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Autore: OpheliaBlack    28/11/2013    0 recensioni
“Fabian Prewett...come stiamo oggi?”
Silenzio.
“Non sei molto collaborativo. Vedi, io non ho la pazienza e soprattutto l'interesse a tenerti in vita.”
Ancora silenzio.
Un urlo, proveniente dalla stanza accanto, fa sussultare il prigioniero.
“Le senti? Non sono meravigliose?”
"La sottise, l'erreur, la péché, la lésime"
La storia si è classificata seconda al contest indetto sul forum di EFP da Risa Lilian Slytherin, Mitsuki91 e Moonspell "I FIORI DEL MALE".
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Evan Rosier, Fabian Prewett, Mangiamorte
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“Così simili, così ipocriti, cosi annoiati.”

LINK DEL CONTEST:http://freeforumzone.leonardo.it/d/10699950/I-fiori-del-male/discussione.aspx

 

Fabian Prewett...come stiamo oggi?”

Silenzio.

Non sei molto collaborativo. Vedi, io non ho la pazienza e soprattutto l'interesse a tenerti in vita.”

Ancora silenzio.

Un urlo, proveniente dalla stanza accanto, fa sussultare il prigioniero.

Le senti? Non sono meravigliose?”

 

 

Le loro urla, risuonano aspre ed acute nelle mie orecchie.

Adoro quei rumori. Le strida di dolore si infrangono nella mia mente, travolgendomi ed invadendo poi tutto il mio corpo che formicola e trema come una donna frivola dinnanzi ad un uomo che brama la sua carne.

Il piacere che provo nello strappare vite è equiparabile solo a quello donatomi dal sesso con una bella puttana vogliosa con un seno prosperoso e martoriato da baci e morsi bramosi.

Il mio sangue, brama altro sangue. I suoi miei vogliono riempirsi di rosso.

Rosso come la passione, rosso come le rose, rosso come le labbra.

Voldemort, mi permette di fare ciò che la mia mente per anni ha cercato di impedire perché è sbagliato, perché è peccato.

Non mi importa della guerra ma so che più uccido più piacerà al Signore Oscuro e più piacerà al Signore Oscuro più potrç uccidere. Che meraviglioso circolo vizioso.

Non mi interessa chi siano le mie vittime, Babbani o maghi, è indifferente per me.

Anzi, con il passare del tempo, ho concluso che non vi siano affatto delle differenze tra un Babbano ed un Mago: nei cuori e nelle vite di entrambi campeggiano le Bestie. La gelosia, il tradimento, la menzogna, il sacrilegio, lo spergiuro, l'omicidio, il suicidio, la vigliaccheria, l'indecenza.

 

...Les chacals, les panthères, les lices,
Les singes, les scorpions, les vautours, les serpents,
Les monstres glapissants, hurlants, grognants, rampants...

 

Alcune di loro, se non tutte quante, sono assopite, spente a forza dalla società, dalla morale, dall'etica, dalle leggi, dalla famiglia, dalle donne; altre riescono a trovare una scappatoia, una via d'uscita che gli permette di scoppiare prepotentemente al di fuori del nostro io e farci finalmente godere della nostra mostruosità, del nostro essere sbagliati.

 

...La sottise, l'erreur, la péché, la lésime,

occupent nos esprits et travaillent nos corps...

 

Stoltezza, errore, peccato. Sono intrinsechi nell'essere umano sia che esso sappia usare una bacchetta o meno.

Anche i miei stessi compagni Mangiamorte provano rimorso per le loro azioni. Gli ho visti versare qualche stupida lacrima, sperando di ripulirsi la coscienza. Cercano giustificazioni, si raccontano storielle che servono solo a farli dormire la notte. Io, preferisco la veglia, la veglia funebre.

 

 

...Nos péchés sont têtus, nos repentirs sont lâches;
Nous nous faisons payer grassement nos aveux,
Et nous rentrons gaiement dans le chemin bourbeux,
Croyant par de vils pleurs laver toutes nos tachers...

 

 

Riconosco di possedere dentro di me tutte quelle Bestie e con fierezza ammetto di averle deliberatamente lasciate uscire, come un fiume in piena, una folla incontrollabile, una mandria eterogenea di animali feroci e letali.

Chi siete voi, per giudicarmi? Io ho fatto tutto ciò che le vostre stupide menti cercano in tutti i modi di cancellare.

Fra tutte queste Bestie però, si annida la più infima, sordida, mortale creatura dell'essere umano: la Noia.

 


 

...II en est un plus laid, plus méchant, plus immonde!
Quoiqu'il ne pousse ni grands gestes ni grands cris,
Il ferait volontiers de la terre un débris
Et dans un bâillement avalerait le monde...

 

Non crea scompiglio, non fa rumori. Arriva lenta, silenziosa ed inaspettatamente, apre le fauci ed ingoia tutto ciò che trova, compresi noi stessi. La Noia, è l'unica bestia che mi domina, l'unica spinge tutte le altre a straripare dalla mia anima. E' potente, è invadente, è un rampicante che non riesce ad estirpare. Forse, non lo vuole nemmeno fare.

 

Uguali nei vizi, uguali nei peccati, uguali in vita, uguali nella morte: tutti implorano pietà, tutti chiedono perdono, tutti confessano segreti, tutti piangono e rimpiangono occasioni mancate, tutti affrontano il loro destino con uno sguardo fiero, tutti invocano vendetta, tutti urlano, tutti sanguinano, tutti muoiono.

Tutti, in quell'attimo che precede la fine, abbattono i muri, aprono i cancelli e le bestie fuoriescono.

Superbia, ira, lussuria, gola, avarizia, invidia, accidia.

Schiavi del peccato, siamo tutti degli schiavi del peccato.

 

Se la Noia me lo ordinasse, ucciderei anche lui, Voldemort. Lui e la la sua ridicola fissa dell'anima immortale! Cos'è un' anima, se non il cancello spirituale che ci imponiamo per non far uscire le Bestie? Tom Riddle di bestie ne ha tante: paura, vendetta, superbia, egoismo, solitudine.

Non è nient' altro che carne, ossa e sangue. Proprio. Come. Te.”

 

Un solo urlo.

Che spreco.

 

 

 

 

Autore: koreshadow

Lista Moonspell- Evan Rosier/ Al lettore.

 

  
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