Fumetti/Cartoni americani > Wonder Woman
Ricorda la storia  |       
Autore: sibley    06/11/2013    2 recensioni
No, non poteva essere. Era sempre stata lei quella a lasciare i fidanzati, ma adesso le cose non erano andate così. Erano passate due settimane dal suo rapimento, e Superman era diventato ufficialmente un ghiacciolo nei suoi confronti. Aveva pianto per due lunghi giorni, aveva pianto tutte le proprie lacrime, e tutto per cosa? Per un ragazzo! Aveva pianto solo nel vedere sua madre trattata male da suo padre... Tanto, tanto tempo fa. E ora, le sue lacrime erano dedicate a Clark Kent. Doveva assolutamente smetterla.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Wonder Woman's Stories'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
= Dedicata a Ley, che ha il fegato di leggersi tutte le storie che escono dalla mia svampita mente! =

No, non poteva essere. Era sempre stata lei quella a lasciare i fidanzati, ma adesso le cose non erano andate così. Erano passate due settimane dal suo rapimento, e Superman era diventato ufficialmente un ghiacciolo nei suoi confronti. Aveva pianto per due lunghi giorni, aveva pianto tutte le proprie lacrime, e tutto per cosa? Per un ragazzo! Aveva pianto solo nel vedere sua madre trattata male da suo padre... Tanto, tanto tempo fa. E ora, le sue lacrime erano dedicate a Clark Kent. Doveva assolutamente smetterla. Si alzò dal letto, nel quale stava praticamente vegetando da giorni e si avvicinò alla propria toeletta. Si rassettò i capelli, fissandoli con il proprio copricapo, e si aggiustò il costume da combattimento. Si sentiva bene solo indossando quello. Spazzò via le ultime lacrime, e si gettò un mantello sulle spalle, per proteggersi dalla fredda aria invernale. Posò una mano sul pomello d'oro della porta della sua stanza, nella base spaziale, e decise di uscire. Ma, il bussare di qualcuno al di là della porta, la fece indietreggiare.

"Avanti... Prego..."

Dalla porta, entrò Batman. L'ultima persona che avrebbe voluto vedere, effettivamente, ma sopportò quella vista, e con un cenno gli indicò un comodo divano di pelle bianca. Wayne si sedette, guardandola bene. Immediatamente, lei si mosse, e lui decise di sorriderle, per poi invitarla con un gesto, a sedersi accanto a lui. Diana obbedì svelta. Forse un 
sesto senso, ma qualcosa gli disse chiaramente che doveva farlo, e che sarebbe accaduto qualcosa di speciale. Decise che era il suo momento, e che doveva fidarsi di sé stessa. In fin dei conti, non doveva niente a Superman. Se il suo istinto le diceva che ora, era sedersi accanto a Batman, e parlare con lui, questo andava fatto. 

"Sai, ho saputo che quando Lobo ti ha rapita, si è tramutato in me... Per convincerti a baciarmi... In queste settimane, non ho mai avuto tempo di incontrarti e non mi andava che Kent pensasse che volessi qualcosa dalla sua fidanzata... E poi, Joker ha attaccato di nuovo Gotham... Insomma, come ben sai non sono mai stato alla base. Sono tornato ieri sera, e ho saputo da Kara cos'è accaduto... Volevo solo dirti che... Mi dispiace. E, forse sarò indelicato, forse sarò strano... Ma, perché Lobo si è tramutato in me?... Provi qualcosa per me, Diana?"

"Io... Non lo so... Ero furiosa perché avevo visto Clark baciare Kara, anche se poi in realtà erano solo illusioni ordite da Lobo... E ho cercato qualcosa per farlo ingelosire ugualmente. Certo, Lobo non si aspettava che io avessi fatto in modo di venir seguita da Clark... A lui bastava che io cercassi conforto tra le tue braccia..."

"Insomma, non l'hai fatto perché ti interesso realmente."

"Be'..."

