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Autore: Andry Black    11/04/2008    10 recensioni
Vegeta rimane chiuso fuori dalla sua adorata Gravity Room e dovrà fare i conti con un piccolo Trunks di 4 anni, che gli starà appiccicato tutto il tempo...riuscirà l'orgoglioso e fiero principe dei saiyan a reggere mezza giornata?! ....Ho voluto parlare del come e del perchè Vegeta abbia preso la decisione di iniziare ad allenare il piccolo Trunks,ed è venuta fuori questa Fic che mescola momenti comici a momenti un po' più romantici/sentimentali...leggete e commentate,please!!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!!Sono Andry Black e questa è la mia nuova storia,come sempre sulla famiglia Brief ^_^…io questa famiglia la adoro. Questa Fanfiction è la più lunga che io abbia mai scritto e temo di essermi persa a un certo punto,quindi,vi prego,cercate di capirmi(XD)……Sono quasi impazzita nel tentativo di mantenere i personaggi il più “IC”possibile(soprattutto Vegeta!),e,comunque,ho paura che il finale in particolare sia venuto un po’ troppo sdolcinato….comunque per ora non metto l’avvertenza OOC,ma se pensate che dovrei,ditemelo e cambierò!

Beh,che altro dire?Leggete e commentate!

.Andry Black.

 

Senza Stanza Gravitazionale

 

« DONNAAAAAAAA!!!!!» un ruggito si spanse per la Capsule Corporation,svegliando di soprassalto il piccolo Trunks dai suoi sogni.

 

Era assurdo.Poteva il grande,l’unico,l’orgoglioso,il maestoso e il magnifico Principe dei Saiyan ritrovarsi chiuso fuori dalla sua Gravity Room?Era ignominioso.Era un attentato alla sua persona!!!!Con uno sguardo furioso e con ogni muscolo del corpo che fremeva, si diresse a passi pesanti verso la camera da letto che condivideva con quella donna,quella terrestre,quella…quella…

«BULMA!»

 

Vide una massa informe muoversi svogliata sotto le coperte,mugolando,poi una testata di bellissimi capelli azzurri fece capolino fuori dalle coperte,lanciò uno sguardo alla radiosveglia sul comodino alla sua destra e lasciò ricadere la testa tra i cuscini in un gesto esasperato.

« Vegetaaa….sono a mala pena le 6 di mattina!vuoi svegliare tutti?»

 

«La Gravity Room!!!Non si apre!!»

 

«Si deve essere rotto il meccanismo di apertura….»disse Bulma, stropicciandosi gli occhi ancora visibilmente assonnata,«Ora posso tornare a dormire?ci penserò quando mi sveglierò. Buona notte.»

 

…Si era rotto il meccanismo di apertura??…Ci penserò quando mi sveglierò????Quella Donna stava impazzendo!

Il principe dei Saiyan era rimasto chiuso fuori dalla sua stanza gravitazionale!!L’ho già detto che era ignominioso?!

Vegeta rimase lì, allibito a guardare la sua Donna, con la bocca semiaperta, come un pesce lesso, facendo una figura degna solo di quell’idiota di Kakaroth. Era così sconvolto che non riusciva neppure a trovare qualcosa da dire…Che sensazione orribile.Era così che si sentiva Kakaroth,ogni volta che parlava con qualcuno che possedesse un livello celebrale almeno decente?Vegeta non avrebbe mai creduto di poterlo pensare un giorno,ma poveraccio!

Il Saiyan stava per trovare qualcosa da replicare quando la porta si spalancò e un mocciosetto alto all’incirca un metro e uno sputo,con i capelli dall’assurdo color lavanda fece il suo ingresso urlando «MAMMAAA!!!». Ecco fatto,pensò Vegeta,ci mancava soltanto la piccola peste…L’unico sollievo era che questo moccioso (a differenza di quello del futuro,che lo pedinava,neanche fosse stato una spia ingaggiata da Freezer),doveva vederlo soltanto a colazione,pranzo e cena,più quelle rare volte che lo incontrava per i corridoi,volte durante le quali, per lo più, bastava un semplice sguardo per farlo correre via terrorizzato.

 

Il moccioso si bloccò,sorpreso di trovarsi davanti Vegeta,in piedi davanti al letto. La sua espressione allegra e vivace si fece subito seria seria,oltrepassò in punta di piedi il padre,guardandolo timoroso, poi, quando fu un po’ più vicino al letto, dove era sua madre, riassunse la sua naturale espressione vivace e saltò sul letto.

 

La donna abbracciò subito il marmocchio e , accarezzandogli la testa, disse:

« Trunks! Quel cattivone di tuo padre ti ha svegliato?»

 

Il bambino non rispose,ma accolse volentieri le coccole della mamma.

« Vedi,Vegeta?Hai spaventato tuo figlio!» Non c’era dubbio che adesso quella Donna si era svegliata.Vegeta la preferiva quando era mezza addormentata,però,….o, al massimo, quando erano da soli nel letto « Sei un padre degenere!»

 

« Ma piantala, Donna!Ogni tanto fa bene anche al moccioso svegliarsi presto la mattina! »

 

« Vorrei ricordarti che ha solo 4 anni,caro il mio principe!»

 

« Sì,beh…Se fossimo sul pianeta Vegeta si sveglierebbe a quest’ora ogni mattina, per allenarsi!» Si fermò per gettare uno sguardo a moglie e figlio. In realtà vederli così abbracciati gli piaceva,gli dava un senso di serenità,ma non potè evitare di dire: « E non correrebbe dalla mamma ogni mattina per farsi coccolare,come una femminuccia!» Dopo di che, girò sui tacchi e lasciò la stanza.

