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Autore: Ucha    27/11/2013    10 recensioni
-Lascia che ti racconti una storia, Soph.- iniziò la madre, accarezzando il viso della bambina. –Hai presente quando, nel corso dell’estate, ogni tanto ci stanno violenti acquazzoni che ti impediscono di uscire e giocare con i tuoi amici?-
-Sì!- esclamò la bambina, gonfiandosi improvvisamente. –È una cosa brutta! Odio quando succede!-
-Ecco.- sorrise la donna. – Devi sapere che non sarebbe giusto odiare questi acquazzoni. Offenderesti Jack Frost.
{Cross-over-Le 5 Leggende/Ribelle-The Brave} {AU!} {Cross.pairing;JackxMerida}
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Jack Frost
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Mamma, mi annoio.- disse Sophie, lasciando morire le sue bambole sul tappeto e rivolgendo lo sguardo alla madre, che seduta sulla poltrona, lì vicino a lei, era intenta a leggere un romanzo d’amore.
La donna distolse lo sguardo dalle righe d'inchiostro, posandolo invece sulla figlioletta di otto anni, che la osservava speranzosa che la madre la portasse fuori a giocare con la neve.
-Soph, so che vuoi andare a giocare con i tuoi amici, ma non ho lasciato uscire nemmeno Jaimie, quindi no.- disse alla bambina, che per risposta esibì una faccia corrucciata e delusa, abbassando i suoi espressivi occhi verdi. La madre roteò gli occhi, intenerita da quella scenetta tipica della figlia, e pose un segno fra le pagine, per poi abbassarsi al livello del viso tondo e arrossato di Sophie. Le strinse le guance rosse come mele fra le mani, scuotendo amorevolmente il viso della bimba. –Non vogliamo mica che Jack Frost ti morda il naso, no?-
-Chi è Jack Frost? – chiese la bambina incuriosita.
La madre rimase qualche istante in silenzio, per poi andare a rilassarsi sulla poltrona e, dandosi due colpetti con le mani alle cosce, intimò la figlia di salirci sopra, cosa che lei fece, seppur con un po’ di fatica.
-Lascia che ti racconti una storia, Soph.- iniziò la madre, accarezzando il viso della bambina. –Hai presente quando, nel corso dell’estate, ogni tanto ci stanno violenti acquazzoni che ti impediscono di uscire e giocare con i tuoi amici?-
-Sì!- esclamò la bambina, gonfiandosi improvvisamente. –È una cosa brutta! Odio quando succede!-
-Ecco.- sorrise la donna. – Devi sapere che non sarebbe giusto odiare questi acquazzoni. Offenderesti Jack Frost. Chi è Jack Frost mi chiedi? È lo spirito della neve. È grazie a lui se d’inverno c’è la neve, Soph.-
-E cosa c’entra con l’estate, Jack Frost?- chiese dubbiosa la bambina.
La madre guardò attraverso la finestra la neve cadere placidamente sulla città con un sorrisino, per poi tornare a prestare attenzione alla figlioletta.
-Jack Frost è lo spirito dell’inverno. È un burlone, adora fare gli scherzi. Non si cura troppo degli altri, quello che conta per lui è il divertimento. No, non è cattivo, ma è molto dispettoso.
Ecco, però accadde che tanto tempo fa quando Jack Frost si ritrovò in Scozia..-
-Uh, so dov’è la Scozia! Sopra l’Inghilterra!-
-..Esatto, proprio lì. Dicevo, quando Jack Frost volava per le antiche valli scozzesi, portando neve e gelo ovunque, vide cavalcare nella foresta, la principessa di uno dei clan che regnavano la Scozia a quei tempi.
Era bellissima, aveva tanti tanti capelli ricci e lunghi, la sua risata forte e gioviale come l’estate, così travolgente da scuotere l’intero inverno che portava lui con la sua magia. Non c’era un motivo apparente per il quale la ragazza ridesse così tanto! Però Jack si innamorò di lei a prima vista.
Lasciava a malincuore la Scozia, d’estate, perché doveva portare la neve da altre parti. Ma si tratteneva quel minimo per poterla vedere un giorno d’estate. Perché d’estate la principessa fioriva, con le sue corse a cavallo, il suo tirare frecce ai bersagli o ai rami in generale. Era l’estate stessa. Jack era travolto da tutta la sua energia.
E appena l’autunno faceva la sua comparsa, lui veniva da lei, vegliando su di lei, parlandole, ascoltando i suoi sfoghi, anche se sapeva di non essere visto.
Però sai cosa successe, Sophie?
Successe un brutto fatto. Stava tornando dai paesi dell’ovest, come ogni anno, felicissimo di poter vedere la sua principessa dell’estate.
Ma giunto a corte, non la trovò da nessuna parte.-
