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Autore: FALLEN99    01/11/2013    9 recensioni
Fino a che punto può spingersi la passione prima di diventare oscura?
Questo Amalia Jones, appena trasferitasi dalla splendente California in un paesino ai piedi di Dublino, ancora non lo sa. Appena però incontra gli occhi funesti di Alek Bás inizia ad averne una vaga idea. La passione ti strappa la ragione e ti getta nella pazzia, ed Amalia lo sperimenterà a caro prezzo.
“Come un ago sulla bilancia, il tuo potere è in grado di favorire la luce o le tenebre. Sta solo a te decidere. Se sceglierai il bene, potrai salvare il mondo. In caso contrario, distruggerlo”
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– Riesci sempre a metterti nei guai.– le sussurrò all’orecchio.
– Ti sbagli– gli rispose Amalia, diventando concorrente nella tacita sfida dei loro sguardi
- Cosa te lo fa credere?
-Perchè sei tu che mi metti nei guai. Tu, TU sei i miei guai
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo


L’acqua si agitava come fosse posseduta da uno spirito arcano volenteroso di afferrare qualsiasi cosa e portarla a largo via con sé. Con violenza inaudita, lingue d’acqua si alzarono dal mare, dirigendosi come serpi acquamarina verso la costa.
Amalia osservava la scena con il terrore che le impregnava le iridi chiare, i piedi piantati saldamente a terra e la consapevolezza che doveva agire che le continuava a pulsare nelle vene.
 Il mare stava impazzendo, tutta la natura lo stava facendo, e se Amalia non agiva in fretta, ogni cosa sarebbe stata solo un mero ricordo.
Strinse i pugni fino a far diventare le nocche bianche. Come una rivale accanita, Amalia sfidava con lo sguardo il mare, in attesa di fargli vedere di cosa era capace.
A passo deciso, avanzò sulla sabbia, lasciandovi impresse le orme dei suoi piedi nudi.
“Amalia Jones, tu sei la prescelta, non puoi sottrarti al tuo destino” quelle parole tanto odiate le rimbombavano senza sosta nella testa come un continuo avvertimento che le impediva di fuggire.
Perché era toccato a lei? Proprio a lei che di quella cospirazione apocalittica ignorava l’esistenza?
Sbatté le palpebre, impedendo alle lacrime di riversarsi fuori dalle iridi.
“Come un ago sulla bilancia, il tuo potere è in grado di favorire la luce o le tenebre. Sta solo a te decidere. Se sceglierai il bene, potrai salvare il mondo. Se sceglierai il male, distruggerlo”.
Un brivido le vibrò intensamente sulla pelle, marchiandole sulla carne il suo dolore. Amalia sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma non pensava così in fretta.
La sua vita negli ultimi mesi era stata un susseguirsi di scoperte sconcertanti; segreti oscuri erano venuti a galla, e lei aveva dovuto accettarli senza farsi inghiottire dal peso che conoscerli comportava.
Il mare ruggì con vigore, mordendole l’anima con il suo fragore.
“Sto arrivando” si disse la ragazza, il tono deciso quanto vacillante.
Fletté le gambe e compì un salto verso l’alto, l’aria che le soffiava accanto e le smuoveva i lunghi capelli come onde di velluto.
Un’onda improvvisa si levò dal mare, precipitandosi rapida verso di lei e gelandole il sangue.
Amalia, sospesa in aria, protese le braccia avanti, aspettando l’impatto con l’acqua. Quando il liquido le sfiorò la carne, un’onda di sfavillante energia esplose dalle sue mani, diramandosi sull’onda e sopprimendola come una stretta che tutto prende e niente dà.
L’onda ricadde sconfitta nel mare, sollevando un tappeto di gocce iridescenti, che Amalia fece evaporare con un solo sguardo.
Dopodiché, il suo corpo, vincolato dalla forza di gravità, prese a cadere verso il terreno.
Mentre l’aria le sfilava gelida accanto, Amalia realizzò che non le importava di morire in quella impresa se era ciò che lui voleva.
Un lacrima, infida, le rigò la guancia come un proiettile di cristallo.
Amalia la scacciò e atterrò sulla spiaggia piegando le gambe e aspettando che la prossima onda si presentasse al suo cospetto.
E quando accadde e Amalia fece convergere il suo sguardo verso di essa, una freccia immaginaria le trafisse il petto.
Su quell’onda c’era lui. La persona che amava e di cui credeva di potersi fidare. E che invece l’aveva tradita, sopprimendo i ricordi del loro amore come se non ci fossero mai stati.
Una sensazione di oppressione le serrò le viscere in una morsa latente che si stringeva mano a mano che l’onda avanzava.
Alec, in piedi sulla cresta dell’onda, era oppresso da un dolore lancinante che dal suo cuore si irradiava in tutto il suo corpo.
“Perché Amalia? Perché ci hanno messi l’uno contro l’altra in questa lotta perversa? Perché ti amo ancora, nonostante tu non abbia scelto la mia fazione? Perché ora sono qui davanti a te, e non ho il coraggio di incontrare il tuo sguardo?” si chiese in un monologo sordo e doloroso come lava che si insinua fra le ferite più profonde.
 