 

«Si da il caso,però,Vegeta,che qui siamo sulla terra,non sul tuo barbarico pianeta!» Gli urlò dietro Bulma.

 

Trunks,tuttavia,alle parole di Vegeta si staccò subito dalla madre e rimase a fissare il punto dietro la porta dal quale Vegeta era scomparso dalla loro vista.

Bulma ben presto si riaddormentò,mentre Trunks,che a tornare a letto non ci pensava neppure,decise di scoprire cosa faceva suo padre ogni giorno.

 

Vegeta,che si era diretto,di nuovo,automaticamente, alle Gravity Room, ricordandosi solo quando ce l’aveva davanti che era chiusa e che non poteva entrarci,si rigirò borbottando,rassegnato ad allenarsi in giardino, per quel giorno. Non fece in tempo a sorpassare la prima stanza a destra, però, che vide la testa di Trunks affacciarsi da dietro la porta. Il bambino, non appena si accorse di essere osservato, si affrettò a nascondersi di nuovo dietro al muro. Vegeta sbuffò. Non vedeva l’ora che quella giornata finisse e che Bulma si muovesse a riparare quel maledetto meccanismo di apertura.

Nel tragitto per arrivare in giardino,Vegeta sentì l’aura di suo figlio seguirlo,ma ogni volta che si girava,questo si sbrigava a nascondersi dietro qualcosa,mostrando di sé solo la scia dei capelli lilla. “Mai svegliare il moccioso presto la mattina”,si appuntò Vegeta mentalmente.

 

Nel Grande giardino della Capsule Corp.,Vegeta trovò un posto abbastanza riparato in cui avrebbe potuto allenarsi lontano da sguardi indiscreti,quindi si stava preparando a fare il riscaldamento,quando sentì l’aura di Trunks raggiungerlo correndo. Esasperato si voltò verso di lui e il bambino,subito,scattò dietro a un cespuglio.Vegeta divaricò le gambe e incrociò le braccia,mentre,guardando fisso il cespuglio dietro al quale si trovava suo figlio disse,abbastanza irritato:

«Ehi,moccioso! Cos’è,Freezer ha ingaggiato pure te?!»

 

Trunks dietro al suo nascondiglio,che, evidentemente, reputava sicuro,sobbalzò,ma continuò a osservare ogni movimento del padre. Vegeta,allora,sospirò esasperato,diede le spalle al figlio e iniziò il suo riscaldamento:qualche esercizio di stretching ,qualche flessione,qualche addominale….tutta roba semplice,insomma,non aveva neppure bisogno di aumentare la sua aura per eseguirli. Dopo una decina di minuti,però,sentì chiaramente dei movimenti goffi provenire dalle sue spalle , si voltò e vide che il moccioso aveva preso ad imitare,come meglio poteva, tutto quello che lui  faceva. Tuttavia, al solito, come si accorse di essere osservato il bambino si fermò e corse a nascondersi dietro al cespuglio. Vegeta sogghignò.

Per un po’ fece finta di ignorarlo,quindi il bambino,accumulato di nuovo un po’ di coraggio,uscì dal suo nascondiglio con sguardo furtivo e riprese ad imitare il padre. Vegeta lo osservava con la coda dell’occhio,pensando orgoglioso che quello era proprio suo figlio!Poi notando la goffaggine del bambino nell’eseguire gli esercizi che si facevano mano a mano sempre più difficili,decise di fermarsi a fare lentamente un esercizio semplice che Trunks avrebbe potuto imitare facilmente. Il bambino lo eseguì,e notando che quello gli riusciva,si concentrò interamente su quell’unico esercizio, ignorando il padre che nel frattempo aveva preso a fare flessioni.

 

Dopo circa un’ora lo stomaco di Trunks, da buon Saiyan, prese a mugolare forte, quindi Vegeta, dato che anche lui stava iniziando ad avere fame, decise che per il momento era meglio fermarsi per andare a fare colazione.

« Moccioso, io vado a mangiare qualcosa…»

Il bambino,sentendosi chiamare in causa trasalì,guardando sorpreso suo padre, che si stava dirigendo verso casa;quindi si affrettò a seguirlo.

 

L’orologio della cucina segnava le 7.15 di mattina,ma la donna non era ancora sveglia.

« Che fine ha fatto tua madre?!?»

 

« Papà,potremmo chiedere alla nonna di prepararci la colazione…» propose timoroso il moccioso e Vegeta rimase per un po’ a guardarlo pensieroso. In genere cercava di evitare ogni contatto con i genitori di Bulma, soprattutto con sua madre, dato che lo mettevano a disagio le occhiate che ogni volta lei lanciava al suo fondoschiena,ma se era proprio indispensabile….

« Se a te non va,posso chiederle io di preparare la colazione a tutti e due!» continuò il bambino,felice di poter fare qualcosa di utile per il padre.

 

Vegeta, sollevato dal pensiero di non dover incontrare la suocera, annuì impercettibilmente con la testa e il bambino corse fuori dalla cucina in cerca della nonna che preparasse loro la colazione. Il Saiyan, intanto, si posizionò sul divano davanti alla televisione,iniziando a fare un po’ di zapping.

