Camilla Baudino era una sposa non giovanissima,ma nell'eta' di mezzo si ha fascino da vendere anche alle squinzie piu giovani. Lei ed il suo amore,in fondo, si erano trovati solo in eta' adulta, dopo vicissitudini infinite e vicende che avrebbero temprato anche Orlando, paladino di Francia. 

Indossava un abito vaporoso color oro, intarsiato di piccole rose swarosky. Un velo di taffeta' le copriva il viso,scendendo lungo i capelli,lasciati allungare liberamente, in uno strascico di circa due metri. Scarpette di seta bianca le calzavano i piedi, un mazzo di rose scarlatte tra le mani ed una fede di fidanzamento da tremilatrecentonovanta euro suonati. 

Era arrivata nella chiesetta di medioevale fattura che avevano scelto a bordo di una rolls royce presa a noleggio, accompagnata dalla figlia, Livia, ormai una diciottenne bellissima, e dal figlioccio, quasi un secondo figlio naturale, Tommaso, di otto anni, entrambi perfetti nei loro abiti da cerimonia, con i cuscini delle fedi ed il cesto dei petali di rosa. 

Quelle stesse rose che avevano segnato la loro unione, rosse, scarlatte, perfette, erano la sola decorazione della navata. Pochi gli invitati, la madre di lei col marito, Greg il fidanzato di Livia, Torre e Luciana, i genitori e la sorella dello sposo. 

Gaetano attendeva in piedi in fondo alla navata, splendido in un tight nero con tanto di tuba, la stessa di un mancato matrimonio di anni prima. Emozionato e felice la guardo' attraversare da sola, fiera e marziale, l'intera chiesa ed arrivare al suo fianco.

-E cosi ce l'abbiamo fatta..professoressa..-

Sussurro' lui sollevandole il velo dietro il capo, provocandole piccoli brividi di piacere. Lei gli sorrise, incapace di dire altro. Il prete.,poco piu di un ragazzo, fu sbrigativo ed in brevissimo tempo giunse il momento dello scambio di anelli e promesse.

-Vuoi tu Gaetano Berardi prendere in moglie questa donna, ed amarla ed onorarla davanti a dio ed agli uomini per il resto delle vostre vite?-
-Lo voglio-

-Vuoi tu Camilla Baudino prendere in marito quest'uomo per difenderlo e sorreggerlo lungo il cammino che l'altissimo vi pone davanti e finche' nuova vita vi ricongiunga?-
-Lo voglio-

Sul pezzo clou della cerimonia, il bacio, Camilla si sveglia e sorride. Si stiracchia e lentamente si volta. Gaetano dorme al suo fianco. Sono accartocciati sul divano di madame mille lire, ed e' quasi mezzanotte. 
Lui apre gli occhi,la vede e sorride.Si alza, appoggiata ad un gomito mentre lui non le stacca i suoi occhi color ghiaccio di dosso; allunga una mano e va a spostare dal viso dell'uomo un ciuffo rimasto appiccicato alla fronte lievemente sudata. Non servono parole, tra di loro non sono mai servite granché , anzi, hanno solo creato altra confusione. 

-Galeotto fu il divano e chi lo resse....-

Mormora lei andando ad infilarsi di nuovo dentro al maglione che lui le aveva offerto. L'aria notturna è umida e fredda. Lui le porge un braccio, offrendole l'incavo della spalla come protezione e lei non rifiuta. 

- Prof..le lezioni di letteratura a quest'ora?-

Sghignazza lui. Mancano ancora dieci minuti all'orario indicato sul verbale. Lo stalker di anziane con la passione per l'opera è già passato in secondo piano. Tant'è che quando Camilla si alza per rispondere al telefono e lui le si affianca per ascoltare il loro unico desiderio è rimanere vicini..e si vede. Ma il lavoro è lavoro!

Al di la della cornetta si ode solo musica ed un grido. La tosca di puccini, la fucilazione di Cavaradossi. Camilla fa per tornare a sedersi, rimuginando sul caso, ma lui l'afferra per il polso e la trascina a se. 

-Il condannato vuole l'ultimo bacio-