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Autore: Gakuen88    02/11/2013    1 recensioni
un amore impossibile, un dolore da sopportare giorno dopo giorno senza mai poter stare con la persona che ami. e allora che fare? rimanere a crogiolarsi el dolore o fare il grande passo? un salto nel buio?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: U-Know Yunho
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Jaejoong
 
 
Due anni sono passati da quando ti ho visto la prima volta…

Eri così bello e sicuro di te che fin da subito ti ho ammirato, ti vedevo come un esempio da seguire. Io che invece ho sempre avuto paura di essere giudicato, sempre attento a ciò che pensano gli altri e mai a quello che invece voglio io, vedevo in te un punto di riferimento.

Quante volte mi hai parlato dei tuoi problemi?
Quante volte mi hai invitato a bere dicendo che parlare con me ti liberava di tutte le ansie?
Quante volte mi hai invitato a uscire con voi, anche se non c’entravo nulla?
Quante volte mi hai riaccompagnato a casa salutandomi con un sorriso?

Ogni volta che venivi a casa nostra, avevi una parola buona per me e spesso ti fermavi a parlare per ore. La tua gentilezza mi ha sempre colpito e se all’inizio ti vedevo come un amico, con il tempo le cose sono cambiate.

Non avrei voluto. Te lo giuro, non avrei voluto innamorarmi di te ma alla fine l’ho fatto e questo sentimento mi dilania il cuore. Il solo pensiero di non poterti avere mi fa male, eppure so che è sbagliato. So che non ho il diritto di mettermi tra voi due. Sarei egoista e cattivo nei confronti di entrambi nonostante ciò, però, più andiamo avanti e più questo sentimento cresce schiacciando la mia volontà di tenere tutto nascosto.

Sono passati due anni da quando la mia noona ti portò a casa per conoscere la famiglia.

Sì, sono un bastardo.

Mi sono innamorato follemente del ragazzo di mia sorella e non posso nemmeno dirlo a nessuno perché temo che una volta rivelato questo segreto gravoso, non avrò più la forza di tirarmi indietro.
Amo molto la mia famiglia e mia sorella e mai avrei pensato di darle un dispiacere simile ma tu mi hai rapito il cuore senza possibilità di ribellarmi. Giorno dopo giorno mi sei entrato dentro con la tua voce, i tuoi sorrisi, le tue attenzioni, nonostante fossi un ragazzino in confronto a te. Solo un paio d’anni ci dividono ma tu sei maturo e responsabile mentre io sono solo capace di fare stupidaggini, di creare problemi alle persone cui voglio più bene.

Devo farla finita! Devo porre fine a questa storia prima che mi distrugga lentamente. Devo andare via, devo scappare da quest’amore impossibile, da questo dolore che non farà che aumentare ogni volta che verrai a casa, ogni volta che mi chiamerai con quella voce calda e avvolgente.

Nel silenzio della mia stanza mi sfogo, ancora e ancora, lasciando andare fiumi di lacrime che inzuppano la federa del cuscino. Ormai sono mesi che ogni volta che rimango solo, mi sembra di morire dal dolore. In casa ci sono solo io e questo mi permette di singhiozzare sonoramente senza che nessun mi senta.

Rimango steso sul letto per ore fino a che i miei occhi non hanno più lacrime da versare.
Finché i miei occhi, gonfi di pianto, non diventano rossi iniziando a farmi male.
Finché non mi ritrovo il naso irritato per aver usato milioni di fazzoletti.
Finché il mio cuore non si è sfogato per tutti i pezzetti in cui ogni volta si spacca.



- JAE SCENDI! VIENI A SALUTARE!

La voce di noona arriva forte dal piano di sotto.

JJ- CIAOOOOO, SCUSATE MA DEVO STUDIARE!

Non ho la forza di scendere le scale,
Di incontrarti,
Di vederti sorridere.
Non ho la forza di salutarti allegramente come se tutto fosse perfetto.
Come se in realtà vederti non mi procurasse ogni volta mille fitte.
Come se per me fossi solo il ragazzo di mia sorella.

Rimango alla mia scrivania davanti ad un libro di bioetica senza però realmente riuscire a leggerlo. Quante volte avrò riletto la stessa riga, senza peraltro riuscire ad afferrarne il senso? Sono un disastro ma è l’unica cosa che posso fare…

Evitarti.

Sono settimane che ti evito, te ne sei accorto? Per una scusa o per l’altra faccio in modo di non trovarmi mai dove siete voi due. Quando so che devi venire a prendere noona, io esco aspettando all’angolo e solo dopo avervi visto allontanare, rientro. Quando resti a cena, scappo a casa di amici finendo per farmi ospitare per la notte. Tutto pur di evitare quel sorriso, quegli occhi dolci che aggiungerebbero solo altro dolore al mio cuore già ferito.

Perché proprio noona?
Perché tu?
Perché io?
Perché noi in questa scomoda relazione?

Sicuramente fino ad ora ho fatto un buon lavoro, nessuno sembra essersi reso conto che c’è qualcosa che non va, nemmeno tu hai mai sospettato nulla. Già… perché dovresti? Tu sei un uomo e anch’io, tu sei felicemente fidanzato mentre io sono solo il fratellino della tua donna. Con che pretese potrei venire da te e rivelarti il mio cuore? Sarei un verme. So quanto mia sorella ti ami, in questi due anni l’ho vista molto felice e questo è un altro dei motivi per il quale preferisco soffrire in silenzio.

