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Autore: Setsuka    27/04/2008    17 recensioni
{ Dedicata con immenso affetto a Lake }
< ...posso far qualcosa per non farti sentire la mia mancanza... >
< ...ovvero? >
Spregiudicatamente saccente sorride il Fuoco che s'attarda a dare risposte.
< Un bacio che ti mozzerà il respiro... >
Scendono roventi di desiderio quelle labbra.
< ...che ritroverai al mio ritorno >
Gli occhi di tenebra semichiusi.
< Fanculo Mustang... >
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breathe

Nonostante la malinconia ora regna nel mio cuore, in questa shot -stranamente- non c' è.
Non so cosa dire per presentarla, perchè un senso o una morale non ce l'ha, volevo descrivere un bacio e l'ho fatto.

E visto che che a te Lake piacciono le fiction romantiche RoyEd, senza ombra di tristezza, beh... è per te.
Non so cosa dire, tre mesi mi sembrano troppi, mi chiedo come farò senza di te, cosa succederà in questo tempo che mi sembra tanto bastardo.
Mi mancherai, senza dubbio.
Non vedo l'ora di rivederti angioletto, già da ora.
Ti Voglio Bene, non dimenticarlo mai.
Ti aspetto.





Breathing


Something I've been keeping locked away behind my lips
I can feel it breaking free with each and every kiss
...
I can feel you breathing
It's keeping me awake
Could you stop my heart?
It's always beating.
Sinking like a wave

[ Breathing, Yellowcard ]





< Stai andando via? >
Chiede con assonnata curiosità una testolina bionda che fa capolino dalla camera da letto.
Una nota languida nel tono, il taglio allungato degli occhi lucidi di sonno e un nero pigiama che aderisce sul corpo delle altrettanto oscure fantasie di un Roy Mustang che all'incantevole - quanto inconsapevole- visione si arresta sull'uscio di casa.
< Si... scusami non volevo svegliarti >
Si avvicina, con un sagace passo felpato e svelto, a colui che è il suo ossigeno quotidiano.
< Ma visto che ti ho svegliato... >
Si ferma a pochi centimetri di un Edward Elric ancora docile dal sonno.
< ...posso far qualcosa per non farti sentire la mia mancanza... >
Si stende un sorriso sulle labbra sempre impregnate di malizia, distanti solo pochi centimetri dal volto angelico del biondo alchimista.
< ...ovvero? >
Spregiudicatamente saccente sorride il Fuoco che s'attarda a dare risposte.
< Un bacio che ti mozzerà il respiro... >
Scendono roventi di desiderio quelle labbra.
< ...che ritroverai al mio ritorno >
Gli occhi di tenebra semichiusi.
< Fanculo Mustang... >
Un sussurro maligno che pregusta quello che sta arrivando.

E cadono petali di pelle, inverosimilmente morbidi, come bollenti fiocchi di neve giacciono sulla bocca rossa del giovane.
A chi vuole toglier il fiato con quel tocco cortese da mancato Principe Azzurro?
Quella gentilezza mielevola però gli ha toccato le gambe: molli, come se mancassero le ossa.
Scivolerebbe, se il braccio del Colonnello non lo cingesse gentilmente per un fianco, lasciando che le dita sfiorino -quasi con noncuranza- i fianchi di Elric. Borbotta qualcosa il biondino, sulle labbra di Mustang, ma a quest'ultimo le sue proteste non interessano: vuole il suo bacio.
Vuole l'essenza di quel piccolo raggio di sole nelle sue giornate.
Gustarne il sapore, per tenerlo gelosamente sotto chiave nella sua mente, nel suo cuore, il quale battito sta accelerando.
Tum-tum.
La ritmica melodia sotto i polpastrelli di Edward; esplorano il torace, giocano le dita affusolate con le tintinnanti medaglie, ed è l'unico suono che arriva all'udito, da sotto quel mantello d'immacolato silenzio.

Roy imprigiona il labbro inferiore, vuole solo il suo sapore, affogare nella loro morbidezza, e la pretende anche dal labbro superiore; la bocca di quei passionali, romantici desideri non ostenta resistenza: vuole essere amata, pretende quel rito di assoluta, immacolata dedizione.
Edward pretende da quel Colonnello, non vuole essere secondo: primo, sempre, assolutamente.
Lo pretende anche in quel momento, quando il cuore è sotto la sua mano e palpita per lui, quando il braccio lo stringe sempre più a se, quasi a volerlo inglobare nel suo corpo.
Ora corteggia la lingua di Mustang, ora che ha assaporato la Morbidezza, vuole spazio, vuole il sapore più intenso, brama il suo flirt orale.
Inumidisce le labbra di Edward, e al primo gemito di quest'ultimo, entra Roy, non con trasporto, ma con eleganza, invitando cavallerescamente la lingua del più giovane, soggetta al momento alle carezzevoli avances.
Scappa Un altro gemito.
Acciaio si sta sciogliendo  a contatto con quell'ardore                       (
1538°  di passione? )
L'eccitazione contro la sua coscia, il palmo che aderisce al fianco, la sua mano tra i loro corpi, i loro battiti... vorrebbe bestemmiare solo per non ammetterlo: che lo ama, che gli piace... lo spia da un occhio semi-aperto... sono le rondini che scalpitano nelle sue viscere?
A tratti bollenti, a tratti ghiacciate...
Sono gli effetti dell'eccitazione, di quella droga di Fuoco.

