Fandom: Supernatural
Pairing: Destiel.
Rating: verde.
Beta: il mio cervello.
Genere: slice of life, one-shot, triste, introspettivo, malinconico.
Warning: one-shot, slash, OOC, missing moments, what if, spoiler s9!, human!Castiel.
Words: troppe coff coff, 877.
Summary: Scritta sul prompt: “Ma per quanto tu abbia fiato, se scappi da qualcosa che hai dentro, quanto pensi di andar lontano?” Per la Supernatural prompt week #03 indetta dalla pagina Rob&Richard (x)
Note: Basically, questa fanfiction non ha alcun senso Hola ragazzi! Allora, bando alle ciance, parliamo subito della shot di oggi. L’ho buttata giù di fretta, anche perché non avevo idea di cosa scrivere su questo prompt, difatti l’ho anche pubblicata in ritardo :c quindi boh, nel caso la cancellerò (?) ci ho messo così tanto per pubblicarla anche perché la9x3 l’ho vista solo domenica, con @AliNephilim, ma è valsa la pena aspettare. L’attesa è stata ampiamente ripagata dalle urla e dagli insulti dell’Ali verso April AHAHAHA mi spezzi bby XD <3 anyway, ho scritto qualcosa, ma è pessima ahaha davvero, è qualcosa di totalmente nonsense, però boh, la posto comunque. Tra l’altro, in questi giorni ho zero tempo e non lo sopporto, siccome sto scrivendo altre settanta cose in contemporanea ma non ne finisco mai nessuna e non ho nemmeno il tempo di mettermi al pc a trascriverle TT___TT alcune cose mi piacciucchiano pure, quindi spero di trovare un attimo di tempo per sistemare tutto ewe intanto beccatevi sta schifezza AHAHA vi ringrazio come sempre per tutte le recensioni, i preferiti, seguiti, ricordati, ecc, siete fantastiche ;_; grazie davvero! A presto e buona fortuna per la 9x4 (io ancora non l’ho vista, ANSIA) a presto! ~ S.
p.s.: l’ho riletta solo una volta, quindi mi scuso per eventuali pasticcio. Siete autorizzati a tirarmi i pomodori <3
Dedica: A tutti voi che mi leggete (◡‿◡✿)
 
 
 
 

- You were always on my mind.
( Burn everything you love, then burn the ashes. )
 

 


  

Far away, far away
Waste away tonight
I’m wearing my heart on a noose
Far away, far away
Waste away tonight
Tonight my heart’s on the loose

 
Il freddo gli entra nelle ossa, si infila in ogni anfratto del suo corpo ora così debole e congela i suoi muscoli tremanti.
Non si è mai sentito tanto solo in vita sua.
Fa freddo e il campo in cui ha trovato rifugio offre come unica fonte di calore un fuocherello debole attorno al quale si accalcano in troppi. Castiel non vuole rischiare di fare un torto a nessuno, così ci rinuncia in partenza, evitando di litigare per accaparrarsi un posto in prima fila, preferendo rimanere dietro agli altri vagabondi. Pregando in silenzio di riuscire a racimolare ugualmente qualche scintilla di calore.
Sospira, sfregandosi le mani intorpidite l’una contro l’altra.
Ancora si domanda come diavolo è finito in una situazione del genere. Lui è- era  un Angelo di Dio, come si è ridotto ad essere un corpo mortale freddo e solo?
Solo, soprattutto, questo è l’aspetto che più di ogni altro lo fa soffrire. Da quando è Caduto è sempre stato per i fatti suoi. Ha avuto dei contatti con qualcuno ovviamente, e ha fatto i suoi incontri più o meno positivi, certo. Rabbrividisce ancora ripensando all’ex angelo che l’aveva sequestrato contro la sua volontà. Castiel aveva impiegato tutto il suo coraggio –da dove l’aveva tirato fuori? Era stato davvero lui a reagire a quel modo?- per mandare l’automobile fuori strada.
In quel momento, aveva scoperto il dolore fisico. Quello psicologico già lo accompagna da molti anni, da quando è venuto a contatto in prima persona con i fratelli Winchester.
Alza gli occhi al cielo, in cerca di un segno, un indizio su cosa fare, qualcosa che lo rassicuri.
Ma la volta celeste è nera e ricambia il suo silenzio.
 
