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Autore: ilaperla    08/11/2013    2 recensioni
Il destino. Questa parola così comune, ma di difficile significato. Cosa celerà dietro una vita tormentata?
Alyssa, passato e presente difficili. Ha paura di combattere, di uscirne perdente. Perchè sa, che qualsiasi cosa farà soccomberà in ogni caso.
Il destino ha completato il suo corso con lei? O uno scontro può dare inizio a qualcosa di diverso?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Fatemi capire bene, voi volete una traccia nel nuovo cd con la mia voce?” Squittisco, non credendo alle mie orecchie.
“Esatto” Quasi ulula Niall, come un lupo fa quando c’è la luna piena.
Questi tizi, sono pazzi, completamente fuori.
“Quando abbiamo presentato la proposta al produttore ne è rimasto entusiasto. Così abbiamo deciso di andare proprio alla vecchia scuola di Liam per scovare il nuovo talento” Spiega, come se fosse una cosa ovvia, un sorridente Louis.
“Cosa dovrei fare, esattamente?” Domando, mista curiosa e spaventata.
“Quello che sai fare meglio: cantare. E se vuoi, possiamo anche studiare un pezzo che ti vede con il piano” Risponde Harry, ottenendo l’approvazione di tutto il gruppo.
Io, cantare e suonare. Due cose in cui me la cavo, ma che mi fanno stizza da morire.
“E se io non volessi partecipare?” Domando.
Loro rimangono in silenzio, guardandosi l’un l’altro. Sicuramente, non si aspettavano di certo questa domanda.
“Bhè, nessuno ti obbliga, solo che il progetto poi andrà nel dimenticatoio e addio novità” Risponde impacciato Zayn, grattandosi la nuca.
“Posso pensarci?” Domando.
“Ma certo! Solo, per favore, non ci mettere un’eternità, altrimenti poi facciamo vecchi” Risponde Niall strizzando l’occhio.
“Promesso, parola di lupetto”

Loro scoppiano a ridere, ma nel frattempo qualcuno suona alla porta.

Harry si alza e va ad aprire. Non riesco a sentire cosa si dicono, ma lui torna in salotto.
“Liam, c’è la tua dolce metà che ti attende in macchina” Dice, monocorde lui.
Non sapevo Liam fosse impegnato, ma, ovviamente, io non so assolutamente nulla di loro.
Ma la domanda fondamentale è: perché sto guardando con uno sguardo afflitto Liam, mentre si alza dal divano e chiedendo scusa si allontana?
I ragazzi borbottano tra loro e io rimango in silenzio, fissando il caminetto spento.
“Ragazzi io vado, sapete com’è… Alyssa scusami, ma per qualsiasi cosa ci sono loro a cui chiedere”
Detto ciò, Liam si avvia all’ingresso e quando sento la porta chiudersi riprendo a respirare. Non mi ero nemmeno accorta di star trattenendo il respiro.
“Ah, ditemi tutto quello che volete, ma quella li non la sopporto proprio!” Sbotta Harry incrociando le braccia al petto e sprofondando nel divano.
“Hazza, non  intrometterti” Lo rimbecca Zayn.
“Non è minimamente il suo tipo” Si affretta a spiegare Louis.
“Liam è fidanzato?” Domando con un filo di voce io.
“Fidanzato è dire tanto, si sta frequentando da un paio di mesi con questa ragazza, una cotta di scuola superiore che si è rifatta viva ora” Spiega Harry.
“E hanno già litigato” Puntualizza Niall.
“Ragazzi insomma” Si alza dal divano, esasperato, Zayn. “E’ la sua vita. Saranno pure cavoli suoi no?”
Cala il silenzio tombale e nessuno osa più ribellarsi. Almeno per qualche secondo.
“A me non piace” Torna a dire il riccio.
Esasperato Zayn, che combatte da solo contro tre, va in cucina per prendere chissà cosa.
“Allora io vado” Dico io, alzandomi in piedi.
“Vai già via?” Domanda Harry, triste?
“Penso che quello che avevate da dirmi me l’abbiate già detto no?” Domando portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, per mascherare una punta di imbarazzo.
“Oh, certo”                          
“Quello che Harry vorrebbe dire” Si intrufola nel discorso Louis “E’ che riceviamo visite raramente, il nostro manager ci ha vietato di farci vedere in pubblico prima dell’uscita del film e la sua parola è legge. La venuta a scuola è stato del tutto in via eccezionale, dato che era per lavoro”
“Volete dirmi che non uscite?” Domando sbigottita. “Liam è appena andato via”
“Infatti l’ha fatto senza avvisare nessuno, altrimenti non avrebbe avuto l’approvazione. Ma dato che hanno litigato, lui e lei, ha deciso di infrangere le regole”
Ha rischiato. Ecco l’esempio di una persona che se ne infischia delle cose che gli vengono dette. Lui ha la capacità di ribellarsi, ma d’altro canto, non ha nessun problema che l’affligge.
“Mi è venuta un’idea” Li informo.
“Cioè?” Domanda uno speranzoso Niall.
“Che ne dite se chiamo una mia amica e rimaniamo a pranzo? Cuciniamo noi!” Propongo timidamente, non sapendo le loro reazioni.
“Cibo?” Domanda sempre Niall con un luccichio negli occhi.
“Nialler! Ma insomma” Lo strattona Louis ridendo.
“Accettiamo l’offerta” Urla Harry abbracciandomi. Santo cielo, dentro questi corpi da uomini, nascondono anime da bambini.
“Che succede?” Torna in salotto Zayn con un bicchiere colmo di succo.
“Alyssa ha avuto un’idea geniale” Lo informa Niall.
“Sarebbe?” Domanda lui, porgendomi il bicchiere.
“Per me?”
“Certo, sei pallida come un vampiro, bevi, ti farà bene” Risponde Zayn sorridendo.
Rimango stupefatta dalla sua gentilezza. Sono formidabili. E io non li conoscevo per niente. Che deficiente!
“Grazie” Sussurro accettando il bicchiere.
“Ha offerto di prepararci il pranzo”
“Cristo, Niall! Ma di tutto il ragionamento hai solo afferrato l’argomento cibo?” Domanda Harry.
“In pratica Alyssa, sapendo le nostre condizioni, si è offerta di invitare una sua amica e rimanere a pranzo, con l’intento di cucinare loro per noi” Spiega Louis.
“Ottimo! Ci sto” E la parola di mr.Malik è legge!
 
