Titolo
: Nothing.
Fandom: Skins
Personaggi/Pairing(s): Emily Fitch/Naomi
Campbell
Avvertimenti: oneshot, angst
(#maiunagioia) spoiler Skins
Fire.
Note: i
personaggi hanno la sfortuna di non essere miei. Nessuno mi
paga per scrivere questa roba, molti lo farebbero per farmi smettere
**
Ti
è mancata, Emily.
Ti
è mancata così tanto, in quei mesi, che quella
notte,
tra le lenzuola, è come scoprirla per la prima volta. Le sue
labbra che sanno
di quel vino costoso ed elegante che il borioso fidanzato di Effy ha
portato a
casa.
Il
suo vizio di morderti le labbra, sempre, in una
maniera infinita che rasenta la tortura.
La
sua pelle pallida, bollente sotto il tocco delle tue
dita, dei tuoi baci, del tuo respiro.
I
sospiri sommessi, le mani tra i capelli, le sue lentiggini
sul naso talmente belle che pensi di poter restare lì tutta
la notte a
contarle.
Quando
si gira, affondando il viso sul tuo petto, c’è un
piccolo sorriso ad inarcarle le labbra. Vorresti chiederle
perché, ma senti che
non è giusto. Ti basta vederla felice e il peggio
è passato.
Si
stringe a te, le sue unghie che raschiano leggere la
pelle dei tuoi fianchi, le labbra posate sulla tua spalla.
“Naoms,
va tutto bene?”
Quella
domanda ti lascia senza fiato. Mille risposte che
si susseguono nella tua testa. Mentire, dirle la verità,
lasciar perdere.
Come
fai a dire alla persona che ami che stai per
lasciarla?
Mandi
giù quel groppo in gola che ti sta impedendo di
respirare. Chiudi gli occhi e ridi. Senza motivo. Senza alcuna ragione.
Lei
ti guarda stranita, il suo corpo ancora avvolto nel
lenzuolo.
“Non
è niente
Emily. Torna a dormire”
Quel
niente suona così strano, quando lascia le tue
labbra. Suona così vero. Perché è
niente, in quel momento.
Perché
hai Emily accanto, e chissene frega del cancro.
Poi
la sua mano avvolge il tuo braccio. Calda,
rassicurante.
“Puoi
dirmelo, Naomi”
E
tu senti il cuore diventare un po’ più piccolo. Un
po’
più sporco sotto il peso di quella bugia. Perché
no, non puoi dirglielo. Non
sai come fare, e soprattutto le hai promesso che niente
potrà ferirla di nuovo.
Non
tu. Non qualcos’altro.
La
stringi più forte, la tieni più vicina.
Senti
il suo respiro farsi regolare e le sfiori la fronte
con le labbra.
“Non
è niente.”