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Autore: Rigor Mortis    28/10/2013    1 recensioni
Frank Castle alias Il Punitore si presenta in questo monologo dove la sua rabbia per questo mondo ingiusto prende il sopravvento. Un monologo sul mio antieroe della Marvel preferito.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chi sono io?
Davvero vorresti saperlo?
Avrai già sentito  parlare di me,
al giornale, alla radio o alla tv in qualche telegiornale
del cazzo.
Mi inseriscono sempre nella cronaca nera e mi tocca
sopportare sempre le solite stronzate come’il punitore
uccide ancora’ oppure ’innocente soccombe sotto i colpi
del punitore’.
Quante favolette vogliono inventarsi ancora per farmi
Passare come il mostro di turno?
Loro non capiscono.
Nessuno capisce, viviamo in un mondo di idioti che giudicano
senza sapere la verità.
Se solo immaginassero quanta pena mi fanno.
Convivono ogni giorno con questa realtà di merda che ci circonda.
di cosa sto parlando?
Prova a guardarti in giro per un secondo.
Che cosa vedi?
Niente mi dirai sicuramente.
Apri gli occhi,cazzo!!!
Tu continui a convivere tutti i giorni con le ingiustizie, sei consapevole
di quelle piccole cose che ti fanno stare male, però tu le accetti lo stesso
perché sei un vigliacco.
come se non bastasse poi ci sono delle presone che giudico, a ragione,
marcie che le alimentano.
Non li considero nemmeno fottuti esseri umani: parlo di quegli stronzi che la
fanno sempre franca, si divertono ad infrangere la legge, abusano degli innocenti,
uccidono, derubano, usano la violenza, ingannano e ti privano di ogni cosa,
persino  della tua dignità.
Qualcuno fa niente? No!
La legge li tratta con i guanti di velluto a questi stronzi, solo perché hanno tanti
soldi da pulircisi il culo, o sono uomini di fede, oppure sono amici o parenti del
solito politico o mafioso del cazzo.
Poi dicono che il criminale che rappresenta il vero male sono io.
Ma perché cazzo non lo capiscono?!
Io faccio tutto questo perché ho provato sulla mia pelle com’è la giustizia al
giorno d’oggi.
Sei con la tua famiglia in un parco, arriva la mafia, ti sparano, vedi la tua famiglia
morire, poi tutto diventa buio.
Ti risvegli dopo mesi di coma e cosa vieni a sapere?
Nessun colpevole, i tuoi familiari ti sono stati strappati via e i loro aguzzini sono
a piede libero.
Quello che ti resta da fare è urlare di dolore mentre un’ira incontrollabile ti pervade.
Non ti saresti incazzato anche tu al posto mio?
Certo che no, a te sarebbe bastato pensare’io sono vivo, chissene frega di loro’,
È anche colpa degli egoisti come te che il mondo fa schifo.
È proprio grazie alla gente di merda che c’è in giro che ho aperto gli occhi alla
realtà e ho capito chi sono io veramente.
Sono colui che farà rispettare le legge, porterò la giustizia anche a costo di macchiarmi ripetutamente del sangue di quella feccia che non la rispetta.
Non mi pento di ciò che faccio, la colpa è soltanto loro, avrebbero dovuto pensarci prima di fare cazzate, forse adesso sarebbero vivi.
Sono quello di cui senti parlare spesso, un individuo che si aggira pesantemente armato per le strade di New York, con un teschio disegnato sulla maglia: Io sono Frank  Castle, meglio noto come Il Punitore.
Questo è quanto.
…oh a proposito.
Hai lasciato la tua macchina in doppia fila da un’ora.
BANG!
  
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