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Autore: Kagedumb    18/10/2013    5 recensioni
Adam è in concerto con la band e sta per cominciare a cantare l'ultima canzone della scaletta, quando qualcosa interrompe lo spettacolo, sorprendendo tutti.
Sono le ore 0:00, sapete che giorno è oggi?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Tommy Joe Ratliff, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tommy stava accordando il suo basso per la prossima canzone, quando gli altri componenti della band si riunirono in cerchio in disparte. 
Capeggiava Adam, come al solito, che per discutere con i suoi ragazzi aveva portato le mani dietro la schiena, mentre teneva il microfono. Era come se non volesse far ascoltare a nessun'altro cosa stavano architettando. E se la rideva, cinguettando con un sorriso stampato sul volto, mentre il pubblico se ne stava ad acclamarlo richiedendo presto una nuova canzone.
E la prossima, sarebbe stata proprio Fever. Era anche l'ultima canzone per la serata: il concerto, era ormai giunto al termine.
Avevano cantato, ballato, urlato e parlato per ore, eppure Adam non sembrava affatto stanco; avrebbe potuto continuare a quel modo anche fino all'alba, in compagnia dei suoi amici e dei suoi adorati fans, i Glamberts.

Adesso si lasciava spazio al momento Adommy, come lo definivano le fans. Tutti erano entusiasti.
Adam fece le ultime raccomandazioni alla sua band, tranne che a Tommy, il quale, nonostante la sua infinita perplessità non osò avvicinarsi, restando a sistemare il suo basso. Pensò bene che Adam avesse in serbo qualcosa di sublime, per lui. Magari volevano iniziare con un assolo speciale, o qualche immancabile discorso alla Adam. Non si lamentò, mentre sorrideva lievemente perdendosi nei suoi pensieri.

- Tutto chiaro?

- Tutto chiaro, nessun problema! -, risposero in coro Monte ed Isaac. Avevano afferrato il concetto e ne gioì Adam, che soddisfatto diede loro una pacca sulla spalla. Sarebbe stato un successone, ne era sicuro.

I ragazzi si sciolsero dal cerchio che avevano formato e tornarono alle loro postazioni. Adam aspettò che tutti si sistemassero e posò il suo sguardo su Tommy, facendogli l'occhiolino. Il biondo, guardandolo stranito, non colse il messaggio. Sapeva che Fever non l'avrebbe attaccata lui, quindi si chiese cosa significasse quella strizzata d'occhio che gli aveva rivolto il cantante. Un incoraggiamento? Una sorta di "ok, siamo pronti"? Fece spallucce e un cenno con il capo.
Adam era già tornato a concentrarsi sul pubblico, facendo pochi passi avanti come per avvicinarsi maggiormente ai suoi fans, seppur solo dal palco. Ah, quanto gli sarebbe piaciuto scendere e camminare tra tutte le persone che lo acclamavano!

- Allora, Glamberts! -, cinguettò, mentre i membri della band aspettavano un cenno per iniziare. - Siamo già quasi alla fine.. Oh nooo, non voglio tornare in Hotel! -, continuò lui, afflitto, al solo pensiero di dover tornare di già in stanza e preparare le valigie per ripartire il giorno seguente. Un momento dopo, tutti stavano già ridendo per l'espressione buffa e la vocina con la quale aveva parlato. - Ma beh, manca una sola canzone no? -, chiese al pubblico, scuotendo la testa sù e giù. - E beh, indovinate qual è! Sono entusiasta!
I fans, guardandolo con occhi sognanti, avevano aspettato da troppo quel momento, e subito si liberarono in un coro; FEVER, FEVER, FEVER! urlavano. Adam rise e fece un nuovo cenno col capo, prima di voltarsi lievemente a guardare Monte, il quale sembrava stesse sistemando l'orologio da polso che portava sempre, assieme ai tanti bracciali borchiati che aveva accuratamente scelto poco prima di iniziare il concerto. Il chitarrista gli fece l'ok con la mano e Adam attirò a sè l'attenzione del pubblico.