 

Dopo circa mezz’ora il bambino raggiunse il padre davanti alla televisione portando con sé sopra un carrello ogni ben di Dio per la prima colazione: Caffellatte e biscotti al cioccolato,latte con i cereali,uova al bacon,pane tostato con il burro e la marmellata,frittelle con lo sciroppo d’acero e qualsiasi altra cosa immaginabile. Bulma, in genere, quando si degnava di cucinare, il massimo che poteva fare era caffellatte con biscotti e qualche fetta di pane tostato! Vegeta si fermò a fissare ammirato il bambino,prima di iniziare a mangiare,tanto che questo gli chiese,con la bocca piena di frittelle:

«Che sh’è?!»

 

Vegeta,ripresosi dallo shock,subito rimproverò il bambino, dicendo:

«Trunks!Non si parla con la bocca piena!Tu sei il figlio del principe dei Saiyan,mostra un po’ di educazione a tavola!Non ingozzarti come quello scimmione di kakaroth!»

 

Il bambino inghiottì,sorridendo.Era evidente dal tono della frase che in realtà suo padre,anche se si fingeva duro,gli era grato per l’abbondante colazione.

 

Finita la colazione,Vegeta uscì di nuovo di casa per allenarsi in giardino e subito si accorse di essere pedinato dal bambino.”D’altra parte”,pensò, “ è la versione in miniatura di quel rompiscatole di Trunks…cioè…del Trunks del futuro”.Lanciò un’occhiata al mocciosetto che caparbio lo stava ancora seguendo, più appiccicato di prima…Ma cosa pensava pensava,che dato che gli aveva procurato la colazione adesso poteva infastidirlo come voleva?!Quasi automaticamente spiccò il volo,quasi aspettandosi che il bambino lo seguisse,ma quello se ne rimase piantato a terra,con il naso per aria a fissare indignato il padre:

« Non vale!!!!» Urlò  « Io non so volare!Non è giusto!!!!!»

 

Già,quello in fin dei conti,non era esattamente il ragazzo del futuro,questo era il Trunks di questa linea temporale,ed era molto più giovane della sua versione venuta dal futuro,anche se sembrava già possedere la sua testardaggine nel volergli stare appiccicato come un paguro ad una conchiglia. Sostenne lo sguardo cupo di quel bambino di soli 4 anni e a stento riuscì a trattenersi dal sorridere:era proprio buffo,suo figlio.

«Per te è ancora presto per volare. Per ora inizia con il fare di corsa il giro del giardino intorno a casa!»

 

Il sorriso affiorò di nuovo sul volto del marmocchio che prese subito a scattare intorno a casa.Vegeta stette qualche minuto ad osservarlo(caspita,per essere così piccolo era proprio veloce),poi iniziò a combattere contro un avversario immaginario a mezz’aria.

 

 

Circa un’ora più tardi Vegeta iniziava a sentirsi accaldato,quindi,dimenticandosi completamente del figlio che ancora girava come una trottola nel giardino,si diresse verso casa per prendersi qualcosa da bere;non fece in tempo a raggiungere il frigorifero,tuttavia,che udì l’aura di Trunks alle sue spalle.Si girò e con un cipiglio severo disse al bambino:

« Ti ho per caso detto di fermarti?»

 

Ma quello non si fece intimorire,lo guardò dritto negli occhi e disse sfrontato,in quella che poteva essere una sua perfetta imitazione:

« Avevo sete.»

 

Il Principe dei Saiyan,allora gli voltò le spalle,e mentre si stappava una birra disse:

« E allora bevi!»

 

Vegeta con la coda dell’occhio vide il bambino aprire il frigorifero,che era quasi il doppio di lui,immergerci la testa e estrarre una lattina di….BIRRA?!?Trunks aveva già stappato la lattina,quando suo padre gli si fiondò addosso,strappandogli la birra di mano e urlando:

« NO, QUESTA NO!!»

Vegeta rimase un po’ a guardare male il moccioso,che aveva assunto una faccia stupita,degna solo di quel saiyan di infimo livello di kakaroth,poi,resosi conto di aver appena compiuto un gesto che denunciava il suo affetto per Trunks e la sua disponibilità nel prendersene cura,si affrettò ad aggiungere:

« I mocciosetti piccoli come te non sono degni di bere birra.Questa è mia!capito,marmocchio???»

In seguito Vegeta si rese conto di aver detto una cosa assurda,quella volta,ma al momento era l’unica cosa che gli venne in mente di dire per salvarsi la reputazione.

Si avvicinò al frigorifero,prese una lattina di the freddo al limone e la posizionò nella manina di Trunks ancora mezza aperta nel gesto di tenere la birra,poi il saiyan girò sui tacchi e uscì dalla stanza con l’aria più onorevole che riuscì ad assumere.

 

 

 

Bulma si svegliò. Guardò la radiosveglia alla sua destra  e lesse l’orario:10.30.

10.30…

10.30…….

10.30……..!!!!!!

Erano le 10 e mezzo,quello stupido scimmione di Vegeta era senza Gravity Room e nessuno,dalle 6 in poi,l’aveva ancora svegliata di soprassalto,urlando  assurdi nomi di tecniche delle arti marziali,o scaraventandole addosso mezzo tetto della casa?!?qui c’era decisamente qualcosa che non andava.

Sentì delle voci provenire dal pezzo di giardino che stava sotto la sua finestra e incuriosita si affacciò per vedere chi stesse discutendo così animatamente.Dovette stropicciarsi gli occhi più di una volta per credere alla scena che le si parava davanti:

Vegeta se ne stava chinato davanti a Trunks,insegnandogli a sferrare pugni potenti.