Qualcuno bussa alla porta, che sia mamma?

JJ- avanti

Noona…

- ehi JJ che ti succede? Sei strano oggi…

Solo oggi? Oh noona, se solo sapessi ciò che bramo, mi ripudieresti come fratello?
Faccio finta di nulla e le sorrido, spero solo che non si accorta di quanto sia finto quel sorriso.

JJ- ma no che dici? È che questa cavolo di bioetica non mi entra in testa.

In parte è vero ma certo non per via della difficoltà della materia, se solo mi ci impegnassi davvero, avrei finito da tempo. Qui il vero problema è un altro… un enorme problema di nome Yunho!

- ti serve una mano?

JJ- non ti preoccupare, prima o poi ne verrò a capo. Ma tu non dovevi uscire con Yu?

Mia sorella mi guarda dolcemente accarezzandomi il viso.

- no, oggi volevo stare con il mio fratellino… ti va di fare un giro con me? Ce ne andiamo a prendere un gelato? Studi dopo. Se non ci riesci adesso, forse prendere un po’
d’aria ti aiuterà.

Non me la da a bere, che sospetti qualcosa? Eppure sono stato attento a non far trapelare nulla! Alla fine cedo e scendiamo di sotto. Di te nessuna traccia e così mi rilasso. Camminiamo fianco a fianco e a un tratto mi prende la mano come quando ero bambino. La guardo e sorride però non parla. Facciamo un bel pezzo di strada in silenzio, tenendoci la mano e beandoci del sole primaverile.

- è successo qualcosa?

JJ- uhm?

- sei strano ultimamente…

Cosa posso dirgli? Problemi con l’università? Forse con qualche professore?

JJ- te l’ho detto, non è nulla. Strano in che senso?

- ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? Ultimamente mi sembra sempre che tu mi eviti.

Ecco ci siamo. Peccato che noona non abbia capito il soggetto della mia manovra di elusione.
Non sei tu noona… io cerco con tutto me stesso di evitare il tuo stupendo ragazzo!
Ancora una volta mi stampo in faccia quel sorriso finto e le rispondo come meglio riesco a fare.

JJ- noona tu mi hai sempre dato fastidio da ventitré anni a questa parte… perché dovrei evitarti proprio ora?

Ricevo una gomitata al fianco ma poi la mia sorellona si china a darmi un bacio sulla fronte.

- quindi è solo una mia impressione?

JJ- certamente, e poi lo sai no? Quest’anno l’università mi sta impegnando un sacco quindi per favore smettila di farti queste seghe mentali ok?

Noona sorride dandomi un buffetto e poi lascia perdere.

- ok… come lo vuoi il gelato?



Sono partiti tutti. La mia famiglia, come ogni anno, ha deciso di partire per le prime tre settimane di giugno e come è successo l’anno scorso, noona e Yunho andranno con loro. Quest’anno invece io ho accampato la solita scusa degli esami per poter rimanere da solo, libero dal mio tormento personale. Chissà, così potrei addirittura riuscire a dare sul serio qualche esame.

Stamattina li ho aiutati ha caricare i bagagli e purtroppo l’ho visto…

Yunho arrivò poco dopo che avevamo iniziato a caricare la roba nelle due macchine. Ero intento a portare un enorme borsone quando questo mi fu tolto dalle mani. Ringraziai ma il “grazie” mi morì in gola quando mi accorsi di chi fosse l’autore della cortesia. Come al solito mi sorrise dandomi poi una pacca sulla spalla. Ormai ero lì e non potevo defilarmi altrimenti sì che avrebbero sospettato qualcosa, così, feci finta di nulla continuando a portare bagagli, borse termiche e altro. Quando tutto fu pronto, salutai la mia famiglia abbracciandoli uno a uno. Quando arrivò il turno di noona, mi baciò la fronte dicendomi che era davvero un peccato che non andassi con loro.
Meglio così, pensai, almeno avrei evitato di rovinare la vacanza a tutti.

Quando fu il turno di Yunho, però, evitai abbracci e sguardi troppo lunghi e gli porsi semplicemente la mano che strinse confuso. Ok ,quella me la potevo risparmiare ma non so se avrei retto a un suo abbraccio, già una semplice stretta di mano mi provocò il batticuore, come minimo con un abbraccio sarei andato in iperventilazione!
Ora che sono partiti, ho la casa tutta per me e ho intenzione di chiamare i miei amici per farla riempire di un po’ di sano casino scacciapensieri.

Il telefono squilla… Changmin!

JJ- ehi bello che fai? Proprio te volevo chiamare. Dove sei? Ti va di venire da me? Casa libera, alcol e playstation!

“mi spiace JJ ma mio padre è partito per la Cina e tornerà solo tra un paio di settimane e mi ha lasciato la mostra”

La “mostra” altro non è che la sorellina piccola di Changmin, ha quattro anni e lui se ne occupa sempre quando il padre parte per i frequenti viaggi di lavoro. La matrigna,
madre della mostra, ha divorziato dal padre dopo aver dato alla luce la bambina. Changmin, anche se non sembra, è molto affezionato alla sorellina e ormai so bene che è inutile insistere anche perché quella bimba anche se dolce è una piccola peste e rischia di distruggermi casa.

JJ- ah ok, beh allora ci sentiamo presto così organizziamo qualcosa tutti insieme ok?