- Siete pronti, Glamberts? -, chiese conferma e tutti i suoi fans annuirono in un grande Siiii!, che arrivò dritto e chiaro all'intera band. Erano tutti pronti, non solo il pubblico. - Iniziamo!

Ma questa volta, anzichè partire con l'attacco di Fever, si udì una leggera melodia di sottofondo accompagnata da tutti i membri della band: Isaac con la sua batteria, da Monte, con la sua chitarra elettrica e da Camile, alla tastiera.  C'erano tutti a suonare qualcosa che i fans non riconoscevano. Tutti, tranne Tommy, il quale si voltò verso tutti gli altri ragazzi, nel panico. C'era stato un cambio di programma e lui non ne sapeva niente? Voleva sprofondare, mentre stringeva il basso tra le mani, imbarazzato. Il suo volto era rosso come non mai.
Cos'era, quello? Un bonus? Una canzone a cui Adam stava lavorando per il terzo Album?

Il bassista si avvicinò rapidamente al cantante, sgattaiolando da lui come solo un gattino potrebbe. L'imbarazzo lo stava divorando.

- Adam, che roba è? Perchè non mi hai avvisato? -, gli sussurrò, appoggiando il viso sulla spalla di lui, per non destare sospetti. Il giovane sorrise, perchè il biondo non aveva capito: lo avrebbe colto di sorpresa, anche questa volta. Gli passò una mano tra i capelli ed i fans esultarono: adoravano quelle coccole, erano adorabili.
Tommy aspettava una risposta, ma Adam sembrò ignorarlo completamente. Il biondo era sbigottito, spaventato, angosciato. Il cuore batteva così forte che sembrava volersse schizzare fuori dal petto: che figura avrebbe fatto? Se avesse potuto, avrebbe volentieri schiaffeggiato il cantante proprio in quel momento, solo per averlo messo così tanto in difficoltà. Lo stava odiando.

- Glamberts, sapete che ore sono? -, urlò, stringendo tra le mani il suo adorato microfono. La sua voce avrebbe riecheggiato per chilometri. - E' mezzanotte! -, continuò, proprio un momento prima che la melodia di sottofondo diventasse più alta e udibile. Era il sottofondo dell'Happy Birthday, improvvisata con qualche nota rock da Monte e qualche tintinnio piacevole da Isaac.
Tommy sbarrò gli occhi, e il suo volto andò in fiamme, come il suo cuore. Sarebbe potuto svenire da un momento all'altro. Adam si era ricordato del suo compleanno. Gli sembrò un sogno. Si distaccò fulmineamente dal moro e rimase fermo sul palco, al centro, mentre un riflettore si concentrava su loro due.

- Happy birthday to youuu, happy birthday to youuuu, happy birthday dear Tooooommy -, cantò, con una veloce melodiosa e potente. Si prolungò molto sul nome del suo adorato bassista, come a voler sottolineare che tutto quello era solo per lui. Adam aveva interrotto il suo concerto solo per augurargli un buon compleanno, a suo modo.
Tommy era rosso come un peperone, incredulo, ma il cantante lo rassicurò con un sorriso, perchè mentre cantava lo stava guardando negli occhi. E da un pezzo, anche! Il biondo si appoggiò a lui e lo abbracciò all'improvviso, sfilandosi dalla spalla il basso con un gesto subitaneo. Lasciò cadere lo strumento sul palco con non-chalance e si arpionò al suo amante. Adam ricambiò la stretta e rise fragorosamente, ancora col microfono che gli sfiorava le labbra.
Quella sua risata, così dolce, penetrò l'animo di Tommy e dei presenti, i quali sorrisero compiaciuti davanti a tanta grazia. Neppure i fans se lo aspettavano, ed ora battevano le mani ed esultavano, felici. Si erano sciolti tutti.
Specialmente il bassista, chiaramente, il quale ora faceva spazio alla contentezza, eliminando totalmente l'imbarazzo. Era felice come una pasqua: quella sorpresa gli aveva colorato la serata. Se l'è ricordato, pensò, mentre ancora lo abbracciava. Adam.. se lo ricordava. Ricordava il mio compleanno. Cazzo.

