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Autore: Tayr Seirei    25/10/2013    1 recensioni
- Be', temo di essere fra quelle opere che Guertena ha rinnegato. Non mi è stato concesso di avere un nome. Né la libertà di guardare in volto nessuno. L'unica cosa che mi ha dato è stata una definizione. Errore.
Eppure, Mary è sicura che, per quanto si venga definiti in tal modo, non lo si debba necessariamente essere...
Altresì: storia di come Mary incontrò quell'unico quadro che odiava Guertena - tuttavia, questo non implicava che odiasse anche lei. E storia di come Mary pensò di rendere quel quadro un po' più felice e meno arrabbiato.
{Mistake/Mary + Accenni al Dungeon Bonus. Sentimentale tra i generi per così dire.}
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mary, Mistake
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Come ti chiami?
La domanda le era sorta alle labbra spontanea - non ragionata, dato che avrebbe potuto semplicemente leggere la didascalia sottostante -, quando aveva posato gli occhi su quel quadro.
Mary non ricordava di averlo mai visto ma, d'altronde, dubitava fortemente che ci fosse qualcuno in grado di ricordarsi proprio tutte le opere del padre.
Visto e considerato anche che talvolta, quando giocava all'esploratrice, trovava aree che non aveva ancora visitato, stipate di opere fino a quel momento ignote.
A volte si chiedeva se quei posti fossero sempre stati lì, in attesa di essere scoperti, o se apparissero per un momento, il tempo della visita, e poi risprofondassero nel buio.
In certi posti riusciva a tornare, altri non li aveva più trovati.
La galleria era viva, a suo modo.
Tuttavia, si domandava che fine facessero i quadri, le statue e tutto ciò che c'era in quei posti segreti. Anche loro sparivano insieme alle mura che li ospitavano?
Allo sketchbook non sarebbe mai successo, vero...?
La risposta dell'altro tardava ad arrivare, ed era per questo che aveva potuto smarrirsi nella sua riflessione. Rendendosi conto che il quadro la stava volutamente ignorando, bussò con le nocche sul vetro, rivolgendo uno sguardo di sfida dove... beh, dove sarebbero dovuti esserci gli occhi. Un grosso pasticcio nero gli copriva metà del volto, probabilmente accecandolo.
Le orecchie dovevano funzionare, però. - Ti ho fatto una domanda.
Infine, sentì un leggero sbuffo giungere da dietro il vetro. - Un nome, signorina...? Purtroppo, non abbiamo tutti di queste fortune. - Aveva una voce fresca, giovane. D'aspetto era adulto, ma idealmente non doveva avere molti anni più di lei. Più che altro, la seccava un po' il tono sarcastico con cui le si stava rivolgendo. - Ci sono opere di cui Guertena era praticamente... innamorato - Ben sapendo di rientrare in quella particolare categoria, Mary cominciò a sentirsi a disagio; il sarcasmo con cui stava parlando era venato d'odio (verso il loro padre...?) e lo sentiva benissimo. - Ha dato loro un nome. Le ha dipinte con i colori più splendenti, o abbigliate con le stoffe più pregiate. - In effetti, tutte le statue della galleria indossavano abiti di ottima fattura... per quanto ne capisse lei, ovviamente; quasi invidiava le Morte dell'Individuale per i loro abiti sgargianti, che scivolavano così lisci e piacevoli sotto le dita.
- Quelle a cui più teneva, le ha perfino nascoste. - Non sapeva perché, ma Mary era sicura che, se avesse avuto un paio di occhi, in quel momento il ragazzo l'avrebbe scrutata con commiserazione. - Quale presa in giro. Tutta questa tiritera per ritrovarsi tutti bloccati qui. Grazie tante, papà! - L'altro batté le mani con una risata leggera, ma amara. - Ad ogni modo, signorina, hai chiesto come mi chiamo. Be', temo di essere fra quelle opere che Guertena ha rinnegato. Non mi è stato concesso di avere un nome. Né la libertà di guardare in volto nessuno. L'unica cosa che mi ha dato è stata una definizione. Errore.
Uno sguardo fugace alla targhetta sotto il quadro le confermò che, sì, effettivamente c'era scritta quell'esatta parola.
- E ora spostati, signorina.
Senza pensarci particolarmente, Mary arretrò di un paio di passi. Quel quadro, in qualche modo, la... inquietava. Era diverso da loro. Da lei.
Vetri infranti e Errore saltò giù, i piedi nudi posati su quei frammenti taglienti con estrema noncuranza.
Si chinò appena sulla bambina come se, in realtà, la vedesse benissimo.
- Sì, ha chiamato me errore. Ma tutto sommato non ho nulla di cui lamentarmi, vero? E' un nome adeguato. Come lo sarebbe stato per chiunque sia qui dentro. E per questo stesso posto. Alla fine, è solo uno sbaglio che andrebbe... - si passò una mano sul volto, soffermandosi sullo scarabocchio che gli oscurava la vista - cancellato.
E poi si allontanò, sempre con una certa flemma, come se non avesse detto nulla.
A dirla tutta, Mary non ci aveva capito granché; parlava in modo più adulto, consapevole, e aveva la sensazione che anche se fosse stata più grande, le cose cui accennava sarebbero comunque rimaste al di fuori della sua concezione.
- Se avessi un paio di occhi, forse, saresti meno arrabbiato. - Ragionò ad alta voce, di punto in bianco. - Potrei disegnartene un paio! Con i miei pastelli a cera. Un paio di occhi azzurri sarebbero molto...
Il ragazzo si voltò a guardarla.
Lentamente.
Molto.
- ... belli...
Tanto da farle pensare che, forse, avrebbe fatto meglio a darsela a gambe nel minor tempo possibile.
- ... mpf. - Un altro sbuffo, ma era diverso da quello di prima. Sembrava più... divertito? A Mary parve che tutta l'atmosfera si fosse alleggerita di colpo. - E' mai possibile? Perfino qui dentro c'è qualcuno in grado di avere un pensiero gentile. Anche questo dev'essere un errore, sicuramente. Però...