Amalia compì un altro balzo verso l’onda, avvicinandosi ad essa più che poteva non tanto per poterla distruggere meglio, quanto perché l’attrazione che la vincolava ad Alec era impossibile da sopprimere.
Con una smorfia, connetté il suo sguardo con quello di lui, e una sensazione inebriante quando gelida le pulsò nelle vene. Tentò di ignorarla, ma era così intensa che per un attimo temette di ricadere al suolo.
Alec, che aveva percepito la stessa sensazione, deglutì, sostenendo lo sguardo di Amalia.
- Ti amo- sussurrò, mentre l’onda su cui si ergeva travolgeva la sua amata.
Amalia, l’acqua che l’avvolgeva, decise di reagire a quella sensazione. Sbarrò gli occhi e fece scorrere il suo potere dal cuore verso l’esterno. L’energia che si liberò dalle sue mani eclissò per un attimo ogni cosa, facendo evaporare l’onda e costringendo Alec a chiudere gli occhi.
Il corpo del ragazzo precipitò verso il basso, verso il mare, da cui proveniva, come stava facendo quella di Amalia.
Quando i loro corpi furono inghiottiti dal mare, fu come un profondo silenzio avvolgesse ogni cosa.
Amalia, le lacrime che si confondevano nell’acqua salata, non ebbe la prontezza di fare quello che invece fece il suo amato antagonista.
Alec  aprì le braccia e creò una breccia nell’acqua, che al suo volere si divise. Attorno a lui e Amalia si era creato una sorta di squarcio dell’acqua, una bolla d’aria che impediva alle fauci del mare di divorarli.
Amalia recuperò stabilita e fissò intensamente Alec. Davvero stava per combattere contro di lui, cancellando la promessa di amore eterno che si erano incisi sulla carne?
- Amalia, dobbiamo affrontarci. Non possiamo opporci.- fu Alec a parlare, la sua voce raggiunse i timpani di Amalia come tentacoli di una piovra.
- Lo so. – disse lei, il potere che le dardeggiava sulla punta delle dita.
Prima ancora che potesse rendersene conto, Alec si era gettato verso di lei. Inorridita dalla velocità con cui si era mosso, Amalia si gettò a sua volta verso di lui. 
Quando i loro corpi furono vicini, Alec fece emergere dalle sue mani un lampo di tenebre, che raggiunse rapidamente e selvaggiamente Amalia.
La ragazza lo soppresse con un dardo di luce, che fu seguito da altri, che, come uno sciame di lucciole, si gettarono su Alec, circondandolo.
Il ragazzo fece un lungo sospiro, imprigionando nei polmoni più aria possibile. Poi, con voce roca e distrutta, cacciò un grido. Un grido che veniva dal suo cuore, e che si diramò tutto attorno a loro come un tornado oscuro, spazzando via i dardi di Amelia. Tutti tranne uno, che si infilzò nella carne di Alec, mettendolo in ginocchio.
E allora un altro urlo uscì dalle sue labbra, raggiungendo Amalia e trapassandole il petto come una stiletta di gelido acciaio.
Amalia, con il cuore in gola per il dolore che aveva provocato ad Alec, avanzò rapida verso di lui, una spada luminescente che si formava nella sua mano.
- Non ti permetterò di uccidermi, Amalia. -  disse Alec interrompendo il grido e impartendo all’acqua che li circondava un fatale ordine.
Colpire il cuore di Amalia, come lei aveva fatto con il suo. Senza pietà, spezzandolo fra le sue grinfie.
L’acqua la travolse prima ancora che potesse rendersene conto, ma quando successe, la spada di luce che reggeva in mano l’aiutò a difendersi da quelle acque torbide che da sempre aveva odiato.
I bagliori lanciati dalla spada si dipanavo per il mare, infrangendo la sua superficie in miliardi di schizzi iridescenti.
Alec si lanciò verso Amalia per farla smettere, il suo grido che si levava assieme alla sua disperazione.
- Zitto! – gli intimò Amalia, devastata dalla sua voce.
Ma quando  Alec le giunse accanto, pronto a fronteggiarla in un corpo a corpo fra le fauci del mare, Amalia capì che il dolore più profondo non era quella provocato dal taglio che le segnava lo sterno, bensì da quello che le lacerava il cuore.
- Amalia, non posso farlo
Amalia annuì, devastata. – Invece devi. Uno di noi deve morire, lo sai bene.
Detto quello si gettò contro di lui, la spada protesa in avanti.
Alec inghiottì un groppo di saliva e fermò con le mani la lama della spada, che gli bruciò la carne come metallo incandescente.
Il suo gemito fu soffocato dalle sue labbra, che si chiusero per non farlo giungere ad Amalia.
La ragazza spinse vigorosamente la spada in avanti, ma la forza con cui Alec la teneva ferma era molto superiore alla sua.
Sconfitta nel profondo, lasciò l’impugnatura della spada e si gettò verso di lui. Ma appena si sfiorarono, ciò che entrambi temevano si manifestò.  
Come ghiaccio rovente, i loro corpi a contatto liberarono una carica magnetica che fece aderire l’uno all’altra, circondati da una catena indissolubile.
Alec cinse la vita di Amalia, attirandola, vittima della passione, a sé. Gli sguardi che seguirono vibrarono nei cuori come melodie sommerse dal dolore.
- Ti amo.- dissero nello stesso istante, mentre le loro labbra combaciavano in un bacio struggente e pericoloso. Il bacio che segnò la fine del mondo.
Perché?
Per il semplice motivo che luce e tenebra non possono amarsi. Sono due opposti.
Come lo erano Amalia e Alec.  

 
   
 
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