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Autore: Milla Chan    26/11/2013    1 recensioni
Entrambi amano fare l’amore e non c’è assolutamente nulla di male in ciò.
Genere: Angst, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Islanda, Paesi Bassi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Annaspa sul suo collo e soffoca parole indistinte contro quella clavicola così vicina, il piumino stretto tra le mani.
Eirik pensa davvero che il sesso sia bello, bellissimo, splendido. Le voci e i versi dissoluti che cercano di essere soppressi, la tensione che si scioglie, il caldo che ti investe qualunque temperatura ci sia.
Il sesso è bisogno e appartenenza, apprezzamento reciproco, travolgimento e sconvolgimento. Il sesso di Jan, poi, è familiare e rassicurante, è condivisione immediata e disperata, è tocco e fremito, ricerca e scoperta, domanda e risposta.
Non sa quante parole viziose e poco pudiche abbia detto, in quei momenti tremendi e reali, ma nessuno può biasimarlo e lui non si pente di niente. Rifarebbe tutto e, anche se sembra vergognarsi quando Jan riesuma frasi che non ricordava, in realtà si sente intimamente compiaciuto.  
Gli piace quel modo tranquillo che hanno di vivere e parlare del sesso. Entrambi amano fare l’amore e non c’è assolutamente nulla di male in ciò.
Possono essere lascivi quanto vogliono, tanto nessuno li vede da oltre le tende, no?

Eirik fissa il soffitto bianco con il respiro affannoso. Si passa lentamente il palmo della mano sulla fronte umida e sospira, spostando i capelli chiarissimi. Il cuore gli trema ancora. Le ginocchia gli tremano ancora.
Jan si siede e l’islandese si incanta a guardare la sua schiena nuda, le sue scapole, i gomiti sulle ginocchia piegate e le dita che passano velocemente tra i capelli scombinati. Lancia un’occhiata ai vestiti sparsi a terra prima di voltarsi indietro, guardarlo e sdraiarsi ancora accanto a lui con un verso basso.
Eirik sente il bisogno di cristallizzare quel momento, in qualche modo, imprimerlo nel cuore e nella testa, inciderlo sulla pelle, perché sa che quella sensazione non durerà per sempre. Cerca di registrare ogni ombra e ogni luce e, osservando quella scena, tutti i suoi muscoli tremano, contratti in uno spasmo, un brivido veloce.
Intreccia le gambe con le sue, tiene gli occhi socchiusi e la guancia accaldata sul suo petto. Segue i suoi respiri e il battito del suo cuore che si acquieta lentamente, assieme al proprio.
Il sole freddo entra dalla finestra e si stende su di loro come una coperta. Eirik pensa che ne avrebbero davvero bisogno, perché non fa per niente caldo. Non più.
Ci sono segni violacei sulle loro pelli chiare, che risaltano come gioielli rubati e li fanno sentire come fiori screziati e meravigliosi. Jan gli ha detto tante volte di lasciarli in punti meno visibili. Eirik, oltre a ribadire che la pelle del collo si presta meglio di qualunque altra a quei lavori, gli ha sempre risposto che le sciarpe sono state inventate per un solo ed unico scopo, che di certo non era quello di tener caldo.
Eirik sorride ricordando quella scena e vaga ancora sul suo corpo. La schiena, il petto, le guance che pungono appena perché la barba sta ricrescendo... Perché smettere di guardarlo e dargli quei baci stanchi e lenti? C’è forse qualche motivo allettante? La risposta di Eirik è no e per questo ha deciso che rimarrà a farsi coccolare da lui finché non gli formicoleranno le braccia per la posizione innaturale.
 
Jan è bellissimo. L’unico motivo per cui non glielo dice ad alta voce è perché l’ha già detto abbastanza volte durante quella sessione amorosa. L’autostima di Jan, poi, non ha bisogno di complimenti per essere alzata ulteriormente. È lui, è Eirik quello che ha disperatamente e segretamente bisogno di continue attenzioni.
Lo importuna premendogli l’indice sulla guancia o passandogli il pollice sulla cicatrice, pur di attirare il suo sguardo e la sua attenzione. Non è mai un’impresa ardua, però. Non ancora.
Eirik sa che prima o poi questo suo atteggiamento lo sfiancherà. Jan è uno spirito libero e si stancherà di lui, non lo sopporterà più, non avrà più voglia di girarsi a guardarlo. Arriverà il giorno in cui non potranno più stare insieme. È logico, non può di certo essere altrimenti, no? Non sa perché quella paura gli stringa il petto sempre più spesso, dato che ne è perfettamente consapevole. Eppure sente che quando le stagioni passeranno e Jan e lo lascerà indietro –non ci sono altri modi per finire quella relazione-, lui sarà tremendamente afflitto e odierà quella stagione per un bel po’ di tempo. Eirik sa di essere molto inferiore a Jan. In cosa, esattamente, non ne ha idea; però la sensazione è quella. Non è alla sua altezza e lo sa bene, anche se Jan lo rassicura sempre dicendo che non è affatto vero.
Ma per il momento non importa. È bello così, è bello vivere quel momento, è bello respirare Jan.
Forse prova una sorta di piacere ad assaporare quel gusto agrodolce. È nella sua natura, è un piccolo masochista che dice di non voler soffrire e alla fine ci casca sempre. 

Le dita ghiacciate di Jan si posano all’interno della sua gamba e lo fanno trasalire per la sorpresa e per il gelo, riportando nel frattempo la sua mente in quel letto.
-Hai freddo?- gli chiede Jan a bassa voce. I suoi occhi verdi sono terribilmente magnetici e sornioni, sono lo specchio perfetto della sua anima e della sua persona.
Eirik intrappola la sua mano tra le cosce e piega la testa per scrutarlo.
-Domande pleonastiche.- sussurra in risposta, pianissimo, mentre tira il piumino sotto di loro e sale a cavalcioni su di lui. Stringe le labbra e si porta il piumino sopra la testa, osservandolo dall’alto, quasi rassegnato. -Lo sai come va finire se mi guardi così.-

Fa in tempo a vedere il suo sorriso sghembo illuminato dalla luce del sole e sorridere con lui, prima di avvolgere tutto nella penombra e sparire lì sotto, nascosti dal piumino, lontano dai pensieri e le imminenti catastrofi.


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Angolo autrice
Mi mancava troppo la NedIce e ho partorito questa--
Devo fare solo due piccole precisazioni:
1) il titolo, "Dons", viene tradotto da Google Traduttore come "giù", ma vi assicuro che significa "piumino", inteso come coperta ovviamente *rotola away* *dà fuoco al translate di google*
2) tra i generi ho messo anche angst perché mi sono resa conto che la rassegnazione di Eirik riguardo all'imminente fine della loro storia, il complesso di inferiorità e la vena masochista danno un'ombra poco tenera alla storia.

Comunque spero possa esservi piaciuta <3
Non è niente di che, è piuttosto breve, ma spero che appreziate!
Un bacio a tutte~
   
 
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