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Autore: mikyintheclouds    10/10/2013    5 recensioni
Piccolo missing moment della punata 5x03.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kensi e Deeks entrarono nel ristorante coreano –come aveva deciso Kensi-, bisticciando giocosamente nel loro solito modo.
Le cose stavano tornando piano piano alla normalità e quel giorno l’aveva dimostrato.
Deeks era tornato al lavoro, con lei, sul campo, fianco a fianco. Anche se aveva mancato quel tiro, Kensi si era sentita sicura e protetta, con lui vicino, come non le accadeva da settimane.
Deeks non stava ancora bene, non si era ripreso del tutto, lo poteva notare dal suo sguardo a volte perso, come se fosse indeciso su cosa fare, lo poteva notare dal suo blaterare veloce, lo poteva notare dal fatto che continuava a dire che stava bene.
Era logico, però, non si poteva pretendere che tornasse quello di un tempo come se niente fosse, ma lei ci sarebbe stata, qualunque cosa lui avesse bisogno, lei era li.
Come aveva distrattamente ammesso quel giorno, lui le era mancato, tanto, e non avrebbe più permesso che qualcosa o qualcuno glielo portasse via nuovamente.
Forse anche per questo motivo era stata preoccupata per lui tutto il tempo e non si era nemmeno impegnata a nasconderlo.
Forse per questo che quando aveva sentito le parole dure di Callen si era sentita in dovere di fare qualcosa e l’idea di cenare insieme era uscita spontanea.
“Ti prego non rifare il balletto.” La prese in giro Deeks quando si accodarono agli altri clienti in attesa del loro turno di ordinazioni. Anche se doveva ammettere che il sedere della sua partner che si muoveva a ritmo a destra e sinistra era stato proprio un bel vedere, non riusciva a smettere di guardarla.
“Bulgogi.” Canticchiò di nuovo lei sommessamente per farsi sentire solo da lui, sghignazzando.
Deeks si girò verso di lei con le sopracciglia alzate e un sorriso di chi ormai si è arreso.
“Casa tua o casa mia?” Chiese per cambiare argomento.
“Casa tua. Così almeno non devo pulire.”
“Come se lo facessi.” La canzonò il detective.
“Hey!” Replicò l’agente fingendosi indignata e dandogli una leggera spallata, ricordandosi troppo tardi che si trattava della spalla su cui era caduto poche ore prima dopo aver salvato quella donna.
“Scusa.” Disse Kensi sincera rivolgendogli uno sguardo dispiaciuto.
“Sto bene, Kensi.” Rispose Deeks seccato, con un tono più duro di quanto realmente volesse.
Kensi non discusse oltre e si maledisse per l’eccessiva preoccupazione.
Rimasero in silenzio fino a quando fu il loro turno, ordinarono e attesero che le loro pietanze fossero preparate.
Kensi non poté fare a meno di notare le occhiate di puro piacere che la ragazza alla cassa rivolgeva a Deeks e la solita gelosia, che ormai non tentava nemmeno più di negare, la investì come un’onda fragorosa che si abbatte sugli scogli.
Deeks si accorse delle occhiate velenose che Kensi lanciava alla ragazza e ne fu compiaciuto.
La sua Kensi.
Si piegò su di lei sussurrandole all’orecchio: “Mi dispiace per prima, Kensalina. Mi farò perdonare.”
La voce calda e vibrante fece venire i brividi a Kensi, ma cercò di non darlo a vedere.
“Sicuro di riuscirci?” Lo sfidò nello stesso tono caldo e sommesso.
“Al cento per cento. Ti conosco bene, mia cara Fern.” Rispose regalandole uno dei suoi caldi sorrisi che gli illuminavano il viso facendole venire voglia di prenderlo tra le mani e riempirlo di baci.
 
