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Autore: Tefnuth    09/11/2013    1 recensioni
dopo l'omicidio avvenuto davanti ai suoi occhi di una persona conosciuta in chat silvy,la protagonista, verrà coinvolta in un'indagine che sconvolgerà la sua quotidianità. tra omicidi ed inseguimenti riuscirà a trovare l'amore.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Erano davanti all’edificio del Palablù,Silvy era terrorizzata e sperava che qualcuno la aiutasse “Perché lo hai fatto? Io mi sono fidata di te,mi sono anche concessa e tu mi ripaghi così?” chiese la ragazza fermandosi chiese la ragazza,non sapeva se Frank l’avrebbe uccisa o meno non appena avesse ottenuto ciò che voleva ma voleva delle spiegazioni “Mi sono stufato di proteggere persone che non lo meritano,è ora che anch’io faccia ciò che voglio” rispose Frank che continuava a tenere la pistola puntata alla testa della ragazza “Ma quella volta,a casa di Franziska…ho sentito distintamente un accento russo cosa c’entri tu con quelli?” “Semplicemente degli amici che hanno simulato la pronuncia,sono stati bravi vero?Ci hanno messo molto ad imparare il giusto accento ma ne è valsa la pena” “E dell’aggressione alla banca? Tu non potevi saperne niente,eri in ospedale” “Lo ammetto,quello è stato un colpo di fortuna bello e buono. Mi hanno riferito quello che stavate facendo la stessa mattinata,il resto non è stato difficile. Ora silenzio e cammina,non voglio che ci sentano” rispose Frank premendo di più la pistola,l’unico gesto che potesse fare per impedire a Silvy una qualunque azione difensiva poi,improvvisamente,una voce interruppe la loro marcia proprio a pochi metri dall’entrata del Palablù “Lasciala andare” disse Nicholas spuntando fuori da una siepe dietro di loro “Vattene via moccioso” disse Frank puntando ora la pistola contro il ragazzo che alzò le mani per dimostrare di essere disarmato,doveva solo prendere tempo per far agire qualcun altro molto vicino a loro “Volevo solo vedere se lei stava bene,non ho armi con me” “Si sta bene vedi? E’ ancora tutta intera,puoi anche toglierti di mezzo adesso. Sparisci” “Non  puoi lasciarla andare? Prendi me al suo posto se ti serve per forza un ostaggio” “Non saresti certo tu stronzetto,ora vattene o ti faccio saltare la testa. Non voglio ripetermi ancora”. Tutt’ad un tratto,qualcosa colpì la mano armata di Frank,che dovette lasciare la presa sulla pistola facendola ricadere a terra : era stata Franziska a tirargli un grosso sasso con una fionda dalla stessa siepe da cui era spuntato Nicholas “Merda” urlò Frank piegandosi un poco per portare l’altra mano su quella colpita;momento perfetto per Silvy che poté mettere in atto alcune tecniche di autodifesa colpendolo allo stomaco e all’inguine. Frank era muscoloso,ma i colpi che scagliò Silvy furono sufficienti  per liberarsi dalla sua presa,prendere la pistola e puntarla alla testa di Frank che non poté far a meno di rimanere immobile e guardare gli occhi di Silvy che contenevano un misto di rabbia e frustrazione. Gli dispiaceva di averla ferita a quel modo. “Ottimo lavoro Silvy,sapevo che le mie lezioni di autodifesa ti sarebbero servite” disse Franziska avvicinandosi;solo in quel momento si accorse che braccia e gambe avevano la tipica tonicità di chi praticava le arti marziale “Ora portiamo questo bastardo a chi di dovere,vorrei spaccarti la faccia ma non voglio sporcarmi le mani con la feccia,sai ho uno spettacolo più tardi” disse Nicholas “ Io invece ho finito il mio turno di lavoro per cui… - Franziska assestò un pugno diretto al viso di Frank – ora mi sento molto meglio”. Tenendo Frank lontano da Silvy e sotto la minaccia della sua stessa pistola,i ragazzi riportarono Frank all’attrazione del Ramses,dove la polizia ancora aspettava “Non avrei mai creduto di doverlo dire ma…ti dichiaro in arresto Frank. Conosci già i tuoi diritti,ma non ti serviranno a molto” disse il tenente che mise personalmente le manette ai polsi dell’uomo che,da parte sua,non fece alcuna resistenza. Finalmente l’incubo era finito,ma poco prima di salire sull’auto della polizia Frank aveva ancora una cosa da dire “Silvy,mia cara,sei stata l’unica persona che io abbia mai sentito di dover proteggere veramente senza alcun ordine. Quando mi proposero il tuo caso,fui ben felice di occuparmi della tua protezione non per quello che volevo fare ma perché mi hai subito rubato il cuore. Per te,sono andato volentieri all’ospedale,solo per te. Addio” “Addio” così si salutarono per sempre Silvy e Frank. Quelle ultime parole avevano risollevato lo spirito della ragazza perché sapeva che era stato sincero,glielo aveva letto negli occhi,ma ora doveva andare a ringraziare qualcun altro: Leo.

