#Beautiful

You’re beautiful
Good Lord, you’re f****ing beautiful
And I can’t pretend that doesn’t mean
A thing to me.

A volte Nick si fermava e si domandava che cosa avesse fatto per meritare quella fortuna, ancora sonnecchiante pacificamente lì nel suo letto. No, si corresse mentalmente, quasi quotidianamente si poneva quella domanda e ancora non era riuscito a trovare una risposta. E, forse, essa nemmeno esisteva. Forse era solamente il filo che qualcuno o qualcosa lassù nel cielo aveva voluto stringere e attorcigliare in modo che loro due non potessero mai essere separati.
Ma qualche mattina, una mattina come quelle in cui lui era il primo a svegliarsi, Nick pensava che quella fortuna fosse la più meravigliosa ricompensa per tutto ciò che aveva dovuto subire, sopportare e superare nella sua vita. Sì, quando osservava quel viso finalmente rilassato, quei ciuffi biondi scompigliati che si adagiavano sugli occhi chiusi quasi a volerli proteggere e nascondere, e quelle labbra leggermente socchiuse, tutto ciò di brutto accaduto nella sua vita scivolava via, lasciando solamente la consapevolezza che positivo e negativo avevano collaborato insieme per farlo arrivare a quel punto. Non sarebbe stato l’uomo che era se non fosse stato per il suo passato e loro, lui e Brian, non sarebbero stati la coppia che erano se non fosse stato per tutti gli alti e bassi che avevano dovuto affrontare per stare insieme.
Ciò, però, non cambiava quanto fosse dannatamente fortunato. 
Era una di quelle rare mattine in cui entrambi potevano prendersela comoda, liberi dagli impegni del lavoro e dalle ansie e preoccupazioni per tutto il resto. Già, una rara benedizione e Nick non si sarebbe azzardato a svegliare il compagno che, per una volta, dormiva senza linee di preoccupazioni a disturbare quell’angelico volto. Uno spavaldo raggio di sole, l’ultimo di un autunno che ancora si sentiva fratello dell’estate, scivolava furtivo dalle tende, ricadendo sulla pelle già abbronzata e resa dorata dai giorni trascorsi in crociera. Quel viso era già bello di suo ma quando aveva quella tonalità dorata, era come se risplendesse ancor di più ed era impossibile, persino per lui abituato a osservarlo ogni giorno, riuscire a distogliere gli occhi da esso.
Nick scivolò sulle lenzuola, lasciando poco spazio libero fra i loro corpi. Con una mano, con la punta dell’indice, incominciò a tracciare i lineamenti del volto per poi scivolare sulle spalle lasciate nude dalla coperta. Un fremito, un brivido di piacere, nacque da quel contatto e Nick lo percepì con passionale soddisfazione, appoggiando le labbra su quel punto dorato fra le scapole in modo quasi da voler rubare quella reazione.
“Nick?” La voce si alzò ancora intrisa di sonno e rauca, accompagnato da un azzurro così limpido che ancora Nick faticava a trovare la perfetta tonalità per descriverli.
“Chi ti aspettavi?”
“Nessun altro ma te. – Brian si alzò, mettendosi seduto e stiracchiando i muscoli ancor addormentati della schiena. – A cosa devo questo buongiorno?”
“Niente. – Mormorò Nick strofinando la punta del naso contro quella di Brian. – Solo che sono fortunato.”
“Fortunato?”
“Sì. Fortunato nel potermi svegliare ogni mattina e avere al mio fianco l’uomo e l’anima più bella di questo mondo.”

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Era da quando era uscita questa canzone, "#Beautiful" di Mariah, che volevo scrivere qualcosa perchè mi urlava Frick e Frack. *__*
Una cosa importante: devo porgere le mie scuse. Dopo aver visto dal vivo Brian, mi devo sinceramente scusare perchè non sarò mai in grado di descrivere la sua bellezza. Credetemi, video e televisione non gli rendono giustizia. *__* Ed ecco, anche, da dove nasce questa veloce flash. Nick, sei l'uomo davvero più fortunato al mondo! lol E capisco perchè sei così possessivo e geloso. lol

Alla prosima!