21/11/2013
0 recensioniNovember Rain
Socchiudo le palpebre, apro gli occhi. Tutto è ancora buio.Strofino i pugni sulla faccia. “Magari mi sveglio”, penso.
Porto la mano sul petto, sento il cuore battere. Eppure sono così fredda.
Apro la porta e sono sul balcone. Il vento gelido mi punge la pelle, sento i piedi che toccano il freddo pavimento.
Sento.
Sono viva?
Non credo.
Apro la bocca per urlare, ma il grido mi muore in gola, non ho abbastanza forza per parlare. Ho la testa pesante, mi serve dell’acqua. Resto sul balcone, seduta sulla grigia pietra con le lacrime che mi rigano le guance.
Mi tremano le mani, mentre la pioggia inizia a cadere.
I miei capelli sono bagnati, il mio vestito è bagnato e le mie lacrime sono un tutt’uno con la pioggia.
Quest’acqua lava via il sangue secco dai miei polsi, mettendo in evidenza i rossi segni sulla viva carne, in netto contrasto con le mie pallide braccia
Chiudo gli occhi.
Aspetto.
Forse aprirò gli occhi e tutto sarà cambiato, mi sveglierò nel futuro, in un luogo che non è più casa mia.
Mi sveglierò e scoprirò che tutto era solo un brutto sogno e ora correrò nel letto con mamma, e lei mi bacerà le guance e mi coccolerà e mi scalderà avvolgendomi nella coperta di lana.
O aprirò gli occhi e sarò ancora bloccata in questa realtà, dove soffocherò e annasperò fino a morire.
Sola.
Sul balcone, al freddo, sotto la pioggia di novembre.
*May’s corner*
Non penso di dover dir molto, non stavo molto bene (mentalmente parlando, no jokes) quando l’ho scritto…