Ero stanca,di essere sempre l'ultima scelta,di vivere una vita che non mi piaceva,di non avere nessuno con cui piangere,di essere sempre giudicata dai miei..

Come ogni giorno uscii con i miei 'amici',gli dissi in faccia quello che provavo..non lo avessi mai fatto!.

Iniziarono a dirmi:”fottiti stronza di merda,non solo ti facciamo uscire con noi,poveraccia di merda,buttati giù”.

Poi scesero dalla gradinata in cui stavano,si avvicinarono sempre di più a me,iniziai a correre,sapevo che volevano picchiarmi,ma inciampai e mi presero.

Iniziarono a darmi pugni su tutto il corpo,poi in faccia,cercavo di difendermi,ma erano di più,poi mi fecero cadere a terra dandomi a calci e se ne andarono ridendo lasciandomi a terra,sanguinavo.

Non riuscivo ad alzarmi,e era sera,in una strada abbastanza isolata.

Dopo 20 minuti passò dilì un ragazzo,si avvicino a me.

“oh cazzo!ma che hai fatto?!”

“mi hanno picchiata..”iniziai a piangere più 'disperatamente”

“mi racconterai dopo,casa mia e qua difronte,ti porto lì”mi prese imbraccio e si incammino verso casa sua.

“grazie.”

“..”

arrivati difronte la porta di casa sua mi poggio un'attimo a terra per aprire la porto,mi prese di nuovo,entrammo in casa,chiuse la porta con un 'calcio' e mi stese sul divano.

“vado a prendere bende e acqua ossigenata”

“...vabene.”

arrivò con le cose,io avevo tremendamente paura del bruciore dell'acqua ossigenata ma sicuramente avrebbe fatto meno male del dolore che provavo in quel momento.

“non mi hai ancora detto come ti chiami!”

“Travor e tu?”

“Margherita”.

Iniziò a medicarmi,mi faceva male,ma stressi i denti e sopportai il dolore.

“ecco fatto!ora come ti senti?”

“un po meglio..”

“mi spieghi che è successo?”

“i miei amici mi trattano sempre male,allora gliel'ho fatto notare,ma non mi hanno compresa..e mi hanno picchiata,gli faccio schifo..eh,beh,li capisco”iniziai a lacrimare.

“non devi parlare così!quelli sono dei coglioni!non sei un errore,anzi sei bellissima!”..

“con me non attacca”dissi 'ridendo'.

“vabene,vabene”.

“sono fottuta,quando i miei mi vedranno...”

“resta a dormire qui!sempre se vuoi..”

“mh,solo se non mi stupri..!”iniziai a ridere.

“si può fare,ahahah”iniziò a ridere anche lui.

Era così carino e gentile,non sembrava,perchè era pieno di tatuaggi,aveva dei un buco dell'orecchio grande quanto il mio ano...............................................sh,non ditelo a nessuno.

“beh,parlami di te”.

“mio padre è morto quand'ero piccolo,mia madre è in un manicomio..”

“Travor,oddio,mi spiace”.

“non fa niente!”

“mh,perchè hai quello strano bracciale”.

“storia lunga”

“abbiamo tutta la sera”.

“beh,a 13 anni feci brutte amicizie,con ragazzi più grandi di me,loro si drogavano,allora mi costrinsero anche a me,allora presi il vizio,mi dissero che se ne volevo altra dovevo lavorare per loro,io accettai,ero ingenuo,fino ai sedici anni gli portavo io la droga,ma un giorno mentre la prendevo da uno spacciatore mi vide la polizia,mi arrestarono e stesi 1 anno in galera,poi sono uscito,avevo 17 anni e il giudice non si fidava di me,quindi mi mise questo bracciale,per rilevare se faccio assunzione di droghe,non so come facciano a capirlo,e non voglio saperlo,me lo devo levare quando compio 19 anni”.

“oddio,che storia triste,mah,vedila come una cosa positiva,sei uscito fuori dal giro,quanto fai 19 anni?”
“tra un mese esatto”.

“beato te!io devo ancora aspettare 4 mesi”

“sfigata..”

“uff,io ho sonno..”

“anche io,andiamo a dormire,seguimi”

andammo in stanza da letto,ci misimo sotto le coperte e travor spense luce.

“Notte Margherita”.

“Buona notte Travor”.