Erano passate due settimane dalla tragedia,la morte di Leandra aveva lasciato un segno indelebile in Hawke.

Si riteneva responsabile per ciò che era successo a sua madre,inizio a maledire i suoi poteri.

Aveva cancellato il colpevole con tale rabbia da essersi spaventata lei stessa,cosa avrebbe potuto fare se l'odio e la rabbia l'avessero sopraffatta.

Erano tutti preoccupati,non era più uscita di casa da allora e le uniche notizie arrivavano tramite Bodahn.

Restava seduta davanti al camino,aveva consumato una decina di bottiglie dalla cantina.

Era continuamente ubriaca e non voleva vedere nessuno,nemmeno Fenris riusciva a farsi ricevere.

Se non facevano qualcosa si sarebbe distrutta,il senso di colpa l'avrebbe uccisa.

Una sera stava facendo fatica a salire in camera per quanto era ubriaca,barcollava tanto che scivolò per la scalinata ma fu afferrata in tempo da Fenris.

Bodahn lo aveva fatto entrare perchè era troppo preoccupato.

Afferrata al volo Hawke svenne tra le sue braccia,lui la portò a letto e dopo avercela infilata le restò accanto per tutta la notte.

Aveva affrontato la ricerca di Leandra con lei,aveva vissuto con lei timori e preoccupazioni e ora...

Non riusciva a vederla così,non riconosceva la donna forte che era riuscita a fargli capire che non e la magia ma l'animo di chi la usa ad essere il problema e se quell'animo fosse stato preda di odio e brama di potere allora la magia avrebbe portato solo oscurità e morte.

Il sonno di Hawke fu agitato,un sogno la stava turbando in cui ripercorreva quelli che considerava i suoi sbagli.

Arrivò la mattina e Fenris era deciso a scuoterla in ogni modo,avrebbe portato tutti lì per convincerla a riprende le redini del suo destino.

Non poteva permettere alla donna che lo aveva accettato e che aveva fatto riemergere in lui altri sentimenti oltre l'odio.

Uscì dalla camera da letto e si mise daccordo con Bodahn per farsi aprire quando fosse tornato con tutti gli altri.

Hawke si svegliò e scese di sotto tornando a sederdsi di fronte al camino,non volle neanche mangiare ma ricominciò ad affogare nell'alcol il suo senso di colpa.

Venne l'ora stabilita e Fenris tornò con tutti gli altri,Bodahn come daccordo li fece entrare.

La raggiunsero mettendosi tutti intorno a lei,Fenris si inginocchio di fronte a Hawke e le afferrò le mani.

Lei agitandosi”No andate via lasciatemi affogare le mie colpe”.

Lui le rispose”Non puoi lasciarti andare così,sei la nostra forza la nostra guida senza di te siamo niente.

Io non ce la faccio a vederti così,ti amo e non posso vivere senza di te,lo sai morirei per te”.

Pianse Hawke come mai aveva fatto in vita sua,e rivolta a tutti disse”Voi siete la mia forza e senza di voi io non sarei niente.

Mi dispiace avervi fatto preoccupare,grazie a voi ho di nuovo la forza per andare avanti”.

Fenris l'abbracciò per poi baciarla,tutti furono felici della ritrovata volontà di Hawke.

Arrivò Bodahn dicendo che la cena era servita,Hawke disse”Forza tutti a tavola”.

Andarono tutti avanti mentre lei si voltò verso il camino,due figure sorridenti erano apparse nella penombra della stanza le riconobbe e fu felice.

Non l'avrebbero mai lasciata sola,Fenris tornò vedendola ancora lì dicendo”Che fai non vieni si mangeranno tutto”Hawke rispose”Arrivo”.

Sorridendo baciò Fenris e insieme si diressero in sala da pranzo.

…............................................................................................................................

Grazie all'amore di Fenris e l'amicizia di tutti gli altri il momento più duro del cammino di Hawke era superato.

Da qui in avanti sarebbe stata più forte affrontando a testa alta il suo cammino.