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Autore: Elle_95    30/11/2013    0 recensioni
"Siamo qui perché desidero dirti una cosa che non riesco più a tenermi dentro. Inizialmente credevo di riuscire a nasconderlo, ma adesso questa situazione è diventata insostenibile.” “Allora parla, dimmi cosa ti tormenta e se la colpa è mia cercherò in ogni modo di porre rimedio.” “Non potresti porvi rimedio in alcun modo Mary, perché la colpa non è soltanto tua, ma anche mia.”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francis, Mary Stuart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Let me be your Ruler
Let me be your Ruler,
You can call me Queen Bee,
And baby I’ll rule, I’ll rule, I’ll rule, I’ll rule,
Let me live that fantasy.
 
La corte francese è sempre stata famosa per i suoi ricchi eventi e banchetti, e quello di stasera pare non sarà diverso dai tanti precedenti. Si parla di meravigliosi fuochi d’artificio provenienti dal Medio Oriente e  mai visti prima, la regina Catherine ha commissionato ad un pasticciere italiano la realizzazione di un nuovo tipo di dolce, mi sembra li abbia chiamati “macaron”. La sala da ballo è già pronta, abbellita con fiori e cristalli e noi siamo qui alle prese con gli abiti da indossare e gli accessori da abbinare. Per le mie care amiche si tratta di occasioni decisamente importanti, che potrebbero cambiare il loro futuro in un attimo, basta intrattenere buone conversazioni con interlocutori d’alto rango. Io probabilmente non dovrei avere bisogno di una preparazione esagerata, dato che si suppone sia già promessa al principe Francis, delfino di Francia, ma pare che le cose non vertano a mio favore. Ci conosciamo da quando eravamo solamente due bambini ed io ho sempre conservato un profondo affetto nei suoi confronti, ma ultimamente questa mia affezione si può dire che sia cresciuta in maniera spropositata, potrei, quasi con assoluta certezza, dire di essermi perdutamente innamorata di lui. Francis ancora non lo sa, e con i problemi che abbiamo dovuto affrontare entrambi ultimamente, non credo di potermi fidare abbastanza da spingermi a dichiararmi apertamente. Lui, per un motivo o per un altro, non sembra intenzionato a sposarmi, so che ci tiene a me e farebbe di tutto per proteggermi, ma ha delle responsabilità e non può agire in base ai sentimenti che prova, se mai provasse un sentimento anche lontanamente simile al mio. Perciò ci limitiamo a flirtare, adoro il modo in cui mi corteggia, continuiamo a scambiarci effusioni fortuite come due giovani adolescenti alle prese con la loro prima cotta. Ed effettivamente per me è proprio così.

La musica che accompagna le danze che si stanno svolgendo di sotto mi riportano alla realtà risvegliandomi dallo stato catalettico in cui ero sprofondata a causa dei miei pensieri. E’ giunto il momento di prepararsi , perciò, facendomi aiutare, mi infilo il mio bell’abito, le scarpe ed i gioielli, ravvivo il mio pallido viso con del trucco, do un ultimo sguardo alla mia immagine riflessa allo specchio e mi dirigo verso la festa, dove le mie amiche ed il mio Francis mi staranno aspettando.

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I ritardi non fanno per me, non mi piace essere al centro dell’attenzione con la mia improvvisa entrata in scena, perciò mi appresto a raggiungere Greer e Lola che discutono tra loro.

“Mary finalmente ce l’hai fatta, stavamo iniziando a pensare che non ti fossi sentita bene e non saresti venuta.”

“Già, ti saresti persa i fuochi d’artificio che, a proposito, verranno lanciati a mezzanotte con delle candele cinesi che volano in cielo.”

“Candele cinesi? Non ne avevo mai sentito parlare.” Affermo interrogativa, hanno davvero fatto le cose in grande e senza neanche un apparente motivo.

