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Autore: shioren    20/11/2013    1 recensioni
La storia parte subito dopo la conclusione della serie ufficiale, ora che tutto è finito, c'è un nuovo inizio per la coppia di supereroi. Un inizio secondo me.
Genere: Azione, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia quella notte non accennava a smettere. Con guardo assente Barnaby fissava un punto imprecisato oltre la fredda vetrata. Avevo deciso di ritornare in azione al fianco del suo compagno Wild Tiger, ma solo ora si rese conto che ciò non sarebbe stato possibile. Lui ormai non era più un eroe ufficiale, apparteneva alla seconda lega e questo gli avrebbe divisi per sempre. Al sol pensiero gli si strinse il cuore.
"Ohi, Bunny-chan" si sentì chiamare. Kotetsu aveva fatto capolino sulla porta della cucina con indosso solo un asciugamano. La pelle scura luccicava dei riflessi di miriade di gocce d'acqua che gli avevano imprelinato il petto risaltando ancora di più la possente muscolatura. "Scusa se ti sono piombato in casa all'improvviso" continuò l'uomo, "ma questa pioggia mi ha sorpreso ed era a due passi da qui" sorrise sornione. Barnaby sorrise tristemente, sospirò e si rivoltò verso la vetrata. L'altro rimase in silenzio per alcuni istanti, era evidente che l'amico avesse qualche cosa che non andava e sapeva anche cosa, avevano sbagliato i loro calcoli. Quella per loro sarebbe stata l'ultima notte che avrebbero trascorso come partner, ormai la coppia di eroi Tiger & Barnaby era un ricordo, non avevano più il diritto di tornare insieme. Sospirò anch'esso e si avviò verso l'amico. Con un gesto meccanico gli sfiorò la spalla, "Bunny?" lo chiamò. L'altro sussultò, ma rimase in silenzio continuando a dargli le spalle.
"Andiamo, che ti prende!" scattò l'uomo con un sorriso, " non è mica la fine del mondo, siamo amici no? Ci si incontrerà in giro, ci faremo una bevuta..." fece una pausa stringendo i pugni con forza. "Dannaziona Bunny non è un'addio!!" sbraitò stringendo i denti.
"Kotesan" mormorò.
L'altro alzò il capo fissando il viso dell'amico attraverso il riflesso nel vetro.
"Io non voglio un'altro partner" continuò con voce spenta, "io non..." le parole gli si strozzarono in gola, le spalle iniziarono a tremare e Kotetsu capì che l'amico stava piangendo. Rimase in silenzio, immobile a fissare l'esile schiena che di tanto in tanto sussultava dai singhiozzi. Le gocce d'acqua continuavano a scivolargli sulla palle, ma non ci diete importanza. Affiancò il giovane e gli posò una mano sul capo chino. "Bunny a volte le separazioni sono necessarie, devi fartene una ragione. Io non sono più in grado di aiutarti, non posso proteggerti e tu non puoi accollarti un peso morto come me nelle missioni. Sarebbe pericoloso per entrambi" sospirò l'uomo affranto.
"Non è giusto! Tu hai fatto tanto per me, hai fatto tanto per tutti eppure..." non riusciva a continuare, le lacrime gli impedivano di parlare.
"Hai del vino?" chiede improvvisamente l'uomo. La domande era così strana che dallo stupore il giovane alzò il capo perplesso mostrando un viso pallido con un eccessivo rossore solo sulle guance e sulla punta del naso. "Hai detto... vino?" mormorò perplesso, "si, ne ho delle bottiglie in cucina, perché?" chiese.
"Perché bisogna festeggiare!" esclamò Kotetsu allargando le braccia come se in quel momento avrebbe voluto abbracciare tutto il mondo. 
"Bunny-chan, lascia che sia il cielo a piangere per noi" disse guardando il giovane con infinita dolcezza, "chiama gli altri, dobbiamo bere tutta la notte fino a stare male" rise, "perché è questo che bisogna fare quando ci si congeda dal lavoro, no?" sorrise ammiccando. Il giovane lo guardò perplesso, ma lui aveva già preso in mano il cellulare e stava iniziando a chiamare gli altri eroi di Hero tv live.
