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Autore: GraStew    19/11/2013    9 recensioni
In questa one shot descrivo il tanto atteso matrimonio di Thomas e Grace, protagonisti della mia originale From Hell to Paradise.
Dal testo: «Oh, Thomas. Ti amo tanto anche io» mormora Grace abbracciandomi.
«Adesso andiamo a divertirci mogliettina!» esclamo facendo ridere tutti. Io e Grace ci incamminiamo verso l’uscita sotto lo sguardo adorante della nostra famiglia e degli amici
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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*Sì, lo voglio*
 
 
 
I violini e il pianoforte accompagnano l’entrata di Grace fino all’altare. La mia bellissima fidanzata avanza verso di me con passo lento, sorridendo alla gente che la osserva con le lacrime agli occhi. Cammina reggendo un mazzolino di rose bianche e rosse guardandosi intorno finchè i suoi occhi non incrociano  i miei.
Avete presente nei cartoni animati quando due persone che si odiano, si guardano negli occhi e fulmini sprizzano da tutte le parti? La stessa cosa sta avvenendo adesso solo che è l’amore a far da cornice ai nostri sguardi.  Sono totalmente innamorato di lei che non credevo sarebbe stato possibile provare un sentimento simile verso un’altra persona.
Grace mi ringrazia ogni giorno per averla salvata dalla sua famiglia, per averle donato la libertà e per essermi preso cura di lei sebbene io abbia commesso tanti sbagli.
Grace esprime la sua gratitudine nei miei confronti ogni giorno, ma la verità è che sono io a doverla ringraziare.
Ha permesso che io mi liberassi di quel fardello ignobile che mi portavo dietro. È riuscita a distruggere quelle catene che mi vincolavano nei rapporti con gli altri. Mi ha liberato da tutte le donne che mi sfruttavano per i loro sporchi affari. Ero convinto che quella fosse la vita che Dio mi avesse riservato ma adesso, con Grace al mio fianco, mi sono ricreduto. Ed è per questo che ho promesso a me stesso e a Dio che tratterò mia moglie per come merita e che non le farò mai mancare niente. Questo l’ho detto nel silenzio di casa nostra, in un pomeriggio di inverno, mentre Grace dormiva beata tra le mie braccia. Adesso sono pronto a gridarlo al mondo intero.  Perso nei miei pensieri mi accorgo all’ultimo dell’arrivo di Grace davanti a me. Suo zio le bacia le guance e ripone le mani della nipote sulle mie, dopo che io le bacio la fronte.
Migliaia di immagini mi invadono la mente nell’esatto istante in cui guardo i suoi meravigliosi occhi azzurri, così carichi di amore, ma anche di sofferenza.
Non posso credere di essere arrivati a questo punto; ogni giorno mi chiedo se merito davvero tutto questo. Poi guardo lei dormire beatamente tra le lenzuola del nostro letto e annuisco soddisfatto e orgoglioso di me stesso.
Ho venduto tutto ciò che mi apparteneva nella vita passata, ho cambiato Stato, abitudini, tutto pur di farla felice.
Ne abbiamo passate tante insieme ed ora eccoci qui davanti l’altare del Duomo di Reggio Calabria per giurare amore eterno.
«Sei bellissima» le sussurro sorridendo.
«Anche tu» risponde ricambiando il gesto.
Il prete inizia a celebrare il matrimonio ed io faccio fatica a mantenere il ritmo delle sue parole e a seguire il filo del discorso. Mi sento come se fossi all’interno di una bolla di sapone. Il cuore mi batte all’impazzata perché sono emozionato in un modo che non credevo possibile.
Io e Grace abbiamo parlato tanto di questo giorno e l’abbiamo organizzato tutto nei minimi dettagli che crediamo andrà benissimo.
Sorrido pensando a quanto Grace abbia lavorato per la realizzazione delle bomboniere, degli inviti, di tutti i minimi particolari che sono sicuro piaceranno a tutti i cinquanta invitati.
Il sacerdote continua a parlare finchè non arriva nella parte vera e propria del matrimonio, quella in cui io e Grace rispondiamo ad alcune domande.
