade, ma qualcosa le difese, infatti la piuma si era attivata per proteggerli.
“Quella è” uno degli angeli disse.
“Non ci credo, mi sembra che era stata persa” disse un altro.
“Meglio avvisare l’arcangelo” e scomparve.
 
Le cose erano due per Shade, scappare o rimanere lì e capire che diavolo stava succedendo.
Non ebbe il tempo di riflettere che Fine si svegliò.
“Ehi piccola va tutto bene?” disse preoccupato.
Lei gli sorrise “sto bene” rispose.
Si alzarono.
“Il tuo nome” pronunciò Fine diretta verso il demone. Lui sorrise.
“Yhan”
“Bene Yhan chi è che ti manda? Il tuo padrone deve pagare per ciò che ha fatto ai miei genitori e questa volta non fallirò”disse decisa. Nessuno l’aveva vista così determinata neanche il suo maestro.
“ Mica te lo dico, “ sbuffò.
In breve e chissà come tra i due iniziarono a combattere, Fine grazie alla piuma ricevette un arma, una spada che sembrava più vecchia di quanto, tutti pensassero e Yhan la sfoderò una spada nera. I due erano alla pari, e i presenti si chiedevano come mai Fine c’è la faceva a fronteggiarlo, ma era un mistero.
In fine il demone vinse, spazzando Via Fine.
“Adesso non la fai più la prepotente?” domandò, ma la ragazza non ci dava conto. La luna l’aveva appena avvolta e in lei si stava svolgendo qualcosa di stradina rio. Infatti il demone le volle attaccarla, ma in quel momento una luce accecante  lo avvolse facendolo gridare dal dolore.
 
Shade guardava quello spettacolo come tutti i presenti, Fine si stava trasformando?  I suoi capelli risplendevano di forte colore rosso, erano più lunghi di prima, i suoi vestiti erano spariti lasciandola in una tunica bianca dalle sfumature dorate, e la cosa più bella e sorprendente le sue ali stavano rinascendo. Due magnifiche ali con piume colme di cristalli. Quando esse si aprirono la luce si dissolve, lasciando quel corpo avvolto da una aura potente e divina.
Fine era rinata.
 
 
In quel preciso momento fece la comparsa dell’arcangelo vedevo quella scena s’inchinò d’istinto a quell’autorità.
Tutti si domandavano per quale motivo, ma nessuno ebbe la risposta. L’arcangelo rimaneva inginocchiato.
“Che diamine sta succedendo?” Chiese Yhan.
Fine riaprì gli occhi.
Il mondo adesso aveva una nuova luce ed era lei a emanarla.
“Yhan!” una voce forte apparve dal nulla, con una scia di fumo si materializzò  il diavolo in persona.
“Vostra maestà” s’inchinò quest’ultimo.
“Che cosa sta succedendo? La sotto c’è il caos!” tuonò forte.
“Ci sono stati dei problemi imprevisti” disse.
Il diavolo si guardò in giro per poi notare la figura di Fine.
Non parlò dapprima, dalla sua espressione si capiva che era in serie difficoltà. Fine se ne accorse.
“Finalmente ti sei fatto vedere e da tanto che vorrei parlare con te” chiese direttamente al diavolo, tutti si stupirono anche l’uomo inchinato dinanzi a lui.
“Tu. Tu … non può essere!” blaterava il diavolo.
“Invece sì. Sono sua figlia” dichiarò.
Adesso capiva tutto, quella era la figlia di Elza, si era fatto sfuggire quel dettaglio. Il mondo sotterraneo era nel caos per colpa sua.
“Dovresti essere morta, ma non lo sei. Ti hanno protetta molto bene”
“Grazie”
“Ma adesso ti ucciderò”.
“Non farai nulla, lucifero!” egli si girò all’istante riconoscendo quella voce. Una figura si avvicinava impetuosa a esso.
“Siamo al completo come vedo.” Disse con un sorriso “almeno sta volta vi elimino tutti!” e in quel momento Yhan sferrò diverse palle di fuoco, ma Fine non si fece trovare in preparata, la sua barriera di luce li difese.
“Mamma”
“Fine. E’ arrivato il momento che tu faccia ciò che io tanti anni fa non riuscii a fare” e così con l’approvazione della mano creò una sfera di energia.
“per favore distraetelo, mentre io preparo quest’attacco” e come ordinato gli angeli attaccarono sia Yhan e lucifero, mentre Fine e la madre creavano quell’attacco.
Shade rimaneva lì a osservarli, ma in un istante fu catturato.
“No, Shade!” urlò Fine.
“Che farai adesso?” chiese il demonio.
Fine era nei guai.
La madre le appoggiò la mano sulla spalla.
2Non avere paura dei sentimenti che provi, l’amore che provi per questo umano lo proteggerà.”
“tz…l’amore Elza. L’amore non esiste!” gridò il demone.
“Ti sbagli Lucifero, l’amore rende le persone più forti” urlò anch’essa.
“Sciocchezze, l’amore rende fragile e lo provato di persona”
“Il tuo non era amore, ma possessione, tu non sai che cosa significa realmente.”
“Stai zitta, io ti amavo, ma mi hai rifiutato per un insulso umano!”
“Non ti amavo, non riuscivo a vivere in quella bugia”
“Noi eravamo legati”
“Il cuore non ti ha scelto, mi dispiace Lucifero, io ho amato e amerò per sempre mio marito”
“Questa sarà la tua condanna”
Sferro un attacco potente verso Elza, ma qualcosa la difese.
“e adesso che diavolo succede.”
Una nuova figura apparve in quel gruppo, un uomo dai capelli e occhi blu.
“Toulus…” Elza piangeva.
“Oh amore mio, stai bene?” chiese.
“Mi sei mancato tanto” abbracciandolo.
Tutti erano sbigottiti e in quel momento Shade colse occasione di scappare, spinse il gomito verso il demone per farlo urlare dal dolore, si protrasse davanti a Fine.
“Stai bene?” Domandò, accarezzandole la guancia.
“Adesso si”
“parlate solo di questo stupido sentimento, che alla fine è solo peccato” iniziò a buttare sfere di potere. I presenti iniziarono a schivarli, ma erano molto veloci gli attacchi e pian piano caddero al suolo.
“L’amore non può essere un peccato, io credo che sia la cosa più bella che possa succedere” disse Fine alzandosi.
“L’amore ti fa conoscere cose che non sapevi di avere o di capire” sussurrò Shade abbracciando la sua rossa.
“l’amore mi ha donato quella vita che tanto desideravo” rispose Toulus.
“ L’amore mi ha donato ciò che adesso possiedo” disse Elza.
“l’amore è uno dei sentimenti più belli che ci sono al mondo, non lo sconfiggerai mai” disse l’arcangelo e poi il maestro. E così fu, che una sfera di energia, con tutti quei sentimenti buoni si creò.
La sfera si prostraste sulla mano di Fine, lei aveva il compito di mandar Via Lucifero e le tenebre dalla terra.
“Adesso con il potere conferito dalla terra e dagli angeli io ti riporto nel sotto suolo, dove ci rimarrai per l’eternità!” urlò, mentre la sfera sfrecciava verso la sua direzione. Il demone cercò di difendere il suo padrone, ma fu scagliato via per poi colpire direttamente il diavolo e indirizzarlo al suo posto:agli inferi!
 
