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Autore: Sweet Destiny    22/11/2013    0 recensioni
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I suoi occhi profondi e verdi guardavano i miei, era così bello,adesso capivo perchè era così bello, era irreale e non esisteva.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Giornate come tutte le altre, beh non prorpio era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale e la mia scuola era l'unica che era aperta anche il 23 Dicembre; L'I.T.O.S. di Cernusco sul Naviglio, scuola altamente odiosa!
Io ero nel bagno della scuola allo specchio a sistemarmi il trucco e l'abbigliamento.
Indossavo dei leggins neri con scalda muscoli beige e stivali neri alti, una canottiera sotto il grosso maglione bianco lungo e largo con motivi di natale e un cappellino di lana da skater bianco che andava di moda.
Mi sistemai il trucco, non sistemai molto perché non mi truccavo molto; mascara,ombretto marrone, e lip gloss roseo che stava bene con la mia carnagione scura essendo originaria dell'Africa.
Sinceramente cosa mi serviva farmi bella?! Nessuno si interessava me, sembrava facessi schifo a tutti.
Uscendo dal bagno andai a sbattere contro qualcuno. Era Federico. Lui si che era bello da morire, come facevo ad avere un miglior amico così figo e non essere mai calcolata?
<< Sweet, Sweet! >>, disse in tono rassegnativo e muovendo la testa più volte.
<< Che c'è?! >>, mi stava prendendo in giro, lo sapevo.
<< Sempre in giro sei! Adesso sei venuta a truccarti che non ne hai bisogno visto che sei gia bella così! >>, i suoi occhi guardavano dritto verso i miei, erano stupendi di un verde fresco come i pini di montagna.
Mi imbarazzai un po' a quelle parole, a me piaceva da morire quindi ogni cosa mi diceva mi faceva star bene. Beh era l'unico che me li facesse sul serio, tutti gli altri erano ragazzi su facebook che avevano solo voglia di trovare una ragazza da portarsi a letto addolcendola con dei coplimenti, e a volte, come nel mio caso, quella ragazza non la trovano neanche bella ma la vogliono perché pensano che sia disposta a tutto per sembrare migliore.
<< Grazie! >>, mi decisi a dire alla fine.
 << Prego! >>, mi accherezzò il viso. << Sai che mi frequento con Amber?! E oggi mi na chiesto di uscire! >>
Ecco la cosa che mi faceva male usciva con altre ragazze che per lo più erano delle oche, meritava molto di più e sicuramente non una come me. 
<< Wow sono contenta! >>, cercai di mascherare la mia tristezza in un mio grossissimo sorriso che lui adorava molto.
<< Ma... >> . Mi tenne sulle spine per qualche secondo e poi parlò. << Ma ho rifiutato perché oggi è la nostra giornata! >>
<< Non te ne sei dimenticato! >>, lo abbracciai contenta, mi strinse e mi sollevò di qualche entimetro da terra. I suoi sorrise erano stupendi.
<< Certo che no! Non mi dimenticherò mai e non posso dimenticarmi delle cose che devo fare con te! >>
I miei occhi castani viaggiavano nei suoi verdi. Tra noi due c'era molta intesa ma sicuramente non provava alcun sentimento più forte della amicizia nei miei confronti. Chi vorrebbe qualcuno come me? Solo un pazzo, brutto e ridotto male.
Tutti i ragazzi avevano un canone di bellezza molto impossibile, per loro la ragazza dove a essere magra, molto magra e figa!
Io ero una ragazza normale con delle belle forme, non ero ne grassa ne magra, non avevo la doppia O tra le gambe e non avevo i fianchi larghi, ero giusta con un bel fisico e le mie cosce non erano piccoline ma giuste e ben in carne. Avevo qualcosa da toccare, e quest'estate dicevano che avevo un bel sedere. 
<< Grazie fratellone! >>,gli dissi scompligliandogli i capelli.
