-Di Mercurio-


Grazie per avere sorriso a chi nella sfera di cristallo non ci vede un futuro, ma una fragile casa di fili intrecciati.
Fili d'acqua, sapore di metallo, di  Mercurio, di Amianto.
Un filo d'acqua neurotossico.
Sono qui che lo fisso.
Sono qui nel vuoto.
Per dire la verità... Sono in aula.
Come un pesce rosso, qui seduto nell'aula 01.
Un filo d'acqua che scende sulla barricata.
Sapore di Vanadio, Bromo, Cadmio.
Sono dietro ad un filo d'acqua, ma so del tuo sguardo.
È difficile vedere piano.
Attraverso il filo d'acqua so che mi hai sorriso.
Un sorriso d'Oro, Rame e Uranio.
È difficile vedere piano.
È difficile afferrarlo.
È difficile sorridere ad un pesce dorato.
Figuriamoci ad uno rosso. Infiammato.
E chissà se lo hai visto, che ho sorriso di rimando, tra una bolla e l'altra.
Respirando.
Respirando Piombo, Cesio e l'elemento Centoquattro.
Sono come un pesce rosso, qui seduto nell'aula 01.
Per dire la verità, sono ancora in corridoio.
Per dirla proprio tutta, sono ancora una larva, in un uovo.
Sono dentro ad un filo d'acqua.
Qui è difficile vedere piano.
È difficile fermarlo. 
Un sorriso non-robotico in un filo argentato.
Si dice umano?
Non di Ferro, non di Palladio.
Si dice che un filo d'acqua laverà via tutto quanto e resterà sulla lingua un sapore metallico.
Di Mercurio.
Di Mercurio in un pesce rosso nato in un acquario climatizzato ce n'è un grammo.
Di Mercurio in corridoio ce n'è tanto.