Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: after all    22/04/2008    9 recensioni
Il mondo di Kodocha che tanto amiamo non esiste. O meglio, esiste, ma senza Sana. Akito è un ragazzo solitario e problematico, senza una vera famiglia, l'unica persona che ha al mondo è il suo migliore amico Tsuyoshi. Così la sua vita scorre senza un vero motivo fino all'età di 20 anni, quando Tsuyoshi gli presenta la sua nuova ragazza: Sana Kurata! Infatti, in questa sorta di mondo parallelo Sana è solo arrivata in ritardo, sconvolgendo tutto. Perchè due caratteri come i loro, in qualsiasi situazione tu li metta, non possono passarsi accanto come se niente fosse.
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono qui a Tokyo da meno di ventiquattro ore, ma sento che questa città mi piace molto. Sebbene sia venuta qui per conoscere la famiglia di Tsu per ora l'unica persona che mi ha presentato è il suo migliore amico, Akito. Non è un tipo che parla molto, anzi, credo che "mai" sia la parola più esatta, e le poche volte che apre bocca ha un tono tanto seccato che ti passa davvero la voglia di provare a far conversazione con lui. Normalmente eviterei ogni contatto con una persona tanto burbera e diversa da me, ma se Tsuyoshi lo rispetta come nessun altro e lo ama più di un fratello significa che c'è qualcosa di speciale in lui, nascosto da qualche parte sotto tutti quei capelli biondi. L'occasione più adatta per scoprirlo capita proprio oggi. A quanto pare la madre del mio ragazzo è molto gelosa e nonostante Tsu mi abbia ripetuto in lungo e in largo che le piacerò tantissimo ha preferito "alleviare" il trauma di conoscermi esaudendo il suo desiderio di trascorrere una giornata sola soletta con suo figlio. So che la figlia minore, Aono, è recentemente andata via di casa sposandosi, nonostante il parere della madre, ancora adolescente, mentre il padre deve avere abbandonato la famiglia molto tempo fa, quindi dev'essere una donna molto sola. Comprendo la sua volontà di avere, anche solo per un giorno, il figlio tutto per sé. In un certo senso la cosa mi rilassa.. Non che abbia paura di incontrare la madre di Tsu, sia chiaro, di solito faccio un'ottima impressione sulle persone, però so che il parere di quello che resta della sua famiglia è molto importante per il mio ragazzo, e non posso fare a meno di essere un po' in ansia.. Uffi! Basta con questi brutti pensieri, è ora di iniziare a prepararsi psicologicamente per la giornata che mi aspetta con Akito.
- Sei bellissima! - Tsuyoshi mi abbraccia da dietro e mi dà un bacio affettuoso sulla guancia. Sono questi i momenti in cui penso che un ragazzo più perfetto di lui non avrei potuto trovarlo, nemmeno l'avessi scelto su un catalogo multimediale. 
- Sei preoccupata per oggi? -
- No, figurati! Che potrà mai succedere di male? -
In effetti non lo sono affatto, sono soprattutto molto eccitata all'idea di conoscere la città di Tsu con gli occhi del suo migliore amico, che seppure diverso da lui, è una persona che gli è molto vicina. Lo guardo negli occhi, sembra sollevato dalla mia risposta.
- Non sai quanto mi fai felice! Sai, spesso il carattere di Akito viene mal interpretato dalle persone.. A volte sospetto persino che sia lui ad allontanare la gente di sua spontanea volontà. Quando era piccolo aveva dei grossi problemi familiari, sempre che la sua si potesse chiamare "famiglia", così crescendo ha acquisito la tendenza a credere poco in se stesso e ancora meno negli altri. Ma non è cattivo, davvero. Anzi, a dirla tutta è la persona più incredibile che conosco, bisogna solo imparare a capirlo.-
Così dicendo mi dà un frettoloso bacio sulle labbra ed esce di casa, credo che non voglia far aspettare sua madre. E' proprio una brava persona, la migliore che conosco. Basta vedere come si è comportato con Akito, anche dove gli altri si sono arresi lui ha continuato, fino a diventare il suo migliore (e ho ragione di credere anche unico) amico. Lui è.. è.. stupendo. Penso che non riuscirei a trovargli un difetto nemmeno se volessi.
Mi sdraio sul divano e per ingannare l'attesa accendo la televisione, Akito dovrebbe essere qua a minuti. 