<< Cara sorellina ricordati di portare la macchina fotografica, e ricordati di dimenticare i soldi! >>. Si prese il mio capellino. << Pensavo avessi fatto solo le punte rosse, li hai fatti tutti, e li hai fatti molto lunghi. Ti arrivano fino a sopra il sedere! >>
Avevo fatto lo stesso colore di Kate Winslet in Titanic.
<< E adesso sono a boccoli, quando sono lisci lo sono di più! >>
<< Allora quando vieni a casa mia dopo te li alliscio io! >>. Mi misi a ridere perchè mi immaginai la scena di quando me li piastrava. << Non ridere, vedrai dopo! >>
<< Va bene! Dai adesso andiamo nelle nostre classi! >>, conclusi ridendo sotto i baffi.
Quando entrai in classe mi accorsi di non avere più il capello. Lo notò anche la mia prof ma non disse niente.
Tornai seduta al mio posto vicino alla finestra, siestemai le mie cose nella borsa e tornai a guardare fuori dalla finestra come stavo facendo prima di andare i bagno.
Pensavo a miei momenti di quando ero piccola, ai momenti con Fede il mio migliore amico che avevo incontrato prima e un'altro migliore amico di cui non ricordavo niente, lo avevo dimenticato non ricordavo niente di lui, l'unica cosa che ricordavo era il suo nome: Justin, perlomeno io lo chiamavo cosi.
Mancavano solo 5 minuti al suono della campanella,avevamo ora buca le compagne che avevo non erano delle migliori, erano abbastanza maleducate e superficiali, quindi io me ne stavo per i conti miei ad ascoltare la musica aspettando il suono della campanella.
Stavo ascoltando Hall of fame di W.i.l.l.i.a.m e i The Script, quella canzone mi dava carica ma fu bloccata nel momento più bello perchè mi avevano mandato un messaggio ed era suonata la campana per andare a casa. Era Fede che mi aspettava nel cortile della scuola con la moto, si era bigiato gli ultimi 5 minuti dell'ultima ora.
<< Prendi il mio stesso pullman? >>, mi chiese Alessandra.
<< No vado a casa del mio migliore amico. >>
<< Che stronza mi lasci sempre da sola! >>
" Vai a cagare la stronza lo sarai te che mi tratti sempre male! "mi dissi tra me e me.
Me ne andai fuori dalla classe un po' arrabbiata. Eravamo solo a Dicembre del secondo anno, e la mia classe, anzi le ragazze della mia classe, non le sopportavo più. 
Dovevano portarmi rispetto, dopo tutto ero la più grande di un anno insieme a due ragazze della mia età e altri due ragazzi di un anno in più di me.
Lo riconossi subito dalle sue mutande a schacchi, si vedevano perchè era piegato a togliere la catena dalla moto e poi perchè ormai usava usare i pantaloni a vita bassa.
Mi avvicinai a lui e gli diedi una pacca sul sedere; facevamo sempre così tra di noi.
<< Ben arrivata! >>. Mi porse il casco della moto.
Gli sorrisi e mi misi il casco, poi aggrappandomi a lui salii sulla moto. 
Non adoravo molto le moto perchè mi mettevano l'ansia, avevo paura di fare incidenti.
<< Aggrappati forte a me! >>. Accese il motore e partì.
Ci stavamo lasciando alle spalle quella scuola verde schifo, deprimente come un carcere e l'avevano pure chiamata Scuola all'avanguardia! Dove presero l'idea di chiamarla cosi?! Beh almeno non sarei stata tra quelle mura per po'!
Eravamo quasi arrivati a casa di Fede, stavamo attraversando delle vie vuote, non c'era nessuno in giro, fino a quel momento. C'era un ragazzo in mezzo alla strada che stavamo percorrendo, era alto e ben fisicato come Fede, aveva i capelli neri come la pece e di carnagione chiara ma colorita quasi come quella di Fede; da lontano sembrava carino.
