Sdraiato sotto una coperta stellata la pioggia accarezza il mio viso.
Ogni goccia è un ricordo, un desiderio, un rimpianto…
Vorrei trovare un riparo a questo acquazzone di dolore.
Ma mi trovo in uno sconfinato deserto crudele.
Dove non c’è vita, solo ossa abbandonate a s stesse.
Tutte vite alla ricerca di un oasi felice che non hanno trovato.
Questo severo deserto non perdona alcuno.
Mi punisce per le mie debolezze, paure, insicurezze…
Non posso far altro che aggiungere salsedine a questa pioggia.
E lasciare impronte nell’umida sabbia.
Spero sempre di trovare un riparo.
Ogni goccia sulla mia pelle è un ago che mi trafigge.
Nella mia mente milioni di immagini e pensieri.
Tutto questo mi provoca molto dolore.
All’orizzonte le nubi non cessano e il sole non accenna a sorgere.
Penso che questa piovosa notte di rimpianti non avrà mai fine…
Continuo il mio cammino verso l’orizzonte.
Spero di uscire da questo devastante deserto.
E mentre cammino la pelle si consuma.
Le gambe mi cedono.
La speranza svanisce.
Di me rimane solo un disperato cumulo d’ossa.
Sempre senziente e consapevole.
I ricordi non evaporano.
E la pioggia continua a farmi male.
Ma non ho più la forza di cercare un riparo.
Non ho più la forza di fuggire da qua.
Non ho più la forza di essere felice.