...
Guardo annoiata l'orologio, sono le undici. E' in ritardo di mezz'ora. Niente male come inizio!
Finalmente il suono del campanello mi avvisa che l'attesa è finita.
- Buongiorno! - esclamo allegra aprendo la porta - per ora non gli faccio notare il ritardo, non vorrei iniziare già subito con il piede sbagliato. 
- Ciao. - la sua risposta amorfa mi fa pensare che forse è lui quello ad avere cominciato male. Credo che sarà più dura del previsto.
- Dove mi porti?-
- Tu dove vuoi andare? - la frase sarà anche educata, ma il tono è duro come se mi stesse insultando tra i denti. Forza e coraggio Sana, ce la puoi fare.
- Non lo so, sei tu l'esperto qui! - decido di fregarmi della sua scortesia, se mi mettessi a discutere mi rovinerei inutilmente la giornata. Poi, nonostante tutto, essere gentile mi esce piuttosto naturale.
Saliamo in macchina e ingrana la marcia, diretto chissà dove.
- Ti piacciono i quadri occidentali? -
- Sì, molto, perché? -
- C'è una mostra non lontano da qui -
Così dicendo ci rechiamo nel luogo dove è tenuta e per un'oretta buona sono rapita dai dipinti appesi alle pareti di tutte le stanze. C'è di tutto, da Picasso a Van Gogh, da Rubens a Caravaggio, senza limiti temporali né spaziali, in ordine deliziosamente sparso. E' davvero bellissima. Guardo ammirata ogni singola opera, e lui al mio fianco sembra fare lo stesso.
Finita l'esposizione andiamo al Parco Chidorigafuchi [famoso parco della capitale. tutti i luoghi indicati da qui in poi esistono realmente a Tokyo, ma non sono affatto certa di aver azzeccato le coordinate spaziali^^ Nda] dove ammiriamo la fioritura dei ciliegi che in questa stagione è a dir poco strabiliante e poi al santuario Meiji lì adiacente, che è invece cosparso di iris. Visto che ci troviamo nel quartiere Ikebukuro mi piacerebbe provare quello che si dice sia l'ascensore più veloce del mondo, in 35 secondi dovrebbe portarci dritti dritti all'osservatorio del 60° piano. Akito non sembra però molto convinto, così decido di lasciar perdere, avrò altre occasioni. Decidiamo di fermarci a mangiare in un ristorantino nei pressi di Ueno, secondo la vicina di casa di Akito sarebbe uno dei migliori della città.
Incredibile, ma stiamo quasi conversando. Cioè, sono sempre io a iniziare a parlare e a fare domande, ma se non altro ottengo qualche risposta in più rispetto ai soliti mugugni.
- Che te ne pare di Tokyo? - dice tra un boccone di sushi e l'altro. 
Sono spiazzata. Non tanto dalla banalissima domanda, quanto dal fatto che per la prima volta da quando lo conosco parla per primo. Sta.. iniziando una conversazione? Esaltata dal mio nuovo traguardo prendo a parlare a raffica di quanto mi piaccia questa città e di quanto sia contenta del fatto che ho un giorno di tempo prima dell'incontro con la madre di Tsu. Ops, mi è sfuggito anche questo particolare! Inutile dire che purtroppo non è passato inosservato.
- Hai paura? -
- Beh non tanta, di solito piaccio alle persone. -
Mi guarda contrariato.
- Non credi di essere un po' presuntuosa? -
Colpita e affondata. Presuntuosa, io?? Rimango senza parole, nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere.
- Cos'è, non parli più? -
Decido di incassare il colpo e andare avanti, non vale la pena di farci troppo caso.
- No è solo che è la verità. Man mano che le persone mi conoscono mi giudicano diversamente, chi bene e chi male, ma il primo impatto è solitamente positivo. -
Ok, dal suo sguardo direi che lui è l'eccezione che conferma la regola, non sembro piacergli affatto.
- Non ti preoccupare, la signora Sasaki è una persona semplice e gentile, qualunque ragazza farebbe colpo su di lei.
Non so se sentirmi offesa o in un certo senso grata.. sarà stato il suo modo di rassicurarmi? Lasciandomi nel dubbio chiede il conto al cameriere, ammetto di sentirmi sollevata dal termine della conversazione. Sto per prendere il portafogli dalla borsa quando una sua mano mi blocca.
- Grazie - mormoro incredula.
Senza degnarmi di uno sguardo (tanto meno di una parola) si riavvia verso la macchina. 
