Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast
Segui la storia  |       
Autore: aris_no_nami    28/10/2013    2 recensioni
Come può una ragazza che andava ogni sera a continue feste in discoteca ridursi a starsene a casa a leggere riviste?
Come può non voler più conoscere persone nuove?
Come può non voler più ascoltare musica?
Ed un ragazzo... Come può riuscire a cambiarla con solo uno sguardo?
A farla sentire a disagio con una sola parola?
La notte che li accompagnerà sempre e la luna che li illuminerà ci narreranno la storia di due persone completamente diverse... Di due persone alle quali hanno praticamente rubato le emozioni di ogni essere umano... Di due persone che hanno bisogno l'una dell'altro per andare avanti... Di due persone che hanno bisogno dell'amore dell'altro e che lo capiranno solo alla fine...
---------
B2ST, 2NE1, sorpresa.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Dai! Almeno questa sera! Solo questa!
Cercò di convincermi Dara.
Io sbuffai, infastidita da quel suo comportamento persistente.
-Ti ho detto di no.
Risposi secca.
-Rin! Dai! Lo so che ti piacciono questo tipo di serate! E per di più c’è un nuovo gruppo!
Urlò entusiasta.
-Oh… un nuovo gruppo di mocciosetti che giocano a fare i cantanti?! Ma che bello!
Dissi sarcastica.
-Grazie ma passo.
E continuai a leggermi la rivista.
-Senti – continuò lei – ti giuro che questa sarà l’ultima volta che dovrai venire. E per di più andiamo al locale di Bom!
-Dara, ti ho detto di no!
Urlai seccata, ma appena vidi quei suoi occhioni da cucciolo non seppi resistere e…
Finii come sempre…
Ad una delle solite festicciole…
-Non ti stai divertendo?
Mi chiese mentre ballava accanto a me.
-No. Per niente. Dove sarebbe questo nuovo gruppo?
Chiesi scocciata.
-Arrivano più tardi! Intanto andiamo a prenderci qualcosa da bere!
Urlò, trascinandomi al bancone dove trovammo Bom intenta a preparare cocktail di strani colori. Appena ci vide mollò tutto ciò che stava facendo e si fiondò da noi.
-Ragazze! Da quanto tempo!
Urlò entusiasta.
-Già… ma qui è sempre un tale mortorio? Ai vecchi tempi si cominciava alle sette di sera e si finiva alle quattro del mattino…
Constatai guardandomi intorno.
Non c’era anima viva, se non una ventina di persone sedute sui divanetti.
-E’ così da un po’ di tempo… Non ci sono i veri gruppi, quelli che ti fanno ballare come una matta per tutta la notte. Ora ci sono quei quattro mocciosetti che canticchiano Justin Bieber o quelle altre canzoncine tutte “tu sei bella bella”. E dopo un po’ le persone si stancano. Servono delle canzoni inedite, sempre diverse.
Mi rispose Bom con un po’ di malinconia.
-Dai ragazzacce! Tra un po’ dovrebbe arrivare il nuovo gruppo, no?!
Disse Dara con gli occhi che srpizzavano scintille da tutte le parti, stessa reazione che ebbe dopo poco anche Bom.
-Si! Per l’occasione abbiamo rimesso in uso anche la parte esterna del locale! Quella dove facevamo i veri concerti!
A quella affermazione rimasi un po’ spazziata. La parte esterna del locale la usavano solo per i grandi eventi, quando c’erano gruppi che spaccavano. Dovevano proprio essere bravi questi nuovi…
Passammo una buona mezz’oretta a parlare dei nuovi cocktail e delle parti ristrutturate del locale. Mi stavo rompendo parecchio a sentire delle canzoncine dalla postazione interna del DJ.
-Ma quando cazzo arrivano!
Sbottai scazzata.
-Se stavi aspettando noi, be siamo qua.
Disse una voce dietro di me.
Mi girai e mi ritrovai davanti sei ragazzi dai capelli di colori improbabili.
-Era ora!
Risposi infastidita.
-Uh! Ragazzi!
Urlò Dara comicniando a saltellare come una demente.
-Ok ragazze. – disse Bom con fare da leader –Dara, te porterai io ragazzi sul palco e li aiuterai a mettersi apposto, Rin, tu andrai a distriduire un po’ di volantini, mentre io finisco delle cosette.