No,non era possibile.Probabilmente stava ancora sognando!La donna dai capelli azzurri si diede un pizzicotto(che le fece,tra l’altro,anche molto male),ma l’immagine di suo marito e suo figlio l’uno di fronte all’altro era ancora davanti a lei…

 

« Vedi?devi tenere le dita in questo modo:il pollice deve rimanere fuori dal pugno,ma non deve sporgere oltre le nocche….in questo modo….così!» Vegeta stava facendo vedere al bambino come tenere bene le mani per tirare pugni?no,Bulma non riusciva a crederci…e come se non bastasse continuò anche nella sua spiegazione,dicendo:

« In questo modo eviterai di romperti le ossa delle dita quando sferrerai dei pugni particolarmente potenti.» Vegeta smise un attimo di parlare per alzarsi in piedi,poi disse:

« Ecco,ora prova a colpirmi,Trunks!»

 

Bulma si sbagliava o Vegeta aveva appena chiamato suo figlio con il nome di battesimo e non con nomignoli dispregiativi,quali “marmocchio”,”moccioso”,”piccola peste” e via discorrendo?No,non c’erano dubbi:quello decisamente non era Vegeta!

« EHI,TU!» Urlò Bulma affacciandosi alla finestra. Marito e figlio si fermarono per guardarla « Che ne hai fatto di mio marito?!Se tu sei Vegeta io allora sono la prima donna namecciana della storia!»

 

«TACI, DONNA! » Le urlò stizzito Vegeta di rimando « Io sto solo allenando mio figlio…Tu,piuttosto,vedi di riparare in fretta la mia Stanza Gravitazionale,se non vuoi morire prematuramente!»

 

« Ma a chi vuoi darla a bere,Vegeta?» Disse Bulma di rimando,sghignazzando « Tanto lo sanno tutti che non mi faresti mai del male!»

 

Detto questo si allontanò dalla finestra e iniziò a scendere le scale pensando che,visto come erano andate le cose tra il piccolo Trunks e Vegeta in quell’unico giorno in cui il Principe dei Saiyan era stato privato del suo giocattolo preferito,lei non aveva alcuna intenzione di rimettere in sesto la Gravity Room tanto presto. Non se quell’unico,semplice guasto poteva rinsanare l’unione padre-figlio tra i due uomini di casa.

 

 

Quella donna lo faceva proprio imbestialire. Ma, accidenti a Freezer,lui era il Principe dei Saiyan!come si permetteva quella terrestre (quella mosca fastidiosa) di trattarlo così?come osava?!?Lanciò un ultimo sguardo omicida verso la finestra dalla quale lei era sparita per andare(o almeno Vegeta ci sperava)a riparare la Gravity Room,poi abbassò nuovamente lo sguardo su suo figlio che,con le manine ancora strette nei pugni,come lui gli aveva insegnato,lo guardava con due grandi occhi ingenui,carichi di una purezza che Vegeta temeva di non aver mai posseduto. Come erano belli quegli occhi! Erano esattamente come quelli della donna di cui si era innamorato…

….

Ma cosa andava a pensare?Lui era il sanguinario crudele e freddo principe dei saiyan!come poteva provare sentimenti anche solo lontanamente simili a…NO!era impensabile!

Scosse la testa tenendo gli occhi serrati,come per scacciare via quei pensieri che,come zanzare fastidiose,volevano nutrirsi di lui.

 

«Allora,moccioso!» Esclamò Vegeta tutto d’un tratto « Dove eravamo rimasti?dovevi colpirmi,no?forza!»

 

Il bambino si accigliò,in cerca anche del più piccolo briciolo di concentrazione,poi colpì con forza i palmi delle mani del padre,che sembrava divertirsi più di lui in tutta quella situazione. Se c’era una cosa che al moccioso di certo non mancava era la grinta e anche la forza non era per niente indifferente,per un bambino di soli 4 anni.Vegeta dubitava che anche il figlio di Kakaroth, Gohan, alla sua età fosse tanto forte. Trunks era esattamente come doveva essere il nuovo,piccolo,principe dei saiyan:forte,testardo e orgoglioso….

Per la forza e la testardaggine,non c’era dubbio che quel bambino ne possedesse in grandi quantità:in fin dei conti,la caparbietà con cui aveva seguito il padre e la forza con cui lanciava i suoi,seppur infantili,attacchi lo dimostrava,ma per quanto riguardava l’orgoglio…beh, quello apparteneva di più a Vegeta che non al piccolo Saiyan.Vegeta era orgoglioso di suo figlio,sentiva chiaramente l’orgoglio scorrergli,come il sangue,attraverso le vene,in ogni parte del corpo;era così carico di orgoglio che non poteva fare a meno di sorridere a ogni nuovo attacco che il bambino gli sferrava.

 

Dopo una mezz’ora,però,Trunks sembrò stufarsi di quello che a lui sembrava semplicemente un gioco.

« Non è divertente se tu stai fermo!» Disse indignato,provocando un nuovo moto d’orgoglio nell’animo del padre.

 

« E cosa dovrei fare secondo te,moccioso? Non posso rischiare di farti male o dovrò discutere con tua madre e non ho proprio voglia, anche perché,in genere,discussioni di questo tipo finiscono con un pasto saltato.» replicò Vegeta, confuso.

 

Il bambino sghignazzò:la mamma faceva davvero paura a tutti,anche al papà che non aveva mai paura di niente!

« Insegnami a volare!» Disse come se fosse stata una cosa ovvia,poi,vedendo lo sguardo stupito del padre aggiunse :

« Gohan lo sa fare!»