“certo! Non appena papà torna, la mollo con lui e vengo a divertirmi… prepara la birra! Hahah”

Saluto Changmin e scorro la rubrica cercando gli altri due miei amici preferiti.

“sì?”

Mi risponde con voce addormentata.

JJ- pronto Jun? ma ancora dormi?

“mmm no… cioè sì ma poi mi hai svegliato e ora non dormo più”

JJ- perfetto, allora alza il culo e vieni da me, ho casa libera e mi servi tu per fare un po’ di confusione.

“e che sono un pagliaccio?”

JJ- più o meno… e dai Jun, Min non piò che ha la mostra al seguito. Non deludermi anche tu!

Silenzio dall’altra parte dell’apparecchio, che si sia riaddormentato?

JJ- ohi ma ci sei?

Jun- uhm? Sì sì. Senti veramente ecco…

No! Non ci credo!

JJ- non dirmi che non puoi nemmeno tu

“esatto. Ecco vedi… Hee Hyu vuole che la porti a Fukuoka perché la nonna sta male e vuole andare a trovarla, abbiamo l’aereo oggi alle cinque.”

JJ- uffaaaaaa quando serve a me mi date sempre buca! Basta, chiamo Yoo. Lui sicuramente non mi deluderà!


Attacco la conversazione con Jun dopo avergli augurato buon viaggio e chiamo subito l’ultima mia speranza. Se rifiuta giuro che mi metto a piangere!

JJ- pronto Yoo?

“ciao JJ come va?”

JJ- tutto bene… che fai?

Meglio sondare il terreno prima. Almeno non farò la figura dello sfigato se dovesse dirmi che ha da fare.

“lasciamo perdere, il professore di diritto penale mi ha dato da scrivere venti pagine di arringa per la simulazione che faremo lunedì. Sono impicciatissimo e solo un miracolo
potrebbe salvarmi. Non è che vorresti darmi una mano?”

Decisamente sta peggio lui… ma chi gliel’ha fatto fare di iscriversi a giurisprudenza?

JJ- ehm no grazie. Ti lascio al tuo divertimento, già sono abbastanza in alto mare con bioetica, mi ci mancano solo un paio d’accuse e roba simile. Vabbè allora ci sentiamo
quando riemergerai dall’inferno ok?

“contaci, dopo avrò un sacco di tempo”

Sconfortato dall’ennesimo rifiuto, attacco il telefono buttandomi sul divano. Che palle! Credo che ora l’unica soluzione sia darmi alla bioetica.



La noia mi divora…
Le giornate passano lentissime
La voglia di fare è pari allo zero
La fame è ridotta al minimo, ormai mangio solo quando ho fame… cioè non più di due volte al giorno.
Il caldo comincia a farsi sentire e tutto inizia a darmi fastidio, dalla vicina che taglia l’erba all’allarme di una macchina che suona in lontananza, al latrato di un cane che rompe da stamattina.

E io dovrei rimanere così per altre due settimane? Piuttosto mi sparo!

La calura insopportabile mi spinge a spogliarmi pezzo per pezzo rimanendo con dei boxer blu e rossi. Non me ne frega niente se dalle finestre possono vedermi, ho lavorato tanto per ottenere il fisico che mi ritrovo e poi non ho proprio voglia di sudare come una fontana. Sto a casa mia e che cavolo! Potrò pur girare nudo se voglio no?
Il libro di bioetica giace per terra mezzo aperto ma non ho nessuna intenzione di raccoglierlo o prestargli il benché minimo interesse… ormai ho rinunciato.

Accendo il condizionatore al massimo e mi stendo sul letto chiudendo gli occhi. Ormai faccio solo quello. Dormo.
Dormo sempre. Per passare il tempo, per non pensare, per non dover fare altro se non crogiolarmi nella mia noia.
Non appena le mie palpebre si chiudono, però, quel viso torna a farmi compagnia. Il tuo viso…
Un volto che riconoscerei tra milioni, un sorriso che mi manca da morire.

Cosa starai facendo ora? Sei a spasso con mia sorella?
Al mare?
Vi starete divertendo?

Al pensiero di voi due insieme, mi si stringe il cuore. Quante volte ti ho visto stringere dolcemente la mano di noona? Non puoi nemmeno immaginare l’invidia che provavo ogni volta che vi vedevo baciarvi di nascosto, quelle carezze e abbracci che avrei desiderato fossero per me.
Eccole le mie amiche lacrime, sono venute nuovamente a farmi visita e ora scendono lungo le guance dove lasciano una scia che subito si fredda nel vento del condizionatore che funziona a palla.

Piango sommessamente senza avere nemmeno la forza di mettermi a strillare come al solito. Lascio semplicemente che quell’acqua salata vada per i fatti suoi mentre fisso il soffitto sdraiato a quattro di bastoni sul letto a godermi quel freschetto.

Il telefono squilla… dovrei rispondere? Sono giorni che non lo faccio, mamma e papà saranno preoccupati… forze dovrei rispondere. Allungo la mano portando l’apparecchio davanti agli occhi. Non appena leggo il nome sul display, però, un’altra ondata di lacrime mi rituffa nella mia disperazione… Yunho.
Non voglio rispondere, perché mi chiama? Ho evitato anche questo tipo di contatto, al massimo mi concedevo un messaggio ma ora proprio non posso rispondere. Non posso lasciargli capire in che schifo di situazione mi trovo, butto lontano il telefono continuando a sentire gli squilli che uno dopo l’altro si susseguono fino a far partire la segreteria. Tutto tace per pochi secondi poi riprende… ancora e ancora finché la porta della camera si spalanca ed entra lui… cioè te!

