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Autore: Lauretta_36    26/11/2013    3 recensioni
caroline e klaus ormai separati, iniziano a comprendere i loro veri sentimenti, ma quando pensano che la distanza gli permetterà di dimenticare l'altro, ecco che il cattivo di turno, li porterà a intrecciare di nuovo le loro vite e questa volta anche a condividere la stessa casa.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prov Caroline
L’ultima estate prima del college stava per finire, avevo atteso questo periodo con impazienza pensando a tutte le cose belle che avrei potuto fare con i miei amici e con Tyler. Doveva essere la mia estate indimenticabile, invece era stata così noiosa e a tratti solitaria.
Klaus aveva data il consenso a Tyler di tornare a Mystic fall,  ma lui era impegnato ad aiutare un branco di lupi sui monti e non sapeva quando sarebbe potuto tornare da me, a stento riuscivamo a parlare e sempre attraverso messaggi lasciati in segreteria. Oltre alla mancanza che provavo per l’assenza del mio ragazzo si era aggiunta quella per Bonnie, che dopo il diploma era partita con la madre, capisco che avevano bisogno di stare solo per riallacciare i rapporti, ma qualche telefonata ogni tanto alle sue amiche poteva farla.
Elena era l’unica ancora presente, dopo che aveva scelto Damon , come promesso Stefan era partito mantenendo il patto che aveva fatto con suo fratello “ chiunque scelga Elena, l’altro lo accetterà e partirà”.
Lui quindi era partito e non si era degnato nemmeno di fare una chiamata, quanto mi mancava parlare con lui. Per quanto ebbi occasione di passare del tempo con Elena questa estate, molte volte mi ritrovavo da sola con i miei pensieri , perché lei era presa a vivere la sua storia d’amore. Ero felice per lei, anche se un po’ contrariata della sua scelta, aveva lasciato il ragazzo perfetto per Damon. Incredibile. Matt aveva lavorato sodo per mettere i soldi da parte per il college e anche lui spesso era assente.
È stato proprio in uno di quei pomeriggi afosi, dove la noia aleggiava nella mia vita, che mi resi conto di un particolare, che mi turbò notevolmente. Ero sulla veranda di casa con la limonata sul tavolo, quando intenta a giocare con il telefono mi ritrovai a digitare il numero della segreteria e ad ascoltare un messaggio.
Era bello sentire la sua voce, mi ritrovai a chiudere gli occhi immaginando che fosse li di fronte a me. Ascoltavo le sue parole e adoravo i termini scelti e il significato che gli dava. Mentre mi crogiolavo in questo sogno illusorio una voce mi distolse “ Caroline…che fai con gli occhi chiusi?”.
Sobbalzai  e subito misi il cellulare dietro la schiena, come a proteggere e allo stesso tempo nascondere, ciò che stavo facendo. Elena mi guardava dubbiosa “Ehi Car tutto bene?”, sembrava preoccupata e quindi mi stampai uno dei miei falsi sorrisi di circo0stanza, sperando non se ne accorgesse, e mi affrettai a rispondere “si, si sto bene solo ero sovrappensiero. Piuttosto tu cosa ci fai qui? Non dovevi passare la giornata con Damon?”.
Lei dimenticandosi del suoi dubbi iniziali, mi rivolge un sorriso a trentadue denti e si siede accanto a me “ ho pensato che non abbiamo passato molto tempo insieme ultimamente, so che è colpa mia, quindi, ho detto a Damon che oggi sarei stata con te tutto il giorno. Mi voglio far perdonare perciò preparati ad un pomeriggio intenso di shopping” .
A quelle parole non potei che essere contenta, lei continuò a esporre le sue idee per la nostra giornata di sole donne, ma la mia attenzione fu rubata dal click del telefono che segnava la fine del messaggio, la fine della sua voce e mi resi conto che quel messaggio era solo un modo per averlo qui di nuovo, questo mi spaventò a morte. Io che per un intero anno avevo cercato di eliminarlo con i miei amici, ora ne sentivo la mancanza perché, perché ogni tanto avevo bisogno di ascoltare la sua voce.
Mi sentivo morire, mi mancava l’aria, ma davanti ad Elena mantenni un sorriso di facciata.
Caroline, al momento sono in uno dei posti che preferisco di più al mondo, circondato da cibo, musica, arte, cultura. E tutto quello a cui riesco a pensare e che vorrei mostrarlo a te. Magari un giorno me lo permetterai”.