... forse non tutti gli errori sono necessariamente "male". Proviamo a guardarli dall'altro lato dello specchio...

- Avanti, signorina Mary. - Lo strano ragazzo le porse la mano. Fu un gesto quasi brusco, ma da parte sua le parve il massimo della gentilezza. - Quest'area della galleria non è aperta al pubblico. Serve solo per celebrare alcune occasioni... speciali. Ti riaccompagno dall'altra parte.
- E tu come fai a sapere che mi chiamo Mary...? - Domandò lei di rimando, più incuriosita che insospettita, afferrando quella mano. Era più grande della sua. Ma quella presa, a suo modo delicata, non le dispiacque.
- Suvvia, tutti qui ti conoscono. La rosa gialla della galleria. Fra tutti i quadri qui dentro, sei quello più benedetto...
Ecco che ricominciava a parlare in modo incomprensibile.
- Comunque sia, attenta a quel che fai, signorina. Penso proprio che da oggi ti terrò d'occhio. Sì, sarà un po' difficile con questo... - le dita della mano libera erano corse alla macchia scura che gli si allargava sul volto - ma per te credo di poter fare un piccolo sforzo, sai?
Per qualche ragione che non era fisicamente in grado di comprendere, quelle parole le fecero tanto piacere. E strinse di più quella mano.
Anche se mio padre l'ha definito "errore"...
... in lui, non ci vedo nulla di poi così sbagliato.



Fine


Note
- Per chi non lo sapesse "Errore", ovvero "Mistake", è un quadro che si trova solo e soltanto nell'area extra del gioco, il dungeon bonus; è l'unico quadro che può saltare del tutto fuori dalla sua cornice, tuttavia non è un avversario troppo pericoloso perché, a causa di uno scarabocchio che ha sul viso, risulta accecato - di conseguenza, è più lento delle Lady e i suoi movimenti sono praticamente casuali.
In questa fanfiction - ma lo "penso" così anche in generale - l'ho dipinto (ah ah ah...) come un quadro "arrabbiato". E' rancoroso nei confronti di Guertena che l'ha rinnegato e odia ciò che invece l'uomo gli ha preferito. Questo, però, ha portato ad una sorta di "ribaltamento": nella galleria, tutto è distorto in negativo... ma lui aveva già di suo una connotazione negativa! Ciò gli ha consentito di rimanere più "lucido" rispetto agli altri quadri e di rendersi conto dell'assurdità di quello che ha intorno... finendo per provare una certa compassione per Mary che, proprio in quanto quadro più amato, è quello che più di tutti si trova prigioniero (qualcuno ha detto A painting demise?). *Che poi la compassione maturi in diversi sentimenti è un altro paio di maniche*
Di conseguenza, parlando di ribaltamento, si ritrova così ad essere fra i quadri più "positivi" della galleria. Il fatto che si trovi solo nell'area extra - da me considerata quasi... pacifica - mi induce a pensare che non sia un'interpretazione troppo campata per aria.
Sì, ho speculato moltissimo. Ma vi dirò, non mi dispiace quel che ne è uscito. xD



Yoh!
Vi ricordate ancora di me? Massì, quella stolta che ha una fic in corso e non l'aggiorna da sei mesi + ha altre fic da postare se ne scorda! *A*
*Tailuchan, non è che ci sia da esserne così entusiasti...*
Ho la tendenza a vedere il bicchiere mezzo pieno. U.U (...?)
Scherzi a parte, a mia - blanda - discolpa - posso dire che mi sono volontariamente assentata da EFP circa tutta l'estate; la vacanza mi ha fatto gran bene e, dunque, posso tornare a scassare la minchia con tutto l'amore possibile!
Per quanto assente da qui, ho comunque scribacchiato varie cosette, perciò posso anticiparvi che anche della mia Promiseshipping ci sono due capitoli e mezzo pronti; vediamo se riesco ad aggiornarla prima di Capodanno. x°D
- In realtà, avrei preferito aggiornare subito prima in un altro fandom (lettori miei sapete di che parlo) ma devo ancora finire di scrivere l'aggiornamento prescelto, e dunque. Regalo ad Ib questo onore con estrema gioia comunque.
Qualcosa sulla fic in questione. Ad essere onesti, al momento NON ricordavo d'averla scritta. x°D (Graze a Soe che ogni tanto mi riconduce sulla terra-). Al successivo controllo, eccolà lì, già bella bella pronta con tanto di html...
Ho cominciato a shippare Mistake/Errore con Mary già dalla prima volta che ho giocato al dungeon bonus; su Mistake non sappiamo praticamente niente, ma già la sua figura basta per rimanere nettamente impressa. L'unico quadro maschile in movimento, può uscire del tutto dalla cornice e tuttavia è accecato... in un videogioco come Ib, dove tutto ciò che bisogna fare è guardare e capire, l'ho trovato comunque abbastanza "d'impatto", sebbene non venisse nominato neanche nei vari libri. E mi sono chiesta che sarebbe successo se avesse incrociato Mary - concludendo, poi, che non sarebbero stati male insieme. Ovviamente, se scrivessi di lui fuori dalla galleria gli darei un carattere un po' diverso - d'altronde qui è tutto distorto, giusto? - eppure continuerei a vederli bene insieme. *^*
Probabilmente approfondirò il discorso su di loro una volta o l'altra, sì.
E adesso vi saluti, fanciulli, con la promessa che trollona di rivedersi prima della fine del secolo!
Bye!


  
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