Anime & Manga > The World God Only Knows
Segui la storia  |       
Autore: elfin emrys    04/11/2013    1 recensioni
[AU! Francia, XV secolo. Ispirata dal musical e il libro di Notre Dame de Paris più la versione Disney, cioè Il Gobbo di Notre Dame]
-Beh, non offri niente al cugino del re?
-Ti ricordo che sei un cugino di sesto grado, Ryou, e l'unica cosa che ho da offrirti è la possibilità di andartene prima che io perda la pazienza.
Ryou sbuffò, poggiando i piedi al tavolo e guardandosi intorno con altezzosa noncuranza.
-Uff, mercanti!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Keima Katsuragi, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Notre Dame de Paris

 

 

La notizia era volata veloce, fra i kaketama. Era giunta la stessa notte del rapimento e, purtroppo, aveva impiegato solo poche ore ad arrivare a tutti nell'organizzazione. E, subito, fu presa una decisione.

Ma questo, la popolazione di Parigi, non lo sapeva.

 

Ryou si lasciò andare lungo la parete, esausto. Non era passato che un giorno da quando aveva rapito e nascosto quella ragazza che già Shiori, la sua promessa posa, faceva storie perchè sospettava qualcosa. Non che fosse rumorosa, ma era il suo silenzio a opprimerlo. Una donna silenziosa era capace di qualunque cosa, Ryou era convinto di questo. E, soprattutto, una donna silenziosa vuole dire tante cose.

Ryou comprendeva il disprezzo taciturno che la ragazza aveva nei suoi confronti. Non erano allo stesso livello, era evidente. Shiori era una giovane colta, piena di sani principi, che disprezzava con compostezza la corruzione di quella Francia tanto inquieta. Ryou, invece, era uno che viveva alla giornata, sempre allegro e senza pensieri, che andava a donne, che si adattava perfettamente a quella società.

Il più grande difetto di Shiori, tralasciando il fatto che, secondo Ryou, fosse evidentemente infatuata di Katsuragi, che una volta le era stato presentato, era la sua totale mancanza di passione. Difetto cui Ryou doveva necessariamente riparare cercando amore altrove.

Per questo, il giovane uomo si trovava nuovamente al Val d'Amore.

Ryou si sistemò i capelli, sospirando e rialzandosi dall'angoletto dove si era lasciato andare. Iniziò a camminare, girandosi intorno osservando attentamente ogni prostituta, cercando quella che più gli piaceva in quel momento.

Per un momento i suoi occhi si posarono su una figura femminile seduta su un muretto. Gli occhi di Ryou si illuminarono e la sua gola si seccò.

Era bellissima, formosa, dal seno abbondante e dai fianchi tondi; i capelli erano chiari e fluenti, tenuti da uno strano fermaglio a forma di corno; lo sguardo era deciso, brillante, con un pizzico di arroganza, ma sensuale e femminile. Era, decisamente, la donna che faceva al caso suo.

Ryou sorrise ammaliato, avvicinandosi alla giovane donna. Lei lo guardò con totale disinteresse, accavallando una gamba -che audacia!- e mostrando i denti in un'espressione di fastidio. Lui le tese una mano con sguardo seducente, mormorando qualche parola, quelle che diceva sempre quando doveva portarsi una di quelle signorine.

-Ma con chi credi di parlare?

Ryou la guardò senza comprendere.

-Io sono la propretaria, non una dipendente! Tsè, se non altro, hai gusto.

La giovane fece per andarsene, ma Ryou la bloccò.

-Ma un capo deve sempre dare il buon esempio ai propri sottosposti, no? E lei vuole andarsene così, senza essersi occupata di un buon cliente?

Lei sospirò, alzando un sopracciglio. Con un brivido, il biondo la vide avvicinarsi, la sentì circondare con una gamba il suo fianco.

-Lo sapevo... Oh, sì, ecco che arriva...!

