ǤGreed:
l'avidit৻
[Numero
parole: 268]
Ma presto sarà diverso, avrò di più, nemmeno la regina in persona potrà permettersi di ignorarmi.
I miei possedimenti saranno intere nazioni, io voglio tutto, tutto ciò che si possa avere.
Guardo nella direzione dove so che si trova la grigia città del potere, un lampo mi attraversa gli occhi.
"Signore, mi scusi." la voce del mio domestico mi riporta alla realtà "Mi scusi se la disturbo ma avete detto che volevate essere avvisato non appena fosse arrivata la missiva da Londra"
Noto che ha una lettera in mano, l'afferro con foga e lo congedo.
Con mani un po' tremanti la apro.
I miei occhi si bloccano subito sulle ultime righe.
La mia richiesta è stata accettata, partirò domani.
Port Royal sarà mia.
I Caraibi saranno miei.
Tutto sarà mio.
Sono lord Cutler Beckett e niente potrà mai placare la mia avidità...
Salve a tutti, sono di nuovo quà pronta a stressarvi!
Uff... questo capitolo non mi è piaciuto per niente come è venuto, voi che ne dite?
Ho un po'di tempo libero (poveri voi!) e quindi penso che finirò in fretta questa piccola raccolta.
Se potete lasciare un commentino vi sarei molto grata.
Ringrazio Hey J che ha messo la mia flashfic tra i suoi preferiti.
Guardo
i fogli sparsi sulla mia scrivania, i resoconti delle imposte pagate
dalle colonie americane, si deve stare bene nel nuovo mondo se sono in
grado di pagare queste cifre.
Afferro con distrazione un
foglio e lo osservo senza vederlo nemmeno, aspetto una lettera
importante, se tutto andrà bene presto avrò
superato un'altro scalino che mi impedisce di arrivare al vero potere.
Sono un lord, temuto e rispettato, ma non basta, non mi basta, voglio di più!
Sono costretto in questo piccolo paese di campagna, ho una bella casa è vero ma non mi sento soddisfatto, i nobili di Londra si sentono superiori a me, mi lanciano sguardi sprezzanti e mi escludono dalle conversazioni.
Non
sono abbastanza ricco per voi?Sono un lord, temuto e rispettato, ma non basta, non mi basta, voglio di più!
Sono costretto in questo piccolo paese di campagna, ho una bella casa è vero ma non mi sento soddisfatto, i nobili di Londra si sentono superiori a me, mi lanciano sguardi sprezzanti e mi escludono dalle conversazioni.
Ma presto sarà diverso, avrò di più, nemmeno la regina in persona potrà permettersi di ignorarmi.
I miei possedimenti saranno intere nazioni, io voglio tutto, tutto ciò che si possa avere.
Guardo nella direzione dove so che si trova la grigia città del potere, un lampo mi attraversa gli occhi.
"Signore, mi scusi." la voce del mio domestico mi riporta alla realtà "Mi scusi se la disturbo ma avete detto che volevate essere avvisato non appena fosse arrivata la missiva da Londra"
Noto che ha una lettera in mano, l'afferro con foga e lo congedo.
Con mani un po' tremanti la apro.
I miei occhi si bloccano subito sulle ultime righe.
La mia richiesta è stata accettata, partirò domani.
Port Royal sarà mia.
I Caraibi saranno miei.
Tutto sarà mio.
Sono lord Cutler Beckett e niente potrà mai placare la mia avidità...
...di
soldi!
...di potere!
...di amore?
...di potere!
...di amore?
Salve a tutti, sono di nuovo quà pronta a stressarvi!
Uff... questo capitolo non mi è piaciuto per niente come è venuto, voi che ne dite?
Ho un po'di tempo libero (poveri voi!) e quindi penso che finirò in fretta questa piccola raccolta.
Se potete lasciare un commentino vi sarei molto grata.
Ringrazio Hey J che ha messo la mia flashfic tra i suoi preferiti.