Più ci avvicinavamo più il ragazzo non si muoveva, e Fede non si spostava, non suonava era come se non stesse succedendo niente per lui. Per la paura inizia ad agitarmi e a dargli dei colpetti sulla spalla per farlo fermare.
<< Cosa è successo? >>, mi chiese preoccupato.
<< Come tu non lo hai visto!? >>, gli dissi incredula. La moto era a cinque centimetri da quel ragazzo, era bellissimo e i sua occhi verde scuro guardavano dritto nei miei, io lo vedevo e lui vedeva me, perché lui e Fede non si vedevano? Avevo le allucinazioni!
<< Visto chi? >>. Come poteva non essersi accorto di niente, non aveva visto che stava per uccidere un ragazzo?
<< Nessuno scusa è che mi sento male, mi gira la testa è da sta mattina che non mangio, non ho fatto neanche colazione! >>
<< Ok. Dai allora appena arriviamo prendi un'aspirina! >>
Ripartimmo. Cotinuai a guardarlo fino a che non riusci più a vederlo, e lui sembrava non muoversi, continuava a guardarmi. Perchè Fede non lo vedeva? Chi era? C'era qualcosa nei suoi occhi che mi ricordavano qualcuno, i suoi occhi era molto famigliari
Forse stavo avendo delle allucinazioni, ho immaginato troppe volte di avere un ragazzo che adesso si è materializzato qui da chissà dove.
A casa di Fede, che ormai era come se fosse casa mia da 14 anni da quando avevo 2 anni, c'era la mamma di Fede che ci aspettava. Per me ormai era diventata come una zia e infatti la chiamavo così. A volte ci chiamavamo per raccontarci tantissime cose, ero come la figlia femmina che non aveva mai avuto.
<< Ciao, Sweet! >>, mi accolse con un grosso abbraccio e ricambiai. 
Sì il mio nome era Sweet, dolce e carino mi rappresentava, mi chiamavo anche Destiny, ognuno mi chiamava come gli capitava.
<< Mamma non si sente molto bene, gli gira la testa dagli un'aspirina! >>, disse andando verso la cucina.
<< No l'aspirina, lo sai benissimo che le diamo sempre acqua e zucchero! >>
Lo seguimmo in cucina, mi sedetti su una sedia e la mamma di Fede mi preparò un bicchiere di acqua e zucchero.
<< Allora dormi qui? >>, mi chiese la Zia.
<< Sì! Dorme in camera con me! >>, rispose Fede al mio posto. La Zia lo guardò con sguardo fulmineo. << Tranquilla mamma, è come mia sorella, non gli farò niente! >>
La Zia gli fece un dolce sorriso, quando sorrideva il suo viso diventava ancora più dolce. La Zia ,madre di Fede, era una bella donna, era alta quasi quanto me solo un po' più bassa, aveva gli occhi verdi e i capelli castano chiaro come Fede, Fede assomigliava molto a sua madre.
<< Mammina andiamo a fare un po' di compere oggi! >>, le disse fecendole gli occhi dolci per farsi dare un po' di soldi.
<< Quanto vuoi? >>, gli disse inarcando un sopracciglio.
<<  Quanto puoi! >>, le rispose.
La famiglia di Fede era molto benestante, a volte Fede spendeva anche 300 euro in un negozio.
<< Mangiate, vado a ritirare 200 euro a testa! >>
<< No, ma fa niente! Non c'è bisogno, li ho già i soldi! >>, cercai di fermarla.
<< Si invece, 100 euro è il mio regalo di Natale e gli altri 100 sono un regalo dalla tua zia! >>
Era molto testarda, era impossibile dissuaderla dalle sue idee e intenzioni.
Uscì di casa con il suo solito sharm e noi iniziammo a mangiare. Aveva preparato la pizza.
<< Vuole più bene a te che a me! >>, mi disse offeso Fede.