“Dunque, ci sono proprio tutti stasera vero? O manca qualcuno? Non ho ancora avuto l’opportunità di guardarmi intorno.” Dico con una certa aria di finto disinteresse.

“Francis è poco lontano da noi, sta parlando con suo fratello, ma non ti stacca gli occhi di dosso, se proprio lo vuoi sapere.” Mi risponde Lola capendo cosa sottintendeva la mia domanda.

“Forse dovrei andare a salutarlo e congratularmi per la festa. Voi che dite? Sembro troppo disperata?”

“Forse, invece, dovresti aspettare che sia lui ad avvicinarsi, cosa che accadrà tra 3,2,1.”

“Buonasera fanciulle, Mary! Potrei rubarvela per qualche minuto?” Chiede Francis educatamente alle mie compagne, ma impedendosi di staccare gli occhi dai miei.

“Certo Signore, è tutta sua.” Afferma Greer dileguandosi con Lola dalla mia vista.

Siamo rimasti soli, dunque a noi due.

“Allora, Buonasera Francis, la festa è magnifica.”

“Sai com’è fatta mia madre, le piace dare spettacolo, ma non è della festa che volevo parlarti, vieni seguimi.”

Mi tende la mano invitandomi, sorprendentemente, ad afferrarla e a seguirlo chissà dove. Ora o mai più no? Carpe diem, Mary. Gli porgo la mano, che intreccia nella sua stretta calorosa e mi faccio trasportare via dai festeggiamenti senza esitazione.

“Ehi, Francis, fermati! Ma dove mi stai portando?” chiedo ormai dubbiosa dato che ci stiamo addentrando in parti del castello che non ho mai visto prima.

“Lontano da occhi indiscreti. Giuro che manca davvero poco.”

E non ha mentito, infatti dopo poco arriviamo in un porticato con tanto di serra dove ormai la musica si sente soltanto in lontananza e non c’è nessun altro a parte noi.

“Ecco, siamo arrivati.”

“E’ un bel posto, come mai non ci sono mai venuta prima?”

“Perché teoricamente è una parte del castello che è stata dichiarata inagibile da mia madre per il fatto che questo posto le ricorda i bei momenti vissuti con mio padre quando erano ancora innamorati. Sai può sembrare una donna fredda, dura e senza scrupoli, ma sono ancora convinto che sotto alla corazza che si è creata ci sia ancora qualcosa di buono, anche se non riesce a dimostrarlo.”

“Non mi avrai portato qui per parlarmi di tua madre e dei suoi trascorsi, vero?” Chiedo, a questo punto, un po’ dubbiosa.

“No, certo che no. Siamo qui perché desidero dirti una cosa che non riesco più a tenermi dentro. Inizialmente credevo di riuscire a nasconderlo, ma adesso questa situazione è diventata insostenibile.”

“Allora parla, dimmi cosa ti tormenta e se la colpa è mia cercherò in ogni modo di porre rimedio.”

Inizia seriamente a preoccuparmi, ho forse fatto qualcosa di male che possa averlo ferito? Si è stancato di questa situazione di stallo e ha deciso di rispedirmi in Scozia perché la Francia non ha bisogno di accollarsi altri problemi? Secondo dopo secondo sono sempre più preoccupata. Non voglio andare via, non voglio doverti abbandonare qui per mai più rivederti perché il mio cuore non ce la farebbe a sostenere la distanza, a sostenere un’ipotetica fine del nostro rapporto. Poi tu interrompi i miei pensieri rispondendo alla mia affermazione.

“Non potresti porvi rimedio in alcun modo Mary, perché la colpa non è soltanto tua, ma anche mia.”

Come?

“Cosa ho fatto per crearti problemi, Francis? Dimmelo, ti prego, in questo modo cercherò di fare del mio meglio per smettere di farti del male, se l’ho fatto non era mia intenzione assolutamente, non potrei mai fare qualcosa che ti possa nuocere.”