Merda!

Fisso il ragazzo che amo, fisso te che mi hai reso un essere inutile. La mia bocca è spalancata per la sorpresa, le guance ancora rigate e gli occhi umidi. I tuoi fissano il cellulare a terra e poi si spostano su di me incenerendomi con lo sguardo una volta assicuratoti che sono vivo.

Yu- MA SI PUò SAPERE PERCHé DIAVOLO NON RISPONDI A QUESTO CAZZO DI TELEFONO? MA SEI IMPAZZITO? SAI QUANTO ERANO IN PENSIERO I TUOI? LO SAI CHE TUA SORELLA STAVA PER AVERE UN ESAURIMENTO? SAI COME MI SONO PREOCCUPATO QUANDO HO SENTITO IL CELLULARE CHE SQUILLAVA DA CASA E TU NON RISPONDEVI? SEI UN IDIOTA JAE!

Sembri arrabbiato sul serio e sono così sconvolto nel vederti così che dalla mia bocca non esce nessun suono, ti guardo con il cuore che galoppa forte nel petto perché nonostante tutto sei qui… sei davanti a me in questo momento.
Fai un bel respiro e ti calmi di fronte al mio silenzio. Ti avvicini fino a sederti accanto a me sul letto.

Yu- stai bene?

No, non sto bene. Non sto bene affatto.

In questo momento non vorrei altro che essere stretto da te,
vorrei che mia sorella non fosse nei tuoi pensieri,
vorrei che guardassi solo me nel modo in cui io guardo te,
vorrei averti per me ma so che non potrà mai succedere e questo mi fa impazzire.

Accidenti a queste lacrime, sono proprio una femminuccia! Riprendo a piangere e mi guardi preoccupato accarezzandomi la spalla. Sono in mutande! Solo ora me ne rendo conto e arrossisco violentemente fiondandomi a recuperare i pantaloncini lasciati prima sul comodino. Li infilo al volo per poi tornare a sedermi sul letto. Raccolgo le gambe nascondendo la faccia contro le ginocchia ed è un secondo… sento le tue braccia forti stringermi a te e tutto ciò per cui ho lavorato duramente, va a puttane.

Scoppio in un pianto disperato, isterico e sicuramente sto facendo una figuraccia ma non m’interessa. Ora voglio solo morire tra le tue braccia.

Yu- Jae! JAE! Che hai? Perché piangi? S-scusa n-non volevo essere cattivo, io…

Sono un egoista. Dovrei smetterla di rendermi ridicolo e cacciarti via e, invece, segretamente sono contento di tutto questo. Continuo a sfogarmi finché non ho più lacrime. Tiro su con il naso e mi passi un fazzoletto.

Yu- stai meglio?

Se ti dicessi di no cambierebbe qualcosa?

JJ- che ci fai qui…

Yu- sono tornato per lavoro e tua sorella e i tuoi mi hanno chiesto di venire a controllare visto che non rispondevi al telefono.

JJ- scusa…

Yu- non dovresti scusarti con me lo sai?

Scuoto la testa e sto zitto mentre lui compone un numero.

Yu- pronto? Sì, tranquilla sta benissimo, sì… sì. No, non è il caso che tornate indietro. Divertitevi e non preoccupatevi, mi occuperò io di lui.

Lo farai davvero? Ti prenderai cura di me? Sul serio? In tutto questo continua a tenermi un braccio sulle spalle mentre poso dolcemente la testa sul suo petto.
Quando attacca la chiamata mi sento meglio, non voglio sprecare nemmeno un secondo. Se ho solo questo tempo per averlo tutto per me, devo approfittarne fino in fondo.

Yu- ora mi dici che ti prende?

JJ- niente…

Yu- non me la bevo Jeje

Jeje… solo tu mi chiami così. Quel nomignolo mi fa sempre uno strano effetto, come se delle formiche mi camminassero per la schiena.

JJ- che vuoi che ti dica?

Yu- potresti iniziare con la verità! Tua sorella pensa che la eviti ultimamente ma non credo sia così vero? C’è dell’altro sotto. Forza parla Jae altrimenti non posso aiutarti.

Aiutarmi? Ma se sei tu la causa del mio dolore? Se proprio vuoi aiutarmi baciami. Baciami ora, adesso, con passione, come se fossi la persona più importante del tuo cuore!

No… non posso chiederti una cosa del genere, non posso fare una cosa così tremenda a mia sorella.

JJ- non capiresti…

Yu- cosa Jae? Cosa non capirei? Ovvio che non posso capire se non parli. Accidenti sei proprio un bambino quando fai così!

Ma che ne sai? Che ne sai di quello che ho passato per tanti, troppi mesi? Che ne sai di quel dolore opprimente che mi attanaglia ogni volta che ti vedo con mia sorella?
Ti fisso cattivo, sentendomi in trappola e così faccio ciò che fanno le prede in questa situazione… attacco!
Ti spingo via riversando la mia frustrazione, la mia rabbia, la mia impotenza.

