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Autore: Leke_96    03/11/2013    2 recensioni
[Starshipping; Ryuga/Ginga]
Immorale: } e vivo al mio posto tra i disertori {
Fu fulmineo, a baciarlo, appoggiando le sue labbra su quelle di Ginga in un contatto veloce e casto.
E casto Ryuga non lo era nemmeno per sbaglio.
[...]
«Chiama anche un bravo psicologo, già che ci sei, mi sa che non basta la rassicurante figura di una donna qui.»
Ryuga sbuffò, sparendo oltre la soglia del palazzo con un’unica grande falcata.
«Quindi… tu e Ryuga-sempai…?», domandò Shinobu.
«Sì… più o meno.», rispose Ginga, grattandosi la nuca, «È un folle, ma ci si può convivere, per tre giorni su sette, almeno.»
 
No, non posso farne a meno x3
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Ginka Hagane, Ryuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fudotoku to hito ~ {Immorale J Ax}
 
 
[amo l’inferno dei miei gironi/ amo l’inverno con i suoi geloni/ vivo a Milano con i suoi grigiori
/vivo in Italia con i suoi valori/ e vivo al mio posto tra i disertori]
 
«No, no e ancora no.», sbottò Ginga, attraversando veloce la strada, quasi correndo.
«Ma perché no?», si lagnò Ryuga, qualche passo alle sue spalle, mentre lo osservava passarsi una mano tra i capelli, esasperato.
«Perché- Dio, Ryuga, perfino tu ti renderai conto che rischiamo un suicidio di massa.», rispose l’altro, bloccandosi sul marciapiede, e girandosi per guardarlo in faccia.
Ryuga sbuffò, alzando gli occhi al cielo, «Sei sempre il solito esagerato.», esalò, pizzicandogli un gomito, «Sono ragazzi grandi e vaccinati, nessuno rischia l’infarto.»
«Lo rischiano se facciamo come vuoi tu.», borbottò Ginga massaggiandosi il gomito, «Insomma, posso capire Tsubasa, Kyouya e Madoka – anche se ho ancora dei dubbi per Kyouya-, però, andiamo, Zero ha scoperto due giorni fa dell’esistenza di altre cose all’infuori del Beyblade.»
«Quell’ “altre cose” è fraintendibile, lo sai vero?», esclamò Ryuga alzando un sopracciglio.
Ginga sospirò esasperato, «Non cambiare discorso. La risposta è no. Punto.»
Si girò, e fece un passo; poi si fermò, tirato all’indietro per un braccio da una mano di Ryuga serrata attorno al suo polso.
«Non mi piacciono i rifiuti.», sorrise sornione, attirando a sé l’altro con un braccio «Quindi sì. Punto e basta.»
Si avvicinò al volto perplesso di Ginga con una naturalezza invidiabile, come se in vece di trovarsi in mezzo ad una strada avvinghiato ad un altro uomo nemmeno fosse un polpo, si trovasse seduto sul divano di casa sua con una birra in mano e un campionato mondiale di calcio già trito e ritrito davanti agli occhi.
Fu fulmineo, a baciarlo, appoggiando le sue labbra su quelle di Ginga in un contatto veloce e casto.
E casto Ryuga non lo era nemmeno per sbaglio.
 
[“tutto quello che mi piace fare”
La litigata con il più grosso
tornare a casa con l’occhio gonfio è
“Tutto quello che mi piace fare”
Mi fa sentire un po’ meno morto
e se mi fa male io me ne fotto
Tutto quello che amo fare è immorale o illegale]
 