<< Ma non è vero, è solo che io sono una femmina! >>
Si mise a ride, stava scherzando, lo destavo quando faceva così volevo picchiarlo e lui lo capiva quindi mi abbracciava per farsi perdonare.
Lo adoravo, sapeva essere un cattivo ragazzo ma anche dolcissimo, aveva moltissime ragazze ai sui piedi e a volte ne aproffittava e a volte no ma non con scopi negativi era un bravo ragazzo dopo tutto.
Insieme alla Zia tornò a casa anche la Nonna, la nonna di Fede che ci diede 50 euro a testa. Da 100 euro ero passata a 350 euro, ovviamente non ne ero triste ma mi dispiaceva prendere così tanti soldi.
<< Mamma torneremo un po' tardi forse mangeremo fuori! >>, disse Fede a sua madre mentre andavamo verso camera sua.
<< Va bene! >>, confermò uscendo di casa.
La prima cosa che volle fare entrando nella sua stanza fu piastrarmi i capelli, dopodiché frugai nel suo armadio qualche felpa o cardigan bello; il suo armadio era composto per la maggior parte da vestiti dell'Abercrombie ed erano molto belli su di lui.
 
Il primo negozio in cui entrammo fu la Talaie Waine e mi comprai qualcosina come una collana e un paio di guanti bellissimi che Fede mi rubò subito. 
Era il momento di andare a prendere il regalo per Fede e sinceramente non sapevo che regalargli, avevo pensato una cosa semplice come un portafoto digitale blu con tutte le nostre foto seguito da un bracciale d'argento in segno della nostra dell'amiciczia con incise le nostre iniziali e da una canzone cantata da me che lui adorava sentirmi cantare.
Cantare è la mia vita, senza la musica non sapevo che fare, con la musica riuscivo a sentirmi viva, ad essere me stessa senza indossare una maschera, potevo far vedere alla gente quello che ero e nessuno riusciva a mettermi i piedi in testa.
Mentre io ero nel negozio di elettronica, Fede era in giro a cercare qualcosa. 
Ero nel reparto dove esponevano i portafoto digitali e per terra c'era seduto un ragazzo con la testa incassata tra le gambe; aveva i capelli ricci e neri, corti sotto e un po' più lunghi sopra, indossava dei pantaloni beige scuro a vita bassa una maglia a mezze maniche e le Jordan bianche e rosse bellissime.
Quando mi avvicinai alzò il viso, era lui, sì era lui! Il ragazzo che oggi stavamo investendo e che Fede non riusciva a vedere! Era bellissimo, aveva degli occhi verdi bellissi profondi, intensi e da mozziare il fiato, i lineamenti del suo viso erano perfetti e il colorito della sua pelle non era bianco mozzarella ma un bianco più colorito, molto abbronzato, tipico delle persone del Sud Italia. La stessa ma anche diversa bellezza di Fede.
Mi sorrise, un sorriso semplicemente stupendo, io non ricambiai il sorriso perchè ero abbastanza spaventata da quel ragazzo chi era che cos'era?
<< Ciao, non ti ricordi di me? >>. Come potevo ricordarmi di lui se non lo coniscevo neanche. Però aveva una voce piuttosto bella, mai come quella di Fede.
<< Tu non esisti! >>, fu la prima cosa che mi venne in mente da dire. Non era per niente un bel inizio.
<< Hai bisogno di aiuto ragazza? >>, disse una ragazzo venendo verso di me e oltrepassando il ragazzo dagli occhi verdi, lo aveva oltrepassato come se fosse stato un fantasma! Dopodichè sparì! Ero rimasta shockatta da quella scena così tanto da non riuscire a rispondere subito a rispondere alla domanda del commesso alto e bello.
<< Sì, vorrei un portafoto digitale blu metalizzato, bello e che costi poco. >>
Mentre mi avviavo con il commesso verso lo scaffale difianco a quello continuavo a guardare il punto in cui c'era il ragazzo dagli occhi verdi.
