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Autore: Jaredsveins    06/11/2013    4 recensioni
La vecchiaia arriva per tutti, il problema è farlo capire a Jared Leto.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve! Sono tornata con questa OS che di intelligente non ha proprio nulla.
Premessa: se siete dei moralisti evitate di leggere, l'ho scritta con l'unico scopo di farci due risate.
Scrivetemi se vi fa schifo, se vi piace o meno..mi farebbe molto piacere avere le vostre opinioni. uwu
Bene, adesso vi lascio in pace. CIA'!

La vecchiaia arriva per tutti


Nell’isolato di casa Leto regnava il silenzio, erano le sette del mattino e le persone normali stavano dormendo. Solo quelle normali perché, Jared Leto, 41 anni, stava facendo tutt’altro. Era disperato e stava quasi per svenire dopo quella scoperta sconvolgente, invece che fare compagnia a Morfeo. Ma si sa, non tutto è per sempre, come quella quiete che venne interrotta dall’uomo.

“EMMA!” Urlò con una A piuttosto prolungata, tanto che avrebbe potuto perdere la voce.

La diretta interessata era nel mondo dei sogni, nella stanza accanto. Stava sognando di essere in una foresta, circondata da animali e stava giocherellando con una scimmietta carina e sorridente, fino a quando questa non prese le sembianze di Jared sul volto. “EMMA!” Urlò la scimmiJared e la ragazza sobbalzò, con la fronte bagnata dal suo stesso sudore. “Oh, che incubo..” Sussurrò a se stessa, per poi correggersi subito dopo quando sentì ancora la voce di quella donna con sembianze da uomo, come lo definiva lei, urlare il suo nome. “Oh no, che diavolo ha adesso?!” Sbottò a bassa voce e si infilò le ciabatte, alzandosi poi e stiracchiandosi.

“Emma! Vieni subito qui, è urgente..urgentissimo!”

“Un attimo!” Si limitò a dire, quando non avrebbe voluto far altro che zittirlo con una mela in bocca.

“Un attimo è prezioso Emmuccia cara, quindi..SBRIGATI!” Urlò alla fine l’uomo.

Lei fece di tutto per trattenersi dal correre lì dentro e dargli un pugno. Infatti prese un bel respiro e si recò in camera di Jared con un sorrisino misto tra il dolce e il malefico. “Cosa ti turba così tanto da farti urlare?” Mentre lei avrebbe voluto digli “Che cazzata hai adesso per urlare come una scimmia nana a cui hanno appena rubato la banana?”, ma si trattenne.

Adorava quell’uomo, davvero tanto, si volevano un bene immenso, anche se nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso, eppure Emma dopo anni doveva ancora abituarsi alle sue crisi isteriche. Sosteneva che gli Echelon avessero ragione e chiamarlo Diva isterica, acida, zitella con il ciclo. Ma, quella Diva, era comunque l’uomo a cui lei era molto affezionata e che adorava, nonostante le battutine e brutti pensieri che faceva per un nanosecondo quando la faceva incazzare seriamente.

“Guarda che faccia hai..” Leto si trattenne dal ridere. “Sembri sopravvissuta ad un attentato.”

“Jared..” Respirò profondamente e strinse i pugni. “Ho tanto sonno, siamo andati a dormire alle quattro e non hai idea di qua..mi stai ascoltando?!” Sbottò.

Il quarantunenne era troppo impegnato a specchiarsi ed esaminare ogni millimetro della sua pelle, facendo smorfie strane per vedere se qualche rughetta indesiderata fosse comparsa. “Certo, Emma..sto solo controllando se è tutto apposto, per la quinta volta. E sai di cosa mi sono accorto così?!” Esclamò girandosi verso lei con gli occhi sgranati.

“Ehm..no.”

Si avvicinò a lei molto lentamente, sciogliendosi i capelli dalla coda e piegandosi poco in avanti.

“Ma che diavolo..”

Jared le fece cenno di tacere e si indicò una ciocca di capelli. “Guarda..” La sua voce tremava, sembrava vicino allo scoppiare in un pianto.

Emma si avvicinò e aggrottò le sopracciglia, facendo spallucce. “Allora?”

“Allora?!” La tirò più vicino a sé.

E fu lì che la ragazza capì, non sapendo se strozzarlo o semplicemente mandarlo a cagare.

“Un capello bianco, ti rendi conto?! Io, Jared Leto, con un capello bianco! E’ inammissibile, non lo accetto!” Iniziò ad agitarsi.

“Esistono le tinture, Jared.” Sibilò ormai in una piena crisi nervosa, sentiva la palpebra sinistra tremare per quanto lo era.

“Assolutamente no! Così coprirei il mio bellissimo shatush! Non se ne parla!”

Allora lei trovò una soluzione e non disse più nulla, avvicinandosi a Jared cautamente per trattenersi dal prenderlo per i capelli. Strinse gli occhi e individuò quel filo bianco, prendendolo tra le dita e..

“No Emma, non farlo! Non..AHIO!” Urlò.

Adesso il capello bianco giaceva tra le dita sottili di Emma e un sorrisino soddisfatto aleggiava  sulle sue labbra. “Problema risolto.”

“Adesso me ne cresceranno altri sette!” Gli occhi di Jared erano di fuoco e i suoi pugni erano serrati. “Come hai potuto? Oh, i miei poveri capelli..” Piagnucolò accarezzandoseli.

La ragazza lo fissò serissima, ogni mese era sempre la stessa storia. “Stai tranquillo, al massimo ti rasi a zero e non hai più problemi.” Uscì dalla camera e chiuse la porta, scoppiando poi a ridere e scuotendo il capo. “Non cambierai mai, Jared.” Pensò, andandosene in camera sua.
  
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