JJ- ESATTO! SONO UN BAMBINO! SONO SOLO UNO STUPIDO IMBECILLE CHE NON SA FAR ALTRO CHE COMPORTARSI DA PAZZO. HAI RAGIONE YU, MI COMPORTO STRANAMENTE E LO SAI perché? Perché ODIO TUTTO QUESTO. ODIO TE, ODIO NOONA, ODIO QUESTA MALEDETTA CASA E SOPRATTUTTO ODIO ME STESSO QUINDI VATTENE YU. PREFERIREI MORIRE CHE ANDARE AVANTI COSì! VA VIA SE NON VUOI VEDERMI IMPAZZIRE SUL SERIO!

Non ti muovi, rimani a fissare a bocca aperta i miei deliri e siccome non sembri intenzionato ad andartene, esco a passo di marcia dalla stanza con te che subito mi segui. Una volta arrivato al piano di sotto, mi afferri il braccio strattonandomi all’indietro e prima di cadere mi sorreggi con le tue grandi mani.

JJ- E LASCIAMI!

Perdi la pazienza anche tu e mi rispondi a tono… una risposta che mi uccide.

Yu- hai ragione, farei meglio ad andarmene. D’ora in poi farò come se tu fossi morto. Smetterò di preoccuparmi per un ragazzino come te e non mi vedrai mai più. Addio
Jaejoong.

Ti volti con l’intento di abbandonarmi veramente e io mi sento morire sul serio. Mi lascio cadere in ginocchio e afferro la stoffa leggera dei tuoi pantaloni, all’altezza del polpaccio. Cerco di impedirti di lasciarmi, se solo tu te ne andassi, credo che morirei davvero.
Ti prego…non andare. Do il meglio di me apparendo patetico e completamente squilibrato.

JJ- NO YU! NO! NON ANDARE, TI PREGO NON FARMI QUESTO… IO HO BISOGNO DI TE! L-LO SO, SONO UN EGOISTA BASTARDO MA ORMAI LE COSE STANNO COSì. ANDRò ALL’INFERNO MA TI PREGO YU. TI PREGO RIMANI CON ME!

Che spettacolo disgustoso, se fossi in te mi prenderei a calci inforcando la porta e sparendo per sempre e invece tu che fai? T’inginocchi al mio fianco abbracciandomi stretto un'altra volta, arginando i miei deliri finché non mi calmo un po’.

Yu- calmo Jae, di che parli… non capisco. Perché dovresti andare all’inferno? Tu non sei egoista né tantomeno un bastardo.

Nascondo il volto sul tuo petto e mi arrendo.

JJ- e invece sì, io… io mi sono innamorato di te Yu e so di essere un cattivo fratello ma non posso farci nulla. Ho provato a far finta che non fosse vero, a reprimere questi sentimenti ma non ce la faccio più. Yu…io… ti amo.

Niente, nessuna risposta, nessun urlo. Semplicemente niente di niente!

JJ- sc-scusa, ho esagerato…

Asciugandomi le lacrime mi allontano rimanendo però seduto sul pavimento.

JJ- v-vai Yu e per favore… dimentica tutto. Non dirlo a noona, ti prego.

Non ti guardo avendo paura della tua reazione disgustata. Mi guardo le mani sperando che tu vada via per poter finalmente lasciar libero sfogo al mio dolore. Ora soffrirò per il
rifiuto ma poi potrò mettermi il cuore in pace.

Ancora una volta non sembri aver nessuna intenzione di alzarti e così lo faccio io. Salgo lentamente le scale tornando in camera mia, sai come uscire e so che hai le chiavi visto che prima sei entrato senza problemi. Mi butto sul letto a pancia in giù e affondo il viso nel cuscino. Una porta che sbatte e il mio cuore si spezza ancora e ancora.

Piango di delusione, di sofferenza e di sensi di colpa ma poi mi sento alzare di peso e le tue labbra sono sulle mie.

Dolci
Leggere
Morbide
Dischiuse ma senza pretese
È un bacio tenero, un semplice sfioramento di labbra e nulla più.

Quando ti sposti da me ti fisso sconcertato e con il cuore che mi rimbomba nelle orecchie. Non so che dire e nemmeno tu. Mi sorridi dolcemente, un po’ imbarazzato anche tu da ciò che è appena successo. Poi la tua mano cerca la mia intrecciando le dita e facendomi sentire per la prima volta un calore nuovo, diverso… che profuma d’amore.


 
****
Yunho

 
JJ- NO YU! NO NON ANDARE, TI PREGO NON FARMI QUESTO… IO HO BISOGNO DI TE! L-LO SO, SONO UN EGOISTA BASTARDO MA ORMAI LE COSE STANNO COSì. ANDRò ALL’INFERNO MA TI PREGO YU. TI PREGO RIMANI CON ME!

Perché fa così? Lo so che c’è qualcosa che non vuole dirmi eppure evidentemente non si fida abbastanza di me per raccontarmi tutto.
Jae sembra così disperato che non posso fare a meno di attirarlo a me sperando che si calmi un po’. lo lascio piangere perché nello stato in cui è ora, non mi darebbe comunque retta. Conosco Jaejoong da quando sto con Serin e l’ho sempre trovato un ragazzo allegro e solare. Con il tempo mi sono affezionato parecchio e il nostro rapporto è diventato più stretto. Mi trovo bene con Serin, mi piace, anche se credo che il nostro amore stia subendo troppi scossoni. Parlare con Jaejoong mi era molto d’aiuto ma, da più o meno sei mesi, non riesco più a parlargli a quattr’occhi. Mi mancano le nostre serate, le bevute e le confidenze. Quella quotidianità fatta dei suoi splendidi sorrisi e delle sue batture sagaci. Il rossore sulle guance quando esageravo, eppure è cambiato. Serin me l’ha ripetuto spesso e anch’io mi sono accorto che qualcosa non andava ma non ho mai indagato, mi sento un cattivo hyung.

