Signor T

Il mio nome è Nellie Lovett.

Non sono la protagonista di questa assurda e triste storia,anche se vi ho giocato un ruolo fondamentale. E bizzarro.

Forse alcuni di voi mi riterranno pazza,altri la malvagia figlia del demonio.La verità,però,è che io sono semplicemente una donna sola.

Sono sempre stata sola,anche quando ero circondata da decine persone,perché nessuno si accorgeva di me,nessuno si è mai preso il disturbo di chiedermi come stavo,o se avevo voglia di chiacchierare.

Sola perché l’unico uomo che io abbia mai amato non sapeva nemmeno chi fossi. Quante volte l’ho osservato mentre baciava sua moglie? Quante volte ho desiderato che mi sfiorasse,proprio come faceva con i suoi adorati rasoi? Oh,quanto avrei voluto essere una di quelle meravigliose lame!

Passavo ore e ore a spiarlo,nella sua bottega,nella sua casa…ovunque egli andasse io lo seguivo.

Quando lo portarono via fui così sconvolta che non riuscii nemmeno a piangere;nascosi i suoi preziosi rasoi come se fossero più importanti della mia stessa vita.

Gioii di ciò che successe alla povera Lucy,sua moglie. Ero divorata dalla gelosia,verso di lei e verso quella piccola bambina delicata.

Sempre nella mia solitudine,in mezzo alla polvere,ai topi e agli scarafaggi. Nessuno entrava mai nel mio negozio,non solo perché i miei erano probabilmente i peggiori pasticci di carne di Londra,ma perché io facevo paura a tutti.

Poi,un giorno,lo vidi. Era tornato. Il tempo l’aveva cambiato,l’aveva reso freddo e crudele,ma non aveva spento la luce dei suoi occhi,quella luce che tanto amavo.

Com’era bello poter ascoltare di nuovo la sua voce,vedere le sue mani sfiorare nuovamente quei rasoi d’argento,divenuti armi mortali tra le sue mani,assetate di sangue.

Perché lo assecondai? Semplice. Avrei fatto qualsiasi cosa per lui,anche uccidere.

Non dimenticherò mai il suo sguardo quando gli feci la mia rivoluzionaria proposta:per la prima volta mi guardava davvero. Non vedeva più un’ombra,la sua strana padrona di casa o la terrificante pazza dei pasticci di carne,ma vedeva me.

Finalmente la mia vita non era più solitudine. Avevo lui,avevo Toby,ero felice.

Come saremmo stati bene in una casa sul mare,con una spiaggia bianca e il rumore delle onde a svegliarci la mattina!Avremmo invitato i nostri amici,come una vera famiglia!

Non avevo una coscienza,non provavo rimorso per quello che facevamo. Tutto ciò che volevo era stare con lui e ora che il mio desiderio era stato esaudito,nulla aveva importanza. Nemmeno quei corpi che cadevano con un tonfo sordo nella mia cucina;solo utile carne per i miei affari,i soldi che ci avrebbero permesso la nostra casa,insieme.

Ma all’improvviso tutto è cambiato. Hai guardato quel volto al tenue bagliore di una fiamma e la luce dei tuoi occhi si è spenta,inghiottita da qualcosa che tuttora non riesco a comprendere.

Non l’ho fatto per cattiveria,no,io non sono cattiva. Non volevo ferirti dicendoti che era morta. Capisci,l’ho fatto per noi,perché ti amo,perché potessimo essere felici insieme,e ci stavamo riuscendo.

Potevamo diventare una famiglia,io tu e Toby. Mi hai guardato con un lampo di follia,la noto per la prima volta. Non mi hai mai guardato così,amore mio.

Perché sento la paura attraversarmi le membra? Mi dici che capisci,che perdoni,ma allora perché ho paura? Improvvisamente mi sento di nuovo sola,come prima che tu arrivassi. Sento il cuore battere più veloce,poi un dolore insopportabile e il bruciore delle fiamme.

Il mio nome è Nellie Lovett,e sono morta sola.