Stavo impazzendo? Cosa mi stava succedendo? Sicuramente non ero impazzita e non avevo allucinazioni o cose varie, io lo avevo visto e volevo assolutamente sapere chi era.
Volevo sapere chi era perchè ormai avevo capito che cos'era: era un fantasma.
Un po' ero spaventata, lo vedevo solo io, si faceva vedere solo da me. E se appariva di nuovo che facevo?
 
Mentre ero alla cassa a pagare e a farmi incartare il regalo mi arrivò un messaggio da Fede, mi aspettava fuori dal negozio che dopo da lì saremo andati all'Abercrombie.
Quanti ragazzi bellissimi, quanti modelli bellissimi, solo lì All' Abercrombie di Milano vedevo tanti ragazzi bellissimi in una volta sola.
<< Non sbavare! >>, mi prese in giro Fede.
<< E te non bagnarti di saliva! >>
<< Non lo farò! >>. Ed entrò.
Primo reparto in cui andammo fu quello femminile, vidi un vestito bellissimo, me ne ero innamorata subito ma costava 70 euro scontato, non potevo, dovevo prendere altri vestiti che mi servivano di più.
Mi avviai a prendere cose più moderne, presi due completi di Jeans, maglie e felpe come avevo visto nelle foto della Stagione Inverno 2012 del sito dell'Abercrombie, e un'altro completo sempre preso dalle foto del sito ma al posto dei pantaloni una gonna. 
Mi piaceva quello che avevo preso, adesso toccava solo scegliere le cose per Fede.
Fecimo avanti e in dietro per i camerini, non sapeva scegliere era quasi peggio di me.
Gli feci provare un completo maschile che avevo visto sulle foto del sito.
<< Sweet! >>, mi chiamò dal camerino.
<< Cosa c'è?! >>
<< Aiutami a togliere la felpa non ci riesco! >>, mi sorrise, adoravo il suo sorriso, era cosi dolce e sexy allo stesso tempo. 
Mentre gli tolsi la felpa gli scompiglia i suoi bei capelli biondo scuro messi a posto con la lacca; aveva lo stesso taglio di Justin Bieber 2012 (Bellissimo).
Si tolse anche la maglia davanti a me, e io rimasi lì a guardarlo immobilizzata, i miei oscuri pensieri perversi che si celavano in una parte di me molto in profondità stavano uscendo allo scoperto, avrei voluto saltargli addosso, ma mi contenni e guardai altrove.
Aveva un fisico decisamente bello! Ben piazzato, non troppo muscoloso ma neanche poco; era giusto e quel giusto era messo bene.
<< Hey, non guardarmi troppo che mi sciupo! >>
<< Sempre poco modesto te vero!? >>, controbassi.
<< Adesso fammi vedere te come stai con quel completo con la gonna! >>. Tornò dentro il camerino a cambiarsi.
Entrai in quello di fianco per cambiarmi. Non stavo malissimo, anzi quella gonna mia piaceva.
<< Wow, ti salterei addosso! >>. Lo guardai un po' male ma dentro di me sapevo che quell'idea per me era abbastanza allettante. << Scherzo! Vammi a prendere una taglia più grande di questa felpa mi sta un po' piccola di spalle, io inizio ad andare in cassa a pagare! >>
Mi avviai a cercare il posto in cui avevo preso quella felpa, gliel'avrei rubata sicuramente per qualche giorno.
Il telefono squillo a ritmo di Shut Up And Drive di Rihanna il mio idolo, la mia sorella perché dicevano che ci assomigliavamo. Era la Zia, madre di Fede.
<< Ciao! >>, disse con la sua voce squillante.
<< Ciao Zia! >>, le risposi.
<< Allora come va? >>
<< Benissimo! >>
<< Quindi te lo ha già detto Fede? >>.