Ora che il suo corpo non è più scosso da forti singhiozzi, provo a farmi dire il problema.

Yu- calmo Jae, di che parli… non capisco. Perché dovresti andare all’inferno? Tu non sei egoista né tantomeno un bastardo.

Mi stringe forte e sento il suo cuore che sembra un treno in corsa. Sta bene?

JJ- e invece sì, io… io mi sono innamorato di te Yu e so di essere un cattivo fratello ma non posso farci nulla. Ho provato a far finta che non fosse vero, a reprimere questi
sentimenti ma non ce la faccio più. Yu…io… ti amo.

Cosa? Jae… innamorato di me. La notizia mi sconvolge non poco. In un attimo ripenso a questi due anni. Sì ci sono stati alcuni comportamenti da parte mia che potevano
essere fraintesi, negli ultimi tempi prima che si chiudesse a riccio mi era sembrato che arrossisse più spesso del solito e senza apparente motivo, ma da qui a innamorarsi di me?

JJ- sc-scusa, ho esagerato…

Con le mani sul mio petto si allontana stropicciandosi gli occhi e provando ad arginare quel fiume.

JJ- v-vai Yu e per favore… dimentica tutto. Non dirlo a noona, ti prego.

La sua voce è un colpo al cuore, perché mi fa così male vederlo in questo stato? Si capisce che soffre, che sta male e che nonostante tutto vuole sembrare forte. Vorrei consolarlo, dirgli che va tutto bene, che non c’è nulla di male eppure non lo faccio. Rimango immobile a guardarlo torcersi le mani.

Alla fine si alza e osservo la sua schiena mentre sale le scale e sparisce oltre la porta della sua stanza.

Ora mi sento strano, il suo dolore stuzzica il mio e mi sento uno straccio. Mi rimetto in piedi e mi avvio verso la porta, confuso. Abbasso la maniglia e apro. Rimango sulla soglia, ancora la mano sulla maniglia, quando il mio corpo si gira da solo. La porta si chiude sbattendo e mi ritrovo a correre come un folle su per le scale, mi precipito nella stanza di Jae trovandolo riverso sul letto che piange con la testa affondata nel cuscino per attutire i singhiozzi.

Non so perché lo sto facendo, ma voglio farlo.
Non penso a nulla,
Non a Serin,
Non a me,
Non alle conseguenze,
Semplicemente penso solo a lui… Jae riempie tutti i miei pensieri ora.

Mi avvicino afferrandogli le spalle e, girandolo, m’impossesso di quei dolci boccioli. Non faccio altro, poso le mie labbra sulle tue stando attento a non chiedere altro. Le sue labbra tremano leggermente ma non si sottraggono al mio bacio che dura diversi secondi.

Secondi nei quali ho modo di percepire molte cose.
Jae che chiude gli occhi mentre un’altra piccola lacrima scivola di lato
Il suo profumo che mi solletica le narici. Sa di fiori e bucato appena fatto
Il cuore di Jae che batte veloce come prima, sotto le mie dita che ancora lo tengono per le spalle nude, e che ora è seguito dal mio che sembra impazzito.
La pelle, come seta, sotto le mie dita, scossa da brividi che gli fanno venire la pelle d’oca.

Cosa ho fatto?

Mi stacco da lui guardandolo un po’ confuso e un po’ preoccupato ma quegli occhi grandi e sinceri cancellano i miei dubbi e sorrido come uno scolaretto alla prima cotta. Jae mi guarda stupito come se ancora non avesse realizzato e così, per rimarcare il concetto, allungo una mano a cercare la sua. La trovo e la lego alla mia in modo che non possa più scappare… in modo che ora non soffra da solo.

Non so per quanto siamo rimasti sdraiati mano nella mano, in silenzio a fissare il soffitto, però so che non mi sono mai sentito meglio.
Sto sbagliando e lo so, sto facendo un torto enorme a Serin ma in questo momento mi sento così euforico, così vivo che anche la mia ragazza passa in secondo piano. Cosa faremo adesso? Come affronteremo la situazione? Di certo dovrò essere sincero con Serin. Dovrò farle capire che l’amore che provavo per lei, forse non era vero amore, forse era solo abitudine per una compagna che conosco dalle superiori, che ha fatto l’università con me e che poi è diventata una dolce abitudine. Non dico che non l’abbia mai amata. Inizialmente era un sentimento forte, sincero, ma con il tempo è diventato un rapporto statico, non c’era quel fremito di quando una coppia è davvero innamorata. Da mesi non facciamo l’amore in modo appassionato, anzi le occasioni per un po’ di intimità sono state spesso ostacolate da liti e fraintendimenti. Che questo sia il punto di svolta? Il capolinea della nostra storia?

Potrei lasciare Serin per Jaejoong? Così facendo metterei questo dolcissimo ragazzo in una situazione terribile. Prima ha detto che avrebbe meritato l’inferno, che era egoista eppure per tutto questo tempo ha cercato di fare la cosa giusta…. Io ne avrei il coraggio? Sapendo di provare qualcosa per lui, riuscirei a farmi da parte per non rovinare la sua situazione familiare? Non lo so… non lo so davvero.