Arrivati a casa di Deeks, Kensi si avviò diretta verso il suo solito posto sul divano, appoggiando il cibo sul tavolino davanti a se. Deeks andò a prendere le birre, poi si sedette di fianco a Kensi rannicchiando una gamba sotto al corpo come era solito fare.
Trascorsero la serata piacevolmente ridendo e parlando, evitando accuratamente riferimenti alla giornata di lavoro appena conclusa o alle parole di Callen che avevano colto Deeks totalmente impreparato e gli avevano lasciato l’amaro in bocca.
In quel momento, infatti, non aveva voglia di discutere, non aveva voglia di pensare, voleva solo godersi la sua compagnia, scherzare e giocare con lei, recuperare il tempo perso e il loro legame di partner.
Kensi stava mangiando un pezzetto di pollo con le bacchette quando le cadde rotolando sulla camicia, sporcandola tutta.
“Dannazione!” Commentò Kensi vedendo il disastro che aveva combinato.
Deeks, divertito, ma che non osava ridere apertamente per paura di una sua reazione, le passò dei fazzolettini di carta che ebbero l’effetto di aggravare il danno.
“Toglitela.” Propose Deeks.
“Cosa?” Chiese Kensi allibita.
“Toglitela. Ti do una delle mie magliette. È meglio metterla subito a lavare per non far rimanere le macchie.”
Kensi rimase sorpresa da quella proposta, ma doveva ammettere che era scomodo stare con la camicia sporca.
“Va bene.” Rispose un po’ imbarazzata.
“Però la scelgo io.” Continuò seguendo il suo partner in camera da letto.
Non rimase per niente stupita quando vide il letto perfettamente rifatto (lei non si degnava nemmeno di prendere l’idea in considerazione, pensando che fosse una perdita di tempo dato che alla sera andava comunque disfatto), il pavimento e le mensole prive del più piccolo granello di polvere e, quando Deeks aprì il cassetto, i vestiti stirati e accuratamente disposti.
“Questa?” Chiese Deeks mostrandole la prima maglietta che gli capitò tra le mani.
“Stai scherzando spero. Io non mi vesto di rosa. E nemmeno tu dovresti farlo.” Lo canzonò lanciandole una delle sue solite occhiate ironiche.
“Scegli tu allora. Ti aspetto di la. Solo…non mettere tutto in disordine.”
-Che fissato.- Pensò Kensi con un sorriso.
In realtà era una cosa che adorava di lui. Adorava tutto ciò in cui erano diversi, quindi la maggior parte delle cose, ma anche questo aveva contribuito a renderli ciò che erano.
Decise di togliersi anche i jeans per stare più comoda e, ridacchiando, prese un paio di pantaloncini e una maglietta pregustando la faccia che avrebbe fatto Deeks.
Quando lo raggiunse sul divano con i suoi pantaloncini rossi e la sua maglietta blu con la S di Superman, Deeks non riuscì a trattenere una risata.
“L’ho sempre detto che hai i super poteri, Wonderwoman, ma dovresti farti fare una visitina agli occhi, credo che tu abbia sbagliato divisa.” La prese in giro, mentre lei si acciambellava di fianco a lui.
Kensi ricambiò la risata, felice che anche lui si fosse ricordato del loro piccolo aneddoto di quando lui era in ospedale.
Iniziarono a guardare un film, Kensi appoggiò la testa alla sua spalla e, a poco a poco, il suo corpo si rilassò completamente contro quello del ragazzo e si addormentò, coccolata dal calore dei suoi vestiti e inebriata dal profumo così intenso e famigliare che emanavano.
 
La mattina seguente, al risveglio, si ritrovò sola sul divano, una coperta a riscaldarla, ma nessuna presenza di Deeks.
Si mise a sedere chiedendosi dove fosse, quando sentì la porta aprirsi e chiudersi, alzò lo sguardo e lo vide con in mano una scatola e due caffè.
“Buongiorno, raggio di sole. Pronta per iniziare la giornata?”
Kensi rispose con un mugugno poco capibile. Appena sveglia, e senza la sua dose di caffè, non riusciva proprio ad aprire bocca.
Accettò il bicchiere che Deeks le stava porgendo e, dopo aver bevuto un sorso, assaporando il calore e l’aroma del caffè, chiese: “E li dentro?”
“Ti ho detto che mi sarei fatto perdonare.” Rispose mentre apriva la scatola.
Il volto di Kensi si aprì nel più bello dei sorrisi mentre osservava l’assortimento delle sue ciambelle preferite che lui aveva preso apposta per lei.
Deeks restò un attimo a contemplare quel sorriso con occhi pieni d’amore. Quanto avrebbe dato per vedere quel sorriso tutte le mattine, tutti i giorni, per il resto della sua vita.
“Dai Wonderwoman, andiamo a portare a spasso Monty.”
 
 
Ciao!! Piccolo missing moment. Queste nuove puntate sono piene di spunti.
Spero che vi sia piaciuta.
Grazie come sempre a chi legge e chi commenta, soprattutto grazie a Densi.
Fatemi sapere. Bacioni!
  
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