"Dio solo sa quanto poco abituato ai gesti impulsivi io sia... Ma adesso so che c'è solo una cosa da fare per capire il perchè di tutta questa storia."

E la baciò. Diana non sentì nemmeno il tempo scorrere, e quando si staccò da Bruce, fu solo ed esclusivamente perché ormai l'ossigeno scarseggiava. Immediatamente, lui riappoggiò le labbra sulle sue di lei, mentre le loro lingue si intrecciavano, i loro cuori battevano all'unisono, e le loro anime si scontravano brutalmente. Era pace, era paradiso, era inferno... Pace, perché per qualche istante non c'era Clark nei suoi pensieri. Paradiso, perché Bruce baciava dannatamente bene. Inferno, perché sapeva di volerne ancora, e ancora. Ora era dipendente di nuovo, era dipendente dai suoi baci, e Clark... Clark non esisteva già più. Sì, c'erano dei grossi sensi di colpa, non lo negava affatto... Ma in quel momento non le importava. Si sentiva in vena di fare cazzate, di commettere atti di cui forse si sarebbe pentita... Non era un tradimento, ma si stava consolando troppo in fretta... Come uscirne? Semplice. Non uscirne. Aspetta che passi. Ma non passava. La voglia di saltargli addosso era forte, il suo profumo era tremendamente inebriante. Gli affondò le mani nei capelli, leggermente cresciuti in quelle settimane. Non voleva smettere. Fu lui a staccarsi da lei. 

"Hai un buon profumo..." mormorò Bruce.

"...anche tu..." sospirò lei.

E fu il tempo di un soffio, il tempo di un mormorio soffocato, quello che intercorse tra quelle parole, ed un altro bacio. Fu lieve questa volta. La trascinò lentamente a cavalcioni, ma lei si ritrasse. Non era pronta per un contatto così intimo. Lui sorrise, comprendendo il perché di quella naturalissima ritrosia. La strinse, affondando il naso nei suoi capelli corvini. Lei si lasciò andare a quel contatto. Si sorrisero a vicenda. Non potevano vedere l'altro, in quella posizione, però potevano tranquillamente immaginare quella felicità anormale. Doveva essere triste, sentirsi male al solo pensiero di aver baciato un altro, e pochissimo tempo dopo l'allontanamento da Clark... Ma in fin dei conti, Clark l'aveva lasciata... Di che cosa doveva essere preoccupata? Anzi, meglio se si fosse rifatta una vita! Meglio! E infatti, decise che una nuova vita era la cosa più bella che potesse accaderle. 

"Mi piaci, Diana. E' per questo che sono venuto qui oggi. Speravo di non esserti indifferente... E infatti non lo sono."

"No, non lo sei."

"Mi stai mandando in tilt. Stai massacrando la mia lucidità. Ma tu... Tremi."

"Tremo, è vero. Sai, ho saputo che hai avuto molte... Ehm... Partner sessuali. Io non sono pronta... E non voglio essere usata."

"Io ci sarò sempre per te Diana, mi sto innamorando di te!"

"Bruce..."

"Non credere a ciò che ti dicono... Io sono tuo."

Lei sospirò, e Bruce, velocemente si congedò, mentre lei si rintanava in un angolo del divano, a riflettere, chiedendosi quanto stupida potesse essere. Se Clark avesse deciso di tornare da lei, una volta saputo di tutto ciò, non l'avrebbe più voluta, si disse. Ma non poteva piangere per lui per il resto della sua esistenza. Per diamine, era una Dea! Avrebbe avuto un esistenza lunghissima! Eterna! Non poteva piangere fino alla fine dell'eternità. Era ancora troppo distante. In futuro ci sarebbero state altre persone, lo sapeva bene. Si trattava solo di accelerare le cose.

= Ho inserito OOC nelle caratteristiche, perché potrei stravolgere un pochino Batman. Sottolineo un pochino perché anche nei fumetti Batman è libertino XD =
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Wonder Woman / Vai alla pagina dell'autore: sibley