 

Vegeta sospirò.Come poteva quel bambino così piccolo pretendere di imparare a volare al suo primo giorno di allenamento?!

« Gohan sa anche sconfiggere Cell,se è per questo.Tu lo sai fare?» “Per non parlare del fatto che,poco più grande di Trunks,era riuscito a tenergli testa,trasformandosi inaspettatamente in un enorme scimmione”,pensò Vegeta,ma questo era un altro discorso.

 

« Tra qualche giorno sarò capace anche io di uccidere i cattivi!»  Esclamò deciso il bambino,con una sicurezza spiazzante.

 

Vegeta se ne rimase per qualche istante a fissare attonito il proprio figlio,che gli somigliava più di quanto lui stesso non riuscisse ad ammettere. Poi,improvvisamente,le sue labbra si incurvarono in un sorriso e scoppiò a ridere:

« Tra qualche giorno sarai più forte di Gohan?»

 

« CERTO!!!perché,ne dubiti?» chiese il bambino indignato,quasi irritato dall’atteggiamento del padre.

 

« No,affatto.» Rispose prontamente il Principe dei Saiyan « Tu sei mio figlio:diventerai sicuramente più forte del figlio di un guerriero di infima categoria come Kakaroth,ma se vuoi farlo soltanto in “qualche giorno” dovrai impegnarti seriamente,Trunks! sei pronto?»

 

Il bambino annuì deciso. Proprio quello che Vegeta si aspettava e che voleva da lui.

 

 

 

Le 13.45,e quelle due scimmie voraci ancora non si erano fatte vive. Che fosse successo qualcosa a Trunks,qualcosa che Vegeta volesse nasconderle? Beh,conoscendo Vegeta sarebbe stato probabile,ma a causa di questo perdere un pasto?no.Era impossibile.

Il pranzo era già pronto da un po’,e se i duenon fossero arrivati in fretta,ben presto sarebbe stato tutto da buttare e a Bulma sarebbe toccato di ricucinare tutto da capo…E le ci erano volute anche alcune ore per preparare qui manicaretti,dato che aveva voluto premiare Vegeta per la sua idea di occuparsi di Trunks.

In fondo era tutta la mattina che erano insieme,loro due.

A pensarci bene,a Bulma non parve più un’idea così assurda il fatto che Vegeta avesse perduto la pazienza con il figlio,l’avesse colpito un po’ troppo violentemente,uccidendolo,poi per paura della reazione della moglie (“che sicuramente l’avrebbe fatto fuori”,pensò Bulma con un misto di malignità e orgoglio),fosse andato a nascondere il corpo e fosse andato a casa dei Son a mangiare.In fin dei conti anche Chicchi era una brava cuoca.

L’ombra del dubbio si insinuò in Bulma,che subito si affrettò a cacciarla pensando che alla fine Vegeta non ucciderebbe mai suo figlio,ed era stato dimostrato dalla reazione che l’orgoglioso Principe aveva avuto alla morte del Trunks del futuro,durante lo scontro con Cell.

Tuttavia quel ritardo era strano,no?Era tutta la mattina che non facevano che accadere cose strane!

 

Le 13.50. No,decisamente c’era qualcosa che non quadrava in tutta quella faccenda…Decise di andare a vedere quello che stavano facendo i suoi due saiyan,mentre tra se e se giurava che se solo Vegeta avesse osato torcere un capello al suo bambino,l’avrebbe inseguito fino ad ogni angolo più sperduto dell’universo finché non fosse riuscita a farlo fuori nel modo più atroce che riuscisse a immaginare.

Arrivata in giardino,però,Bulma rimase ancora più sconvolta per la scena che gli si presentò davanti:

Trunks si stava vibrando per aria,mentre Vegeta lo seguiva da vicino,pronto a scattare per afferrarlo ad ogni minimo abbassamento di quota. Sembrava l’immagine idilliaca di un padre modello che insegna al proprio figlio ad andare in bicicletta,l’unica cosa che qui,trattandosi di Saiyan,non si trattava di andare in bicicletta ma di qualcosa di un po’ più pericoloso.

Tuttavia, dopo lo shock iniziale, Bulma riconsiderò quanto aveva appena pensato: Vegeta un padre ideale?!ma daai!sicuramente stava tramando qualcosa….qualcosa che, Bulma se lo sentiva, aveva a che fare con lo sconfiggere Goku ; il che, pensò,era una cosa assurda,dato che Goku era morto.

 

Qualche attimo dopo,Vegeta e Trunks sembrarono accorgersi della presenza di Bulma che li stava osservando.Vegeta assunse un curioso colorito rosso peperone,mentre Trunks atterrò lentamente,poi una volta toccato il suolo con i piedi corse a braccia spalancate verso la madre:

« Mammaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!»

 

« Trunks,ma che bravo che sei!Il papà ti ha insegnato a volare?»

 

Il bimbo annuì,visibilmente felice:

« Dice che presto diventerò più forte di Gohan!!!»

 

Bulma sorrise. Era ovvio! Vegeta voleva sconfiggere Goku: doveva avere il figlio più forte. Sorrise per la semplicità con cui lavoravano le menti dei Saiyan,poi,mentre il figlio correva dentro casa,lei lanciò uno sguardo malizioso a Vegeta:

« Ma che padre amorevole, che siamo diventati!»

 

«TSK!» Vegeta puntò gli occhi in un punto imprecisato alla sua destra,evidentemente molto imbarazzato,poi borbottò qualcosa che assomigliava a “Se non facevo così tu mi avresti ammazzato!” e si diresse anche lui,come il figlio,verso la cucina.