Dean passa le sue giornate tra torture, preoccupazioni e ricerche. Solita vita, dopotutto. A parte il fatto che c’è Sam con lui. Nessun altro.
Castiel non è al suo fianco, pronto a farlo ridere o arrabbiare con uno dei suoi ragionamenti sconnessi, non è lì con lui pronto a svolazzargli in fianco, a dargli fastidio o a dirgli che va tutto bene. Non c’è, punto e basta.
Non lo vede da così tanto tempo, sembra passata una vita dall’ultima volta che l’ha stretto tra le braccia e lui ha ricambiato con uno dei suoi soliti abbracci impacciati. Dean sorride tra se. È così tipico di Castiel essere impacciato e imbarazzante, ed è proprio questa sua aura di innocenza e ingenuità che lo accompagna sempre a renderlo ancora più affascinante quando il vero Castiel viene alla luce. ed è così strano pensare che d’ora in poi non ci sarà più. Andato, scomparso per sempre.
Quando ha sentito la sua voce al telefono, quando Castiel gli ha confermato la sua paura –“Umano, Dean. Sono umano.”-, gli si è spaccato il cuore. Era così spaurito e sperso, così… vulnerabile.
È una cosa che proprio non riesce ad immaginare, Castiel umano. O meglio, se lo figura fin troppo bene, ed è questo che lo terrorizza più di ogni altra cosa. Non vuole trovarsi di nuovo di fronte ad Emmanuel.
-Dove ti sei cacciato, pennuto?- sussurra al nulla, serrando i pugni, -Ho bisogno di te, Cas.-
 
Il cielo nero ricambia il suo sguardo sperso, in silenzio.
Si avvolge in una coperta che gli ha prestato qualcuno con cui ha scambiato a mala pena qualche frase di circostanza –questo significa essere gentili,- e si nasconde sotto il tessuto sporco e sfilacciato. Come se bastasse questo a proteggerlo.
Appena dopo che è Caduto, ha speso tutte le sue energie per cercare i Winchester. Voleva ritrovarli a tutti i costi. Doveva ritrovarli.
Non può immaginare di vivere senza di loro, è patetico, ma è così.
Dunque si era rimesso in sesto come meglio poteva e aveva provato a rintracciarli, ma lui per primo sa quanto sono bravi i fratelli nel far perdere le loro tracce nel nulla. È il loro lavoro, lo fanno da tutta una vita.
Castiel ci ha tentato per un po’, poi ha smesso. Anzi, ora cerca con tutto se stesso di allontanarsi il più possibile da Sam e Dean.
Ha deciso di scappare e non gli importa se soffrirà. Se patirà la fame, il freddo e la solitudine; è disposto a  tutto per salvarli da se stesso. Non vuole più essere un peso per loro, d’ora in poi non sarà più un impedimento. Dannazione, ha sempre fatto qualcosa di sbagliato anche se era un angelo, dio solo sa cosa potrebbe combinare ora che ha perso la Grazia ed è solo uno stupido uomo inutile.
Ha deciso che terminerà la sua breve esistenza da solo, nascondendosi da cose che non saprebbe come gestire. È la cosa migliore da fare, forse non è quella giusta, ma è la soluzione meno dolorosa per Dean. Castiel non è mai stato uno che pensa molto a se stesso.
Si accoccola meglio sotto alla coperta, rabbrividendo di freddo e tristezza.
Forse un giorno riuscirà a controllarsi e a non essere più soltanto un involucro inutile. Solo allora tornerà da Dean. Non vuole più rischiare di farlo soffrire, ha chiuso con tutto questo dolore.
Fino a quando non sarà perfettamente in grado di proteggere se stesso e il cacciatore, non tornerà da lui.
Continuerà a scappare dal proprio cuore, chissà per quanto tempo ancora.
Per sempre, se necessario.