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Autore: Chiachiachia    14/10/2013    2 recensioni
Peter Pan? Oh, la ragazza si ricordava molto bene di lui. Era stato nei suoi sogni per anni. Poi l'aveva portata sull'Isola Che Non C'è e insieme avevano vissuto meravigliose avventure. Perchè ancora lo ricordasse e credesse in lui, nonostante i suoi 16 anni? Perchè Wendy Darling amava Peter Pan. Dal più profondo della sua anima.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan, Wendy Moira Angela Darling
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

“Non mi dimenticherai, vero, Peter?” Chiese la bambina.
“Mai. E Tu?”
“Come dimenticare?” Il ragazzo sorrise; stava già allontanandosi dalla finestra.
“Arrivederci, Peter.” Lo salutò.
“Arrivederci, Wendy.” E andò via.


Erano passati quattro anni, ma non c’era notte in cui Wendy Darling non tenesse la finestra aperta. Lei non aveva dimenticato, probabilmente non l’avrebbe mai fatto. Ed era questa la cosa che la faceva stare peggio: il ricordo costante di quanto aveva perso. Alla bambina di dodici anni che era stata, tornare a casa e riprendere gli studi importava così tanto da lasciare andare via lui, l’unico che l’aveva mai capita fino infondo, l’unico che non sarebbe cresciuto, mai. E gli anni successivi, quando lui non era tornato per le pulizie di primavera, a lei si era spezzato il cuore. Ogni singola parte della sua mente si sforzava di non pensare, di non crederci più, ma era difficile oltre l’immaginario. Wendy ormai aveva sedici anni e tanti ragazzi avrebbero dato di tutto pur di avere un bacio da lei. Però loro non sapevano: la ragazza aveva dato il suo vero unico bacio ad un altro, tanti anni prima, ed insieme a quello gli aveva donato il suo cuore. Portava ancora quella ghianda al collo, nonostante la signora Darling le avesse ripetutamente chiesto di toglierla, almeno nelle occasioni importanti. Solo che lei non capiva: quella ghianda era l’unica cosa che la teneva unita a lui e le rammentava che anche Peter l’aveva amata, anche se per poco, tanti anni prima.
Ormai si era rassegnata all’idea che non sarebbe mai più tornato da lei, però, fosse per un briciolo di speranza nascosto nella profondità del suo cuore, fosse per abitudine, continuava a non chiudere quella finestra e a cercare un ombra che vagava da sola o un brilluccichio accompagnato da un suono di campanelli. Quella sera di Marzo andò a letto alle 22.00, come sempre, dopo aver osservato la seconda stella a destra. Indossò la camicia da notte e si coprì con le coperte, ricordandosi con malinconia di quand’era bambina. Fu per questo che quando una figura entrò nella camera lei credette di stare sognando. E fu per questo che si alzò nella calma più assoluta ed andò a salutare il suo vecchio amico, prima con un inchino e poi con un bacio, uno di quelli veri, che gli dava sempre nei sogni.
Solo che la reazione di Peter fu diversa. Iniziò a diventare rosso, e poi viola, e poi blu, e poi di nuovo di un incarnato normale, solo con le guance arrossate.
Nei suoi sogni questa cosa non succedeva mai. Perciò Wendy Moira Angela Darling si rese conto di trovarsi di fronte all’unico ed inimitabile Peter Pan e di aver avuto quel bacio che bramava da così tanto tempo.
“Peeeeteeeeeeeeeeeeerr” esclamò con gioia “Sei tornato da me!”
“W- w- wendy, sei cambiata” furono le uniche parole che il ragazzo riuscì a dire.
Solo allora la sedicenne si mise nei suoi panni. –una ragazza totalmente diversa da quella che si aspettava di trovare, lo aveva baciato, ma baciato davvero, mentre lui era sempre lo stesso, con quel sorriso sghembo di sempre-
“Oddio, scusami, io- io- non so che mi è preso, Peter.”
“Non ho detto che non mi sia piaciuto, sia chiaro, ma credevo che fossi diversa ecco tutto. Sei cresciuta.”
“Lo so, e mi dispiace, io avrei voluto aspettarti, ma lo sai, qui il tempo passa. Tu invece sei belliss- ehm- proprio come ti ricordavo” Peter Pan si alzò in volo e sorrise come solo lui sapeva fare.
“Ero passato a prenderti per le pulizie di primavera, ma immagino che ad una della tua età l’Isola Che Non C’è non interessi più” c’era una nota di tristezza nella sua voce.
“Oh, no, che non sia mai detta una cosa del genere. Ho passato gli ultimi quattro anni ad aspettare che venissi qui, Peter, però ora come ora non posso andare via. E so che me ne pentirò a vita, di averti lasciato andare via un’altra volta, ma si vede che non sono cambiata così tanto. Addio.” E si girò, intenzionata a tornare a letto.
“Wendy, aspetta!” la fermò il giovane.
“Cosa c’è?”
“Non voglio lasciarti come l’ultima volta. Forse è venuto il momento che io resti qui per un po’, poi partiremo insieme.”
“Oh, Peter, non potrei immaginare cosa più meravigliosa.” E corse ad abbracciarlo. Poi le sue labbra si posarono su quelle del ragazzo.
Era la notte migliore di sempre, si disse Wendy.

 
   
 
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