Sociopathic love.
Sono arrivata a un punto morto. Era la mia ossessione, un chiodo fisso: notte, giorno, che differenza fa se non si capisce più nemmeno come passa velocemente il tempo?
Il suicidio è stato la mia prima scelta, un’idea che mi è balenata in testa mentre facevo colazione al bar della scuola, con tanto di brioche calda al cioccolato. Da quel giorno accosterò il suicidio ad un qualcosa di buono, ad una sensazione dolce e calda.
Eppure dietro a quel gesto c’era tanta sofferenza, ma la morte non sarebbe stata la cosa migliore da fare, forse lo era l’omicidio? No, non credevo di arrivare a tanto, eppure mi sbagliavo, sono stata stupida e sciocca. Siamo umani no? E gli umani si sa, sbagliano. Siamo bestie fragili, diciamo di essere civili ma molte volte e troppo spesso ci capita di essere peggio di animali selvaggi. Facciamo cose fuori dall’ordinario, tuffandoci in un vortice di acqua gelida, di terrore e amarezza.
E spesso cadiamo in un buio totale, come quando proviamo amore, che sensazione disgustosa. Mi ha semplicemente rovinato l’esistenza. Non pensavo che esistesse qualcuno che mi facesse venire voglia di baci e carezze, non sai quanto ti odierò, stupido ragazzino pieno di arie.
Ed è con quel fare altezzoso che mi hai reso ridicola davanti a tutta la scuola.
Sai una cosa?
Quando tornerai a casa troverai un bel regalino d’addio da parte mia.
Addio, ah che cosa divertente, ti ricorderai per tutta la vita di me.
Tu e la tua sgualdrinella della tua ragazza, quell’oca tutta capi d’alta moda e capelli biondi.
Io chi ero al confronto? Una povera secchiona, una cervellona non abbastanza carina per un ragazzo altolocato come te. Chissà che fine farò io, oramai tutti sanno che io ti disprezzo, ma non sanno il dolore che ho provato. E questa lama sporca di sangue lo dimostra, penserai forse che è il mio ma invece no.
E tu, biondicella, non parli più? Ah, scusami è vero. Non puoi più, e non rivedrai più nemmeno lui. E che sguardo spento, con gli occhi aperti più del solito e la ferita alla gola.
Il suicidio è stato la mia prima scelta, un’idea che mi è balenata in testa mentre facevo colazione al bar della scuola, con tanto di brioche calda al cioccolato. Da quel giorno accosterò il suicidio ad un qualcosa di buono, ad una sensazione dolce e calda.
Eppure dietro a quel gesto c’era tanta sofferenza, ma la morte non sarebbe stata la cosa migliore da fare, forse lo era l’omicidio? No, non credevo di arrivare a tanto, eppure mi sbagliavo, sono stata stupida e sciocca. Siamo umani no? E gli umani si sa, sbagliano. Siamo bestie fragili, diciamo di essere civili ma molte volte e troppo spesso ci capita di essere peggio di animali selvaggi. Facciamo cose fuori dall’ordinario, tuffandoci in un vortice di acqua gelida, di terrore e amarezza.
E spesso cadiamo in un buio totale, come quando proviamo amore, che sensazione disgustosa. Mi ha semplicemente rovinato l’esistenza. Non pensavo che esistesse qualcuno che mi facesse venire voglia di baci e carezze, non sai quanto ti odierò, stupido ragazzino pieno di arie.
Ed è con quel fare altezzoso che mi hai reso ridicola davanti a tutta la scuola.
Sai una cosa?
Quando tornerai a casa troverai un bel regalino d’addio da parte mia.
Addio, ah che cosa divertente, ti ricorderai per tutta la vita di me.
Tu e la tua sgualdrinella della tua ragazza, quell’oca tutta capi d’alta moda e capelli biondi.
Io chi ero al confronto? Una povera secchiona, una cervellona non abbastanza carina per un ragazzo altolocato come te. Chissà che fine farò io, oramai tutti sanno che io ti disprezzo, ma non sanno il dolore che ho provato. E questa lama sporca di sangue lo dimostra, penserai forse che è il mio ma invece no.
E tu, biondicella, non parli più? Ah, scusami è vero. Non puoi più, e non rivedrai più nemmeno lui. E che sguardo spento, con gli occhi aperti più del solito e la ferita alla gola.
Credi che io vada in prigione per così poco? No carina, finire in prigione sarebbe solo un’altra umiliazione, meglio morire.
Guarda, guarda tutto questo sangue che esce dalle mie vene, caldo e dolce.
Sì, il suicidio è stato un’ottima idea.
Addio amore mio,
nonostante tutto ti ricorderai della psicopatica Charlotte
e del suo amore malato.
Mi avrai sulla coscienza? Spero vivamente di sì.
Addio mamma,
Mi dispiace per tutto ciò che ti ho causato.
Mi dispiace che l’ultima cosa che mi hai detto
sia stata ‘vattene da questa casa’.
Addio papà,
mi dispiace di non averti voluto bene come me ne volevi tu.
Ho capito solo adesso che il mio cuore è malvagio.
L’amore è malvagio, crudele.
Addio,
perché sono solo una dolce e psicopatica killer.
Sì, il suicidio è stato un’ottima idea.
Addio amore mio,
nonostante tutto ti ricorderai della psicopatica Charlotte
e del suo amore malato.
Mi avrai sulla coscienza? Spero vivamente di sì.
Addio mamma,
Mi dispiace per tutto ciò che ti ho causato.
Mi dispiace che l’ultima cosa che mi hai detto
sia stata ‘vattene da questa casa’.
Addio papà,
mi dispiace di non averti voluto bene come me ne volevi tu.
Ho capito solo adesso che il mio cuore è malvagio.
L’amore è malvagio, crudele.
Addio,
perché sono solo una dolce e psicopatica killer.