“Mary tu non capisci, non hai creato problemi, né fatto del male, anzi.”

“E allora cosa succede? Parla Francis, perché davvero non riesco a capire, ti prego non tenermi sulle spine.”

Mi sorridi non interrompendo mai il gioco di sguardi che procede da quando ci siamo fermati in questo posto.

“Sei sempre stata curiosa, fin da bambina. Ebbene non è giusto tenerti all’oscuro. Mary da quando hai messo piede fuori dalla carrozza e ci siamo incontrati Cupido ha scoccato la sua freccia e mi hai letteralmente rapito. Non era mia intenzione tenerti sulle spine fino ad ora e so che per te non è stato affatto facile, magari ti sei sentita rinchiusa in gabbia incapace di aiutare il tuo paese assicurandogli un’alleanza sicura. Tuttavia ciò ci cui ho bisogno di parlarti esula dalle questioni politiche, per una volta voglio vestire i panni di un normale ragazzo e non del futuro erede al trono di Francia. Perciò voglio dirti che tu, in tutta la tua bellezza e determinazione, nella tua dolcezza e fragilità, tu Mary Stuart mi hai letteralmente rubato il cuore. Ed è per questo motivo che ho deciso di affidartelo con la speranza che te ne prenda cura come so che farai, perché ripongo in te tutta la mia fiducia. Sono innamorato di te Mary e ti scongiuro dimmi che ricambi il mio amore e se non è così giuro che sarò in grado di farti cambiare idea nei piccoli gesti quanto nei grandi. Se adesso qualsiasi impedimento dovesse ostacolare la nostra unione, intendo, in ogni caso, ufficializzare l’amore che provo per te urlandolo al mondo intero perché tutti sappiano che voglio fare ti te la mia regina, che sei mia ed io, allo stesso modo, eternamente tuo.”

Rimango spiazzata di fronte alla sua dichiarazione. Mai avrei pensato che il mio più grande desiderio potesse avverarsi, e adesso che è successo, che lui ricambia il mio amore non ho la forza di risponderti che anche io mi sento come te, che voglio passare il resto della mia vita insieme e che sono tua in tutto e per tutto. Ma tutto ciò che riesco a fare è iniziare a piangere, chissà forse per la felicità o per il nervosismo accumulato che finalmente si dissolve. Tu, giustamente, rimani perplesso, quasi dispiaciuto dalla mia reazione. Ed è solo adesso che riesco a riacquistare l’abilità di parlare.

“Non avrei mai pensato che avresti, un giorno, pronunciato queste parole. L’ho sognato tante e tante volte, ma nessuna di esse è paragonabile ad una tale magia. Se sto piangendo è per la felicità, per il sollievo di non doverti abbandonare, perché, se la tua intenzione fosse stata quella di lasciarmi e rispedirmi a casa, il mio cuore si sarebbe distrutto in mille pezzi e avrei preferito morire piuttosto che vivere senza te. Ma finalmente l’hai detto, tu mi ami e non puoi immaginare quanto grande sia la felicità che sta scoppiando dentro di me. E adesso ho bisogno di dirtelo anche io, perché troppo ho aspettato, perciò sono innamorata di te Francis, ti amo in una maniera spropositata. Neanche so come sia possibile che un cuore tanto piccolo possa contenere un amore così grande, ma è così e adesso non voglio fare nient’altro se non vivere con te ogni attimo della mia vita, condividere con te ogni pensiero o sussurro e donarti baci e carezze finchè ne avrò la forza.”

Terminato il mio discorso liberatorio, sento due braccia avvolgermi completamente in una stretta che simboleggia il bisogno che abbiamo di stringerci l’uno con l’altra per non lasciarci mai. E poi finalmente sento la sua bocca reclamare la mia in un bacio che sigilli questo nostro giuramento di eterno amore.

Da questa sera, amore mio, lascia che io sia la tua regina.
 
 
 
 
  
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