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Autore: insane mind    13/11/2013    0 recensioni
Si è vero, magari leggendo l'introduzione può sembrare una semplice e banale storia d'amore,ma io avevo bisogno di scriverla e magari qualcuno ha bisogno di leggerla.
Tutti, prima o poi, trovano l'amore...chi più facile e chi meno, questo è il caso di Giò e "Alex", un amore più difficile di questo non poteva esistere, ma se davvero è importante, bhè si lotta...si lotta insieme, nel bene e nel male...soprattutto nel male.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I due giorni successivi passarono tra musica, studio per l'esame orale, litigate con Jenny e torta al cioccolato a volontà.

Era settembre, il sole dovrebbe essere ancora caldo e invece quella mattina non cominciò affatto bene, probabilmente l'autunno aveva voglia di arrivare.

Oramai erano passati 30 minuti da quando ero arrivata alla fermata dell'auto, e di quest ultimo neanche l'ombra.

Proprio oggi che avevo l'esame, e proprio io dovevo essere la prima della lista.

Non passava neanche una macchina così cominciai ad incamminarmi, vidi in lontananza l'autobus che arrivava, mi sarei piazzata davanti a lui anche a costo di rimetterci la pelle.

Aspetta...aspetta...aspettaaa..eeee ora!

Corsi in mezzo alla strada e mi piazzai con le mani di fronte a me a indicare di fermarsi, non mi avrebbe mai messo sotto, e io non mi sarei mai spostata.

L'autobus inchiodò e vidi qualche passeggero volare 3/4 sedili avanti.

-APRII!!!-

Le porte si aprirono - Ma che cosa fai??? ma sei matta?? èè? che cazzarola ti dice il cervello? e se non ti vedevo? e se ti mettevo sotto?-

Guardai l'autista troppo giovane, aveva il viso marchiato dalla paura.

Lo guardai torvo

-Io?? io cosa faccio?? santissima divinità dovevi passare 20 minuti fa, a me non frega nulla dei tuoi problemi se hai un orario devi arrivare a quell'ora, c'è gente che ha degli esami importanti e di certo non posso aspettare che tu finisca di mangiare il tuo cornetto o bere il tuo caffè...O CHE TU FINISCA I TUOI FOTTUTISSIMI BISOGNI MATTUTINI!!

L'autista rimase a bocca aperta come il resto dei passeggeri.

Mi sentii terribilmente in imbarazzo, forse avevo esagerato...togliamo il forse, avevo esagerato, mi ricomposi, sistemai su una spalla lo zaino e chiesi a bassa, bassissima voce scusa all'autista il quale aprì le porte dietro di me e mi urlò di scendere o avrebbe chiamato i carabinieri.

-Non può farlo, è illegale, ho anche l'abbonamento....IO HO UN ESAMEEE!

Non ricevetti risposta se non il rumore del motore dell'auto che ripartiva lasciandomi da sola in quella strada deserta.

-.....AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH- urlai più forte che potevo, ero stressata all'ennesima potenza, ero palesemente isterica, ecco le conseguenze di 5 caffè nell'arco di un'ora e mezza.

Cominciai a correre, mancavano solo 10 minuti al suono della campanella.

Corsi tra la gente, i bambini, investii quasi una suora, la milza mi scoppiava, mi girava la testa e mi veniva da vomitare, vidi la scuola in lontanaza e mi detti un'ultima botta di adrenalina...

Arrivai al portone d'entrata, salii le scale tre a tre, lessi velocemente in che aula si sarebbero tenuti gli esami, corsi altre due rampe di scale, arrivai all'ultima aula del corridoio, la porta era ancora aperta, mi diedi un'aultima spinta, arrivai davanti l'aula ed entrai immediatamente ma qualcosa fermò la mia entrata...andai a sbattere contro qualcosa...o qualcuno.

Mi sentii prendere per le spalle, avevo la fronte imperlata di sudore, gli occhi lacrimanti, il fiato corto.

Mi piegai in due poggiando le mani sulle ginocchia, sentivo voci confuse e ovattate, non capivo nulla, immagini sfuocate e vaghe.

-Giorgia? Giorgia stai bene? Heiii, dai ragazzi fatela sdraiare un attimo-

Qualcuno mi dava dei piccoli schiaffetti per farmi aprire gli occhi, ma era più forte di me, non ci riuscivo.

