So che gli somiglio.
So benissimo che, fra noi sei, sono io colui che ha ereditato il suo spirito, che non vuole considerarlo solo un ricordo. Sono involontariamente diventato lui, ho
preso il suo aspetto e lo adeguato alla mia figura.
E qui qualcuno potrebbe pensare che mi sono innamorato di Setsuko perché era l'amore di Fratellone. Non è difficile immaginarselo: ho così tanta voglia di
renderlo reale, ne sento talmente tanto la mancanza che ho preso i suoi sentimenti per lei e li ho resi miei.
No, non è così semplice.
Se avessi voluto essere lui mi sarei nascosto. Avrei continuato a tenere celato me stesso, limitandomi a stringerla a me con il suono della pioggia di sottofondo. Invece, a lei e a lei solo ho donato quel me stesso che scompare alla vista degli altri con un immacolato guanto.
Quel me stesso che ha scelto di sacrificarsi nel tentativo di salvare il ragazzo che ci ha insegnato a rispettare prima di tutto noi stessi.
Quel me stesso che adesso è solo un pezzo di carne che fa fatica a muoversi e a toccare il mondo che lo circonda.
Eppure i tuoi baci li sento, Setsuko. Sento il calore delle tue labbra che sfiorano quella mano martoriata, che la rispettano, forse solo perché si è sacrificata per l'uomo che ami nonostante il tempo abbia cancellato le tracce della sua morte.
Io riesco a sentirti, Setsuko. E poco mi importa se il tuo amore è solo una falsità perché io sono, agli occhi del mondo, ciò che è rimasto dell'anima di Fratellone.
Io ti amo, Setsuko, e non perché sei stata sua. Per una volta non lo percepisco, è lontano da me.
Sono innamorato di te perché sei quella persona che vorrei al mio fianco per sempre. Niente di più, niente di meno.
Quindi amami, Setsuko.
Perché io sono Mario.

Note.
Nella mia personale convinzione che Setsuko abbia fatto l'amore con Mario solo perché gli assomigliava fisicamente nasce questa fic.
Niente di speciale, ma volevo celebrare l'aver finito Rainbow con una cosa agrodolce.