 

Bulma,felice come non lo era da un po’ di tempo seguì marito e figlio,sorridendo serena.

 

«Trunks!aspetta tua madre prima di iniziare a ingozzarti!»

Urlò Vegeta al figlio che stava per iniziare l’assalto alle patatine fritte. Bulma non l’aveva mai sentito rivolgersi direttamente al piccolo Trunks,se non per urlargli di andarsene e di lasciarlo in pace. Sembrava che finalmente si fosse messo in testa di crescerlo come conveniva.

 

Il bambino subito si sedette composto sulla sedia,guardando la madre come per dirle di muoversi,perché era affamato. Bulma si avvicinò al bambino e si sedette alla sua sinistra,proprio davanti a Vegeta,in modo tale che il bambino si trovasse seduto in mezzo a entrambi i genitori.

Vegeta allora iniziò a servirsi,con l’eleganza degna proprio del principe dei saiyan.

« Trunks,tu sei l’ultimo discendente della nobile stirpe reale della razza saiyan. Devi comportarti come si conviene ad un principe.Non devi ingozzarti come quei rozzi dei figli di Kakaroth!»

 

« Come i figli di chi?!» Chiese il bambino confuso.

 

« Il papà intende dire come Gohan e Goten,tesoro» intervenne Bulma,spiegando le parole di vegeta. A pensarci bene,doveva aspettarselo che prima o poi Vegeta avrebbe iniziato a riempire anche la testa di Trunks di tutte quelle storie sull’orgoglio di essere un saiyan,e per di più il principe!

 

« Sì,beh,comunque,ora puoi servirti,ma con calma.Non divorare tutto quello che vedi prima che abbia raggiunto il tuo piatto» Disse Vegeta.

 

Il bambino ubbidì,prendendo ogni portata con calma ed educazione…in modo decisamente diverso da quanto aveva sempre fatto Goku,ogni volta che si trovavano insieme.

Una volta avuto il cibo nel piatto,poi,i due saiyan iniziarono ad ingozzarsi,dimenticandosi entrambi dell’”etichetta”. Beh,in fondo erano saiyan pure loro.

 

Finito il pranzo,il telefono squillò e Bulma si alzò per andare a rispondere. Era Chicchi che invitava Trunks a trascorrere la giornata da loro,per fare compagnia a Goten che si sentiva solo da quando la scuola per Gohan era ricominciata e doveva assentarsi sempre di più da casa. Bulma accettò volentieri,ben sapendo quanto piacesse anche al suo bambino trascorrere del tempo con i Son.

 

Non fece in tempo a riagganciare,tuttavia,che si sentì afferrare dal dietro da due pani rozze e ruvide,che di certo non appartenevano a Vegeta e tanto meno a Trunks! Riuscì solo a lanciare un gridolino soffocato,prima che l’uomo le intimasse di tacere,mentre un suo compare rivoltava la casa in cerca di oggetti di valore.

 

 

Vegeta se ne stava seduto sulla sedia a guardare il figlio mangiare gli ultimi residui di torta che Bulma aveva preparato loro,schiena appoggiata contro la sedia,divertendosi a tenerla in bilico sui due gambi posteriori. Ma che fine aveva fatto quella Donna? Vegeta avrebbe potuto giurare che al telefono c’era la donna di Kakaroth,quella Chichi…che nome assurdo,poi!

Tutto d’un tratto un mugolio provenne dalla stanza accanto,dove si trovava Bulma,e la sua aurea,seppur già di per sé molto bassa,ebbe uno sbalzo.

Vegeta si alzò di scatto dalla sedia,facendola cadere all’indietro e il bambino spaventato dallo scatto paterno alzò la testa dal suo piatto e seguì immediatamente il padre.

Il Principe dei Saiyan si affacciò alla stanza adiacente solo per vedere sua moglie,la sua donna,tenuta in ostaggio da uno stupido terrestre che molto probabilmente,anche se ancora non lo sapeva,aveva compiuto l’errore più grande di tutta la sua vita.

 

Sentì il moccioso al suo fianco trattenere il fiato alla vista della madre in quello stato.

« Stai calmo, Trunks. Non fare niente.»Disse in tono autoritario,mentre sentiva l’ira accrescere dentro di sé.

Non gli era sfuggito il fatto che l’uomo che teneva Bulma la stava minacciando con un coltello e l’altro teneva una pistola;se avessero agito in modo avventato,Bulma avrebbe potuto rimetterci la vita e Vegeta davvero non voleva neppure rischiare.

Tuttavia,i due uomini,troppo impegnati con Bulma,non si erano ancora accorti di loro due che si erano affacciati alla porta,con le loro auree ridotte al minimo.Questo poteva costituire per lui un grande vantaggio,se solo avesse saputo come sfruttarlo al meglio.

 

Accanto a lui, il bambino stava tremando come una foglia. Non era un bel segno,doveva calmarlo.

«Trunks…»Provò a dire Vegeta,prima che suo figlio prendesse il volo urlando:

« MAMMAAAAAAAAAAAAAAA!»

 

« Maledizione!» esclamò Vegeta e il più velocemente possibile si lanciò verso l’uomo che aveva la pistola e che,colto di sorpresa,stava per premere il grilletto con la pistola puntata su Trunks.

Vegeta, si trovò davanti a lui ancora prima che questo notasse che nella stanza c’era un altro intruso oltre al bambino;gli prese la pistola,la disintegrò,poi gli tirò uno schiaffo (per la verità neppure troppo forte,per lo standard del saiyan) e il ladro  svenne.