“Tu non stai scherzando vero? Altrimenti giuro che…”
“El, per favore! Non sto scherzando! Porta il tuo sedere qui e tutto andrà bene. Poi ce la caveremo”
“Oddio, oddio non ci credo”
“Quando la smetterai sarà tardi. Ti aspetto tra mezz’ora a quest’indirizzo. Non un minuto di meno e ne uno di più. Ciao”

Chiudo la conversazione telefonica sorridendo. Le prenderà un coccolone, ne sono sicura.
Non so nemmeno io cosa mi sia passato per la testa, quella proposta mi è uscita fuori come se non ci avessi nemmeno ragionato. Invece, dovrei essere a casa a pensare alla loro proposta.
Incidere un brano, con loro. Sarebbe un’opportunità più unica che rara e saprei che sarebbe un grande passo in avanti. Ma ci sono tanti pro e contro da studiare.
Ma forse il bello è proprio questo, gettarsi in un’avventura ignota, che nessuno ha programmato. La mia psicologa ne sarebbe entusiasta.
Ma poi, che ne posso sapere io dell’adrenalina che si proverebbe? Se non tenti non puoi mai capire, no?
Che significa questo? Che dovrei tentare? Dio, sono più le domanda che mi girano in testa, che le risposte vere e proprie.

“Disturbo?” Domanda Niall entrando in salotto.
“Hei, assolutamente no. È casa vostra”
Lui sorride e si siede sul divano accendendo la tv.
“Ti va di vedere qualcosa mentre aspettiamo la tua amica?” Mi domanda.
“Perché no” Rispondo mentre mi siedo accanto a lui.
Dopo un po’ di zapping, decide di fermarsi su un cartone animato dei Looney tunes, che trasmette un episodio del Gatto Silvestro e Titty.
“Non dirmi che ti piacciono” Urlo sorpresa nella sua direzione.
“Non mi piacciono infatti, io li adoro!” Puntualizza lui, quasi fiero.
“Oddio Niall, sei adorabile. E ti confesso, li adoro anche io”
Lui si gira scioccato verso me.
“Non stai scherzando, vero?”
Scoppio a ridere. In dieci minuti scarsi lui è la seconda persona che crede lo stia prendendo per i fondelli.
“No Niall, non lo farei mai”
Lui sorride e torna a guardare un Silvestro disperato, mentre cerca di acciuffare Titty.
“Ho sempre ammirato Silvestro” Dico mentre anche io, guardo quelle scenette ormai a memoria “Da piccola era il mio cartone animato preferito, mi piaceva quel gatto, con tutti i suoi difetti, con quella parlata strana che sputacchiava, ma ammiravo il suo coraggio. È insensato, dopo tutto è solo un pupazzo inanimato, ma mi piaceva la sua tenacia, non si arrendeva mai, continuava imperterrito a cercare di acciuffare quel pennuto”
Ricordo quando mia madre mi teneva tra le braccia e insieme ci sedevamo in salotto, su una poltrona enorme, che poteva contenere benissimo due persone. Lei mi stringeva a se e perdevamo intere serata a guardare le vicende del gatto. Mi piacevano quei momenti, dove eravamo solo io e lei.
Quei momenti dove vivevo una vita normale, accanto a una madre e a un padre che ti amano, con un destino non ancora scritto, con un futuro.
“Non dovrebbe essere così? Normale?” Domanda lui.
“Dovrebbe, ma pensaci, alle volte si ha paura delle conseguenze di un gesto. Si ha paura della verità”
“Ma bisogna buttarsi, altrimenti non sai mai cosa ti sei perso. E i dubbi ti corrodono”
Hai ragione Niall, ma non sono i dubbi che mi stanno corrodendo di già.