-Beh, io... direi di sì.

La donna gli pizzicò il naso, dandogli uno spintone.

-Ma non questa volta, non sei di mio gusto.

Se ne andò lasciandolo solo. Ryou sospirò.

-Uuuuh, mi sono innamoraaato.

 

Chihiro sentì bene l'odore del fumo e di legni bruciato. Lo percepì, e poi lo vide, vide uno strano chiarore rossastro provenire dal quartiere, poi vide persone fuggire e altre arrivare con secchi d'acqua. Ma l'incendio sembrava non volersi fermare, non potersi fermare.

Pareva fosse in continuazione alimentato, rombava e bruciava. Il suo eco si poteva sentire per tutta Parigi.

Chihiro, con la sua maschera, le sue piume, veniva subito riconosciuta e immediatamente le persone si affidavano a lei, le si gettavano addosso chiedendo aiuto. Ma cosa poteva fare?

Occupata a pensare, occupata a riflettere su tutto quello che stava accadendo in una volta sola, come poteva dare una mano, combattere contro il fuoco?

Si girò a guardare la lontana torre di Notre Dame. Sembrava fissasse atona le lingue rossastre che parevano arrivare a toccare il cielo. Le parve di vedere una figura affacciata a una di quelle finestre, ma era impossibile potesse vederlo da lì e liquidò la faccenda.

Nonostante il calore del fuoco, sentì un brivido lungo la schiena.

Improvvisamente sentirono un urlo provenire dalle fiamme, come se qualcuno stesse bruciando lì dentro, poi videro due figure nere uscire da un angolo e correre lontano.

Quando l'incendio finì, videro i resti semi carbonizzati di un uomo incappucciato.

 

-E poi c'è stato questa mattina quell'incendio a...

-Non mi interessa nulla dell'incendio!

L'uomo si passò una mano sul viso, cacciando l'altro.

-Vattene via.

-Ma, signore...

-VATTENE.

Il ministro guardò fuori. Sospirò affranto. Come poteva pensare alla città quando non riusciva a togliersi dalla mente la sparizione di Miyako? Chi poteva essere stato a prendersela e con che scopo? Era più che certo che chi l'aveva presa sapeva che era la sua donna, ma come l'aveva scoperto e perchè voleva colpire il ministro? C'erano troppe domande, non riusciva a rispondere nemmeno a uno solo di quegli interrogativi.

Strinse le labbra, sbattendo un pugno sul tavolo.

 

Kanon si massaggiò una spalla, chiudendo gli occhi. Aveva portato secchi d'acqua tutta la giornata, ma alla fine non erano riusciti a fermare l'incendio in tempo. Fortunatamente, era stato contenuto solo nel loro quartiere, non in altri: Parigi in fiamme non sarebbe stato un bello spettacolo per nessuno.

Si sedette a terra, alzò gli occhi a Notre Dame. Sorrise, ricordando l'ubriacatura che si era presa Chihiro la notte in cui Miyako sparì.

Kanon abbassò il capo, cercando di trattenere le lacrime. Dove era finita la loro amica? Non erano mai state legate, loro due, però era preoccupata ed estremamente nervosa. Quello che Chihiro aveva detto, i rumori, la sparizione... Chi era stato nella loro casa, quella notte? Il fatto che qualcuno fosse entrato le metteva paura, senza contare che ormai tutti stavano cominciando a capire che c'era qualcuno che li spiava dall'interno. Tutti erano sospettosi, tutti si guardavano le spalle senza curarsi di nessuno... In pochi giorni, la malavita di Parigi -che sicuramente non era sciocca- aveva capito che c'era qualcosa che non andava. E se quel “qualcosa” non sarebbe stato sistemato immediatamente, avrebbero scelto un nuovo capo.

Kanon si alzò, quando...

-Cos...?

Una mano le bloccò le labbra, trascinandola nel buio.