JJ- a che pensi? T-ti sei pentito?

La sua mano stretta nella mia cerca di allentare la presa ma glielo impedisco. Il suo tono è preoccupato e lo capisco. Mi giro verso di lui poggiando la testa sul palmo e
posando il gomito sul cuscino. Lo guardo negli occhi e faccio di no con la testa.

Yu- no… e tu?

JJ- no… nemmeno un po’.

Mi abbraccia stretto nascondendo la faccia sul mio collo.

Yu- sono contento Jeje.

JJ- anch’io Yu ma… cosa faremo ora? Io n-non voglio far del male a noona.

Yu- lo so piccolo, un passo alla volta ok?

JJ- se dovesse arrabbiarsi che faresti? Mi lasceresti solo?

Cosa vuole che dica? Se dicessi che lo lascerei andare sarebbe come dire che ciò che è successo oggi non è così importante, se invece dicessi che non lo lascerei comunque, vorrebbe dire essere insensibile verso di lui e la sua famiglia. Se però dovessi rispondere sinceramente solo in base a cosa voglio io, che direi?

Yu- Jeje… se ti chiedessi di rimanere al mio fianco ed essere completamente un bastardo, mi seguiresti?

Non ci pensa su nemmeno un secondo

JJ- certo! Se noona non dovesse accettare la cosa ti seguirei in capo al mondo. Non potrei rimanere qui e vederla soffrire quindi se proprio devo scegliere, me ne andrei lontano in modo da non aggiungerle altro dolore.



I giorni passano e il tempo che abbiamo a disposizione prima della tempesta, si riduce. Trascorriamo le giornate in giro, andiamo al cinema, allo zoo, e in tutti quei posti che non ho mai visitato con Serin per via dei nostri impegni. Ogni momento libero dal lavoro, lo trascorro con Jae che si apre a me come un fiore facendomi conoscere ogni sfaccettatura del suo vero essere. L’eccitazione riempie l’aria ma fino ad ora baci, carezze e abbracci sono il massimo che ci siamo concessi. Non mi sembra giusto agire in questo modo alle spalle di Serin quindi abbiamo deciso che solo dopo averle parlato, avremmo fatto quel passo importante. Già così ci sentiamo entrambi in colpa, eppure la voglia l’uno dell’altro è troppo forte per potersi fermare.

È strano come in questi giorni abbia imparato a conoscere me stesso grazie a Jeje.

Se inizialmente pensavo che ciò che provavo per lui fosse una cosa recente, ora mi rendo conto di aver sempre avuto un debole per lui.
Quando lo invitavo a bere con me,
Quando mi lamentavo con lui,
Quando non vedevo l’ora di arrivare a casa di Serin per vedere la sua faccia illuminarsi in un sorriso.

Alla luce di tutto questo capisco il perché dei frequenti litigi con la mia ragazza, la crisi è iniziata proprio quando Jae iniziò ad evitarci. Era la sua presenza a farci stare insieme e senza di lui le cose tra noi non andavano più bene.

JJ- Yu andiamo in spiaggia domani?

Sorrido a quell’espressione così emozionata. Quando fa così sembra proprio un bambino, è tornato quello di sempre che si emoziona per le piccole cose, per i gesti più
insignificanti. Mi guarda con quegli occhi innamorati anche solo se gli scosto una ciocca di capelli dal viso. Mi ama ma io? Io lo amo?

Yu- certo che ci andiamo, ti porterò ovunque vorrai.

Sì… lo amo davvero.



****
Jaejoong

 
Il mio cuore batte all’impazzata, è arrivato il momento della verità e mi sento un verme. I miei sono seduti sul divano, mia sorella è in cucina a farsi un frullato e io sono in camera mia a torcermi le mani dall’ansia. Yu dovrebbe arrivare a momenti, farà le sue scuse ai miei genitori e dirà di noi a noona. Mi sono proposto di farlo io ma lui si è rifiutato dicendo che era compito suo e che sarebbe stato troppo doloroso per me.

Respiro lentamente cercando di calmarmi e ci sono quasi riuscito quando il citofono suona mandando all’aria i miei propositi. Apro la porta fiondandomi sulle scale ma senza scendere in salone… lo so sono un vigliacco!

Yu- buonasera

- oh ciao caro, entra pure, Serin è in cucina.

Yu- prima vorrei scusarmi con voi. Mi dispiace infinitamente per tutto ma non posso lasciare le cose così…

Mio padre si alza dal divano andando verso Yu e mettendogli una mano sulla spalla lo invita a sedersi mentre anche mia sorella li raggiunge in salone. Ora sono tutti seduti, mamma e papà sul divano e Yu e noona sulle due poltrone.

- Yu che mi devi dire?

Il mio uomo si gira verso mia sorella guardandola seriamente. E lei inizia ad agitarsi, che abbia capito che c’è qualcosa che non va?

Yu- Serin io… mi dispiace ma non posso più stare con te.

Mia sorella lo guarda sorpresa sbarrando gli occhi al tono sincero e triste di Yunho.

- c-che cosa? Perché?

I miei genitori non hanno parole per ciò che sta succedendo, loro che pensavano che prima o poi quei due si sarebbe sposati, quella coppia che in loro presenza non aveva mai avuto un diverbio o il minimo screzio. Ora per colpa mia… solo per colpa mia, soffriranno un sacco di persone. Sono un mostro.