“E voi, che state facendo?” Domanda Zayn sedendosi accanto a me.
“Ho trovato un’alleata nei Looney tunes” Dice orgoglioso Niall alla mia destra.
“Ti prego, dimmi che sta scherzando” Al contrario di Zayn afflitto, alla mia sinistra.
Scoppio a ridere e mi trascino i due insieme nella risata.
 
La suoneria del telefono mi strappa al momento fondamentale dell’episodio, in cui Silvestro cerca invano di acchiappare Titty, Niall borbotta per l’interruzione e io mi alzo per rispondere alla chiamata.
“Sono fuori, ma sicuramente ho sbagliato indirizzo, credevo fosse leggermente più piccola questa cosa qui davanti”
“El che stai dicendo?”
“Sono fuori la villa tesoro, aprimi” Chiude la chiamata e scuoto la testa.
Mi dirigo alla porta e apro per constatare veramente che Eloise sia fuori, mentre si tormenta il labbro inferiore saltellando a disagio da un piede all’altro, di spalle.
Quando mi avvicino per aprire il cancello, allungo la mano nello spazio tra le sbarre e la sfioro.
Lei urla e si gira di scatto, facendomi sganasciare dalle risate.
“Ma allora sei deficiente forte!” Si lamenta con una mano sul cuore.
“Oddio, dovresti vederti, sei uno spasso. Su dai entra” Le apro il cancello e lei mi si para accanto.
“Dici che se mi viene un attacco di panico e svengo, loro mi fanno la respirazione bocca a bocca?”
Mi giro a guardarla interrogativa. Lei fa una faccia buffa e sorridendo la spintono.
“Smettila El!”

Entriamo in casa e mi richiudo la porta alle spalle, mentre una curiosa Eloise si guarda attorno, che voglia prendersi qualche souvenir da portare, tipo trofeo, a casa sua?
“Porca miseria, non trovo il mio orologio. Dove sarà andato a finire?”
Proprio in quel momento scende le scale Harry, guardandosi attorno per trovare il suo fantomatico orologio.
Alza la testa, ma l’unica cosa che trova sono due ragazze in piedi sull’uscio.
“Hem… Harry ti presento la mia amica Eloise” Faccio le presentazioni io.
I due rimangono alcuni secondi spiazzati, Eloise sicuramente si sarà dimenticata come si respira e la guardo boccheggiare, per fortuna il primo a riprendersi e ad andarle in soccorso è lui, che le allunga l’enorme mano e si presenta. Lei, dal suo canto, guarda la mano e con una gomitata della sottoscritta, si riprende e grazie a Dio, fa la persona educata.
Si presenta e subito dopo escono li altri tre incuriositi e presentandosi a loro volta.
“Allora, che si mangia?” Domanda Niall, tenendosi la pancia e noi scoppiamo a ridere.
“Cristo Niall, abbiamo due donne in casa e l’unica cosa che pensi è il cibo?” Domanda Zayn andando in cucina e stappandosi una birra.
“Poi è logico che non ha ancora una ragazza” Si lamenta Louis, appoggiandosi con una spalla allo stipite della cucina.
“Ma non manca Liam?” Eloise, mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio.
“E’ uscito con la sua ragazza” Risponde Harry, afferrando il discorso.
“Ha una ragazza?” Squittisce lei.
Harry fa un risolino, come a voler confermare alla domanda della mia amica.
“Non lo sapevo” Aggiunge triste.
“Te ne farai una ragione” Dice Zayn uscendo dalla cucina e salendo al piano superiore.
“E’ il suo migliore amico. Lo difende anche quando prende delle decisioni orrende” Dice Niall.
“A voi non piace lei?” Domanda, finalmente io, entrando nel discorso.
“Non è che non ci piace, è una questione di sensazioni, a pelle. La vediamo troppo sulle sue, troppo schizzinosa. Bho, contento lui. Contenti tutti noi, ma può avere di meglio” Ci spiega Louis.
Non conosco niente di loro. Mi appunto in mente di fare una ricerca non appena torno a casa. Mi servono informazioni, ma chiederle ai diretti interessati non mi va. Evviva la mia corazza!
 