Voltandosi verso Bulma, Vegeta vide la donna inginocchiata per terra,in lacrime,le quali erano dovute più probabilmente alla paura che non a  vere e proprie ferite fisiche,mentre il bambino si trovava davanti al ladro che era caduto a terra semi-incosciente. Per fortuna era finito tutto bene,senza troppi problemi.

 

« TRUNKS!!!» Urlò Vegeta su tutte le furie.

Il bambino,intimorito,scostò lo sguardo dall’uomo ancora steso per terra per posarlo sul padre,che gli era sopraggiunto alle spalle.

« Ti avevo detto di rimanere fermo!Quando ti do un ordine si presuppone che tu ubbidisca,piccolo e stupido moccioso!HAI RISCHIATO DI FAR UCCIDERE TUA MADRE!!!»

 

« Vegeta… » Cercò di dire Bulma,ancora visibilmente scossa,per calmare il marito,che si era inginocchiato davanti al figlio per parlargli guardandolo dritto negli occhi.

 

« TACI,DONNA!» la liquidò Vegeta per poi continuare  «Sai cosa sarebbe successo se non ci fossi stato io,piccolo incosciente?!»

 

Trunks , davvero dispiaciuto, non riuscendo a sostenere lo sguardo del padre lo posò a terra. Cattiva idea.

 

« TRUNKS!Guardami mentre ti parlo!!!!!» Gli prese il mento con l’indice e il pollice della mano destra e lo alzò in modo tale che Trunks,seppur riluttante,fu costretto a guardarlo.  «Se non ci fossi stato io,magari l’uomo con il coltello sarebbe stato sconfitto da te comunque,ma c’era un altro uomo con la pistola più distante - non l’hai visto? - e quello sicuramente avrebbe sparato a te o a tua madre, uccidendovi!!!»

 

« Mi dispiace…..» mormorò il bambino sull’orlo delle lacrime.

 

Vegeta odiava vedere il figlio piangere.Semplicemente….non era da saiyan,ecco.quindi per calmare il bambino,che in fin dei conti non aveva fatto altro che un (goffo)tentativo di salvare sua madre,disse:

« Comunque sei stato bravo. L’hai sconfitto con un solo colpo,vero?!Questa feccia terrestre non può niente contro noi saiyan.»

E dicendo questo,mentre il bambino sorrideva radioso,gli scosse un po’ i capelli.

 

Infine,Vegeta si avvicinò a Bulma dicendo:

« Come stai?»

 

« Sbaglio o l’orgoglioso Principe dei Saiyan si è appena preoccupato di sapere come sta una comune terrestre?» Chiese,maligna,Bulma.

 

« Piantala,Donna.Dico sul serio!»  “Era incredibile”,pensò Bulma,”si stava davvero preoccupando per lei!”.Sorrise.

 

« Non preoccuparti. Ho avuto solo molta paura.»

 

Si rialzò,barcollante,per andare ad abbracciare Trunks:

« Sei stato davvero molto bravo,piccolino!»  Gli accarezzò i capelli per un po’, mentre sentiva lo sguardo di Vegeta su di sé,poi disse:

« Mi ha chiamato Chicchi,prima.Cosa ne dici di andare un pochino a giocare con Goten,oggi?»

 

« Posso davvero?!?» Chiese il bambino,evidentemente entusiasta,dimenticandosi all’istante di quanto era appena accaduto.

 

Bulma annuì,convinta,mentre Vegeta con un ghigno diopinto in volto disse:

« Vai pure, giovanotto, e goditi l’ultima giornata di riposo prima di iniziare con l’allenamento quotidiano che ho in serbo per te!»

 

 Trunks sembrava al settimo cielo,mentre correva al piano di sopra per prepararsi ad andare dall’amico del cuore.

Bulma,ancora sorridente,guardò Vegeta,il suo uomo,il suo amore,e disse:

« Sei stato molto carino con Trunks,oggi!»

 

Vegeta le lanciò uno sguardo omicida. Stava insinuando che stava diventando un idiota terrestre sentimentale,come kakaroth?!poi lei lasciò la stanza e luila osservò fino a quando non scomparve dietro alla porta;quindi anche lui andò con lei.

Com’era bella la sua Donna. Forte,orgogliosa,testarda e fiera,come doveva essere  una vera regina saiyan, ma anche dolce,premurosa e sincera,come solo le terrestri sapevano essere. Se pensava che aveva rischiato di perderla poco prima…No!anche se ci pensava non provava assolutamente niente,perché lui era il fiero Principe dei Saiyan. Lui non provava sentimenti,cosiddetti,umani.

Eppure più ci pensava,più una fitta allo stomaco lo assaliva….

 

« Non ho ancora avuto tempo di vedere cos’è che non va con la Gravity Room…» Disse ad un tratto.

 

« Non importa.»

 

Bulma lo guardò con uno sguardo strano;forse,preoccupato? Comunque,fortunatamente,Vegeta fu sottratto al dover dare delle spiegazioni dall’arrivo di Trunks:

« Mamma,sono pronto. Andiamo?»

 

« Certo,tesoro.» Disse Bulma al figlio,poi rivolgendosi al marito aggiunse:

« Tu,Vegeta,dovrai continuare ad allenarti fuori…Non ti scoccia,vero?»

 

Vegeta non replicò. Si limitò a restare fermo in piedi,gambe divaricate,braccia incrociate sul petto muscoloso e testa alta,intenta a contemplare il soffitto.”Come se ci fosse qualcosa d’interessante lì!”,penso Bulma.