Yu- io… mi sono reso conto che non possiamo andare avanti così. Lo sai anche tu che ultimamente le cose non vanno bene vero?

-s-sì ma che centra? Tutte le coppie hanno i loro momenti no

Yu- hai ragione Serin e non smetterò mai di scusarmi per questo ma io… ho capito di aver iniziato a dare il mio cuore a qualcun altro.

Mio padre cambia colore diventando livido di rabbia, si alza con fare minaccioso.

- ti sei trovato un’altra, è così vero? Non pensi minimamente alla mia bambina?

Yu- veramente… non si tratta proprio di u-

Non resisto oltre, non posso lasciargli affrontare tutto questo da solo. La colpa è mia ed è giusto che ne accetti le conseguenze, per quanto terribili e dolorose possano essere.
Mi precipito giù per le scale fronteggiando mio padre.

JJ- papà è colpa mia! Ho sbagliato e giuro che mi dispiace, non volevo ma è successo e non posso farci niente. Noona… noona perdonami ti prego!

Mi volto verso mia sorella che prima mi guarda senza capire e poi intuisce la spaventosa verità. Fissa prima me e poi Yunho capendo finalmente cosa sta succedendo.

- no… Jae ti prego dimmi che non è vero.

- cosa? cosa non è vero?

Mamma e papà ancora non hanno afferrato la situazione e questo mi lascia il tempo di rivolgermi a mia sorella. M’inginocchio di fronte a lei, colpevole di un crimine orrendo,
sapendo di infliggerle un doppio dolore. I miei occhi si velano di lacrime e vorrei solo sprofondare nel pavimento.

Yu- Jae alzati…

Yunho prova a tirarmi in piedi ma oppongo resistenza. Non mi muoverò di qui finché noona non avrà parlato.

- Jae… tu… lui…

Finalmente i miei sembrano aver capito e ora mamma si sventola forsennatamente mentre mio padre arriva fino a me schiaffeggiandomi violentemente. Sento la testa girarsi di scatto e un dolore fortissimo mi brucia la guancia.

- papà no!

Noona ferma papà che sparisce nel suo studio mentre mamma continua a ripetere “il mio bambino… il mio piccolo bambino…”. Non speravo certo nel suo perdono ma dopo ciò che ha fatto, un po’ di speranza torna ad avvolgermi. Yunho intanto al mio fianco prova, ancora una volta, a sollevarmi e stavolta lo lascio fare.

JJ- noona…

- vattene Jae… andatevene tutti e due.

Eccolo. Un colpo più doloroso dello schiaffo di papà. Un dolore interno che mi lacera il cuore. Sapevo che avrebbe reagito così, e allora perché ora fa così male?

Yu- certo Serin, hai ragione. Scusa ancora e spero che non odierai Jae per questo. Jeje vieni… andiamo.

Rimango a fissare in lacrime la mia sorellona che invece non mi degna di uno sguardo, tiene i pugni stretti e guarda con odio il ragazzo, che oramai è diventata l’unica ancora della mia vita, che mi tira per farmi uscire.
Una volta fuori di casa, Yunho mi abbraccia stretto consolandomi come può.

Yu- amore sei sicuro? Io… se fa così male io…

So cosa vuole dire. Potrei tornare dentro e provare a sistemare tutto ma ormai è tardi. È tardi e comunque non potrei più vivere senza di lui. Ora che ho assaggiato la vera felicità, non potrei farne a meno. Stringo forte le braccia di Yu guardandolo poi dritto negli occhi.

JJ- no! Verrò con te, sempre, qualsiasi cosa ci aspetti. Ho aspettato troppo tempo e finalmente ho trovato la mia vita… sei tu tutto ciò che voglio e se il prezzo da pagare è il disprezzo e l’odio della mia famiglia, per te sono disposto a sopportarlo, tu però non lasciarmi. Non lasciarmi mai intesi?

Mi abbraccia stretto accarezzandomi la testa.

Yu- mai Jae… mi prenderò cura di te sempre, quindi ti prego non essere triste.

Le mie lacrime ora sono di tristezza e felicità. Sono finalmente libero di amare il ragazzo che mi ricambia, alla luce del sole eppure ho perso la mia famiglia.

Mi perdoneranno mai?
Sapranno capire?
Sapranno accettare?
Sapranno perdonare?

Non so cosa succederà, come finirà questa storia iniziata con un salto nel buio, so solo che in questa caduta ora non sono più da solo e non ho paura. Percorrerò la mia strada insieme a Yu, saremo l’uno il sostegno dell’altro. Se gli altri non dovessero approvare, saremmo comunque io e lui ad affrontare tutte le sfide insieme per il bene della nostra felicità, del nostro amore.
Yunho scaccia con i pollici le lacrime che inesorabili mi rigano le guance e poi, tenendo il mio viso come un oggetto prezioso, si avvicina alle mie labbra regalandomi il bacio più bello di sempre. Mi bacia così dolcemente da farmi dimenticare tutti i problemi, tutte le ferite che ho inferto e ricevuto. Mi bacia donandomi la serenità che cerco e l’amore di cui ho bisogno.

Ora sono sicuro di una cosa… questo salto nel buio finirà con la luce… la luce emanata dal nostro amore.
 
  
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