«Grace e Thomas siete venuti a contrarre matrimonio, senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?» ci chiede Don Antonio guardandoci negli occhi. Io e la mia quasi sposa rispondiamo all’unisono con un unico sì, cosa che avviene anche con le altre due domande successive in cui ci viene chiesto se siamo disposti ad amarci e onorarci e ad accogliere i figli che il Signore ci donerà.
Grace mi stringe la gamba, segno che è parecchio nervosa. La parte che sta per arrivare è una di quelle che la spaventa di più. Ha paura di non riuscire a parlare.
«Se dunque è vostra intenzione di unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso» annuncia il prete.
Mi giro verso la mia bellissima fidanzata e inizio a parlare con la voce tremante.
«Io, Thomas, accolgo te Grace, come mia sposa. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Stringo la sua mano per infonderle coraggio e lei inizia a parlare senza problemi.
 «Io, Grace, accolgo te Thomas, come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Fa un respiro di sollievo e mi sorride con gli occhi pieni di amore.
«Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e si degni di ricolmarvi della sua benedizione. L'uomo non osi separare, ciò che Dio unisce».
Sto per diventare suo marito. Lo sto per fare davvero e non sono pentito. Non potrei volere altro in questo momento, anzi non vedevo l’ora già qualche mese fa quando ancora facevamo il countdown.
È strano come inizi a contare i giorni che ti separano dal grande giorno e poi quando arriva ti rendi conto che trascorre troppo velocemente.
Il prete ci ha appena proclamato marito e moglie e per la prima volta davanti a tutti lacrime di gioia rigano il mio viso.
Sono felice come mai prima d’ora ed è buffo che io lo ripeti all’infinito, ma non trovo altre parole per descrivere il mio stato d’animo al momento.
«Puoi baciare la sposa» aggiunge Don Antonio sorridendo.
Annuisco e senza farmelo ripetere due volte afferro il viso di Grace con delicatezza  facendo mie le sue labbra.
Mia moglie trema per l’emozione mentre la stringo tra le mie braccia.
«Vorrei dire una cosa» sussurro qualche secondo dopo al prete che annuisce solamente.
Mi giro verso i presenti e schiarendomi la voce inizio a parlare, cercando di non sembrare un perfetto idiota.
«Solo un attimo, per favore. Sarò veloce e semplice. Quello che sto per dire è rivolto a Grace in primis, ma anche a tutti voi. Sono emozionato, scusate» borbotto inspirando profondamente. Tutti mi sorridono, compresa mia moglie che mi prende per mano.
«Sono davvero contento di essere qui oggi e giuro davanti a Dio, dentro la Sua Casa, di onorare e proteggere Grace finchè morte non ci separi. So di averlo già promesso prima, ma ci tengo a precisarlo.
Sono onorato di essere diventato suo marito e sono l’uomo più felice della Terra in questo momento. Quindi amore mio, bellissimo, grazie per avermi reso quello che sono. Grazie per essermi rimasta accanto, grazie di esistere Grace» dico con le lacrime agli occhi. «Ti amo immensamente. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo» aggiungo sorridendo.
Tutti si alzano in piedi e ci battono le mani commossi quasi quanto noi.
«Oh, Thomas. Ti amo tanto anche io» mormora Grace abbracciandomi.
«Adesso andiamo a divertirci mogliettina!» esclamo facendo ridere tutti. Io e Grace ci incamminiamo verso l’uscita sotto lo sguardo adorante della nostra famiglia e degli amici.
Una cascata di riso ci aspetta quando varchiamo la soglia del grande portone e ridendo cerchiamo di coprirci per non beccarci qualche chicco dentro gli occhi.
Tutti ci corrono incontro dandoci gli auguri e baciandoci, felici per noi.
Era da tanto che desideravamo diventare marito e moglie; era da molto tempo che volevamo pronunciare quel “Sì, lo voglio”,      quello che ci ha fatto diventare una vera e unica famiglia. Quello che ha intrecciato le nostre vite, le nostre anime per sempre.
 