Mi ha detto cosa?
<< Detto cosa? >>
<< Ah, no niente te lo dirà lui! Tornate per le 10 di sta sera! >>
<< Va bene! >>. Riattaccò.
Che mistero si celava dietro a quella telefonata, che cosa doveva dirmi Fede?
Presi la felpa e andai alla cassa da Fede, aveva già quasi finito di pagare le sue cose. Fede non aveva preso tanto, in un pacco aveva solo il completo che gli avevo consigliato e una felpa scelta da lui, e nell'altro non sapevo cosa avesse dentro.
Dopo che finii di pagare le mie cose e andammo in un "ristorante" lì vicino, il Mac Donald's.
Non adoravo tantissimo il Mac ma se ci andavo non dicevo di no. Io e Fede mangiavamo un casino, eravamo dei maiali, infatti ci presimo due panini un CBO e un MacChicken da 1 euro. 
<< Tua madre ha detto che dobbiamo tornare per le 10 a casa. >>, gli dissi.
Ormai si erano quasi fatte le 21:40  eravamo in ritardissimo.
<< Va bene! >>
<< Guarda una parte del tuo regalo! >>, mi porse una rosa rossa, era molto bella.
<< Grazie, è bellissima! >>. Guardandola bene non era una rosa, era un qualcosa fatto di pizzo.
<< Aspetta, prima di tirarlo fuori fammi fare una foto! >>, tirò fuori la mia Canon e la fece.
Era una mutanda, più che mutanda un filo interdentale. Era una tanga, non molto sottile ma era un taga; di pizzo. Io li detestavo quei cosi, ma quello era bello.
<< Che vuoldire? >>, gli chiesi.
<< Lo userai solo quando te lo dico io! >>.
<< Amber lo usa? >>, lo presi un po' in giro.
<< Voleva farmelo vedere mentre lo usava. Ma tu non sei come lei! >>
In senso positivo o negativo? Sicuramente negativo, non ero tanto "figa" quanto lei.
Si alzò dal tavolo prese i nostri sacchetti e mi porse la mano per andare.
Anche se non sentivo la sua mano liscia e morbida perchè avevo i guanti, tenendolo per mano mi faceva un bel effetto.
 
Arrivamo alla metro di Villa fiorita che erano le 22. 15, da lì c'erano i genitori di Fede che ci aspettavano.
<< Un po' in ritardo! >>, ci rimproverò il padre di Fede ma non sembrava arrabbiato anzi non lo era proprio.
Prima cosa che feci arrivata a casa di Fede fu andare in bagno, l'avevo tenuta tutto il pomeriggio, dopodichè mi feci prestare una maglia lunga e dei pantaloncini da Fede come pigiama e infine mi gettai nel letto perpendicolare al suo; ero stanca ma non avevo molto sonno.
<< Dormite mi raccomando! >>, ci diede la buona notte la madre di Fede.
La luce soffusa del comò di Fede era ancora accesa, era già passata all'incirca mezz'ora da quando la madre di Fede ci aveva dato la buona notte, io non riuscivo a dormire, non riuscivo a dormire a causa di quel ragazzo fantasma dagli occhi verdi intensi che avevo visto: Se fosse stato uno spettro che voleva perseguitarmi? Se fosse riapparso durante la notte?  Che avrei dovuto fare? Dovevo iniziare a pregare per allontanarlo? 
I miei pensieri furono interroti da Fede che mi chiamava.
<< Stai dormendo? >>, mi chiese.
<< No, non ci riesco e te? >>
<< Io pure! >>
<< Cosa mi devi dire? Tua madre mi ha chiesto se mi avevi già detto qualcosa ma non mi ha detto cosa! >>
<< Vieni! >>, mi invitò a sedersi sul suo letto. 
Ma mentre mi incamminavo verso il letto lo rividi di nuovo, era lì ancora lì,  di nuovo davanti a me con gli occhi fissi sui miei, io ero immobile con gli occhi spalancati dalla paura.