Prov Klaus
Ero nel mio studio a cercare di capire come fosse possibile che Marcel avesse guadagnato tutto questo potere, come riusciva a controllare ogni essere che risiedeva a New Orleans? Dovevo scoprirlo, dovevo fargli capire chi era a comandare davvero.
Chi era il re e sempre lo sarebbe stato. Avrebbe pagato l’affronto che mi aveva fatto, lo avrebbe pagato a caro prezzo e il dolore che gli avrei inflitto sarebbe stato così grande, che sarebbe stato lui a chiedermi la morte. I miei pensieri furono interrotti dalla voce alterata di mio fratello “  hai finalmente trovato qualcosa Klaus?”. Alzai gli occhi verso di lui e lo guardai irato, come si permetteva di parlarmi così, erano ore che cercavo risposte sui libri più antichi che avevamo, mentre lui si divertiva a fare pubbliche relazioni, inutili ai nostri scopi “ ancora no fratello, ma sono certo che se smettessi di passare il tuo tempo con la donna lupo, potremmo trovare ciò che cerchiamo più velocemente”.
Il mio tono era tagliente, sapevo dal suo sguardo di averlo toccato nel profondo “ sto spendendo il mio tempo a cercare risposte come te, solo chiedo alla gente, le stesse persone con cui i tuoi modi gentili non hanno funzionato”. Il mio caro Elijah , sempre a volermi stuzzicare, a cercare di trovare in me quel qualcosa in più che non c’è.
A sperare che un giorno io rinsavisca e diventi più come lui, a volte avrei voluto essere come lui, almeno una volta, per una persona avrei voluto….. Non diedi modo ai miei pensieri di finire quella frase, presi il bicchiere di whisky di fronte a me e lo bevve d’un fiato.
“ Vai a fare pure i tuoi stupidi giochetti tra la gente fratello, io mi premurerò di trovare una soluzione ai nostri problemi e riprenderci così la nostra città”. Abbassai lo sguardo sui libri e con la coda dell’occhio vidi nello sguardo di mio fratello una nuova delusione che nasceva e che aveva me come protagonista.

Prov Caroline
Era tutto il pomeriggio che io ed Elena giravamo per negozi, di solito questo mi metteva di buon umore, ma oggi sembrava avere effetto più sulla mia amica che su di me “ Ehi Caroline questo sembra fatto apposta per te.” sorrideva verso di me, ma io ero troppo assorta nei miei pensieri confusi per darle davvero ascolto.
Tyler mi mancava davvero? Non lo sapevo più, all’inizio quando Klaus mi aveva dato il via libera per farlo tornare ero al settimo cielo, ma con il tempo e la distanza che aumentava tra noi il mio cuore sembrava essersi spento.
A volte mi trovavo a passare intere giornate senza che una sola volta mi fermassi a pensarci, ed era in quelle giornate che fantasticavo su un’altra persona, una persona a cui non dovevo pensare. Lui era un ibrido sanguinario, che non si fermava davanti a nulla e a nessuno pur di ottenere ciò che voleva. Però quel messaggio in segreteria e le lettere, non si era dimenticato di me, ma per quanto ancora.
Avrei voluto Stefan li per parlare, perché era l’unico che poteva capirmi, capire cosa può legarti al cattivo della situazione, loro erano stati amici negli anni ’20. “ Caroline Forbes ci sei?”. Mi voltai e vidi Elena guardarmi con aria confusa “ allora hai sentito quello che ti ho detto”, no non avevo sentito nulla presa com’ero dai miei pensieri “ scusa Elena io…ecco….solo che….” La mia amica si precipito vicino a me e mi mise una mano sulla spalla “ ho capito Car” mi sorrideva, aspetta capito cosa però? “ ti manca Tyler è chiaro” quanto avrei voluto fosse così, in questo caso sapevo cosa fare, ma ora era tutto diverso e non potevo certo parlarne con lei, poi per dirle cosa < sai Elena sono confusa perché mi manca tanto l’uomo che ha ucciso te e tua zia e più o meno ha cercato di uccidere, almeno una volta, tutti noi> si di sicuro mi avrebbe capito.
La guardai sorridendole per quanto ci riuscissi “ si molto”, poi lei sorrise mi fece l’occhiolino “ be presto sarà qui” e a velocità vampiro se ne andò “ ma dove va…..”. Delle mani mi coprirono gli occhi e una voce calda, che avrei potuto riconoscer tra mille, inizio a sussurrarmi nell’orecchio “mi sei mancata Caroline”.
Mi voltai e vidi Tyler che mi prese il viso tra le sue mani e mi bacio con passione e dolcezza, ebbi così la conferma che per me tutto era finito, perché il mio cuore non perse nessun battito, non accelerò nemmeno, oltre che privo di vita era privo di emozioni. Ero in guai grossi se la voce in una segreteria mi  rendeva felice più di un abbraccio in carne e ossa, ma con il tempo lo avrei dimenticato, ormai non lo avrei più rivisti, perché molte miglia e città ci separavano.

Prov Klaus
Era impossibile che nei nostri antichi libri non ci fosse nulla su come Marcel avesse un tale potere sulle streghe, come era possibile. L’ira cresceva in me e quando presi il bicchiere e lo trovai vuoto fui esasperato da tutto, mi alzai e con un gesto gettai tutti  i libri  per terra urlando “ Come !!!” .
Alcuni fogli  volteggiavano ancora in aria, sospinti dal vento che entrava dalla finestra aperta dello studio, tra questi uno più di tutti, rapì il mio sguardo, sopra c’era una delle immagini che ultimamente mi trovavo a disegnare, il suo profilo, il suo viso…..poteva avere ancora tutta quella forza su di me, quella ragazza mi aveva stregato.
Avrei dovuto ucciderla, eppure l’unica cosa che davvero volevo in quel momento era averla, averla completamente.
  
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