“Che prepariamo?” Domando a Eloise, visto che ci hanno lasciate sole dopo ore di persecuzione quei quattro. Non vedono gente nuova da una vita.
Lei si infila il grembiule, allacciandoselo in vita e ci pensa su.
“Ci sono! Che ne dici di pasta con la panna e prosciutto? La facemmo quella volta che rimanemmo a casa tua a mangiare. Uscì bene”
“E pasta sia. Speriamo siano assicurati in caso di avvelenamento”
Lei scoppia a ridere e mi allunga un coltello, con cui dovrei tagliare a listarelle il prosciutto.
Mentre siamo prese a preparare, sentiamo aprire la porta e subito dopo vediamo passare Liam, tornato a casa.
Da un’occhiata di sfuggita alla cucina, ma i nostri occhi si incontrano e sento nuovamente quella fastidiosa presa al cuore. Lui fa per proseguire, ma si blocca e torna indietro.
“Che ci fai qui?”
Eloise fa un piccolo salto e si gira a guardare il nuovo arrivato.
“Mi hanno invitato i tuoi amici, e lei è Eloise la mia migliore amica”
Lui saluta Eloise, ancora, nuovamente, colta da un attacco di mutismo.
“Spero non ti dia fastidio” Aggiungo io, rossa in viso.
Lui mi guarda e mi sorride, facendo allargare le sue labbra. Dio, adoro quell’espressione. Le sue guance si tendono, la sua barba che contorna le mascelle si distende.
“Nessun problema. Anzi, la cucina di Harry è insopportabile. Vi serve una mano? Mi vado a cambiare e torno subito” Detto ciò, sparisce fuori la stanza e lo sentiamo salire di corsa le scale.
“O-mio-Dio” Balbetta la mia amica, ancora con il mestolo in mano, mentre guarda la porta.
“El, riprenditi, altrimenti non arrivi a fine giornata” Ridacchio io, mentre riprendo il mio lavoro di tagliere.
Lei scuote la testa, respira e apre il frigo, in cerca di altri ingredienti.

Mi ritrovo a canticchiare un motivo stupido, rilassata.
Da quanto tempo non passo una giornata spensierata? Da quando non mi capita di canticchiare allegramente?
Che mi sta prendendo? Che siano questi nuovi ragazzi a farmi bene?
Aly, troppe domande. Sai che quando ti imbottisci la testa di troppi interrogativi, poi ne fai indigestione e stai male.
“Che faccio?” A riscuotermi è proprio lui, Liam. Che è tornato in cucina e si sciacqua le mani.
“Chiedi a lei. È lei che comanda” Alza le mani Eloise e lui sorridendo mi guarda aspettando una commissione.
“Hem… Si, pesa la pasta” La pasta! Diamine, sono il ritratto della fantasia.
Lui afferra un pacco di pasta dalla credenza e ne versa tutto il contenuto nello scolapasta, senza pesarla.
“Ma è tanto” Tendo a precisare io.
“Ma tu non hai nemmeno idea di quanto mangiamo noi e se stai pensando alla colazione di stamattina, sappi che quello non era niente” Mi alza il dito indice, in segno di ammonimento e io rido al suo pensiero azzeccato, stavo proprio pensando a questo.
Dall’altra parte della stanza Eloise guarda la scenetta sorridendo compiaciuta tra se.

 

Kumusta a todos.
Come state? 
Stiamo entrando nel vivo della storia, il prossimo capitolo sarà scoppiettante.
Come vi sembra la storia?
Mi dispiace che non ci sia molta partecipazione, perchè vi vedo, state aumentando, ma mi dispiace non ci sia partecipazione.
Lo so, alle volte è un pò scocciante scrivere le recensioni, sono lettrice anche io.
Ma credetemi un vostro parere mi farebbe veramente star bene. 
Sono molto alla mano, chi ha già letto la mia originale lo sa. Se inizio a prendere confidenza inizio a dire cavolate.
Va bene, non c'entra nulla.
Niente, fatemi sapere. Io vorrei iniziare a pubblicare due capitoli a settimana, che ne pensate? Potreste essere d'accordo? Dato che ho un bel pò di capitoli scritti e ormai la mia originale l'ho terminata questa settimana.
Ringrazio comunque chi si sta aggiungendo e ringrazio chi mi appoggia nella storia.
Fatevi sentire dai, so che ci siete! Siete li ;)
Un bacione a tutte e buon fine settimana. Dalla prossima settimana potrei prendere a pubblicare il doppio capitolo. Ditemi voi.
Ciauuuu :*

 



 
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