Era stato portato in ospedale poco dopo che fu portato fuori dall’attrazione,in infermeria poteva fare ben poco per il proiettile nel suo braccio che non aveva recato danni permanenti. Silvy aveva il cuore in gola quando bussò,tempestata da miriadi di domande, e la voce che la invitava ad entrare arrivò alle sue orecchie “Ciao” disse lei quando oltrepassò la soglia,dovette fare un gran sforzo per aprire la bocca ed articolare la parola “Silvy,sono felice di vedere che stai bene. Mi ha detto Franziska che hai messo al tappeto quel bastardo” disse Leo,era tutto eccitato dalla notizia dell’amica anche se avrebbe voluto farlo lui stesso “Il merito è tutto di Franziska,è stata lei ad insegnarmi la mossa decisiva e poi se non fosse arrivata lei con Nicholas non avrei mai potuto farlo” “Non dire cazzate,se una persona ti insegna qualcosa non significa che tu la sappia utilizzare come si deve e poi sicuramente ce l’avresti fatta anche da sola” “Tu come stai? Mi hanno detto che tra poco ti operano” “Non c’è male,il problema maggiore è il proiettile ma una volta toto potrò recuperare a pieno. Però per un po’ non potrò lavorare con i delfini in acqua,dovrò limitarmi a farlo dall’esterno con una sola mano – i suoi occhi si posarono sulle lacrime che Silvy tentava inutilmente di nascondere – cos’hai,perché piangi?” “E’ tutto diverso,tu non saresti qui se io…” si fermò,non poteva più parlare “Non preoccuparti,l’importante è che sia tutto finito adesso. Quello che è successo non importa,per favore non piangere più,mi duole vederti così; la ragazza di ghiaccio che si scioglie per me” “Mi sento così in colpa,se potessi farei di tutto per cancellare tutto questo” “Nemmeno per sogno,se non fosse successo niente io non avrei mai trovato il coraggio di baciarti e tu non saresti qui ora; non so se lo avevi capito,ma tu sei il mio centro gravitazionale,la mia musa e forse qualcosa di buono Frank l’ha fatto” con quelle parole Leo colpì molto Silvy,ricordandosi non solo del nomignolo che lei aveva detto di aver ricevuto al liceo dai compagni di classe,ma anche della sua passione per l’astrologia e la mitologia “Non esagerare,non sono chissà chi” disse lei,era lusingata dalle parole del ragazzo perché aveva capito che era ciò che provava anche lei,ma il suo cuore seppur in un angolino molto remoto aveva timore di un secondo inganno  cui non avrebbe retto “Non dire sciocchezze,dalla prima volta che ti ho visto ti ho sempre trovato bellissima ed intelligente perciò mi chiedevo se magari,potessimo provare ad essere più che amici,visto che ormai avrai capito che il mo comportamento era un modo per farti la corte. Io ti amo,e credo che tu in qualche modo mi ricambi altrimenti conoscendoti mi avesti riempito di botte al primo bacio rubato” “ Penso che…potremmo provare si” il cuore si alleggerì ad entrambi “Questo è senza dubbio il regalo più bello che tu potessi mai farmi,adesso potrebbero operarmi anche senza anestesia” disse Leo; era salito alle stelle dopo il consenso di Silvy perciò non riuscì a trattenersi dal darle un bacio sulla bocca e questa volta anche lei ricambiò,non ne rimase stupita perché ora era felice.

Dopo l’arresto di Frank anche quello che era rimasto della sua compagine fu arrestato e Silvy fu ben felice di consegnare i documenti nelle mani di Anna,sapendo che erano al sicuro “Quello che hai fatto è simbolo di grande coraggio,ora ti attende un nuovo capitolo della tua vita. Ti ringrazio molto Silvy,spero che potremmo restare amiche” disse Anna “Certamente,anzi se vuoi restare per vedere lo spettacolo prima di andare via” “Mi dispiace,questa volta non posso ma prometto che tornerò molto presto. Questo è un arrivederci,non un addio” così si salutarono,poco prima che iniziasse lo spettacolo di Silvy con Leo che la guardava dagli spalti in tutto il suo splendore in un giorno di festa con moltissimi spettacoli all’aperto e con l’apertura e la chiusura del parco anticipate di due ore. Adesso che Silvy e Leo si erano trovati,erano le persone più felici di tutto l’universo conosciuto e non.

 
  
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