-Giòòòòòò- questa era Jenny, l'avrei riconosciuta tra mille, e riconobbi anche il suo schiaffo violento sulla mia guancia.

Aprii gli occhi e mi tirai su di scatto prendendo ampie e rumorose boccate d'aria.

Qualcuno mi porse dell'acqua che ingurgidai senza pensarci due volte.

Mi guardai intorno e vidi il professore accanto a me.

-oh santo cielo, sono in tempo per l'esame? mi scusi porfessore giuro che non arriverò più in ritardo! è arrabbiato? mi ha messo l'assenza? posso farlo ancora l'esame? la prego mi dica che pof3hrvfifgi3hfi3hbr-

Jenny mi tappò la bocca con una mano, la faccia del professore era divertita.

-C'hai fatto prendere un bello spavento ma vedo che stai bene ora- mi disse il proff alludendo alle mie domande consecutive senza prendere mai fiato.

Non riuscivo a replicare , ero in difficoltà, e il professore Raffaelli se ne accorse, mise una mano sotto il mento passandola tra il pizzetto e guardava per aria con fare pensoso.

-Mmm vediamo... ma si dai sei in tempo, l'esame te lo faccio fare, ma giusto perchè due giorni fa ti ho visto alla tavola calda con i libri di matematica- mi disse con fare scherzoso e accennando un sorriso complice.

Sbarrai gli occhi, mi aveva riconosciuta...mi ricomposi subito per non far vedere la mia perplessità.

Tutti si rimisero ai propri banchi, io posai la borsa al mio posto presi una sedia e mi misi vicino al professore.

-Bene! iniziamo, allora ho corretto il tuo compito, sei andata molto bene, non capisco perchè ti abbiano dato il debito!- sfogliò il mio compito come per ricontrollarlo un'ultima volta.

-Veramente non sono brava a matematica ma quest'estate mi sono impegnata- confessai.

-Bhè, se ti fossi impegnata un pò di più durante l'anno a quest'ora staresti a casa a goderti gli ultimi giorni di vacanza e non avresti avuto la brutta sorpresa di vedere un professore, per lo più di matematica, in anticipo-

"Allora menomale che ho avuto il debito" pensai tra me e me, sbarrai gli occhi, mi sersi subito conto dell'assurdità... ma che cavolo avevo pensato?

Mi riconcentrai sul compito e cominciò ad interrogarmi.

Passarono tre ore prima che finisse di interrogare tutti, ma rimasi li per aspettare Jenny, così mi avrebbe dato un passaggio a casa.

Finalmente uscì anche lei -Allora come è andata?-

-mmm il compito non molto bene, però l'interrogazione è andata "egregiamente" disse con fare filosofico e scherzoso.

-hahahahah bene, allora che ne dici di andare a festeggiare questa liberazione con dei muffin al cioccolato e un bicchiere di latte? li prendiamo da "Zucchero" e poi andiamo a casa mia!-

-Emm, veramente..mmm ecco, io avevo promesso ad Andre che saremmo andati a pranzo insieme in centro- Andre era il ragazzo con cui Jenny si frequentava da qualche settimana.

-ooh, capisco, va bhè fa niente dai, ci andiamo un altro giorno-

-Sicura? scusa ma vieni con noi!!-

-Nono per carità, non mi va di fare la terza incomoda, me ne torno a casa, mi faccio un bagno caldo, mangio qualcosa e poi a dormire per le prossime 24 ore!- mi sforzai di sorridere ma ero comunque un pò delusa.

Aspettai con Jenny l'arrivo di Andre e poi ci dividemmo, sarei dovuta tornare a piedi e per mia "fortuna" cominciò anche a piovere.

-Ma siiiii, grazie madre natura era proprio ciò di cui avevo bisogno- dissi con la faccia rivolta verso il cielo e le gocce d'acqua che mi battevano sulla fronte.

Sentii una macchina fermarsi dietro di me -Hey? ma che ti serve un passaggio?-

 

se vi va di darmi qualche suggerimento, o commentare sia in maniera negativa che positiva sono ben accette delle recensioni...che siano critiche o complimenti (più difficile) però mi aiutereste a miliorare sicuramente.

Grazie per le visualizzazioni :)

  
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