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Autore: Dega    21/10/2013    2 recensioni
[Wakfu!]Uso spesso la forza dell'immaginazione... ed è in questo caso che, seguendo la trama di "Wakfu!", mi resi protagonista facente parte del gruppo... di mezzo ci andranno i sentimenti e le furiose battaglie... pur di raggiungere un unico scopo... salvarla e renderla felice..!
Nota dell'autore: ho pensato di dare "musicalità" al testo... aprite, leggete, vedrete e capirete...:) [Un anticipo..? KingdomHearts I - II]
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evangeline, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tristepin
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 14: Il risveglio.
...
L'ossigeno mancava... e dentro di me il desiderio di prender aria si faceva man mano sempre più sentire finché, con vera foga, il fiato riprese ed io spalancai nervosamente gli occhi.
Udivo i battiti del cuore che rimbombavano forti... e di punto in bianco mi ritrovai sdraiato, immerso nell'acqua.
-"Ma che... dove sono..?"- continuavo a domandarmi alzandomi in piedi.
Fu un vero stupore: ero lì, in piedi, sulla riva di un laghetto a fissare in continuazione il mio riflesso.
-"Roronoa Dega... chissà se è stato un sogno..."- continuavo a ripetere cercando una risposta logica.
Mi assicurai che addosso avevo tutto, ed effettivamente ero vestito... ma uniche cose che mancavano erano proprio le mie due spade.
-"Oh no... che fine avranno fatto..?"- mi domandavo incominciando a preoccuparmi.
Senza impanicarmi troppo mi guardai attorno... ed esse erano lì, poste contro il busto di un albero l'una affianco all'altra.
Senza indugiare le raccolsi esaminandole e quest'ultime erano in ottimo stato: affilate al punto giusto prive di usure.
-"Che strano..."- commentai riponendole nei rispettivi foderi.
Non avendo la cognizione del tempo finii per piombare nei miei pensieri... e quindi, sedendomi a riva del laghetto, cominciai  a pensare...
...
-"Ragioniamo: non so come, ma in questo momento mi ritrovo sulla riva di un lago circondato da robusti alberi. Se mi guardo attorno mi accorgo subito dal tipo di foglie e paesaggio che il luogo è il vasto regno di Sadida, senz'alcun dubbio... ma perché sono qui? Sarà stato reale l'incontro con Roronoa Dega..?".
Sbuffando e strizzando gli occhi dalla confusione, subito ripresi il discorso per mettere in luce le idee:
-"...comincio a ricordare lo scontro contro quell'automa... e lì ci lasciai completamente le penne salvando Evangeline e Tristepan... e se  per l'appunto fossi sopravvissuto, che motivo avrebbero per scaricarmi in un posto del genere..? No... non ha senso...".
Risposte ignote... proprio non ci arrivavo.
-"... se la guerra contro Nox fosse stata persa, ovviamente il regno di Sadida sarebbe invaso... eppure qui mi sembra tutto tranquillo..."- notai.
Neanche il tempo di formulare tale osservazione, e subito una voce inaspettata raggiunse le mie orecchie:
-"Dega... sei proprio tu..?".
Con un sobbalzo rizzai in piedi... e voltandomi riconobbi seduta stante quel volto così famigliare e dolce... Image and video hosting by TinyPic
...
Per alcuni attimi restammo a fissarci l'un l'altro. Nessuno osava aprire bocca... finché...
-"Dega..."- sussurrò lei cominciando a piangere.
Non risposi. Al contrario spostai lo sguardo dal suo volto puntando altrove.
-"Dega... io..."- continuava.
In quei precisi istanti non volevo ascoltarla.
-"Dega... non esiste più..."- dissi voltandomi e dandogli le spalle.
-"Ti prego... parliamone..!"- esclamò lei.
-"Addio..!"- sbottai.
Senza pensarci partii cominciando a balzare come un felino albero dopo albero... volevo riabbracciarla, questo si, ma la mia morale andava contro il fatto che lei fosse già innamorata... e quindi mio unico mio scopo era uscire da quel posto pur di non vederla mai più per il mio bene...
...
Il dolore cominciò a straziarmi addirittura facendomi versare qualche lacrima. La mia testa era completamente invaghita dalla sua immagine... e non riuscivo a farne a meno... resistere era impossibile...
-"Perchè... perchè..."- ripetevo disperato fuggendo da triste realtà.
A scatti rapidi e veloci unica cosa che dovevo fare era trovare un'uscita... ma ben presto quest'impresa fu impossibile... anche perché preso alla sprovvista udii di nuovo quella voce:
-"Dega..! Ti prego... fermati..!"- imprecava.
Impazzito pensavo di avere qualche allucinazione.
-"No... non posso esser diventato così pazzo..!"- urlai dal nervoso.