I primi ad arrivare furono Karina con Nathan, gli aprì la porta un Barnaby al quanto imbarazzato per la situazione.
"Non so cos'abbia in mente Tiger, ma non si chiede a due donne di uscire a quest'ora della sera con un tempaccio del genere" starnazzò Nathan fingendosi indispettito.
"Ad essere sincero me lo sto chiedendo anch'io" sospirò Barnaby, "lui continua a dire che bisogna festeggiare, ma personalmente non ci vedo nulla da festeggiare qui" sospirò.
"Ehi Bunny, hai visto i miei pantaloni?". Da una porta in fondo alla sala apparve Kotetsu ancora avvolto nell'asciugamano dalla cinta in giù. "Oh, siete già qui? Scusate" sorrise grattandosi lo zigomo imbarazzato. Karina non disse nulla, rimase imbambolata a fissare l'uomo semi nudo dinnanzi a lei, le gote arrossate, gli occhi sgranati e lucidi.
"Kotesan, ma sei ancora così?" scattò Barnaby rosso in viso.
"Ehi voi due" tuonò Nathan con sguardo serio, " c'è forse qualcosa che dovete dirci?".
"Eh?" saltarono all'unisono.
Nathan si avvicinò ai due, con l'unghia dell'indice solcò la perfetta muscolatura dell'uomo dai pettorali a scendere giù fino all'ombellico, degluttì saliva, il viso leggermente arrossato, mentre Kotetsu dal timore di una reazione incontrollabile dell'uomo dinazi a lui, rimase pietrificato in attesa che smettesse di palparlo. Finito di giocherellare con gli addominali di Tiger, Nathan guardò dritto negli occhi Barnaby che distolse lo sguardo istintivamente. "Handsome! Non pensavo avessi simili gusti, se me ne avessi parlato prima, mi sarei offerta più che volentieri" sorrise malizioso passandogli una mano sotto il mento.
"Ma che hai capito?" scattò il giovane ormai evanescente dall'imbarazzo. "Kotesan è stato sorpreso dal temporale ed a messo le sue cose nell'asciugatrice, tutto qui, non c'è stato nulla di nulla, dico bene Kotesan?" si giustificò animatamente.
"MMM... sei troppo agitato, fustacchione" lo stuzzicò, "sei proprio sicuro di non averci combinato nulla?" ammiccò l'uomo. Barnaby arrossì ulteriormente mentre il corpo era un fremito di nervi, mentre Karina continuava a fissare Kotetsu che imbarazzato si grattava il capo.
Qualcuno suonò alla porta facendo sussultare tutti gli occupanti della sala.
"Ciao ragazzi!!" esortò Antonio, "che cos'è successo qui?" scattò appena vista la scena che gli si parava dinnanzi.
"Non dirmi che sei passato all'altra sponda Kotetsu" rise di gusto.
"Ma no, maschione!" gli sussurrò Nathan avvicinandolo alle spalle, "lo sai che io sono solo tua" concluse palpandogli il sedere. L'altrò saltò spaventato: "ma chi ti vuole, maniaco!!" lo scacciò cercando di allontanarlo, ma la presa al suo fondoschiena era ben salda. "E basta!" continuò rosso in volto.
"No, questa è la tua punizione per avermi detto quelle cose cattive, Antonio" finse un broncio poco convincente.
A quella vista gli altri scoppiarono a ridere divertiti, non c'era niente di meglio che vedere il solito siparietto comico tra Antonio e l'avvenente Nathan, Karina sorrise nel vedere gli altri divertiti, ma il suo sguardo rimase sull'inummerevoli cicatrici che coprivano il corpo di Tiger. Ogni cicatrice aveva una sua storia, pensò, chissà semmai me ne parlerà un giorno. Si chiese abbassando il capo.
"Ohi, Blue rose, niente musi lunghi, stasera si festeggia!" l'esortò Kotetsu accarezzandole la testa.
Lei sorrise "si, ma prima vatti a vestire, non hai più l'età per queste cose" concluse chiudendo gli occhi ed avviandosi all'interno dell'appartamento.
  
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