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Autore: hugolic    02/11/2013    1 recensioni
Sedetti al mio posto e misi le cuffiette. Avevo cancellato tutte le sue canzoni dalla playlist, per rendere tutto meno doloroso. Chiusi gli occhi e lasciai che le ultime parole che mi aveva detto mi risuonassero nella testa. "Ci rivedremo, vero?" Sentii una lacrima scendere lungo la guancia "No Austin" pensai "Non ci rivedremo più"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzai di malavoglia dal divano e presi la lettera che era posata sul tavolo. Con riluttanza lessi il nome di mio fratello, Alex, che mi scriveva dalla Florida.
“Ma che vuole?” pensai.
Sbuffai e lasciai cadere di nuovo la lettera, senza nemmeno preoccuparmi di aprire la busta.
“Sarà la solita cretinata di tutte le estati, quelle stupide foto delle spiagge di Miami piene di ricconi.”
Mi lasciai ricadere sul divano, poi sentii le chiavi girare nella serratura e scattai in piedi. Era mia madre. Era al telefono, come al solito. Mi avvicinai e l’aiutai a portare dentro le buste della spesa. Probabilmente stava parlando con qualcuna delle sue amiche che non vedeva da un sacco di tempo, perché non faceva altro che chiedere “quando venite a trovarci?” o “a Natale verrete, vero?” e si esibiva in espressioni dispiaciute e teatrali ogni volta che riceveva un rifiuto, come se quella dall’altra parte della cornetta potesse vederla. Probabilmente ci teneva, sembrava dispiaciuta sul serio quando le aveva detto che non sarebbe venuta. O almeno credo. Ad un tratto le si illuminarono gli occhi.
“Ecco” pensai “a Natale avremo ospiti”
-Sono sicura che esulterà quando glielo dirò!- mi fece l’occhiolino.
Continuava ad annuire e sorridere senza motivo.
-Va bene…allora ci vediamo, mi raccomando comportati bene. Sì. Sì. Anch’io. Manchi tanto anche tu. D’accordo. Baci.-
Poi chiuse la chiamata e mi fece un sorriso a trentadue denti.
-Mamma? Tutto ok?-
Ridacchiò.
-Era Alex!-
Roteai gli occhi.
-Wow…perché non me l’hai passato…-
Cercai di sembrare dispiaciuta e, soprattutto, convincente, ma con scarsi risultati.
-Non fare la bambina, sai quant’è impegnato Alex.-
-Certo certo, come no…che voleva?-
Quel velo di rabbia sulla faccia di mia madre scomparve, e lei tornò a sorridere.
-Andrai a Miami!-
-Che cosa?!-
“Come prego? A Miami? Io?” ero sconcertata.
Lei annuì.
-Tuo fratello ti ha invitato a passare l’estate a Miami con lui.-
-Ma…-
-E io gli ho detto sì, ovviamente.-
“Tecnicamente dovrei essere io a decidere” pensai, ma nella mia famiglia non funzionava così.
-Mamma, io da Alex non ci vado.-
-Oh sì invece-
Cercai di toccare qualche punto debole.
-Sai che odio Miami…e poi- idea geniale –tu mi lasceresti davvero tre mesi con Alex?-
Ci pensò un po’ su, e io capii che stavo per convincerla.
-Pensa- incalzai –potrebbe portarmi in qualche locale dove ci si ubriaca, potrebbe farmi annegare, o peggio…- conclusi.
Lei sospirò.
-Alex è cresciuto molto in questi ultimi tempi, di certo adesso è più responsabile.- sorrise –e poi lì a Miami ha un sacco di persone che possono badare a te!-
-Già- sospirai –come quello svampito del suo migliore amico-
Si fece seria.
-Austin non è uno svampito, lo sai.-
-Secondo me sì, la fama gli avrà dato alla testa.-
-Lo conosco, non è così-
-Mamma, tu lo conoscevi, ora le cose sono cambiate.-
Sbuffò.
-Senti Amy, fra una settimana tu parti per Miami, che ti piaccia o meno-
Detto questo, prese le buste della spesa e andò in cucina.
-Non troverai mai i biglietti- ridacchiai.
Lei sorrise.
-Troppo tardi- aggiunse –li ha mandati Alex-
“Oh no…ecco cos’era quella lettera.”
Sbuffai e salii in camera mia.
-Questa me la paghi- urlai, prima di sbattere la porta.
Mi buttai a peso morto sul letto e tirai fuori dalla tasca il cellulare.
Composi il numero di Allie e la chiamai. Dopo qualche squillo rispose.
-Sì?-
-Allie sono nei casini-
-Ciao, anche a me fa piacere sentirti.-
Risi.
-Ok ok tutto quello che vuoi…-
Rise anche lei.
-Qual è il problema?-
-Vado a Miami- sospirai –da Alex-
Lanciò un urletto.
-E me lo dici così?-
-Come te lo dovrei dire?-
-L’entusiasmo è gratis, sappilo.-
-Perché mai dovrei essere entusiasta?-
-Mh…Miami…spiagge…divertirsi…non so se hai presente-
-Andiamo, sarò con Alex! Come minimo mi farà uscire col guinzaglio.-
-A Miami ci sono un sacco di ragazzi stupendi.-
-E poi c’è mio fratello che rovina tutto-
Rise ancora.
-Tuo fratello è bellissimo, non fare la scema-
-Oh…hai mica una cotta per Alex?-
-Eh? Hahaha no.-
Sembrava in imbarazzo, ma decisi di non farle troppa pressione.
-ok…-
-E comunque a Miami ci sono un sacco di surfisti, immagino pure carini, fai strage di cuori-
Scoppiai a ridere.
-Ma guarda che quella è Malibù, non Miami!-
Risa anche lei.
-Dettagli. Quando parti?-
-La settimana prossima…-
-Dai, vedrai che ti divertirai-
-lo spero, magari ti porto un souvenir-
Rise.
-un surfista sarebbe perfetto-
Ecco perché Allie era la mia migliore amica, riusciva a farmi sorridere anche quando ero di cattivo umore.
La settimana passò in fretta, e un giorno mi svegliai che era già il 6 luglio. Erano le cinque, mi alzai urlando.
-MAMMA SBRIGATI, PERDO L’AEREO!-
 
……..
Ciao a tutti people
Queste è la mia prima ff, siate clementi ahah. Una recensione? Grazie per essere arrivati fin qui, see you soon <3
 
Reb
 
  
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