 
Una grande voragine si aprì risucchiando il diavolo per poi chiudersi definitivamente.
 
 
L’alba si stava facendo spazio, per cedere posto al nuovo giorno.
“Abbiamo vinto” risposero in coro gli angeli.
“Grazie vostre maestà” s’inchinò, per poi essere seguito dagli altri.
Madre e figlia si sorrisero, per poi “fine questo è il tuo papà” disse Elza e in un momento i due si abbracciarono.
“Ci sono tante cose di cui vorrei parlarti tesoro” disse comprensiva la mamma.
E Fine capì.
Sorrise di cuore e si rivolse a Shade.
“so cosa mi dirai,ma so che ritornerai. Ma promettermi di non sparire per sempre, non credo che potrò aspettarti cosi tanto” abbracciandola, per poi darle un dolce bacio sulle labbra.
“Ritornerò più presto di quanto tu pensi” e scomparve insieme con tutti.
 
 
 
 
Quella notte mia madre mi raccontò tutta la storia.
Lei era l’ultima principessa del cielo, e con questo mi lasciò basita. Voleva dire che lo ero anch’io. Ma non tutte va come programmato, non ero abbastanza forte e così dopo la tua nascita mi promisi di proteggerti da lontano e regalarti i miei poteri. Un giorno avresti salvato il mondo.
Fine l’ultima principessa del cielo.
 




 
 
 
Buon pomeriggio a tutti.
Sono ritornata per darvi questo bellissimo capitolo, lo spero con tutto il cuore. Ringrazio tutti per avermi seguito in questo viaggio.
Non è proprio la fine della storia, ma dopo questo ci sarà l’epilogo e così si terminerà anche questa storia.
Non mi voglio allungare troppo, perché sono stanca e da stamattina che scrivo, e la spalla mi sta dando i primi segnali che vorrebbe riposare anche lei.
Per gli eventuali errori li correggerò presto, adesso vi lascio e all’ultimo capitolo.
N.B: l’ultimo pezzetto è narrato dalla madre di Elza, quando gli rivela chi è in realtà, ciò la sua mamma. Non ho voluto metterlo prima per dare un poco di mistero. E con questo vi saluto al prossimo.
Heart
  
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