Il resto del pomeriggio prosegue tra la visita al Giardino Zoologico, dove compro un adorabile pupazzetto a forma di panda (che viene subito da lui etichettato come "inutile") e qualche sporadica e poco approfondita chiacchierata. Mi porta addirittura col traghetto a vedere il Giardino delle Depandance del Palazzo Hama, la sua compagnia si sta rivelando quasi piacevole.
Nonostante le mie suppliche si rifiuta di portarmi a fare shopping a Ginza [quartiere della capitale dedicato appunto a quest'attività. Nda], così risaliamo sulla macchina diretti verso casa, ormai il cielo è quasi buio. Mentre viaggiamo mi viene in mente una cosa a cui non posso assolutamente rinunciare.
- Ti andrebbe di andare alla Torre? -
- Alla Torre? - mi guarda come se non sapesse di cosa parlo.
- Sì, il simbolo della città. -
- Uhm. Dicono che la vista da lassù sia piuttosto bella. -
- E tu non ci sei mai stato? -
- Sì, ma non guardo giù -
- E come mai? -
- Non sono interessato al panorama e poi.. - rimane un attimo interdetto prima di continuare la frase - ..soffro di vertigini. - dice velocemente, ma non abbastanza perché il mio sviluppatissimo udito non lo senta.
Non posso fare a meno di ridacchiare sentendo la difficoltà con cui ammette la sua debolezza. Dev'essere una persona molto orgogliosa.
- Lo trovi tanto divertente? -
Ops, sembra essersi irritato.
- No, trovo divertente il modo in cui lo dici! - dico senza smettere di sorridere.
Sembra essere sbigottito dalla mia risposta, tant'è che non ribatte più. Rimaniamo zitti finché la macchina non parcheggia davanti a una grande costruzione, dev'essere la nostra destinazione.
Procediamo in silenzio fino all'ascensore, che è talmente affollato che per un attimo penso di soffocare da un momento all'altro. Per fortuna la maggior parte delle persone scende nei vari piani che compongono l'edificio e possiamo arrivare all'ultimo senza essere calpestati. Immediatamente vado verso l'immensa vetrata che costituisce gran parte delle pareti e mi fermo a guardare. Caspita, qui è davvero bellissimo. Ammiro rapita il panorama per qualche minuto, smettendo solo per dare un'occhiata al mio "accompagnatore", ma di lui non c'è traccia. Dove si è cacciato adesso? Lo vedo seduto su una panchina verso l'interno e mi torna alla mente quello che mi ha detto in macchina: soffre di vertigini. 
- Non sai cosa ti perdi! - dico ad alta voce di modo che mi possa sentire.
- E non voglio nemmeno saperlo! -
- Ma dai! Che sarà mai qualche vert..-
- Zitta! - non faccio nemmeno in tempo a finire di parlare che mi rimprovera.
Ok, sarò anche stata ammonita, ma ho ottenuto comunque il mio risultato: temendo che il suo punto debole venisse scoperto è arrivato davanti alla vetrata. Quando si accorge della sua posizione lo vedo impallidire, così agisco d'impulso e, senza pensarci, gli prendo la mano. Sento il suo corpo irrigidirsi tutto d'un tratto e mi accorgo di aver solo peggiorato la situazione, così scosto immediatamente la mia mano dalla sua.
- Scusa. - mormoro imbarazzatissima.
- Perché l'hai fatto? - 
- Non lo so.-
- Ah. -
Lo vedo allontanarsi, così lo seguo. Risaliamo sulla macchina e rimaniamo zitti, l'imbarazzo cresce sempre di più. Maledetta me! Dovrei contare fino a dieci prima di fare le cose, anzi no, fino a cento. 
In macchina nessuno dei due apre bocca. Lo osservo cercando di captare attraverso il suo sguardo qualche pensiero, ma non riesco a vedere nulla se non freddezza. Mi auguro di cuore che gli occhi non siano, come si dice, lo specchio dell'anima, altrimenti la sua sarebbe vuota. 
Arriviamo sotto casa mia, scende dalla macchina per accompagnarmi alla porta. Noto con piacere che nonostante l'assenza di una famiglia ha comunque imparato le buone maniere. 
- B-beh.. grazie - balbetto poco convinta. Dov'è finita tutta la mia sicurezza?
- Figurati -
Sta per tornare alla sua auto quando lo chiamo.
- Aspetta! - 
- Uhm? -
- Dico sul serio, ti sono grata di quello che hai fatto oggi. -
E qui avviene il miracolo. Le sue labbra si curvano leggermente e.. sorride. Non un ghigno, non una risata di scherno, un sorriso. Il primo, vero sorriso da quando lo conosco. E guardandolo capisco una cosa che fino ad ora non avrei mai immaginato: è il sorriso più bello che abbia mai visto.