«Ginga-san?!?», urlò una voce, sconvolta, alta, dannatamente stridula e perforante nei timpani; una voce che fece rizzare i capelli di Ginga come il pelo di un gatto rosso; rosso-fiamma.
Si girò piano, gli occhi sgranati e uno strano colorito azzurrognolo a colorargli la fronte , mentre ridacchiava nervoso, ancora con la vita bloccata tra le braccia di Ryuga.
Ed eccoli lì, Zero e Shinobu l’uno di fianco all’altro con le bocche che quasi toccavano terra per lo shock e gli occhi sgranati, che li fissavano come due strani animali mai visti prima in esposizione dietro le sbarre di uno zoo.
«Ehm… posso spiegare…?», soffiò, in una frase che pareva più una domanda, che una rassicurazione.
«No, non puoi.», replicò Ryuga, ghignando divertito.
«Non posso, hai ragione. E io odio quando hai ragione.»
Ryuga ridacchiò, lasciandogli la vita e facendo ricadere le braccia lungo i fianchi.
«Cosa…? Ehm… p-perché… b-b-eh…», balbettò Shinobu, mentre un forte rossore si disperdeva sulle sue gote, impossibile da mascherare nemmeno dalla sua carnagione abbronzata.
«Ecco noi-- Zero, sicuro… di stare bene?»
Zero li fissava immobile, a bocca aperta.
Shinobu gli passò una mano davanti agli occhi. Nulla. Nessun movimento, risposta vocale, o pesante imprecazione.
«Zero!», chiamo Ginga, scuotendolo piano per una spalla.
Il ragazzo emise un basso ronzio strozzato, che sfociò in un gorgoglio preoccupante.
«Ho capito, vado a chiamare Madoka.», sbuffò Ryuga superandoli, e accostandosi all’entrata della WBBA, aspettando che le porte automatiche scorressero sui loro cardini.
«Te lo avevo detto.», borbottò Ginga, dando a Zero una forte pacca sulla spalla, nella speranza di un qualche segno motore o respiratorio, «Chiama anche un bravo psicologo, già che ci sei, mi sa che non basta la rassicurante figura di una donna qui.»
Ryuga sbuffò, sparendo oltre la soglia del palazzo con un’unica grande falcata.
«Maledetto pazzo.», borbottò Ginga tra i denti, sventolando una mano davanti agli occhi di Zero, sgranati e fissi su un punto oltre la strada.
«Quindi… tu e Ryuga-sempai…?», domandò Shinobu, dopo essersi schiarito la gola, mentre tentava di darsi un tono sistemandosi il colletto della camicia bianca.
«Sì… più o meno.», rispose Ginga, grattandosi la nuca, «È un folle, ma ci si può convivere, per tre giorni su sette, almeno.»
Detto questo scoppiò in una breve risata, passandosi con forza il torso di una mano sulle labbra.
 
[Tutto quello che amo fare è immorale o illegale
 “Ma perché?!?”]



















Angolo dell'autrice:
Sì, esatto, una RyugaxGinga *^*, e non ditemi che non piacciono anche a voi, perché mi dispiace, ma non ci credo!
Comunque, vi sono mancata? :)
*rotola una balla di fieno*
Vabbé, non c'è bisogno di fare gli offesi, eh >o<
Allora, lasciatemi spiegare una cosa, questa qui non sarà l'unica storiella su quei due che scriverò (vi piacerebbe neh?), e poiché la mia cara, carissima Starshipping (ho scoperto che questa coppia ha un nome *-*) ha un nome che si compone di quattro lettere -Star, bene, sappiate che vi scasserò le... scatole (non guardatemi male, mi sono correta prima e ho detto scatole oAo), con altre tre storielle tanto carine (ma doveeee??) su Ryuga e Ginga, tutte a sfondo musicale come questa.
La canzone che ho preso come base per questa prima StarShipping è "Immorale" di J Ax, e vito che Ryuga voleva far sapere a tutti che lui e Ginga stavano in sieme baciandolo davanti a tutti direi che ci sta benissimo u.u, o almeno, a me non darebbe nessun fastidio, anzi sbaverei come Homer Simpson davanti ad una ciambella, però non credo che tutti gli altri personaggi sarebbero stati così ben disposti, quindi... nulla.
Io ora me ne vado, e... ci vediamo la prossima volta che riesco a sbloccare il mio cervello e convincerlo a scrivere qualcosina, anche piccola piccola e completamente senza senso come questa :3
Grazie in anticipo a tutti coloro che leggeranno e non mi seguiranno fin sotto casa per uccidermi con una mazza chiodata arrugginita.
A presto
LekeLeke
  
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