Decretò infine.
-Come ai vecchi tempi.
Dissi per poi lanciare un’occhiataccia ai ragazzi e uscire dal locale, prendendo un pacco di volantini.
Uscita dall’edificio andai nel retro per vedere se c’era ancora la mia arma segreta. Dopo un po’ finalmente lo trovai… il mio amatissimo skate!
Ci salii sopra e mi diressi verso il concentrato di gente. Essendo in pieno centro non dovetti fare molto tragitto per immergermi della folla di ragazzi in cerca di locali. Quando fui certa di avere un po’ di attenzione cominciai a lanciare per aria un po’ di volantini, altri li davo in mano alle persone ed altri li mettevo dove capitava.
Quando li ebbi finiti tornai velocemente al locale. Rimisi al suo posto lo skate ed entrai. Quando vargai la porta fui veramente sorpresa del fatto che era completamente pieno.
-Visto?! Tutto merito tuo!
Mi disse Dara raggiungendomi e guardandomi da testa a piedi.
-Ma cosa dici! Non c’entra il mio modo di vestire!
A quell’affermazione scoppiò a ridere come una matta.
 Be… ok, non ero proprio trasparente come persona… Poi com’ero vestita… Avevo dei mini shorts di pelle nera con sotto delle calze semi trasparenti nere, una maglia senza spalline nera piena di dimanti finti e sopra di tutto una giacca di pelle bianca con decori dorati. E per completare l’opera, c’erano anche i capelli biondi . Ok… non ero per niente invisibile…
-Dai, vieni che tra un po’ iniziano!
Mi incitò lei, tirandomi per un braccio.
Quando fummo all’esterno ci trovammo davanti un casino di folla.
Il bello di quel posto era che non era al piano terra, ma bensì sopra un grattacielo enorme e da lì si vedeva tutta la città.
-Ehi… ma dove sono finiti?
Chiesi non vedendo nessuno sul palco.
-Aspetta…
Mi rispose l’altra, tutta euforica.
Dopo poco tutte le luci si spensero e rimanemmo al buio più completo. Quando si riaccesero, i ragazzi erano sul palco. Subito partì una canzone assolutamente tutta compiuterizzata. All’inizio era calma, ma quando arrivò il ritornello, diede una scarica enorme. Tutta la folla cominciò a saltare e a gridare euforica…
Io rimasi completamente allibita. Erano ormai un paio d’anni, e forse di più, che non sentivo una tale carica con una canzone. Dopo QUEI RAGAZZI non c’era stato più nessun gruppo che mi avesse strasmesso un’onda tale…
Ero immobile ad osservarli ballare, cantare, incitare il pubblico sopra quel palco… Quel palco che ormai si era riempito di polvere da quanto fermo era restato… Quel palco che, anche se piccolo, era semplicemente fantastico… Quel palco che avevamo calpestato pure noi…
Corsi via da quel mare di gente. Corsi via spingendo le persone che mi erano accanto. Ero ormai davanti la porta del locale… Un passo ed ero fuori, quando una mano mi si poggiò sulla spalla.
-Dove vuoi andare?
Mi chiese.
Io la guardai con gli occhi ormai lucidi… Mi tirò a se e mi strinse in un abbraccio che più forte e più materno non si poteva. Mi accoccolai in quel caloroso abbraccio scoppiando a piangere.
-Dara… io…
Cercai di dire tra i singhiozzi.
-Sh… Tranquilla, ti capisco. Non credere che per me sia semplice. Dai, basta piangere che dopo sarai oscena!
Disse prendendomi il viso tra le mani.
Io annuii… In quel momento mi rivenne in mente quando da piccola piangevo perché volevo il papà e mia madre mi consolava…
-Go in the cesso!
Urlò la bionda davanti a me trascinandomi in bagno. Entrammo e chiuse la porta a chiave.
I bagni erano semplicemente stupendi. Modernissimi con le piastrelle blu metallico e i lavandini di un bianco candido.
-Vedi a cosa serve il trucco Water Proof?!
Disse Dara ritoccandosi un po’ il trucco.
-E’ già.
Risposi sciacquandomi, facendo andare via il confiore degli occhi e il rossore del viso. Dopo un paio di minuti avevo nuovamente il mio aspetto naturale.