E se prima erano valzer, delicati, lenti, in cui l'intimità del contatto era totale... i giochi adesso son finiti.
E l'ossigeno anche è arrivato al limite.
La respirazione inizia a scalpitare: ma che importa?
Roy lo ha travolto, inutile che Ed pretenda il comando, stanno rotolando in una danza dalla carica erotica massima, e solo il Flame alchemist poteva rendere così quel bacio, iniziato con eccitanti promesse.
Edward vorrebbe divorare il desiderio che Roy cela, che non può esprimere nella sua totalità, e cerca d'approfondire, lasciandosi rotolare dagli ardenti contatti, cerca di non perdersi, o meglio di perdersi nella passione, ma di non cedere all'eccitazione o lo vorrebbe tutto per lui, in quel momento e Mustang non glielo negherebbe.

La parete contro le sue ossa.
Il respiro che freme per l'ossigeno.
I gemiti che hanno strappato via il velo del silenzio.
E ghiacciate emozioni nelle loro ardenti carni, scalpitano insoddisfatte chiedendo di più, vogliono andare oltre...
Oltre cosa c'è?
E' l' Eden perduto?
La chiave c' è, ma il prezzo è alto.

Sollevato da terra Edward getta al collo le braccia, che s'annulli tutto... che importa respirare?
Stringe il suo collo, vuole essere tutto suo...

....di più... [ il cuore martella ] di più... [ oltre i battiti ]... di più... [ scivolano le mani sul viso del moro ]... di più... nel limbo umido del desiderio cadono [ ...o è forse volare? ]
 
Nebbia.
Nella testa.
L'oblio dolce e disperato, quanto il contatto orale che hanno, lungo... fin troppo...

[ Non sarebbe come strappare le ali a quell'uccellino che ormai ti appartiene, Edward? ]
[ Non è troppo, Edward? ]

Un bacio che ti mozzerà il respiro...


E gemiti di piacere si trasformano in soffocati urli.
Un tenero autolesionistico, sadomasochistico desiderio mattutino.
E' solo questo.


...che ritroverai al mio ritorno 


Ci vorrà davvero tanto per recuperare il respiro.

L'adrenalina che va in circolo annebbia la vista, gli occhi aperti vedono un mondo luminoso ma confuso, il prendere fiato  è persino doloroso.
Edward contro il muro, sguardo perso, invoca tacitamente l'ossigeno.
E respirare diventa un rumore dalle grottesche sfumature.
 
Roy piega la testa in avanti, sorride.
Stordito ma soddisfatto apre le porta andando via, sarà più divertente il ritorno, ora.
E che non si ha nemmeno mezza bustina di fiato è un dettaglio, del tutto irrilevante.

Strusciando contro la parete Edward scende lentamente a terra, affannato tira la testa indietro, guarda il soffitto, ancora confuso e con il petto dolorante e un'eccitazione non soddisfatta.

< Bastardo... >
Dopo cinque buoni minuti riesce a sussurrare, ancora con evidenti difficoltà respiratorie.
 < ... ti amo >
Con un ghigno schernisce se stesso, prima di chiudere gli occhi.
E travisando nei suoi ricordi romantico-letterari una poesia torna a galla.

Rimuovo
le antiche muraglie
per trovare
le praterie del sogno,
e incontrare te,
pane incontaminato
che prendo con le labbra.
Sentire la tua lingua di bosco
e l'ansia salina del tuo respiro
il cuore che si ferma
è il battito d'ali di un'anima
che forse se ne va
per morire d'amore.



In quell'attimo, approdato sulle sponde della ragione, se avesse potuto l'avrebbe scritta lui quella lirica romantica, che non sarebbe stata altro che il  dipinto di quel favoloso attimo.
Ma ora c'era un'unica cosa che contava.
Respirare.




Non chiedetemi come mi è uscita.
Volevo descrivere solo un bacio, e Breathe dei Pink Floyd mi ha dato la spinta, solo che dopo le rime di Breathing degli Yellowcard si sono adattate ( loro, non io XD ) a quello che stavo scrivendo. E mentre scrivevo ho letto per puro caso una poesia di Alda Merini, e ho sentito Edward recitarla nella mia mente e ho voluto aggiungerla qui.
Anche se davvero strana ( e non posso classificarla nemmeno come nonsense ) volevo pubblicarla, perchè in fondo non è che una piccola shot romantica.
Lake, spero davvero ti sia piaciuta.
Avrei voluto dedicarti un capolavoro, una shot comica, ma non sono in vena, e mi dispiace, fin troppo.

Traduzione verso Breathing:
"Qualcosa che ho mantenuto serrato lontano dietro le mie labbra
Lo sento andarsene libero con entrambi, ed ad ogni bacio.
E ti sento respirare
E mi tiene sveglio
Puoi fermare il mio cuore?
 Continua a battere
Sprofondando come un peso"



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