Saaalve :)
Scusate il ritardo, ma la settimana scorsa sono stata in Inghilterra e non ho potuto scrivere nulla.. prometto che con i prossimi capitoli cercherò di essere più veloce ^_^
In ogni modo, al mio ritorno ho avuto una bellissima sorpresa: le vostre recensioni! Magari per una veterana delle fan fic sono l'abitudine, ma io che sono nuova sono esaltatissima! Per questo motivo ci tengo a ringraziarvi personalmente una ad una.



postit2Mi fa piacere che la mia storia ti abbia incuriosito! per quanto riguarda Sana e Tsuyoshi anche a me all'inizio sembrava stranissimo, però ormai mi ci sto quasi abituando! Poi ogni tanto mi diverto ad osare, anche se combino dei pasticci >_< 
Non ti so dire se ci sarà un bacio, ma io non lo escluderei a priori. In tal caso.. buona risata xD

chimerachanIn effetti mi sono accorta ora che nell'introduzione non ho accennato al fatto che sarebbero stati un capitolo da parte di Akito e uno da parte di Sana.. spero che la cosa non ti dispiaccia troppo! Grazie comunque per i complimenti, mi auguro di non averti delusa :)

miki90allora mi considero onorata di ricevere la tua recensione, augurandomi che non sia l'ultima :)

toxicgirlcome per miki90 sono molto lusingata dalla tua recensione (a dir la verità lo sono dia tutte, ma se dici che non le lasci spesso in particolar modo!) , mi auguro di non aver deluso le tue aspettative!

ponpongrazie di cuore ed eccoti accontentata con il secondo capitolo, fammi sapere cosa ne pensi!

Evil Angelguarda sul serio! scrivere di Aya e Tsuyoshi che si sono lasciati è stata quasi una liberazione, sinceramente non li sopportavo più così uniti e smielati ^^ Sono contenta di aver attirato la tua curiosità, spero di essere stata all'altezza delle tue aspettative!

ryanforevergrazie del benvenuto! dopo mesi di letture (e qualche sporadica recensione) ho deciso anch'io di buttarmi nel mondo delle fan fic! Grazie per i complimenti, sapevo che la coppia Sana/Tsu avrebbe stupito e.. non ho resistito! Hai visto? In questo capitolo anche Akito ha fatto colpo su Sana *_*

kashia:
 ti ringrazio di cuore, spero di non aver deluso le tue aspettative con questo secondo capitolo! 

daygumringrazio anche te per i complimenti, mi auguro di aver soddisfatto la tua curiosità! 

Un grosso grazie a chi mi ha fatto l'onore, anche senza recensire, di leggere questo mio esperimento. A prestoo :)

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: after all