Sophie spalancò gli occhi e respirò intensamente, stringendo le mani alla madre. –Cos’era successo alla principessa, mamma?-
-La principessa purtroppo si era ammalata, e nel bel mezzo dell’estate era morta, portando la tristezza nella corte.
Jack ne fu devastato. La sua principessa era volata via, chissà dove e lui non l’avrebbe rivista più. Rimase in Scozia, onorando ogni giorno della sua vita la sua amata.
Nel mondo, l’inverno cessò di esistere. Niente fiocchi di neve, niente laghi ghiacciati, niente coltri fredde e bianche che ricoprivano le vallate. Solo nel regno della principessa c’era l’inverno. Un inverno perenne.-
-Cosa vuol dire “perenne”?-
-Che non finisce mai.-
-Doveva fare molto freddo!-
-Eh sì, Sophie, faceva tanto freddo. Un giorno di un freddo luglio, però, Jack vide entrare nel palazzo, uno spirito. Non l’aveva mai visto prima, ma vi riconobbe subito la principessa. Dove camminava lei tornava l’estate e l’intera Scozia era tornata calda e luminosa grazie a lei.-
Sophie spalancò gli occhi, allargando un sorriso sdentato.
-E come mai?-
-Perché era diventato lo Spirito dell’Estate, Soph! Ora anche lei poteva vederlo! E la sai una cosa?- tirò un colpetto affettuoso sul naso della sua bambina e sorrise. – Anche lei si innamorò di lui. Erano felici insieme, perché erano due creature libere e gioviali. Ma la loro felicità era ostacolata da loro stessi.-
-Nooo, perché?-
-Perché erano lui lo Spirito dell’Inverno e lei lo Spirito dell’Estate! Erano opposti, tesoro, non potevano convivere insieme. O c’era il freddo gelido, o il caldo infuocato. –
-Ma quindi anche la Primavera e l’Autunno non si vedevano mai?- la mente vivace di Sophie la trasportava sempre altrove.
-No, Sophie, per loro due era ben diverso. – rispose la madre. – Perché la temperatura in primavera e in autunno è simile, e nessuno si sarebbe accorto delle loro scappatelle.
Ma per Jack Frost e lo Spirito dell’Estate la questione era diversa. Loro soffrivano tanto, poverini, di non potersi mai neanche sfiorare. E la loro tristezza andava a influire sul clima, ovviamente. Le estati erano troppo umide o troppo secche, gli inverni non lasciavano pietà a nessuno.
E sai, allora, cosa fece l’Uomo nella Luna?-
-Chi è l’Uomo nella Luna?-
-Lo spirito supremo, quello che controlla tutti gli altri.-
-Esiste quindi la Donna del Sole?-
-…Sophie?-
-Sì, mamma?-
-Torniamo alla nostra storia?-
-Sì, mamma, hai ragione. Scusa.-
-Dunque, dicevamo… L’Uomo nella Luna era dispiaciuto di vedere quei due Spiriti sue creature così tristi nel loro amore, ma non poteva di certo annullare le stagioni! Sarebbe stato il caos!
E così, permise a Jack Frost di poter venire dalla sua amata qualche giorno l’estate. La neve che lo Spirito portava con sé si scioglieva in pioggia grazie al caldo estivo.
Ecco perché ogni tanto ci sono i temporali d’estate, Sophie. Perché in quei giorni Jack Frost fa visita alla sua adorata che non vede mai durante l’anno.-
Sophie rimase con gli occhi lucidi nel sentire quella storia. Poi sorrise, infinitamente dispiaciuta e saltò giù dalle gambe materne, correndo alla finestra e aprendola.
-Jack! Jack Frost!- chiamò ad alta voce.
-Sophie! Chiudi la finestra, o ti ammalerai!- la riprese la madre.
Ma la bambina la ignorò totalmente.
-Per me può piovere anche tutta l’estate, ma se tu sei felice con lei va benissimo! Anzi! Invitala qualche giorno d’inverno, anche se farà caldo improvvisamente! Ma se siete felici voi, è tutto perfetto!-
La madre la osservò intenerita, ma poi si alzò e chiuse la finestra.
-Andiamo Sophie, sono sicura che Jack Frost ti ha sentita e ti ringrazia. Andiamo in cucina, ti preparo i biscotti.- disse, portando la bambina via con sé.
 
Appollaiato sul davanzale della finestra, un ragazzo dai capelli diafani come la sua pelle, sorrideva malinconico.
-Grazie, Sophie.-




Angolo dell'autrice:
Salve a tutti! Ecco un'altra Jarida. Una Jarida molto implicita (ma anche no), ma pur sempre una Jarida. Sì, so che dovrei continuare con la long-fic, ma mi è venuto in mente questo straccetto e ho voluto buttarla giù. 
Mi era sembrata carina l'idea di spiegare gli acquazzoni estivi come favoletta ad una bambina di otto anni. Sì, perché Sophie ha otto anni, quindi è cresciutella, come Jaimie, che ormai è adolescente (anche se non compare!)
Ho voluto fare una cosa semplice, ma spero vi piaccia comunque!


 
   
 
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