 

Keima mutò il meno in un più e ricontrollò i calcoli.

Era distratto, troppo distratto. Aveva provato a concentrarsi sui cubi, sull'alchimia, sui giocattoli, ma nulla era servito. Stava lì a interrogarsi. Esaminava il rapimento, quello che era successo. Improvvisamente, si era reso conto che, probabilmente, erano finiti in un problema molto più grande di loro.

Keima, in realtà, era al sicuro, chiuso dentro la cattedrale: il diritto d'asilo valeva ancora, fino a prova contraria. Ma... ma si era reso conto che c'era qualcosa che non quadrava in quella faccenda. Non era tanto la ragazza incinta in sé a preoccuparlo, quanto tutta una serie di altri avvenimenti.

Keima si buttò sul letto, guardando il soffitto.

I kaketama. Loro c'entravano qualcosa. Li aveva visti alla Festa dei Folli, c'era stato quell'incendio nel quartiere malfamato della città, pareva addirittura -perchè certe voci arrivavano pure lassù- che stessero cercando una persona, una giovane. E quella ragazza, quella che aveva baciato, perchè era appostava lì fuori? Perchè teneva delle armi con sé?

E poi... e poi...

Keima si girò a pancia in sotto, togliendosi gli occhiali e poggiandoli vicino al letto.

...e poi perchè diamine aveva baciato quella fanciulla? Ma che gli era preso? Si era lasciato andare un po' troppo! Decisamente troppo!

E, soprattutto, ci stava pensando troppo.

Ogni tanto, si immaginava di ritrovarsela nella torre, come se potesse riuscire a salire fin lassù, ma poi si rendeva conto della stupidità di quel pensiero. Eppure, una parte di lui (piccola, però!) in fondo ci sperava. Non gli avrebbe procurato dispiacere incontrarla ancora... No, per nulla.

Non è che fosse carina, quella sconosciuta: non era particolarmente bella né sembrava avere qualcosa di straordinario rispetto alle altre. Gli era parsa piuttosto ordinaria. Nonostante questo, per un istante, quando l'aveva vista, gli era parso quasi di poter dire con assoluta certezza che fosse una persona importante. Ma doveva essere solo un abbaglio, decisamente.

Improvvisamente, Keima sentì uno strano rumore e una voce. Si alzò, guardandosi intorno.

-Chi è?

Nessuna risposta.

Il ragazzo frugò sotto al letto, tirandovi fuori un coltello, uno di quelli che usava per intagliare il legno per i giocattoli.

-Fatti avanti!

Avanzò un pochino, guardandosi intorno. Chi poteva essere? Di sera, sulla torre di Notre-Dame? Nessuno era mai salito fin lassù, tranne Denma, che lo considerava quasi un nipote.

Keima sobbalzò. Vide un'ombra nell'oscurità. La vide farsi avanti. Assottigliò gli occhi.

-Katsuragi...?

Il ragazzo spalancò le labbra dallo stupore. No, quella non se l'aspettava. Per quanto fosse metodico e avesse una grande capacità intuitiva, non avrebbe mai pensato che sarebbe successo davvero. Quella... era la ragazza dell'altra notte! Quella che aveva baciato!

-Katsuragi, dobbiamo parlare.

 

Note di Elfin:

Il prossimo sarà l'ultimo capitolo e sarà molto emozionante :D

Intanto vi dico quali sono le possibilità dei prossimi paesi di cui fare la fanfiction ^^

*Spagna (3 cap)

*U.S.A (5 cap)

*Danimarca (2 cap)

Scegliete scrivendomi nella recensione o in un messaggio quale vorreste come ambientazione :D Grazie ;)

Comunque, dopo che questa storia sarà finita, ricomincerò The World Prof Kodama only knows... E poi mi dedicherò alle one-shot ^^

Kiss

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > The World God Only Knows / Vai alla pagina dell'autore: elfin emrys