Prologo.
L'ansia mi appanava gli occhi, facendomi vedere una figura quasi definita davanti allo specchio.
Giacca e cravatta, camicia a quadri, scarpe da tennis, per distinguersi.
"Mamma, vi devo dire una cosa. Sono omosessuale." Ma chi prendo per il culo? "Mamma, io sono diverso."
"Mamma, io sono gay. S-sono gay, si."
Come preparazione era sufficiente, ma la non presenza dei miei genitori, facilitava le cose. Ce l'avrei fatta quella sera? Davanti a tutta la famiglia, a tenere un discorso?