-Ok. Go!
Urlai aprendo la porta e venendo investita da Imma Be Rocking That Body dei Black Eyed Peas.
-Dai andiamo! Dance toonight!
Urlò l’altra impazzendo completamente.
-No no no. Prima di andare a ballare tu devi bere.
Detto ciò la trascinai al bancone.
-Bom, qualcosa di pesante perché ha detto che vuole bal…
Mi bloccai subito quando la vidi parlare con i ragazzi che prima avevano cantato.
-Oh, Dara CL! Dovete assolutamente conoscerli! Sono fantastici!
Ci disse lei ridacchiando come un’ebete, rivolta ai ragazzi che adesso ci stavano sorridendo.
-Passo…
Risposi con un tono schifato, avvicinandomi.
-Ma questa simpatia è naturale o hai fatto un corso per migliorarla?
Mi chiese quello con i capelli arancioni.
-Yo Seob, non rompere.
Disse uno dai di uno strano colore biancastro, avvicinandosi a noi e mettendosi al mio fianco. Aveva dei jeans bassi, una maglia di un bianco praticamente trasparente e particolarmente aderente ed una giacca da completo nera aperta.
-Oh eccolo che ci ha degnati della sua presenza! Hai finito con la tua cagna?
Gli chiese quello con i capelli mori e il cuffetto davanti per aria.
-Ah… Che rompi scatole che siete…
Cantilenò mettendosi le mani nelle tasche e rivolgendomi uno sguardo indecifrabile.
-Non badarli. Sparano solo puttanate.
Mi disse facendo un mezzo sorrisino un po’ sinistro…
-Hem… Ok, ragazzi, beviamo! La prossima volta ci sarai, non è vero Hyun Seung?!
Disse Bom rivolta al ragazzo che mi era accanto il quale annuì sorridendole.
Tutti gli altri si avvicinarono al bancone in attesa dei cocktail, mentre io mi allontanai. Uscii sulla terrazza dove prima aveva cantato, che ora era vuota se non per poche persone. Andai sulla parte più isolata guardando quello spettaccolo di città che si estendeva sotto il mio sguardo.
Come mi mancavano i vecchi tempi… Quelli in cui mi divertivo in quel tipo di feste, quelli in cui ero sempre pronta a fare nuove conoscenze, quelli in cui potevo b ere quanto volevo e mi buttavo in pista a ballare… Quelli dell’amore…
-A che pensi?
Mi chiese una voce.
Mi voltai a destra e lo ritrovai accanto a me che mi guardava con uno sguardo penetrante e che mi offriva un bicchiere con al suo interno uno strano liquido bluastro. Presi il bicchiere e tornai a guardare davanti a me.
-Penso a certe cose.
Risposi vaga.
-E sono troppo insistente se ti chiedo quali certe cose?
Chiese nuovamente appoggiandosi con la schiena alla ringhiera che ci divideva dal vuoto.
-Direi di si…
Dissi svuotando lentamente il contenuto del bicchiere di sotto.
-Mh, forse hai ragione.
Constatò bevendo un sorso di quel liquido.
-Comunque, il mio nome lo sai ma io non so il tuo.
-Non credo abbia importanza.
Dissi secca incamminandomi verso l’uscita.
-Io invece credo di si.
Disse lui bloccandomi per il polso con una presa veramente forte, che mi fece girare per guardarlo. Hyun Seung mi stava praticamente spogliando e uccidendo solo con lo sguardo, uno sguardo penetrantissimo.
-CL.
Risposi liberando il mio polso dalla presa di quella mano di ferro.
-Bene… Ci si vede CL.
Disse prednendo un altro sorso del suo cocktail col solito sguardo, solo che con una vena di malizia in più.
Uscii velocmente dal locale mandando un messaggio a Dara per avvisarla che sarei andata a casa.
Dovevo assolutamente farmi un doccia e rilassarmi… Dovevo schiarirmi le idee… Ma schiarirmele da cosa?
Avevo una tale confusione in testa, senza saperne il motivo, che per poco non mi esplodeva.
Salii sull’autobus che mi avrebbe portata proprio davanti casa. Ero l’unica…
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B2ST/Beast / Vai alla pagina dell'autore: aris_no_nami