Era una mattina fredda,ed wendy era sotto le coperte e dormiva come se non fosse già mattino,e come se non fosse già martedì,e come se non fosse l'ora di prepararsi,tra un po' c'è la scuola. 'wendy,amore,svegliati dai' disse una voce che assomigliava tanto a quella di sua madre,eh si era proprio lei. 'cosa c'è mamma?è ancora notte'disse aprendo gli occhi con fatica. sua madre le tiró le coperte e le disse:'oggi c'è il compito in classe,non puoi non anandarci' 'ed è per questo che io non mi alzo dal letto oggi'disse ritirandosi le coperte 'wendy,alzati da quel letto su'disse la madre con voce arrabbiata 'perche dovrei?'rispose bruscamente wendy 'alzati,ora' urló sua madre tirandola dal letto 'potevi anche evitare di buttarmi dal letto,grazie mamma' 'ora va a vestirti tesoro,o perderai l'autobus' wendy si alzò dal pavimento,entrò in bagno e si lavó. quando uscì,scelse la maglia che avrebbe dovuto indossare per oggi,e poi infine il pantaloncino. si mise i vestiti,e prese la sua borsa.aprì la porta e urló 'mamma io vado,a dopo' 'buona giornata amore,ti voglio bene' 'anche io ma' Usci dalla porta,e sentì il suo telefono vibrare,era probabilmente un messaggio. 'hei tesoro,domani tornerò da voi in Texas,qui a Londra è difficile vivere senza di voi..vi amo baci,papà' Era suo padre,che si era trasferito in Inghilterra poco fa,per lavoro. a wendy mancava tanto suo padre,ma faceva finta di niente,perché non voleva far capire che dentro lei era molto debole. arrivó a scuola,ed eccoli qui fuori al cortile. Erano loro,Gisella,Ashley e Rupert,i ragazzi più popolari della scuola,ma anche più cattivi,ortibili e inoltre 'bulli' Guardarono Wendy come se fosse passato un parassita davanti ai loro occhi,e poi inoltre urlarono:'ecco quella grande cessa di wendy smith,o meglio la sfigata'disse ashley. 'perché sfigata?'disse wendy guardandola con cattiveria. 'perché le sfigate non hanno un perché' rispose lei wendy pensó cosa risponderle,ma non le venne in mente niente e andò via,mentre loro continuavano a chiamarla sfigata. mentre lei camminava,Rupert la seguiva 'fermati'le disse 'cosa vuoi?' 'cosa c'è ti sei offesa?povera'le disse toccandole il didietro,e intrappolandola al muro. Tutta la scuola guardava quella scena,era pietosa,lui continuava a toccarla,e lei continuava a sentirsi in trappola. si avvicinò un ragazzo,era castano,occhi verdi,fottutamente bello.prese rupert per la maglia,e lo azzeccó al muro con forza. 'lasciala in pace,okay?' rupert,con aria spaventata annuì e quando il andò via il ragazzo sia avvicinò a wendy. 'ddio non so come ringraziarti' disse lei con aria stupita. 'non ce di che,come ti chiami?' 'wendy,wendy smith' 'io mi chiamo austin carter mahone' ed è da li che wendy non sapeva che la sua vita sarebbe cambiata,solo con un semplice nome.