Tentai di aumentare la velocità... ma fu tutto inutile... e mentre avanzavo, subito fui violentemente bloccato: dopo una serie di piroette e capitomboli, a mia insaputa mi ritrovai sdraiato sull'erba soffice... e sopra c'era lei che tenendomi inchiodato atterra pressava sulle mie spalle.
-"Perché stai scappando..?!"- mi rimproverò lei disperata.
Non risposi. Distolsi lo sguardo.
-"Dega..! Rispondimi..!"- continuava piangendo a dirotto.
La situazione per me diventò tragica: le emozioni forti colpirono il mio animo... e questo fece sì che cominciai anch'io a frignare.
-"Evangeline... io non posso stare qui... mi dispiace..."- cercai di spiegare.
-"Non dire così ti prego..! Dega... io ti voglio accanto a me come amico... non mi abbandonare..!".
-"Ma non capisci..?! Non posso rimanere..! Resterei ancor più male se continuo a sapere che tu hai interessi nei confronti di quel cavaliere..! Non ne voglio sapere nulla..! Quindi te ne prego... lasciami andare..!".
...
Questa frase e la mia alta intonazione di voce generarono qualche istante di silenzio... finché...

-"Dega..."- sussurrò.
-"Cosa...".
-"Quando hai pronunciato quelle parole mi hai fatta sentire speciale... sono veramente così importante per te..?"- mi chiese.
Presi qualche secondo  e poi, abbracciandola, diedi risposta sussurrandogli nell'orecchio:
-"Sì... il mio problema è il  volerti troppo bene... e se ti vedessi con qualcun'altro mi ingelosirei... capisci..?".
-"L'avevo capito e di questo mi dispiace..."- commentò singhiozzando.
...
Quei minuti  volevo non finissero mai. Il suo calore trasmetteva come una sorte di protezione immensa e una tranquillità interiore incredibile... sì, quel cavaliere era fortunato ad aver trovato una ragazza così... ed io ne ero invidioso...
-"...che fortuna..."- pronunciai.
-"Che cosa..?"- sussurrò lei.
-"...quel Tristepan è proprio fortunato... "
-"In che senso..? Non capisco...".
-"... una ragazza come te non si trova facilmente... carina, simpatica, sorridente dall'animo nobile, buono e gentile... tsk... chissà se la fuori c'è qualcuna...".
Attimo di silenzio finché...
-"Dega...".
-"Si... dimmi Evan..."- qualcosa mi bloccò:
Come un fulmine a ciel sereno sentii le sue labbra toccare con molta delicatezza le mie... e lì avvertii come una sensazione di ultra benessere interiore: i problemi svanirono nel nulla... tutto il mondo materiale sparì anch'esso, e all'interno di quell'atmosfera d'amore e di mistero eravamo rimasti soltanto io e lei a baciarci senza sosta privi di qualsiasi altra preoccupazione...
...
Il bacio terminò.  La realtà tornò a fare il suo corso, e noi eravamo li a guardarci l'un l'altro.
-"Perché mi  hai baciato...?"- chiesi.
-"Questo è il mio segno di ringraziamento... senza di te a quest'ora non sarei  nemmeno qui..."- disse.
-"Ho capito..."- risposi, e continuai -"...quindi immagino di non aver alcuna speranza...".
-"Se ti dicessi che ce l'hai ti mentirei... mi dispiace... io ho solo occhi per Tristepan...".
Sorrisi e annuii con la testa rassegnandomi a quell'amore sin dal principio impossibile.
-"Non voglio però che tu vada via... io desidero che tu rimanga con noi aggregandoti al gruppo "- confessò.
-"Eh..? Perché questa richiesta..?".
-"Perché mi mancheresti molto... e non vederti è doloroso... mi dispiacerebbe molto perdere un carissimo amico al quale ci sono ormai affezionata... sto male al sol pensiero di non vederti più...".
Non risposi. Al contrario entrambi ci alzammo mettendoci in piedi...
...
-"Allora..?"- incitò lei con occhi lucidi.
-"Non lo so Eva... è una decisione molto difficile...".
-"Ti prego..."- sussurrò quasi incominciando a lacrimare.
Non riuscendo a vederla in quello stato, pur di accontentarla cedetti alle suppliche e risposi positivamente:
-"E va bene...  avrete un nuovo membro in squadra...".
Con gioia l'ocra mi abbracciò un'altra volta:
-"Dega grazie... grazie..! Ti voglio un mondo di bene oh prode spadaccino..!".
-"Te ne voglio anch'io piccola.."- risposi sorridendo.
-"Andiamo... raggiungiamo gli altri.."- propose Eva.
Così senza fiatare ci incamminammo l'uno abbracciato all'altra diretti verso il cuore della foresta...
...
La delusione rimase. Mi illusi troppo facilmente, ma alla fine ero felice di aver trovato dei compagni di avventura con i quali passare nuove esperienze e nuove avventure...
Evangeline era sua, punto e basta..!  E con vero dolore e sconforto lo accettai definitivamente...
   
 
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