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Autore: xxFALINExx    03/11/2013    5 recensioni
Il distretto 12 è bombardato. Come reagirà la dolce Madge a questa situazione di allarme?
Un inaspettato incontro determinerà il suo destino.
Ecco un possibile finale sulla storia della figlia del sindaco.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Madge Undersee, Ranuncolo
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Heart beats fast , colors and promises
How to be brave? How can I love when I'm afraid to fall,
But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow.
One step closer.”
Christina Perry- “A thousand years”
 
 
 
 
 
 
 


Il caos più totale, gente ovunque che correva e strillava.
Madge aveva perso di vista suo padre in tutto quel trambusto, ma continuava a seguire la fiumana di persone che si dirigeva verso il bosco, lontano dal distretto 12 e dai bombardamenti.
Non seppe mai come riuscì a distinguerlo, un flebile suono contro il devasto delle bombe.
Forse fu proprio la Sorte a volerlo. O forse il netto distacco che c’era tra la voglia di vivere e la morte attirò la sua attenzione.
La ragazza si voltò nella direzione da cui provenivano i lamenti e vide un groviglio di strani colori intrappolati sotto del legname. Due occhi giallo malato saettavano qua e là disperati.
Di corsa si allontanò dalla folla e scostò le assi di legno che bloccavano un minuto gatto dal pelo macchiato. Rincuorata non notò nessuna grave ferita e se lo strinse al petto, riconoscendo nel micio il compagno di giochi della piccola Prim.
Il felino però continuava a dimenarsi spaventato in ogni direzione e le graffiava le braccia, impedendole  in questo modo di  proseguire.
Madge sorrise della sua ingenua stupidità.
Qualsiasi persona sana di mente avrebbe lasciato alla Sorte il destino di quel gatto.
In fondo si trattava di rischiare la propria vita per salvare quella di un “felino pulcioso”, come con ogni probabilità lo avrebbe definito suo padre.
Ma non Madge, semplicemente perché era fatta così, semplicemente era Madge.
Nonostante avesse una posizione sociale rilevante, non aveva mai anteposto sé stessa agli altri, nessuno.
Ed ora era pronta a farlo di nuovo, anche se si trattava della vita di uno strano gatto randagio.
Doveva avere la certezza che sarebbe stato al sicuro, ma portarlo fino al bosco era difficile perché il micio non stava un attimo fermo e la ragazza non credeva che sarebbe riuscita a tenerlo a bada per molto.
Con le braccia doloranti per i graffi ed i morsi riuscì ad arrivare alla vecchia casa degli Everdeen, quella dove solo Katniss ogni tanto tornava. Era ancora intatta. Fortunatamente era abbastanza lontana dalla piazza da non essere considerata un obiettivo da abbattere con una bomba, o almeno lo sperava.
Spinse la porta che era appena accostata e subito si diresse verso il piccolo caminetto che c’era nella stanzetta. Delicatamente vi fece scivolare dentro il  gatto ed avvicinò la schiena di una sedia vicino la bocca del focolaio, per fare sentire il felino più protetto.
L’animale avrebbe potuto tranquillamente uscire, perché la sedia non ostruiva l’entrata del caminetto, ma non lo fece. Con grande sorpresa di Madge il micio si calmò e la fissò con quegli occhi giallo scuro, emettendo un unico, roco miagolio.
Forse l’ambiente familiare l’aveva tranquillizzato o forse si sentiva davvero al sicuro in quel rifugio improvvisato.
“Buona fortuna Ranuncolo” riuscì a dire prima che l’ennesima bomba, stavolta più vicina, le esplodesse nei timpani.
Dopo aver dato un’ultima occhiata rassicurante  al gatto, si scaraventò fuori, riprendendo il cammino che portava al bosco. Fece il possibile per evitare di guardare i corpi inermi in cui si imbatteva di tanto in tanto.
I biondi capelli erano scompigliati e la polvere le pizzicava gli occhi. Ma a lei non importava più niente.
Aveva persino smesso di avere paura. Quasi sorrideva,  perché mancava così poco per raggiungere l’entrata del bosco. Ad un tratto, mentre si avvicinava, scorse addirittura il giovane Hawthorne, con il suo profilo longilineo e robusto, sorreggere la vecchia Sae.
Gale .
Un boato.
Poi tutto fu buio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



E con questa shot esordisco anche in questo fandom!
DOVEVO scrivere qualcosa su Madge, amo il suo personaggio ma le si dà troppa poca importanza, haimèè!
Mi dispiace che questa sia la mia prima fic su HG perché so che non è il massimo.
Forse l’idea era pure bella, ma sono talmente incasinata con la scuola che l’ho pubblicata senza aggiustarla, l’ho a stento riletta. E poi era da un po’ che giaceva nella mia cartella supplicando pietà.
Accetterò qualsiasi vostra opinione in merito!
Spero di rifarmi al più presto, intanto vi ringrazio se avete letto tutto e siete arrivati fin qui!
Salutiiii
xxFALINExx
  
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