<< Ciao! Stai attenta! >>, e si spostò per farmi passare.
<< Dai, vieni non ti mangio, è da quando avevamo tre anni che dormiamo insieme! >>, mi disse Fede spostando le coperte per farmi sdraiare sul materasso.
<< Lo so che non mi mangi! >>, gli risposi. I miei occhi erano ancora spalancati e spaventati. 
Stare con lui nel suo letto mi emozionava e agitava ma sapevo che quello per lui non voleva dire niente, ero la sua mia gliore amica, e di solito le migliori amiche sono come delle sorelle, quello era il suo modo di dimostrare il suo affetto. Mi coprì con le  coperta e iniziò a guardarmi.
A me faceva star male perché avrei voluto che ci fosse qualosa di più ma non era possibile, non ero all'altezza di essere la sua ragazza.
<< Perché mi guardi così? >>, gli chiesi.
<< Boh! >>
<< Avvicinati di più a lui! >>, mi disse il fantasma emanadomi dei brividi di freddo che mi portarono ad avviciarmi a Fede.
Mi scusai con Fede ma lui disse che non c'era problema. Rimasimo in quella posizione per qualche minuto, interminabili minuti.
<< Allora, cosa mi devi dire? >>, gli chiesi.
Non rispose. Mi abbracciò, la mia testa era incassata nel suo petto, il suo mento era appoggiato sulla mia nuca e il mio cuore stava per esplodere; che stava succedendo?
<< Dai tira su lo sguardo verso di lui e fallo parlare! >>, mi disse ancora il ragazzo fantasma che era sparito nel nulla.
Feci come disse, non sembrava così cattivo anzi sembrava mi stesse aiutando.
<< Io ti piaccio vero? >>. A quelle parole mi ritrassi ma lui mi riportò verso di lui e mi abbracciò come prima. << Anche tu mi piaci e da tantissimo tempo solo che l'ho capito da poco! >>. La sua voce era diventata più dolce e più profonda.
Stava succedendo, stava scattando la scintilla! Non poteva essere vero, era tutto un sogno, un bellissimo sogno che non si sarebbe mai realizzato!
<< È tutto uno scherzo?! >>
<< Ti sembra che io stia scherzando?! >>. Dissentii con la testa, era del tutto impensabile che stesse scherzando, era serissimo e i suoi occhi verdi luccicavano, non li avevo mai visti così belli. << Per me sei veramente importante! >>
Stavo per piangere, era tutto così perfetto e bello. 
<< Oh... Non so che dire! >>. Non sapevo che dire ero rimasta a bocca aperta.
Qualcosa in me mi diceva di baciarlo e non era il fantasma ma la mossa la fece prima lui.
Ed ecco il mio primo bacio, il più bel bacio. Le mie labbra si univano alle sue in ogni movimento, i sua baci era dolci, a volte mi mordeva ma quei morsi erano gradevoli, ero quasi attaccata a lui non riuscivo a staccarmi, e non volevo. Le sue mani forti avvolgevano il mio viso delicatamente, mi baciò il collo e poi tornò a baciarmi.
Il miglior bacio che di tutta la mia vita anche se era il primo.
<< Vuoi essere la mia ragazza? >>, la sua fronte era appoggiata alla mia, i nostri occhi erano tutti i due chiusi e le sue mani tenevano ancora il mio viso.
<< Sì! >>, gli risposi felicissima. Mi diede un'altro bacio e dopodiché tornammo abbrcciati a far finta di dormire. 
Non ci potevo credere, quello era il regalo di Natale più bello della mia vita, era tutto perfetto, quasi perfetto, c'era solo un problema Fede si stava frequentando con Amber.
Volevo chiedergli cosa avrebbe voluto fare ma stava già dormendo, aveva un'aria così beata e tenera quando dormiva.
   
 
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