'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Si svegliò di nuovo agitato….ancora
quel volto…ancora quella ragazza che lui non conosceva apparirgli in
sogno….
Ogni volta aveva la sensazione di sentirsela accanto,ma poi si
svegliava…sempre quando stava per chiederle come si chiamasse…e lei si voltava
per poi scomparire…
Erano quasi le nove e David aveva un appuntamento con il
suo migliore amico Pierre e stava rischiando di arrivare ancora in
ritardo…Pierre ovviamente sapeva tutto dei suoi sogni…e la sua opinione era
sempre la stessa
: “forse è la ragazza che dovresti incontrare per essere
felice…forse è la tua anima gemella…oppure…”
“oppure?”
“è un fantasma che
ti vuole tormentare…”
Pierre fece un gran sorriso e David si
arrese…
Dovevano cominciare le prove con la band…dovevano incontrarsi per
provare la nuova canzone…Addicted…
Cominciarono a metterla in musica quando
David ebbe una strana sensazione…si precipitò fuori dal garage di Jeff e si mise
a correre per strada finchè non voltò un angolo…
E la vide…era sul lato
opposto della strada ferma ad aspettare l’autobus e lui stava per attraversare
quando arrivò l’autobus…e per poco non si fece investire…in un attimo era
svanita come nei suoi sogni ma adesso sapeva almeno che esisteva sul serio e non
era un fantasma venuto a tormentarlo come sosteneva Pierre…
Ritornò dai
ragazzi con un grosso sorriso…irriconoscibile per come l’avevano sempre
visto…
Ripresero le prove e alla fine si complimentarono con lui perché aveva
suonato come mai…
Presi gli skate Pierre e David si avviarono verso casa
dell’ultimo…quando David disse: “ l’ho vista…esiste..”
“chi?”
“la ragazza
che vedo sempre in sogno…l’ho vista…esiste… non sono pazzo e cosa più importante
non è un fantasma venuto a tormentarmi…”
“beh…se è per lei che hai suonato in
quel modo allora voglio conoscerla per ringraziarla…”
“voglio
conoscerla…”
“e come pensi di fare?o meglio…dove pensi di trovarla?non sai
neanche come si chiama…”
“io la troverò…a qualsiasi costo…”
Passarono
alcuni mesi e il loro album debuttò e così i Simple Plan…avevano deciso di
chiamarsi così…iniziarono la loro prima tournè…
Prima di un concerto della
parte invernale del tour cominciasse, David decise di fare un giro per
Toronto…
Voltò in diversi vicoli quando alla fine si trovò in un piccolo
vicoletto dall’aria familiare…l’aveva visto nel suo sogno…gli stessi negozi…lo
stesso manto di neve che ricopriva tutto di silenzio…era lì in piedi al centro
del vicolo quando la porta di un piccolo pub si aprì e ne uscì la ragazza dei
suoi sogni (letteralmente)…
Portava i capelli raccolti così come tutte le
altre volte….decise che questa volta non l’avrebbe lasciata andare per niente al
mondo…così cominciò a seguirla…
In poco tempo si trovò al centro della città
e non l’aveva persa un istante…l’aveva vista entrare ed uscire da mille negozi…e
più la guardava sorridere e camminare davanti a lui e più sentiva che doveva
conoscerla…
Ora dovevano attraversare ma lei si era distratta…una macchina la
prese in pieno…lei era stesa a terra mentre la gente in torno continuava a
chiedere come stava…David prese il telefono e chiamò l’ambulanza…ovviamente salì
con lei e fece finta di essere il suo ragazzo…ma non sapeva niente di
lei…neppure come si chiamasse…
Quando arrivarono in ospedale ad accogliere la
barella c’era una dottoressa dall’aria gentile che poi si scoprì essere la madre
della ragazza…
Ovviamente no le fu permesso assistere la figlia e per questo
attese seduta davanti alla sala d’attesa con David…
“sei un amico di
Ashley?”