- Happy birthday to you!
-, terminò il moro, prima di allontanare il microfono dalla bocca e stringere completamente Tommy a sè. Il bassista gli aveva poggiato il mento su una spalla, ed il cantante poteva sentire il respiro caldo del suo micetto posarsi sul collo. Rabbrividì a quel contatto.

- Sei un idiota -, gli sussurrò il biondino, portandogli una mano dietro il capo, stringendogli tra le dita alcune ciocche dei capelli. - Mi hai fatto fare una figuraccia. - mormorò, quasi soffiando quelle parole che tanto sembravano pesargli sulla coscienza. Non avrebbe mai voluto ammetterlo, ma si sentiva a disagio. Si chiedeva se fosse stato proprio necessario fargli gli auguri davanti a tutti.

- Diciamo che non avrei potuto augurarti buon compleanno in nessun'altro modo..-, gli rispose lui, stringendolo maggiormente a sè. Il pubblico era infervorato, e le urla delle fangirls sarebbero potute arrivare fino in Italia. Tommy gli si era praticamente schiacciato addosso, col cuore che batteva contro il petto di lui. I loro respiri sembravano sincronizzati.

- Certo che avresti potuto! Sarebbe bastato un messaggio, una telefonata.. Magari domattina! 

- Preferiresti che confessassi il mio amore con un messaggio su Whatzapp

Tommy, a quelle parole, morì. Morì, perchè non se lo aspettava. Cosa stava blaterando, Adam? Cosa aveva sentito, Tommy? Era incredulo. Il cuore, ormai impazzito, sembrava battere fin troppo velocemente persino per lui.

- Cos'hai bevuto? - tentò di sembrare serio e per niente sorpreso, immaginando che il cantante fosse brillo.

-Guarda che sono lucidissimo! -, ribattè.

- Non mi pare. 

- Tommy, prendimi seriamente per una volta! 

Lambert, pessimo! -, lo freddò lui, mentre si alzava sulle punte per arrivare alle labbra del moro. Era così piccolo e indifeso, Tommy, che nemmeno delle scarpe alte come le Creepers lo avrebbero portato pienamente all'imponente altezza di Adam.
A quel contatto Adam rabbrividì ancora, e mentre le loro labbra si sfioravano appena sussurrò un innocente Ti amo.
Tommy lo baciò, prendendo l'iniziativa, e la sua lingua dolcemente si fece spazio tra le labbra appena screpolate del cantante, esplorandone silenziosamente la bocca.

Il pubblico era impazzito, ormai. Nonostante non sapessero della chiacchierata che s'erano fatti i due, privi di microfono, le urla delle fangirls, gli applausi e i cori facevano un sottofondo perfetto. Erano tutti out of mind, mentre i membri della band fischiavano congratulazioni e complimenti ai due, oltre agli auguri per Tommy.

Quando si staccarono, lentamente, Adam gli sussurrò - Dopo, ti aspetto nella mia stanza. -, e inarcò un sopracciglio, con un sorriso malizioso.

- Faresti bene a farti trovare già nudo -, rispose il biondo, ricambiando quello sguardo e quella complicità.

Entrambi si voltarono verso il pubblico proprio un istante dopo; il riflettore ancora puntato su di loro.

- Let's convince Tommy that 32 is not that bad! -, pronunciò, riportandosi il microfono alle labbra. Tommy sorrise: il tempo stava volando. Aveva già 32 anni! Gli sembrava solo ieri di essere entrato nella vita di Adam. Il pubblico sollevò le braccia al cielo e in coro si esibì, urlando Happy birthday, pretty kitty!

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Angolino dell’autore

Non ho abusato della sensibilità di Tommy in questo capitolo, assolutamente. <3 Solo che volevo fare qualcosa di estremamente cute e oddio, non potevo non rendere Tommy così miciosamente micettoso (?).
Boahahaha, scusate, amo troppo il suo essere così adugdwyff. Colpa mia. Perdonatemi.
E oggi è davvero il 18 Ottobre, TJ compie 32 anni!
Auguri Tommy!  ♥

 

Come al solito, se la FF vi è piaciuta lasciate una recensione. Vi adoro tutti.

  
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