I wish

Essere professori è una delle cose più belle della vita. Tutti dovrebbero insegnare almeno una volta nell'esistenza perchè si vedono le cose cambiare.

Un giorno, semplicemente, ti ritrovi davanti a nuove persone, nuovi ragazzi, alcuni dei quali sono ancora semplici bambini. Un giorno, semplicemente, chiedi a uno di questi perchè stia con la PFP accesa e lo senti rispondere a tono. E poi vedi una ragazza, poco più in là, ridacchiare e, dopo qualche giorno, inventarsi il soprannome di “Otamegane”.

Ti rendi conto, allora, che sono come i bimbi delle elementari, che non vogliono giocare insieme, anche se hanno ormai sedici anni. Vedi le loro litigate, gli affronti e le offese, vedi che non sembrano mutare stato d'animo.

In mezzo alle tantissime persone che incontri, tuttavia, rimarranno sempre.

Il tuo affetto per loro è talmente grande che cominci a capirli e ad apprezzarli anche così, infantili e illogici nella loro eccessiva ragionevolezza. Viene da ridere pensando a come il disprezzo l'uno verso l'altro porti a scene al limite del comico, ma viene da piangere quando si capisce che, in realtà, sono due persone piuttosto tristi. Abbassi il capo e fingi di non vedere.

Un altro giorno, però, ti rialzi e noti che c'è qualcosa di diverso nell'aria, qualcosa che non avevi mai sentito. Pace, serenità. Pare che tutte le brutte parole, tutti i dispetti siano stati dimenticati. Pensi che forse, forse sono cresciuti, ma solo quando li vedi insieme, in un corridioio vuoto, ad arrossire, capisci che sei rimasta indietro.

Un appuntamento, era la richiesta che hai sentito anche da lontano, un semplice appuntamento.

Ti rendi conto che non ti senti stupita, che ti sembra il giusto coronamento di un lungo processo -la maturazione di uno matrice di quella dell'altro- e, addirittura, il giusto corso degli eventi, come ogni cosa doveva andare.

E così, la Nikaido si trova lì, seduta su una panca, in attesa. Improvvisamente, sente la musica e si gira, vedendo la porta aprirsi.

Chihiro è lì. Non si vede bene il suo viso a causa del velo, ma è lì, e la professoressa lo capisce dal passo, dal modo in cui sembra quasi correre verso l'altare dove Katsuragi la aspetta che, strano a dirsi, anche i bambini crescono.

E desideri che tutto torni indietro per rivivere ogni momento, per vedere ogni istante che ti sei persa nel frattempo, ti auguri, allora, che i bambini che hai notato essere diventati adulti camminino insieme, per sempre.

E se la Nikaido tornasse indietro per rivivere due, tre, dieci, cento, mille volte la stessa vita, gli stessi anni, noterebbe che il finale è sempre lo stesso.

E vissero per sempre felici e contenti.

Note di Elfin:

Ho scritto questa fanfiction poco tempo fa. Diciamo che è stata, in qualche maniera, la mia rivincita contro l'anime ^^” (Chi l'ha visto capirà questa frase).

Mmmmh... se c'è un mestiere che non vorrei mai fare, a parte l'avvocato e il medico, è il professore v.v A parte che non sarei capace, ma credo che mi sembrerebbe un inferno fare sempre le stesse cose e sopportare tutte quelle persone ogni singolo giorno XD Però, allo stesso tempo, credo che i professori con alcuni alunni (se non tutti) sviluppino un attaccamento speciale... Mi piace pensare che, come avevo detto una volta in The World Prof Kodama only knows, la Nikaido e il Kodama provino affetto per Keima e, in qualche misura, credo lo provino anche per Chi-chan :3

In origine questa doveva essere una one-shot bella lunga, con diversi flash-back, ma... sapete quando le cose non vanno come avevi programmato e una storia viene totalmente diversa da quello che pensavi? Ecco, quello v.v

L'ho messa perchè non sono riuscita a finire il capitolo di Notre Dame, che comunque credo metterò domani insieme alla Corte dei Miracoli :)

Spero vi sia piaciuta :D

Kiss