Suo marito a volte era proprio strano.Quella stessa mattina l’aveva svegliata urlando solo perché la Gravity Room non si apriva ed adesso alla notizia che lei non l’aveva neppure controllata reagiva con un “Non importa”?! Cosa passava per la testa di quel Saiyan?

 

 

Il Principe dei Saiyan,non appena moglie e figlio presero il volo con l’elicottero diretti dai Son, si stese sul divano,concentrandosi solo sulle loro auree. Non voleva per niente al mondo che accadesse loro qualcosa,anche se,molto probabilmente,non l’avrebbe mai ammesso. Neppure a se stesso. Accidenti,stava diventando un terrestre?No,maledizione.NO!Il Principe dei Saiyan si rifiutava di fare una fine tanto miserabile,come quella che quegli effeminati di terrestri avevano fatto fare a Kakaroth,che in fin dei conti era sempre un saiyan….seppure di scarsissimo,scarsissimo,scarsissimo livello!

Kakaroth….di nuovo stava pensando a lui. Kakaroth era morto,eppure Vegeta continuava a pensare a lui come se fosse sempre in vita e come se continuasse perennemente a sfidarlo,e ad incitarlo a divenire sempre più forte.

Kakaroth era morto,ma da vivo era stato un padre decisamente migliore di lui. Di questo Vegeta era sicuro. In fin dei conti,Kakaroth era un terrestre,era diventato Goku e con il nome aveva rinunciato anche alla sua personalità Saiyan,per adottare quella terrestre,che era,senza alcun dubbio,più umana:era logico che fosse un padre migliore di lui.

Ma, in fin dei conti, non ci voleva molto per essere un padre migliore di Vegeta. Era quasi riuscito a farsi odiare anche dal suo stesso figlio venuto dal futuro proprio per salvarlo(anzi,a pensarci bene,ci era proprio riuscito.Senza “quasi”);Non riusciva ad esprimere i suoi sentimenti (e in realtà una parte di lui si rifiutava con tutta se stessa di iniziare ora ad esprimerli);ed infine,oggi,era quasi riuscito a permettere a dei comuni terrestri(stupidi) di fare del male a sua moglie. Se tutto era andato bene era solo perché quella dannatissima Gravity Room era guasta e lui,aveva avuto il tempo di concentrarsi sui lamenti e sull’aurea di Bulma.

Al Principe dei Saiyan tornò in mente l’immagine di un ragazzo sui 20 anni,dai capelli color glicine,che parandoglisi davanti urlava su tutte le furie: « Perché non ha cercato di salvarli?! Non sono sua moglie e suo figlio?». “La verità,Trunks,è che non sono in grado di difendere te e tua madre”,pensò Vegeta,mestamente. Anche quella volta,ci fu bisogno di Trunks per difendere la sua famiglia.Lui non c’era…non c’era mai. Forse anche per questo era un bene che il piccolo Trunks iniziasse ad allenarsi. Vegeta non voleva che accadesse niente di male né a lui né a sua madre.

 

« Ho deciso di iniziare ad allenare Trunks.» Annunciò Vegeta non appena Bulma varcò la porta.

 

« Oh » esclamò Bulma sorpresa,poi,ripresasi,aggiunse : «Sì,lo so.Trunks non ha parlato d’altro per tutto il viaggio fino a casa di Chichi.»

Poi,facendosi più vicina al marito chiese « Come mai hai preso questa decisione?»

 

« Perché Trunks rischia di divenire un debole terrestre qualunque se non riesce ad allenarsi.Il figlio di Kakaroth alla sua età aveva già affrontato Radish! E poi…»

 

«Poi?» chiese la donna incuriosita.

 

« Poi perché non ho alcuna voglia di fare da balia a voi due,come oggi!» esclamò Vegeta in tono aggressivo,ritrovando l’orgoglio,che per un momento era andato affievolendosi.

 

Bulma sorrise.« Ti sei spaventato oggi,non è vero?»Vegeta,istintivamente,spostò lo sguardo da lei posandolo a terra,deciso a osservare una zanzara che si era appena posata vicino a lui.«…Io,invece,no.» Continuò Bulma,serena « So che quando ho davvero bisogno di te tu sei sempre qui,quindi sono tranquilla.»

 

« Scherzi?!» Chiese Vegeta sorpreso,guardandola negli occhi « Se oggi avessi avuto la Gravity Room non ti avrei mai sentita!»

 

« Ma la Gravity Room era guasta,no?e tu eri in cucina con tuo figlio. Quando avevamo bisogno di te eri lì. Preferisco decisamente il tuo modo di fare a quello di Goku…»

 

« Mi stai paragonando a quell’idiota di Kakaroth,Donna?!» chiese Vegeta,fingendo di andare su tutte le furie,mentre in realtà era felice che Bulma la pensasse così.

 

« No,Vegeta, sto solo dicendo che sei migliore di lui,perché tu non ci abbandoneresti mai,come ha fatto Goku. Tu te ne stai in disparte tutto il tempo,fingendo che non ti importi,mentre,quando nessuno guarda, sei lì a vegliare su di noi.»

Vegeta si sentì avvampare.Sicuramente era diventato rosso.Quando odiava quella donna in quei momenti in cui era tanto sdolcinata!

« Io,Vegeta,so che non mi dirai mai che mi ami,ma so anche che dentro di te è amore quello che senti,quindi mi accontento di dirlo io per entrambi: “Ti amo”!»

 

fine.
   
 
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