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Autore: Vichannie    14/11/2013    0 recensioni
«Si sbrigò nel tirare fuori il cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni, sbloccò lo schermo facendo semplicemente scivolare le dita fini lungo la linea e testardo quel messaggio di bozza gli si mostrò là, senza preavviso, non avendone bisogno essendo il ragazzo totalmente cosciente delle proprie intenzioni; intenzioni che non avrebbe portato a termine.
" 우리의 바에서 만나요."»
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Kris, Kris
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finita nell’infinito.

 
« divampa, avvolge, abbatte, strugge
insensibile, assidua e t'arrovella
l'anima; la mente annebbia;
e trascina
per sentieri aspri ed impervi
insin al monte di misfatti asilo.
poi... giaci esanime e ti chiedi
inutile desiando la risposta
che mai tormenta sibilando imperi.
... e non ristà, seppur Dea s'appressi
verginatade offrendoti sincera:
ché tutto,
al par di notte oscura
appare.
un semplice brusio di lieve piuma
dal vento trasportata che si posi,
ancor più lieve, al suolo
sembra al geloso
passo sì pesante e ferreo
che incute orrore
e certezza, ahi lui!
d'un fallo che neppure la mente sfiora
gli dona.
vive in ambascia, piange, si dispera...
e nella notte, cauto, sognando, s'alza:
l'adultera sorveglia: ascolta, l'alito affannoso soffocando,
e fiera novella,
ringhia, sogghigna, di bil si rode
e sul drudo,
ombra,
s'avventa dilaniandone le carni.
vicino, sorridente, la campagna
giace, le membra candide, e riposa
d'un sonno angelico.
col bruzzolo ritorna in cor la calma!
lascia l'amata e corre al suo lavoro.
sorride ma preme il petto
ché, al sorriso
misto di duolo, quel tormento affiora
che sconvolge
e spegne delirando
colui che folle
del pomo rubicondo di discordia
si bea,
gustando i velenosi succhi. »
(A.Z.*)


S.Treelane Ave.

camicia nera, pantaloni neri, scarpe nere, capelli laccati: non ci sarebbe potuto essere look più adatto a quella giornata. uscì dal "nuovo" dormitorio in cui stava in totale silenzio, attirando lo sguardo di quelle poche persone che camminavano sole su quella strada. "che aria da funerale, chissà che gli è successo", era ciò che quasi tutti pensavano nel vederlo camminare solenne col mento alzato, lo sguardo irraggiungibile.
strinse per un momento i pugni nelle tasche strette, rilassandosi giusto per fare un sorriso impacciato a una bambina che gli faceva ripensare alla propria figlia Lauren, tanto da farlo sospirare con pesantezza ma impercettibilmente agli altri.
non ci volle nemmeno mezzo minuto perché gli si ridipingesse in volto quell'espressione distante, e quasi dolorante a chi si fosse soffermato un poco più sulla lieve patina lacrimosa che gli offuscava la vista.
continuò a camminare, deciso e lento: non aveva bisogno di accelerare il passo, sapeva bene ciò avrebbe trovato... o meglio, "non" trovato. con qualche ultima falcata delle snelle gambe arrivo davanti al locale che gli riportava in mente tante immagini e parole nelle orecchie.
"la sua voce."
istintivamente si girò, avendo come l'impressione di essere osservato, con un sorrisetto timido per la speranza che fosse davvero così, ma subito gli angoli delle labbra si apprestarono a ricalare verso il basso, notando nessuno se non un cane randagio e mal concio.
si rivolse verso il bar, che non era cambiato in nulla se non nello sfondo, in tutti quei mesi: il cielo, infatti, iniziava a scurirsi, nonostante il sole fosse appena sorto.
"si metterà a piovere da un minuto all'altro."
si sbrigò nel tirare fuori il cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni, sbloccò lo schermo facendo semplicemente scivolare le dita fini lungo la linea e testardo quel messaggio di bozza gli si mostrò là, senza preavviso, non avendone bisogno essendo il ragazzo totalmente cosciente delle proprie intenzioni; intenzioni che non avrebbe portato a termine.
"우리의 바에서 만나요." (N.d.A. “Ci vediamo al bar”.)
presumeva avrebbe capito di che parlava, non c'erano dubbi di quale posto stesse parlando.
sospirò non appena una piccola goccia fresca di pioggia gli si posò sul naso, portandolo a sussultare e strizzare per un momento gli occhi, sembrandone spaventato ma essendone invece come sollevato, manco la pioggia potesse lavare via i suoi dubbi, il dolore, la confusione e tutti i sentimenti che gli si erano creati in un terribile subbuglio là nel cuore, appesantendogli il petto.
si spostò celere sotto il portico laterale del locale, andando a posarsi contro una piccola fontanella in pietra in disuso. da lì poteva vedere la panchina sulla quale si erano dati il loro primo bacio, quello "vero". già, perché quello che gli aveva rubato quando entrambi erano impegnati con altre persone preferiva non contarlo, non avendo ai tempi provato i sentimenti perché quello si potesse chiamare "bacio".
S. Treelane Avenue, così diceva il cartellino sopra la sua testa. non che quella fosse la strada, ma semplicemente il nome del bar.
restò a fissare quella panca vuota finché non fu inscurita e bagnata dalla forte pioggia di cui nemmeno si accorse, troppo distratto dal cellulare, quel sms ancora aperto tra le proprie mani brucianti, col destinatario già pronto.
"Yifannie."
non riuscendo a comandare le proprie dita pesanti, cliccò alla cieca sul tasto "elimina" e, solo dopo aver sentito quel breve trillo che segnalava l'elemento fosse finito nel cestino, rimise l'aggeggio spento in tasca e si buttò sotto il forte flusso d'acqua scaricato dalle nuvole bigie e ingrossate, tornando ad avere l'espressione sconsolata e ineffabile che avrebbe tinto quella sua giornata solinga.
si lasciò bagnare senza nemmeno un lamento, sentiva i capelli appiattirsi a causa delle lozioni che perdevano consistenza, i vestiti che aderivano sempre più al proprio corpo scarno... così come le lacrime che, mimetizzate alle gocce cadenti dal cielo, scivolavano liberamente lungo il suo viso impallidito e arrossato dal freddo, mentre si perdeva incoscientemente tra le tante strade della città, in cui ringraziava di sentirsi totalmente invisibile.
"我爱你, 亦凡.” (N.d.A. “Ti amo, Yifan”.)
 

* Poesia presa dalla raccolta di mio nonno.


N.d.A: scusate, non mi funzionano più i tasti per la maiuscola. appena entro dal pc funzionante provvederò a sistemare, scusatemi ancora, per l'eventuale disagio. °-°
allooooora... che dire, mi annoiavo. spero non sia così penosa, che vi dia qualche sensazione. sì, è sospesa nel nulla; la storia attorno a questa OS la si può solamente immaginare. be', mi piace lasciare libertà alla mente, così ognuno di voi creerà una propria storia, se sarete arrivati fino in fondo. un continuo? una spiegazione? sì, ci sto già pensando, ma per ora non ho ancora deciso. vi terremo informati./?
se volete lasciarmi una recensione, non ci sono problemi: ANZI, direi. potete dirmi ciò che volete, io sono qua per confrontarmi pacificamente con voi! :3
okay, non so che altro dire.
uhm, grazie e arrivederci./? ahahahah!

Vì ^^

  
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