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Autore: justbelieveindestiny    25/10/2013    1 recensioni
Harry è un ragazzo come tutti gli altri. O almeno lo era fino al 23 agosto, quando la sua vita è completamente cambiata. Nessuno gli crede, neanche i suoi migliori amici, per tutti Harry è diventato un mostro, una persona capace di fare davvero ciò di cui tutti lo accusano. Nessuno può salvarlo da questa situazione, eppure Harry conosce qualcuno che in un modo o nell'altro tenta di aiutarlo. Chi è questo qualcuno? Neanche lui lo sa.
Spero che la storia piaccia, per ora è arrivata una sola recensione quindi non so se sia il caso di continuare col terzo capitolo. Aspetterò qualche altra recensione prima di andare avanti.
Genere: Malinconico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry era lì, davanti a quella persona. Finalmente aveva un nome, finalmente poteva toccarla. Lui l'aveva sempre sospettato, in fondo. E ora, alla luce di quella rivelazione, tutti gli avvenimenti delle settimane precedenti assunsero una forma nuova. Era tutto chiaro. I ricordi iniziarono ad attraversare la mente di Harry più veloci delle sue lacrime, che si palesarono lentamente scendendo dal suo viso. Erano lacrime di gioia o di tristezza? Neanche lui era certo di saperlo.

La campanella suonò normalmente quel giorno. Era un'altra, noiosa giornata scolastica. Harry Stilson correva per cercare di arrivare a scuola in tempo. L'entrata era a pochi passi da lui, e l'orologio segnava le 8:01: un minuto di ritardo non avrebbe fatto la differenza. Il ragazzo varcò la soglia della porta proprio mentre la seconda campanella suonava. Quel secondo suono non aveva uno scopo preciso, doveva servire solo a scopo intimidatorio, per far capire ai ritardatari come lui che ormai c'era poco da fare, dovevano entrare. Il cellulare continuava a vibrargli in tasca e così, esausto dal continuo ronzio, il ragazzo decise di estrarlo dalla tasca mentre saliva le scale che lo separavano dall'aula di scienze, così come dettava il suo orario scolastico. 
Twitter: 139 persone hanno iniziato a seguirti. "139?", pensò Harry sorpreso mentre continuava a salire i gradini. La felicità, però, lasciò posto alla tristezza: quelle persone erano curiose, l'avevano cercato perché avevano capito che era lui Harry, quello dello scandalo. Ormai credeva che la gente avesse dimenticato ciò che era successo, erano passati due mesi. Ma a quanto pareva, il ricordo che le persone avevano di ciò che gli era successo era più vivido che mai. Sarebbe mai riuscito a liberarsi di quella storia, e ad essere conosciuto dalla gente solo come "Harry il ragazzo normale"?

Luke Berry si era 
appena seduto al solito posto in attesa che iniziasse a lezione. Ultimamente i rapporti tra lui ed Harry si erano alquanto raffreddati, anche alla luce di ciò che era accaduto qualche mese prima. Ma Luke, diversamente da quanto tutti a scuola potessero pensare, ci teneva davvero a Harry, ed ecco perché quel giorno aveva deciso di sedersi, dopo tanto tempo, di nuovo accanto a lui nell'ora di scienze. "Stavo proprio pensando a te", gli disse quando questi arrivo, facendogli quasi cadere il cellulare da mano per lo spavento. Harry era sorpreso: "Luke, sicuro di esserti seduto al posto giusto?", il ragazzo sorrise annuendo. Quel gesto era bastato per scaldargli il cuore e fargli capire che forse le cose potevano tornare com'erano prima, prima di quell'orribile 23 agosto, quando la sua vita fu completamente stravolta. Tutti a scuola lo guardavano in modo strano, pensavano davvero che Harry, il ragazzo dell'ultimo anno sempre gentile e disponibile per tutti, avesse fatto una cosa del genere. Ma lui l'aveva fatto davvero? Erano solo in due a sapere con certezza la verità: lui, ovviamente, e quella persona che ormai non faceva più parte della sua vita, dopo ciò che era successo. La lezione iniziò regolarmente, Harry e Luke di tanto in tanto si scambiavano qualche parola e ridevano. Sembrava che tutto stesse tornando alla normalità. "Buongiorno", una voce maschile interruppe prepotentemente la lezione del prof. Pillsbury sui legami covalenti. "Siamo della centrale di Lima, vorremmo fare qualche domanda ad Harry Stilson, è qui?". Tutti gelarono. Uno di loro aveva raccontato tutto alla polizia.
  
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