“Ashley?…si…si certo…sono…mi chiamo David…Desrosiers…”
“grazie
David…se tu non fossi stato lì adesso sarebbe di sicuro morta…”
“io…è
grave?”
“non lo so…possiamo solo aspettare”
Passarono alcune ore e poi
finalmente la luce rossa sulla porta della sala operatoria si spense e la
ragazza uscì sul lettino.diretta nella sua camera…
“come sta?”chiese la donna
al medico…
“è viva per un miracolo…ma ha avuto un’ emoraggia alla testa
causata dal forte impatto con l’asfalto…non sappiamo se il suo come sarà
reversibile…”
David si avvicinò alla signora e l’abbracciò…era ormai ora del
concerto e quindi promise alla signora che sarebbe tornato appena
possibile…suonò con la testa altrove e all’improvvise smisero anche di
funzionare gli strumenti e al serata fu rinviata…
Così David avverti Pierre e
gli altri che lui sarebbe andato in ospedale e quando arrivò trovò la madre
stesa nel letto vicino a quello della giovane ragazza così David si mise a sulla
poltrona e ben presto crollò anche lui…
Eccola ancora…
Adesso
parlava…urlava qualcosa…
“David…David aiuto… e poi si girava sorridendo e
dicendo “Grazie…”
Era ormai mattina…la madre della ragazza si era alzata da
un po’ e David spostò allora la sedia vicino alla ragazza…
“ti ho sognato
mille volte…e quando poi ti trovo tu vieni investita…ti prego non morire…”
Le
prese la mano e delle lacrime gli rigarono il viso…
“non preoccuparti David
sta bene” la madre della ragazza mandò a casa il ragazzo…che andò via dopo molte
insistenze da parte della donna …
Il ragazzo tornò a trovarla tutti i giorni
per mesi…poi una sera…poco prima che se ne andasse salutandola, le prese al mano
e la sentì muovere…si stava svegliando e non seppe perché ma corse fuori
dall’ospedale…
“sei scappato? Le stai dietro da mesi e poi scappi? Sei
scemo?”
“ lo so Pierre…non so cosa mi sia preso…”
“torna
là…subito…”
“non posso”
“ sii uomo David…”
“No…è che l’orario di visite
è terminato…andrò domani…”
Mentre David discuteva con Pierre che aveva deciso
di accompagnarlo, all’ospedale Ashley parlava con la madre…
“ è stato qui
tutti i giorni…dal tuo incidente 7 mesi fa…”
“mamma ma io non conosco nessun
David Desrosiers…”
“comunque è molto carino…e premuroso…sono sicura che
domani verrà…”
L’indomani David e Pierre si recarono in ospedale
“ciao
David…”
“signora questo è il mio migliore amico Pierre Bouvier…”
“molto
piacere Pierre…”
“Ashley è sveglia?”
“si sveglierà a momenti…vai
pure…”
David entrò nella stanza e aspettò che Ashley si svegliasse…poi andò
vicino al suo letto e quando si guardarono negli occhi qualcosa scattò in
loro…
Lei disse: “tu…”
E David guardandola negli occhi disse : “non sai
quanto ti ho cercato…ti ho sognato per mesi prima che ti vedessi..credimi non
sono pazzo…”
lei lo guardò e disse: “ti ho sognato anche io…spesso…sei David
vero? È da tanto che volevo sapere quale fosse il tuo nome…”
I due si
guardarono e si sorrisono e poi lei disse : “Grazie…”
Quando Ashley uscì
dall’ospedale aveva già passato molto tempo con David e ormai era quasi
autunno…
Così, mentre camminavano per un viale alberato ormai tinto di rosso,
David si avvicinò alla ragazza e guardandola negli occhi chiuse i suoi e la
baciò…
Non era certo il suo primo bacio…ma lui si sentì come se lo fosse e da
quel giorno lei fu la musa di lui…l’ispiratrice e l’energia di tutta al sua
musica…ogni nota del suo
basso…