 
*****
 
 
Il ricevimento procede nel nostro ristorante preferito. Un piccolo posticino in riva al mare, molto intimo e informale.
Ovviamente sarà tutto a base di pesce, dato che la mia piccola Grace ama mangiarlo in tutti i modi.
Qui lo fanno davvero ottimo ed è anche per questo che abbiamo scelto proprio questo per festeggiare.
Dopo aver fatto le foto in riva al mare lungo la via marina della città, arriviamo al ristorante verso le venti di sera.
Quando entriamo in sala tutti ci accolgono battendo le mani e urlando. Do una rapida occhiata alla grande sala e  mi meraviglio di come sia stata addobbata. I centrotavola sono perfetti sulle tovaglie bianche. Sono formati da tante candele bianche e qualche fiore rosso spicca per il suo colore così intenso. Accanto alle candele ci sono tre libri, simbolo del grande amore di Grace verso la lettura, mentre i segnaposto sono tante note musicali, segno invece della nostra passione comune verso la musica.
Ero un po’ restio nel voler mettere queste due cose sopra i tavoli, ma Grace era convinta che sarebbero stati benissimo e guardando adesso non posso che darle ragione.
«Ti piace, eh?» mi chiede Grace mentre ci sediamo al nostro tavolo, preparato con cura magistrale.
«Hai avuto un’idea favolosa nel fondere le nostre passioni. Poi, l’unica cosa che conta è che piaccia a noi».
«Sì, hai ragione. È tutto perfetto»
«Tu lo sei» le dico baciandola leggermente.
«Ti amo, Thomas».
«Ti amo anche io» rispondo romanticamente. «Mogliettina mia» aggiungo scoppiando a ridere.
«Ho un maritino davvero scemo» controbatte lei facendomi l’occhiolino.
«Iniziamo bene» brontolo facendo il finto imbronciato.
«Sto scherzando, Thomas» risponde Grace avvicinandosi a me. Le rubo un bacio e scoppio a ridere.
«Lo so piccola». Mi da una pacca sulla spalla, ma non faccio in tempo a controbattere che la folla di parenti e amici ci circonda, facendoci mille domande.
Veniamo risucchiati in un vortice di amore, risate e tanto buon cibo tanto che senza rendercene conto siamo arrivati al momento della torta e del brindisi.
Luca, ormai diventato amico di famiglia, alza il calice verso di noi attirando l’attenzione di tutti.
«Un attimo di silenzio gente. Non avrei dovuto dire niente oggi, ma non posso stare in silenzio davanti questa scena davvero amorevole. Alzate i calici e brindate a Thomas e a Grace. Ho avuto una parte fondamentale nella loro vita e adesso mi rendo conto che non avrei potuto sostituire Thomas per niente al mondo. Sono perfetti insieme e si amano profondamente. Non ho mai visto nessuno superare tutto quello che hanno dovuto passare loro e questo è stato possibile solo perché il loro amore è vero e puro. Quindi, amici miei, brindate con me. Tanti auguri Grace e Thomas» dice Luca sorridendo.
Io e mia moglie alziamo i calici contenti di sentire le sue parole.
«Sono felice» mormora Grace al mio orecchio.
«Anche io amore mio» le rispondo baciandola.
Sono il marito di una splendida donna e finalmente posso gridare al mondo intero che anche io ho raggiunto quella parte di Paradiso che mi spetta.
 
 
*****
 
 
Buona sera a tutti :3 Vi chiederete come mai state leggendo nuovamente di Grace e Thomas. La verità è che mi mancano tremendamente, in un modo che non credevo possibile. È strano come con loro due io riesca a scrivere senza problemi, come le parole arrivino senza preavviso.
Sono parte di me e so che sono dentro al cuore di molte di voi.
Ancora dopo mesi ringrazio tutte le ragazze che hanno letto la mia storie, tutte quelle che la stanno leggendo adesso, tutte quelle che ogni giorno mi fanno i complimenti.
GRAZIE <3
 
Questa one shot è dedicata a tutte le persone che amano Thomas e Grace.
Una dedica speciale va a Roberta, forse quella che oltre me li ama di più.
Grazie amore per ricordarmi ogni tanto pezzi della storia <3
Ti voglio bene <3

 
   
 
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